{Capitolo 3}
Arrivai all'indirizzo che Moriarty mi aveva dato e quando arrivai mi ritrovai davanti ad una casa decrepita e all'inizio non capii che cosa ci facesse in una casa così mal messa, era una casa con i mattoni rossi, il portone di legno era decadente e rovinato, le finestre erano sbarrate con delle assi di legno, su quella casa c'era un numero ma non si leggeva. Mi avvicinai, un po' titubante, avevo un po' di paura. Da dentro la casa non proveniva alcun suono, alcun rumore, la stradina era deserta e piena di rifiuti. Mi avvicinai di più alla porta con l'intenzione di entrare quando all'improvviso andai a sbattere contro qualcuno per sbaglio abbracciandolo, guardai in alto e vidi il volto di Sherlock che mi guadava, io mi scansai subito dopo, ero leggermente imbarazzata. Sherlock dopo essere uscito mi chiese :
'' come sei riuscita a trovarmi?'' io trovai una scusa e gli dissi :
'' con il GPS, John mi ha detto che ti potevo rintracciare così'' lui allora sbuffò e disse più a se stesso :
'' devo ricordarmi la prossima volta di togliere la batteria, comunque... Andiamo?'' io lo guardai e gli dissi :
'' dove di preciso?'' lui sorridendo leggermente disse :
'' a trovare un vecchio amico.'' mi prese per il braccio e incominciammo a correre, svoltammo in diversi vicoli della città di cui neanche sapevo l'esistenza, poi arrivammo in una via principale e lui agitando le mani cercava di attirare l'attenzione di un taxy, dopo che l'autista si fermò Sherlock mi fece cenno di salire e lui salii dopo di me. Durante il tragitto eravamo rimasti in silenzio, ma poi chiesi a Sherlock :
'' chi è questo tuo ''vecchio amico ''? '' lui mi diede solo degli indizi dicendo :
'' ci siamo incontrati pochissime volte ma ho sentito subito un legame speciale, lui è intoccabile e molto intelligente, gli piace giocare con le persone.'' io da quando ebbe detto che ''gli piace giocare con le persone'' capii di chi si trattava, ma feci finta di nulla e gli chiesi :
'' credi che sia lui l'assassino?'' lui mi disse in tono ovvio :'' certo che è lui l'assassino, c'è la sua firma!'' io allora gli dissi :
'' non so di chi stai parlando ma comunque deve essere molto pericoloso per essere l'assassino di quell'uomo.'' lui mi disse :
'' è davvero mortale, ti lascio a casa e vado io da solo.'' io allora ribattei scocciata :
'' e lasciarti da solo per andarti a suicidare?! Non credo proprio!'' lui sbuffò con rassegnazione perché vide che ero determinata. Mi diede alcune precauzioni e una pistola che in caso di pericolo avrei dovuto usare, poi prese il suo telefono e inviò un messaggio a qualcuno, si perse nei suoi pensieri finche non ricevette la risposta e disse euforico, :
'' Il gioco è cominciato!''. Arrivammo a destinazione, era una vecchia fabbrica in disuso e in quel momento mi venne un brivido che mi attraversò tutta la schiena, mi fece rabbrividire. Sherlock era accanto a me, guardava la vecchia fabbrica in disuso, un altro messaggio, questa volta lo lessi e c'era scritto:
Sto aspettando... -JM
Sherlock chiuse il telefono e ci avviammo verso la vecchia fabbrica sempre in allerta, guardandoci intorno e per non farci cogliere di sorpresa. Sherlock era davanti a me e mi guidava attraverso la fabbrica finche non raggiungemmo una stanza molto ampia, aveva due porte, una da cui eravamo passati noi e l'altra davanti a noi, c'era anche un piano superiore ma sembrava deserto. Aspettammo in un logorante silenzio, il mio cuore aveva accelerato il suo battito, i miei nervi erano tesi e tenevo la mano sulla pistola pronta ad impugnarla e a fare fuoco anche se sapevo di avere un accordo con Moriarty, dovevo restare nella parte come Moriarty nella sua. dopo altri due minuti la porta davanti a noi si aprii ed entrò in scena Moriarty sempre elegante come al solito, lui ci salutò dicendo :
'' avete fatto una strana scelta per il posto ma comunque non mi importa più di tanto'' poi facendo una piccola pausa disse rivolgendosi a Sherlock :
'' è una calibro trentotto quella che hai in tasca o sei solo contento di vedermi?''
''Tutte e due''
disse Sherlock tirando fuori dalla tasca la sua pistola e poi Moriarty disse :
'' hai rimpiazzato il tuo amichetto Watson a quanto vedo, chi è la tua ragazza?'' disse in tono ironico, io lo guardai atrocemente e lui fece un sorriso beffardo che avrei voluto levarglielo a suon di pugni ma Sherlock disse :
'' è solo un amica e mi sta aiutando con un caso perché Watson è impegnato.'' Moriarty disse :
'' non male come scelta la tua'' poi guardando me disse ( sempre rivolgendosi a Sherlock)
'' è proprio una bella ragazza''
io mi sentivo parecchio in tensione e Jim non la smetteva di fissarmi. Lui forse per farmi incavolare disse :
'' vieni domani al mio hotel ti aspetto in camera mia''
fece con una specie di ghigno e un' occhiolino, io allora presi la pistola e mi avvicinai a Moriarty dicendo :
'' brutto bastardo, prova a ripeterlo e ti imbottisco di piombo!''
