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XXII

- Ci siamo visti stamattina. - Mormorai, stanca di andare contro ciò che stava succedendo tra noi.

Non poteva essere solo da parte mia. Tutte le emozioni che percepivo dentro di me quando eravamo insieme erano reali.

Dovevano esserle. Ed era sbagliato. Era terribilmente sbagliato ciò che desideravo, totalmente insensato.

- Non lo so, Lexie. Non lo so cosa sia questa cosa, dimmi che lo senti anche tu perché... Perché sto impazzendo. -

Era reale. Anche lui percepiva quella strana energia, quella sensazione allo stomaco piacevole e, allo stesso tempo, fastidiosa.

Il mio cuore era accelerato tanto, troppo, e la distanza tra noi si stava azzerando.

Volevo urlargli di fermarsi, che era pieno di gente, principalmente giornalisti e fotografi, e sarebbe stato uno scandalo terribile.

- Fermati. - Sussurrai con la gola improvvisamente secca.

Sembrava che le parole venissero da me ingoiate, che non riuscissero ad uscire dalla mia bocca senza che il respiro si mozzasse.

I suoi occhi verdi erano così belli e disperati. Mi esploravano nel profondo e contemporaneamente mi imploravano.

Ma io non potevo cedere. Non lì, non in quel momento.

- Lexie! Non sapevamo che anche Daniel Grey fosse qui. È venuto con te? -  Un fotografo ed un giornalista si avvicinarono a noi iniziando a scattare milioni di foto.

Il flash accecante mi fece rinsanire; mi guardai intorno e mi sentii incredibilmente fuori posto. Avrei volentieri preso la sua mano e sarei scappata via di lì, ma non potevo.

- Sei bellissima, Lexie! -

- Dov'è Will?! -

- Lexie! Voltati! -

Mi limitai a sorridere davanti alle fotocamere che si erano man mano moltiplicate, incapace di rispondere alle domande.

- Daniel, mettiti accanto a lei! -

Lui, con poca sicurezza, si posizionò al mio fianco poggiando la mano sulla mia schiena.

Il suo tocco ebbe un effetto ancora più forte delle luci abbaglianti che erano puntate addosso a me, ma sentii qualcosa di stranamente piacevole all'idea di apparire accanto a lui ad un evento pubblico.

- Dio, penso di aver perso almeno otto gradi. - Borbottò voltandosi di poco verso di me per far riposare gli occhi.

Quella situazione stava iniziando a diventarmi stretta. Lui era troppo vicino, il suo odore — che mi ricordava vagamente un profumo di Calvin Klein di mio padre — era inebriante e volevo muovermi, andare via, respirare.

L'aria era terribilmente viziata e i flash iniziavano a farmi girare la testa.

Fu quando due delle invitate — non che avessi capito chi — cominciarono a litigare che l'attenzione di tutti si spostò altrove, fin quando non rimanemmo quasi isolati in un angolo.

- È Katrina che urla contro una signora. - Mormorò Daniel cercando di vedere qualcosa. - Dovrei... -

- Sì. - Deglutii schiarendomi la voce. - Vai pure. -

Sembrò combattuto per un attimo, poi mi prese la mano.

- Andiamocene. -

Cosa?!

- Cosa?!?!?? - Quasi urlai, come offesa da quella sua decisa affermazione.

Non riuscivo a spiegarmi del tutto quel mescolarsi di emozioni nel mio stomaco, ma sapevo perfettamente di non poter fare nulla per assecondarle.

- Io non lo so cosa... Ma voglio stare da solo con te, senza tutti questi fotografi e... Mi piace quando sei la vera Alexandra e non Lexie Allen. Vieni con me. -

Stava esprimendo ogni mio singolo pensiero, ed io avevo una voglia incontrollabile di lasciare ogni cosa e seguirlo, ma non potevo.

- Mi dispiace, non... Non posso, non adesso. - Sussurrai, pentendomene poco dopo.

Stavo davvero dicendo che avrei tradito Will? Che avrei rischiato di deturpare la mia immagine per quel pizzico allo stomaco che sentivo quando ero con lui?

- Lexie, oh, Daniel. Non sapevo che anche tu fossi qui. Che ne dici di venire a cena? Sono sicura che un posto in più al nostro tavolo non darà fastidio a nessuno. Margaret Levoux ne sarà entusiasta. - Mia madre — evidentemente felice di vederlo — non fece altro che peggiorare la situazione.

- Chi? - Domandò lui.

- Margaret Levoux. Una delle stiliste di Chanel, colei che ha organizzato questo evento. Devi imparare un bel po' di cose, ragazzo mio. - Sospirò lei posizionandosi le mani sui fianchi. -Allora, sei qui con qualcuno? -

- Ehm, sì. Con Katrina Davis. -

Sentire il nome di quella ragazza mi fece ribollire il sangue nelle vene.

- Katrina Davis? È qui anche lei? Adesso penseranno che sia stata invitata. Gli inviti per la Allen non comprendevano la presenza delle nostre modelle. -

Nostre modelle?!

- Ha firmato il contratto? - Domandai, tremendamente spaventata dalla risposta.

Sapevo benissimo che lei avrebbe lavorato per la mia collezione, ma fin quando nulla fosse stato scritto nero su bianco, non ne avrei avuto la certezza.

- Sì. Questa mattina. Clary non ti ha avvisato? -

Ovviamente la stagista più stupida e rammollita doveva capitare a me.

Non risposi, perché fui interrotta da Margaret Levoux che iniziò a parlare e ringraziare pubblicamente Megan Fox per aver posato per quella campagna.

L'attrice era accanto a lei e, con un bicchiere di champagne in mano, sorrideva ringraziando ripetutamente, come se non avesse saputo che l'avrebbero riempita di complimenti.

- Lexie. - Il mio braccio fu sfiorato appena dalle sue dita, ed io mi irrigidii all'istante.

- Vieni con noi alla cena. - Sussurrai appena, a corto di fiato.

- Tu vuoi che venga? - Mormorò.

Non riuscii più a reggere il contatto visivo. Trattenni il respiro ed iniziai ad applaudire insieme alle altre persone, trovandomi avvantaggiata dalla situazione.

In realtà non sapevo neanche per quale motivo, di preciso, fossero tutti così entusiasti. Fu quando vidi Megan e la signora Levoux abbracciarsi che capii. I soliti discorsi strappalacrime e la solita falsa amicizia.

- Quindi sei dei nostri, vero Daniel? - Mia madre — sorridendo ed ancora con le mani giunte per via dell'applauso — fece ondeggiare i capelli quando si voltò verso di lui.

- Ehm... - Mormorò lui alzando la testa per tentare di guardare oltre le miriadi di persone, celebrità e non, nei costosi abiti eleganti.

Stava cercando Katrina Davis.

- Lei non verrà. La cena è solo per alcune persone, e di sicuro non è tra quelle. - Sibilai con le braccia incrociate al petto, utilizzando un tono che fu più cattivo del previsto.

🌈🌈🌈

Sono troppo gasata perché sono ad una cena di gala ed amo queste cose e poi Daniel ha ammesso di provare qualcosa per Lexie e lei idem.

Scusatemi tanto se ci ho messo molto tempo ad aggiornare però mi sono successe un po' di cose, ma adesso sono tornata e aggiornerò prestissimo!

Il prossimo capitolo vi piacerà😋

Un bacio e a presto (lasciate un commento se vi fa piacere, a me ne fareste tanto!)
gaia;

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