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Rewrite the Stars

You know I want you
It's not a secret I try to hide
You know you want me
So don't keep saying our hands are tied


William lo osservava da lontano: i movimenti delle sue mani erano fluidi ed eleganti, creando giochi di luci ed ombre. Davano vita ad universi interi, stelle e nebulose. Sorrise nel ricordare l'enfasi con cui gli aveva raccontato di come nascevano le sue creazioni, dello studio e del lavoro che c'era dietro anche alla più piccola delle stelle. Ironicamente anche le sue ali le ricordavano perfettamente: erano delle sfumature più scure del blu, mentre la parte finale delle piume era bianca. Quando erano spalancate si confondevano con il cielo stellato contro il quale si stagliavano. In verità tutto di lui ricordava i contrasti del cielo notturno: la pelle candida, i lunghi capelli neri e gli occhi scuri venati d'argento. Un Cherubino decisamente inusuale, diverso dagli altri. I loro fratelli e sorelle somigliavano molto a William: capelli biondi e occhi chiari. Il loro compito principale era la creazione del cielo e della sua gestione. Nicholas si occupava della creazione delle stelle e del cielo notturno, mentre William si occupava del cielo diurno, dal sole alle nuvole.

William poteva essere considerato l'opposto di Nicholas: i capelli chiari, gli occhi cerulei e le ali che ricordavano le sfumature del cielo al tramonto, dal giallo al rosso fuoco. Nonostante ciò avevano collaborato più di una volta e avevano scoperto di avere molte cose in comune l'uno con l'altro. Piano piano William si era sentito sempre più vicino, più attratto dall'angelo della notte.


You claim it's not in the cards
And fate is pulling you miles away
And out of a reach from me
But you're hearing my heart
So who can stop me if I decide it's on my destiny?


"Che cosa stai creando?" domandò William. Aveva finalmente deciso di avvicinarsi a Nicholas, smettendo di osservarlo da lontano. Quando non era vicino a lui si sentiva inquieto, agitato, ma al suo fianco recuperava la sua calma. L'aura tranquilla del Cherubino dai capelli corvini era capace di placare la sua esuberanza e la sua inquietudine.

Nicholas si voltò e gli sorrise "Sto lavorando su un nuovo progetto"

"E di cosa si tratta?"

"Le Costellazioni" rispose l'altro, ampliando il sorriso, gli occhi che scintillavano di felicità.

"E cosa sarebbero?"

"Si tratta di gruppi di stelle che disegnano particolari forme nel cielo. Ogni costellazione avrà la sua storia e ognuna sarà connessa con le altre. Daranno movimento al cielo notturno e aiuteranno gli umani ad orientarsi nella notte"

Mentre parlava Nicholas aveva creato un piccolo gruppetto di stelle, formando la prima costellazione. Era lunga e sinuosa, ricordava un lungo serpente ed era avvolto da un alone di luce argentea. William allungò un dito per sfiorare quelle piccole stelle appena nate, avvertendo una leggera scarica di energia propagarsi lungo il suo braccio.

"Che cosa ne pensi?"

William alzò gli occhi verso l'altro angelo, il quale lo osservava con trepidazione in attesa di una sua risposta. In quel momento lo trovò adorabile.

"Credo che sia un'idea bellissima"

E il sorriso tornò nuovamente a distendere il viso del Cherubino "Allora mi metterò subito al lavoro per la loro creazione"

Spalancò le ali e spiccò il volo, stringendo al petto la piccola costellazione appena creata. William spalancò gli occhi per la sorpresa: non si aspettava di essere lasciato lì da solo da un momento all'altro.

Certo, a volte Nicholas tendeva ad estraniarsi da tutto e da tutti mentre lavorava, ma quella volta decise di tentare la sorte.


What if we rewrite the stars?
Say you were made to be mine
Nothing could keep us apart
You'll be the one I was meant to find
It's up to you, and it's up to me
No one could say what we get to be
So why don't we rewrite the stars?
And maybe the world could be ours, tonight


"Nicholas!" lo chiamò William. Il Cherubino si voltò e lo osservò, stranito.

"Sì?"

"Cosa ne diresti se ti aiutassi nella creazione delle costellazioni?" disse William tutto d'un fiato. Va bene, forse era stato leggermente troppo diretto. Ma ormai non poteva tornare indietro.

"Aiutarmi? Perché?" Nicholas inclinò la testa verso destra, come se osservando l'altro angelo da una diversa prospettiva le sue parole potessero avere senso per lui.