Sherlock cercò di calmarmi ma io lo ignorai e poi quando fui a due metri da Jim, lui mi saltò addosso, mi prese la pistola e me la puntò in testa. Sentivo il metallo freddo sulla mia pelle, sentivo il profumo che portava Moriarty ma il terrore mi assaliva, io guardavo Sherlock e vidi un po' di indecisione in quell'attimo, io guardai Jim e lui guardava me sorridendo e passando la pistola sul mio viso disse quasi sottovoce :
'' quasi mi dispiace ucciderti, sei proprio un' incantevole ragazza''
Sherlock per ritornare al crimine e distogliere l'attenzione di Moriarty da me disse :
'' hai ucciso tu Jeremy Noxufury, che ti aveva fatto di preciso per meritare una morte simile?''
Moriarty distolse il suo sguardo da me ritonando serio, guardò Sherlock e disse :
'' l'ho ucciso perché aveva incominciato a spifferare della mia associazione di criminale e alcuni elementi erano stati arrestati per colpa sua, lui faceva parte della mia squadra e sai perfettanmete cosa succede a chi mi tradisce o mi mente.'' guardò di nuovo me e si umidificò le labbra con la lingua, aveva un espressione inquietante. Sherlock disse all'improvviso :
'' Giù!''
io mi abbassai e sentii uno sparo, non vidi il sangue ma sentii un altro sparo proveniente dalla pistola di Moriarty. Alzai lo sguardo, le pistole fumanti e gli sguardi atroci tra i due rivali. Moriarty disse :
'' non c'è bisogno di usare dei giocattoli per ucciderci. '' buttarono le pistole a terra e le spinsero lontano, Jim mi disse :
'' puoi andare Principessa.''
mi lasciò e io mi affrettai ad andare lontano da lui prima che cambiasse idea, guardai Sherlock che mi rimproverava con lo sguardo, dovevo immaginare cosa sarebbe successo. Jim guardò me e Sherlock poi disse :
'' siete fortunati, non ho molta voglia di uccidervi, ci rivedremo presto. Ciao...''
poi uscì da dove era entrato e sparì. Sherlock ed io non parlammo per un po' e io mi sentivo in colpa per essermi dimostrata debole, non sapevo come scusarmi con lui per quello che era successo, se non fosse stato che Jim ci ha risparmiati perché non aveva voglia, ritornammo a Baker Street senza nemmeno guardarci, io ero dispiaciuta e lui arrabbiato credo. Arrivammo davanti al portone e non avevo il coraggio di guardarlo, entrammo e lui come un fulmine entrò, salì le scale e poi una porta sbattuta violentemente. La signora Hudson mi si avvicinò e disse :
'' tranquilla gli passerà, vuoi un tè cara?'',
io accettai e rimasi per un po' con la signora Hudson aspettando che le acque si fossero calmate. Arrivò l'ora di cena e andai a chiamare Sherlock ma non lo trovai in cucina, lo cercai anche in camera sua, in bagno, dappertutto ma non lo trovai. Mi fiondai subito sul telefono e scrissi a Moriarty :
'' che cosa gli hai fatto? dov'è?''
'' non so di cosa stai parlando.'' -JM
'' invece lo sai eccome, dimmi dove si trova!'' -RF
''stai parlando di Sherlock non è vero? io non l'ho visto né catturato né niente, questa volta non sono stato io.'' -JM
'' sei sicuro?''-RF
'' ti sei innamorata di Sherlock Holmes? Ammettilo, ti stai preoccupando perché ti piace non è vero?''-JM
'' NO! Non mi piace! Pensavo che lo avessi preso tu visto che non lo trovo da nessuna parte!'' -RF
'' Sei sicura che non ci sia niente, neanche un pochino? Non mi arrabbio mica.'' -JM
'' Sono sicurissima al 100% !'' -RF
''Ok, allora ti saluto principessa, avvertimi se ci sono novità, ciao. ;)'' -JM
'' Va bene, ma non chiamarmi principessa!'' -RF
'' Va bene principessa ;) '' -JM ''Ciao'' -RF
''Ciao'' -JM
Sherlock non tornò a casa quella sera, neanche la mattina lo vidi. A metà mattinata ricevetti un messaggio da lui in cui scriveva :
'' Fatti trovare pronta alle 12:30 davanti al portone di casa, prepara le valige dobbiamo fare un viaggio per un altro caso, ti spiego tutto dopo, ciao'' -SH
Ero felice di sapere che era vivo ma non sapevo perché fosse così sicuro che lo avrei seguito chissà dove per un caso, così glielo scrissi e lui mi rispose :
'' Se non vuoi venirci non ti obbligo mica, se ti troverò allora saprò che avevo ragione.''-SH
''non può venire con te John?''-RF
'' è impegnato con la sua famiglia, quindi non verrà.'' -SH
''Ok, ciao'' -RF
''Ciao'' -SH
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