Capitolo 13
Tyler è venuto a casa nostra a prepararsi per la festa con me. E anche per stare assieme dato che per tutta l'estate non ci siamo visti al di fuori di casa mia.
Metto dei pantaloni neri e la felpa da lacrosse, così come hanno organizzato gli altri.
Appare Jenna e si appoggia allo stipite della porta con l'espressione di chi sa il fatto suo stampata in faccia:- Non drogatevi, non fumate e non bevete. Divertitevi-
-È tua sorella o tua madre?- mi chiede Tyler ridendo.
-Non so distinguerle-
Jenna alza lo sguardo al cielo roteando gli occhi.
Usciamo e notiamo una Mercedes nera accostata davanti al marciapiede.
Si abbassa il finestrino e vediamo Ethan.
Cosaaa?!
-Eeeehi- ci chiama.
Il profumo dei sedili in pelle ci avvolge. È la prima volta da tempo che salgo su una macchina, finora ho avuto una paura assurda che mi riporti alla mente tutto. Ma è giunta l'ora di lasciare il mio passato burrascoso alle spalle, o almeno in parte.
Ethan parcheggia vicino ad alcune macchine sportive. Il buio della sera contrasta con le luci della casa. C'è tutta la squadra delle cheerleader. Ashley esce e ci saluta, da un bacio a Ethan e ci porta dentro.
-Dustin, come stai?-
Perché cazzo me lo chiedono tutti?!
Dato che Ash era migliore amica di Lily decido di non risponderle male.
-Bene, ti ringrazio-
Sono stato abbastanza esaustivo?
Aaron scompare, probabilmente è andato a cercare Allison. Le felpe blu dei WOLVES e le minigonne bianche delle cheerleader colorano il mio campo visivo.
C'è gente che beve, c'è gente che balla, c'è gente che limona: una classica festa da liceali.
La musica si interrompe di colpo.
-Alloraaaa- come non riconoscere la voce di Olivia Wright- visto che siamo arrivati tutti e comando io facciamo il gioco delle verità-
Che roba stupida, lo faccio solo per il branco.
Ci sediamo sui divanetti del salotto.
Olivia Wright. È la capitana delle cheerleader, è tradizione andare alle sue feste. Una volta ha avuto un mezzo flirt con Aaron, ma la cosa è morta lì.
-Dato che cheerleader e giocatori di lacrosse sono esperti in questo gioco, propongo di alzare l'asticella-
Mi viene dato un bicchiere in plastica con del liquido dentro, non so bene che cosa sia, lo poso a terra. L'ultima volta che ho avuto a che fare con gli alcolici non è andata bene.
-Sapete tutti come si fa, non risparmiatevi con le domande!-
Iniziamo.
Appoggio la schiena sul divano, annoiato.
Ascolto le verità degli altri, sempre le solite cose: tradimenti, segreti...
-Dustin- la voce di Olivia- hai mai avuto pensieri perversi su Lily?-
Alzo gli occhi fingendo di pensare e poi annuisco. Non si chiama "gioco delle verità" per niente.
-Anch'io- una voce zittisce tutti.
Roteo minaccioso lo sguardo verso quelle parole.
Jackson sogghigna soddisfatto mentre mi guarda.
-Sì Dustin, quella puttana andava con tutti-
Mi alzo di scatto.
Tyler mi tira per un polso:- Sai che non è vero-
Lo ignoro:- Non parlare di Lily in quel modo-sibilo a Jackson.
-Dustin- mi chiama Ethan- sta mentendo-
-No Dustin, è la verità l'ho portata a letto una volta o due-
-Chiudi quella fogna!- ribatto.
Un coro di "oooh" riecheggia propagandosi per la casa. All'improvviso ammutoliscono tutti, limitandosi a muovere gli occhi passando da me a Jackson per essere partecipi delle prossime mosse.
So che mi vuole solo innervosire, cerco di non cedere. Stringo con forza il pugno.
-Che c'è? Vuoi picchiarmi, Taylor?- mi chiede dopo aver notato le mie nocche bianche.
-Pff, non hai le palle- rispondo dopo poco.
Silenzio.
Jackson alza un lato della bocca.
-Oh, sì che ce le ho e Lily lo sapeva bene-
Non riesco a resistere e gli sferro un pugno sulla mascella.
Rimango fermo a guardarlo toccarsi il punto dolorante e me ne vado. Ethan e Tyler mi seguono.
-Hai fatto bene-
-Lo so-
Ethan ci porta a casa e Tyler resta a dormire da me.
~~...tell them all I know now
Shout it from the roof tops
Write it on the sky line
All we had is gone now...~~
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