Capitolo 9
Siamo appena tornati da scuola e Lily è venuta a casa nostra. Saluta Jenna con la mano e mi segue salendo le scale. Mamma è al lavoro e papà a una riunione. Siamo soli.
Jenna non è un problema, ci è abituata.
Mi siedo sul bordo del letto. Lily si posa sulle mie gambe. Sposta con due dita suoi capelli, mettendoli dietro l'orecchio. I suoi occhi vengono attratti dai miei. Mi scompiglia il ciuffo e io la stringo a me. Mi lascia dei leggeri baci lungo la mascella.
-Lily- la chiamo facendola sorridere.
Stringo le mani attorno ai suoi fianchi. Il suo culo da cheerleader si muove lentamente sulle mie cosce avanti e indietro, non ci capisco più nulla. Si siede a cavalcioni sulle mie ginocchia e io mi fiondo sulle sue labbra.
Mi sfila la maglia e coi polpastrelli mi sfiora il petto e le spalle.
Scorre verso il basso e mi lascio slacciare la cintura. Mi sbottona i jeans.
-Lily- sussurro eccitato.
Lei mi sorride e mette una mano sotto ai miei boxer.
-Lily! Lily!-
-Lily!- urlo alzandomi di scatto. Mi guardo attorno, era solo un altro fottuto sogno.
Mi passo una mano sulla fronte: sono sudato.
Il profumo dei pancake al piano di sotto mi rilassa i muscoli.
Vado a farmi una doccia veloce.
L'acqua calda scivola sul mio corpo e come un velo mi copre gli occhi.
~~I remenber years ago
someone told me I should take
Caution when it comes to love, i did
And you were strong and I was not
My illusion my mistake...~~
Quella canzone mi rimbomba nella testa continuamente.
Mi vesto con noncuranza e scendo.
Vedo mamma e Jenna finire la colazione.
-Ti abbiamo lasciato dei pancake- Jenna indica un piatto.
Annuisco ringraziandola.
-Dustin- alzo lo sguardo e deglutisco rumorosamente un pezzo della colazione.
-Stai bene?- mi chiede dolcemente mia madre.
-Perché tutti continuate a chiedermelo?!-
-Ti abbiamo sentito urlare- si intromette Jenna.
Scuoto la testa e serro la mascella con forza.
-Comunque- continua- dovrai andare in tribunale per dare la tua versione dei fatti-
-Cosa?- mi alzo di scatto facendo tremare il tavolo e tutto quello che c'è sopra.
-Anch'io sono rimasta sorpresa, ma puoi parlarne con il mio avvocato senza andare in tribunale e sarà lo stesso- mi rassicura.
-Dopo così tanto tempo?!-
-Lo so ma...-
-Io- la interrompo- non voglio ripercorrere tutto quello che è successo a inizio estate!-
-Sappiamo che è difficile ma i Davis mi hanno chiamata e...-
-Mamma- la interrompo nuovamente- Lily è morta-
Rimaniamo tutti e tre in silenzio.
Mi bruciano gli occhi e una lacrima si fa strada sulla mia guancia. La sento, lenta e calda, arrivarmi sotto al mento e poi cadere indisturbata.
Non voglio andare in tribunale, né ripensare a quello che per mesi ho cercato di dimenticare.
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