"Beh, mi hai detto che volevi creare una storia. Magari un punto di vista diverso o nuove idee potrebbero aiutarti. Darti qualche spunto"

Il Cherubino ci pensò su per qualche minuto. In quel lasso di tempo l'unica cosa che spezzava il silenzio che si era creato era il continuo battere delle loro ali.

"Va bene, potrai darmi una mano"

William non era mai stato così felice come in quel momento.


You think it's easy
You think I don't wanna run to you, yeah
But there are mountains (But there are mountains)
And there are doors that we can't walk through
I know you're wondering why
Because we're able to be just you and me within these walls
But when we go outside
You're gonna wake up and see that it was hopeless after all


A Nicholas piaceva la compagnia di William. Per molto tempo aveva lavorato da solo alle sue creazioni, non permettendo a nessun altro Cherubino di interferire. Amava la sua solitudine mentre lavorava, ma anche quando decideva di prendersi una pausa per rilassarsi un attimo non passava molto tempo con gli altri angeli.

Però poi era arrivato William a scombinare la sua tranquillità.

In verità gli piaceva: non si era fatto intimorire ed era riuscito a conquistare la sua fiducia e la sua simpatia. Quando era insieme a lui era come se lo stesso Sole fosse al suo fianco: la luce brillante di William illuminava l'oscurità della sua notte, cullandolo in un bozzolo di calore.

Aveva trovato qualcuno con cui poter gioire delle sue creazioni, qualcuno che lo ascoltava mentre si perdeva nella spiegazione di come aveva creato quella stella o quella nebulosa, che assecondava la sua vena creativa.

Con il tempo sentiva che l'amicizia che si era creata tra loro era mutata in altro. Un altro tipo di sentimento del quale Nicholas temeva il nome. Aveva deciso di relegarlo in una parte del suo essere e, magari, di dimenticarsene. Non poteva assolutamente farlo emergere... o ci sarebbero state conseguenze severe.

Ma ogni volta che era con William... beh, non era semplice tenerlo relegato. Si trovava sempre più spesso ad osservare la curva delle sue labbra o il colore intenso dei suoi occhi. Per poi scuotere la testa, rimproverandosi in silenzio.

Non poteva, e lo sapeva. Eppure lo desiderava più di ogni altra cosa.

Se avesse potuto riscrivere le loro vite lo avrebbe fatto. Le avrebbe riscritte in modo diverso, esattamente come quando decideva di ricominciare da zero la creazione di una stella perché non era venuta come voleva lui.


No one can rewrite the stars
How can you say you'll be mine?
Everything keeps us apart
And I'm not the one you were meant to find
It's not up to you, it's not up to me, yeah
When everyone tells us what we can be
And how can we rewrite the stars?
Say that the world can be ours, tonight


Lavorare gomito a gomito con William si era rivelato più difficile del previsto. Non aveva considerato che la continua vicinanza sarebbe stata solo un problema per lui.

E poi era successo: mentre ultimavano la creazione della costellazione del Cigno, William aveva detto qualcosa di buffo e Nicholas aveva riso insieme a lui. Quando lo scoppio di ilarità finì si guardarono negli occhi per qualche secondo di troppo. William era stato il primo ad avvicinarsi, lento ma inesorabile, verso il suo volto. Si era fermato a qualche centimetro di distanza.

"Puoi dirmi di fermarmi e io lo farò" sussurrò l'angelo e Nicholas sentì il suo respiro caldo sulle sue labbra.

"Non lo farò"

"Non potremo tornare indietro"

"Bene. Non voglio tornare indietro"

William non disse altro e annullò la distanza tra di loro. Fu un tocco delicato, leggero e quasi impalpabile. Nicholas si spinse con più decisione verso le labbra dell'altro, posandogli una mano sulla guancia. Aveva immaginato tante volte di poterlo baciare, aveva sperato che William ricambiasse, ma aveva sempre rinnegato quei pensieri. Erano pericolosi per entrambi, ma in quel momento non gli importava assolutamente nulla. Si stavano baciando ed era meglio dei suoi sogni. In quel momento non esisteva nient'altro, solo loro due. In tutto il creato.


All I want is to fly with you
All I want is to fall with you
So just give me all of you
It feels impossible (It's not impossible)
Is it impossible?
Say that it's possible


Se ne erano accorti.

Lo sapevano, I Serafini lo sapevano e non sarebbero stati clementi.

Nicholas e William furono chiamati a presenziare davanti alla corte dei Serafini, gli angeli più potenti dei cieli, secondi solo a Dio. I due Cherubini sapevano che, dopo la ribellione di Lucifero, qualunque altro atto da loro considerato "impuro" sarebbe stato punito.

