Il paesaggio è uno spettacolo, immense distese di prati verdi con mucche e cavalli liberi, ogni tanto qualche casa o meglio ranch. È bellissimo e sono felice di essere capitata qui anche se non ho idea di dove sono.
Mentre continuo la mia folle corsa verso il nulla cosmico, sento un forte rumore provenire dal retro della macchina e vedo, dallo specchietto retrovisore,  del fumo nerastro.

"Merda" dico sottovoce mentre metto la freccia per accostare.
"Bene, perfetto e ora cosa faccio?"
Prendo la mia Vitton e cerco il cellulare ma, con rammarico, mi rendo conto che non prende.
"Ok, stai calma Christen,  prima o poi passerà qualcuno" mi dico per  rassicurami.
Dopo circa due ore però,  la mia positività inizia a vacillare, complice la fame e la noia.
"Ok, ci sono delle abitazioni lungo la strada, potrei andare a cercarne una e chiedere aiuto" non sarà certo questo imprevisto a fermarmi.
E così,  dopo aver chiuso la macchina, preso un trolley con dentro il mio tesoro, apro l'ombrello per potermi riparare dal sole, inforco i miei occhiali da sole e mi incammino con la speranza che la prima casa non sia troppo lontana.
Ma dopo mezz'ora di camminata sotto il sole, comincio a cedere.
Ho caldo, sto sudando e mi fanno male i piedi, per non parlare della fame e della sete.
E mentre sto per cedere alle lacrime dal nervoso, in lontananza vedo della polvere e sento il rumore di un motore.
Bingo!
Mano mano che si avvicina, mi rendo conto delle dimensioni mastodontiche del  mezzo.
Mi butto in mezzo alla strada per paura che non mi veda e inizio a muovere le braccia.
Il bestione si ferma davanti a me, avvolgendomi in una nuvola di polvere che mi fa tossire.
Apro gli occhi e resto a bocca aperta...dalla porta della cabina, alta più di due metri, esce un ragazzo più o meno della mia età,  a petto nudo, jeans calati e scarponcini che mi guarda sorridendo.

"Ciao, ti sei persa?" Dice mentre scende da quel mostro.

Resto incantata perché è veramente ma veramente bello.
Mi fissa strizzando un po' gli occhi e piegando la testa da un lato "tu capisci la mia lingua? Io sono Matt"

"Scusami io...è che sono sotto al sole da parecchio e credo mi abbia dato alla testa.
Io sono..." non voglio dirgli il mio vero nome e spero che non mi riconosca, non sò cosa dire   finché il mio sguardo non finisce sul trattore e leggo la marca John Deere.
"Sono JD piacere!"

"Ok JD e cosa ci fai in mezzo alla strada con in trolley ed un ombrello?"

"Un guasto alla macchina, puoi aiutarmi? C'è una pensione,  in hotel,  qualcosa dove dormire?"

"Sai cucinare?" Mi chiede mentre mi porge la mano per tirarmi sul mostro.

"Si e so anche cucire perché?"

"Ho il posto che fa per te" mi strizza l'occhio e parte.

Ci fermiamo alla macchina per recuperare i bagagli per poi proseguire, percorrendo strade sterrate fino ad imboccare una strada laterale che costeggia dei recinti immensi fino ad arrivare in una vallata dalla vista mozzafiato.

"Eccoci arrivati, vieni che ti presento agli altri"
Gli altri?

"Scusa Matt ma non dovevi portarmi in un hotel?"

"Qui non ci sono alberghi ma noi abbiamo spazio e se vuoi, finché non sistemeremo la tua auto puoi stare qui.
In cambio potresti cucinare, ti prego di si, non ce la faccio più a mangiare arrosto e patate"

"Ok, affare fatto" gli sorrido e ci stringiamo la mano
"Che mano liscia che hai, che lavoro fai?"

"Uh Guarda i cavalli!" Cerco di cambiare discorso con la speranza che non mi prenda per matta.
Mi guarda perplesso ma non dice nulla, prende la mia valigia e si avvia alla porta di una grande e bella casa.

"Hey gente,  sono a casa" urla mentre spalanca la porta.

Sento delle grida e qualcuno che corre, poi dalla porta, sbuca una bimba  che si lancia su di lui per abbracciarlo e riempirlo di baci, poi si accorge di me e spalanca gli occhi mentre la sua piccola bocca si apre in una O muta "ma sei una principessa?" Mi chiede, la guardo sorridendo e guardo Matt e vedo che anche lui è rimasto a bocca aperta. Si, questo è l'effetto che faccio quando sono senza occhiali perché i miei occhi sono azzurri chiarissimi,  in netto contrasto con i miei capelli neri.

Sorrido imbarazzata " io no, ma tu si. Come ti chiami?" Le chiedo.

"Io sono Annie ma puoi chiamarmi Ninni come fa Rose" e in quel momento arriva una ragazza poco più piccola di me, bellissima anche lei, che tiene per mano un terzo bambino di circa un paio d'anni.

"Ciao, sono JD e voi? " il piccolo mi sorride mentre la grande mi guarda assottigliando gli occhi? "JD hai detto?" Deglutisco e sono sicura di avete una gocciolina di sudore che mi scivola sulla tempia. "Si...è...è  il mio nome" le dico impanicata.

Sospira sorridendo "ok JD, io sono Rose e lui è Tommy "
Tiro un sospiro di sollievo e Matt prende la parola "starà con noi finché non sistemeranno la sua auto.
Rose, accompagnala nella casetta. Vado a fare la doccia, ci vediamo dopo."

Rose inizia a camminare, sempre con il piccolo Tommy, seguita da me e da Annie.
"Ecco le chiavi, dentro hai tutto quello che ti serve, asciugamani,  lenzuola.
Inizio a preparare il pranzo, ti aspettiamo in casa JD" marca bene il mio nome.

"Ok grazie, faccio una doccia e vengo ad aiutarti".
Mi ha fatto tana accidenti...
"Rose ascolta..."
"Abbiamo tempo, tranquilla " mi sorride e va via.

Dopo aver sistemato alcuni vestiti e una bella doccia, busso alla porta di casa e entro "permesso..."
"Vieni JD, siamo in cucina"
Vado e inizio a rimboccarmi le maniche e dopo aver apparecchiato aiuto Rose a cucinare.
Una volta pronto, ci sediamo a tavola e mentre stiamo per iniziare, la porta di casa si apre e questa volta sono io a restate a bocca aperta...

♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡

Ma ciao a tutti! Come state? Eccoci al secondo capitolo, chi sarà arrivato? Mi scuso se questi primi capitoli sono un pochino noiosi ma servono per fare il quadro iniziale, prometto che da adesso in poi le cose cambieranno, giuro!
A presto !!!