E quel bacio rientrava esattamente in quella categoria.

Nicholas e William erano inginocchiati davanti ai Serafini, in attesa del loro verdetto. Per un attimo i loro sguardi si incrociarono: entrambi volevano rassicurare l'altro, digli che il tutto si sarebbe risolto per il meglio. Ma era una menzogna, e lo sapevano.

"Cherubini, alzate il capo e ascoltate il vostro destino" gli angeli parlarono come uno solo "Quello che avete fatto è considerato un atto di insubordinazione e peccato. Meno grave della ribellione di Lucifero, ma è comunque un episodio che non potrà passare inosservato"

I due angeli rimasero in silenzio, i nervi a fior di pelle.

Il Consiglio riprese "La vostra punizione sarà la seguente: sarete esiliati dal Paradiso e rinascerete come umani. Vi verrà cancellato qualunque ricordo inerente al vostro passato come angeli"

I due Cherubini spalancarono gli occhi nell'udire le ultime parole: si sarebbero dimenticati anche dell'altro, del bacio, della loro amicizia. Tutto.

William si voltò verso Nicholas "Ti ritroverò. In qualunque modo farò sì di ritrovarti anche nella prossima vita"

"Ti aspetterò. Volare con te è stato un onore, ma cadere con te sarà un privilegio perché so che ci rivedremo"

Dopodiché furono avvolti da una luce bianca che li accecò.


And how do we rewrite the stars?
Say you were made to be mine
And nothing can keep us apart
'Cause you are the one I was meant to find
It's up to you, and it's up to me
No one could say what we get to be
And why don't we rewrite the stars?
Changing the world to be ours

You know I want you
It's not a secret I try to hide
But I can't have you
We're bound to break and my hands are tied


25 anni dopo

Entrò nell'aula magna dell'università e cercò un posto libero. Non aveva preso in considerazione che a quel seminario ci sarebbe stata così tanta gente. Cominciò a camminare per lo stretto corridoio, cercando un posto a sedere. O, per meglio dire, sperava in un miracolo.

E avvenne. Quel giorno la dea bendata era dalla sua parte!

"Scusami, posso sedermi?" domandò al ragazzo di fronte a lui. Di fianco c'era una poltroncina libera con appoggiato sopra uno zaino grigio.

"Certo, siediti pure" il ragazzo tolse lo zaino e lo posò a terra.

"Ti ringrazio" prese posto e tirò un sospiro di sollievo "Non avevo preso in considerazione tutta questa gente"

"Già, credo che non se lo aspettassero nemmeno loro" ridacchiò l'altro, indicandogli con un cenno un gruppetto di ragazzi che erano appena entrati e si guardavano intorno alla ricerca di un posto libero.

"Credo che sia più che doveroso presentarmi al mio salvatore" allungò una mano "Mi chiamo William"

"Nicholas, piacere"

Quando si strinsero le mani sentirono entrambi una scossa propagarsi per tutto il corpo. E di colpo ebbero l'assurda impressione di conoscere l'altro da una vita. Che cosa bizzarra.

"Ascolta, dopo la lezione hai impegni?" propose William all'improvviso.

"No, niente di particolare"

"Ti andrebbe di andare a prendere un caffè?"

Nicholas sorrise "Certamente"

FINE


Author's note

Salve a tutti!

Ho deciso di spezzare il mio lungo silenzio stampa con questa piccola OS che, spero, sia stata di vostro gradimento. Devo ammettere che, dopo tanto tempo, ho finalmente trovato l'ispirazione per scrivere. Questa storia si è letteralmente scritta da sola: mi sono fatta ispirare totalmente dalla musica e questo è il risultato.

Mi è davvero piaciuto sperimentare questo nuovo metodo di scrittura e ci sono altre canzoni che mi piacerebbe rielaborare sottoforma di ff (alcune anche con Michael e Lucifer... o tentarne una anche con Crowley e Aziraphel, chissà).

Perchè sì, questa mia personalissima inerpretazione della canzone, è stata MOLTO influenzata dalla mia nuova e recente ossessione: Good Omens (no, non ho ancora superato la conclusione della seconda stagione...chi sa, sa).

Non disperate, tornerò anche a postare nuovi capitoli anche sulle storie che avevo lasciato in pausa mesi fa. Ho intenzione di completarle e dare loro un degno finale.

Beh, detto questo non mi resta che salutarvi. 

Vostra,

Poseidon1999


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