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XXI

- Ma non hai neanche un minutino? - Mi imbronciai al telefono, riferita alla frase di Amber che, solo dopo cinque minuti, era costretta a mettere giù.

- Sto facendo shooting ogni giorno, hanno appena finito di truccarmi e devo andare. Mi dispiace, sis. -

- Va benee. - Sbuffai. - Buon lavoro. -

- Ci sentiamo! -

Sapevo quanto fosse complicato. Era solo da un paio di mesi che mi ero presa una pausa, e mi sentivo molto più rilassata e meno sotto pressione.

C'era anche da dire che se non avessi parlato con qualcuno sarei impazzita, ma non mi sentivo di discuterne con le altre mie sorelle o, ancora peggio, mia madre.

Natalie, Leah e Izzie — che quella mattina mi aveva mandato la foto della pancia — sarebbero state perfette per darmi un consiglio, e lo sapevo bene, ma non mi sentivo di raccontare come mi sentissi a qualcuno che non fosse Amber.

Non mi era mai importato di avere degli amici.

Ne avevo avuto molti quando frequentavo la scuola materna e le elementari, ma poi nostra madre aveva deciso che sarebbe stato meglio se io e Amber avessimo studiato con degli insegnanti privati. In modo tale potevamo seguirla in giro per il mondo, visti i numerosi impegni che aveva con il suo lavoro.

Aveva tentato varie volte di accollarci figlie delle sue amiche o modelle totalmente insopportabili che sfilavano per noi. Ancora peggio era stato quando aveva radunato un gruppo di sfigate che erano state assunte come stagista — tra cui Clary — ed aveva preteso che andassimo a cena tutte insieme.

Quel giorno avevo seguito l'allenamento con Adam e dovevo iniziare a prepararmi per l'evento di Chanel che avremmo avuto quella sera.

Era la presentazione di una nuova piccola collezione della quale Megan Fox era testimonial.

- Questo è nuovo. Che ne pensi? - Mia madre entrò con un bellissimo abito in mano.

Era bianco e lungo, con un profondo spacco che andava dall'inizio alla fine della gamba.

Il corpetto era stretto e con uno scollo a V che arrivava a qualche centimetro sotto il seno e le maniche lunghe.

A poca distanza dalla fine dello scollo, sopra l'ombelico, si trovava un nastro bianco dal contorno argentato che serviva a separare la parte aderente superiore da quella morbida anteriore, fungendo da cintura.

- Wow. Complimenti. - Lo afferrai dalla gruccia per osservarlo meglio, notando che il tessuto sembrasse proprio seta.

- Ti starà benissimo. - Esclamò lei con gli occhi che quasi luccicavano.

Sì, avevamo avuto lo stesso pensiero.

Quel vestito sembrava fatto per me. Calzava perfettamente sul mio corpo e, nonostante la pelle scoperta, era abbastanza elegante.

I parrucchieri avevano raccolto i miei capelli in uno chignon morbido e lasciato la riga al centro in modo che le ciocche laterali mi incorniciassero il viso.

Avevo postato qualche foto sui social per mostrare l'abito ed il modo favoloso in cui mi avevano truccata ed acconciata, ed avevo ricevuto perlopiù complimenti.

Soltanto dove si notava lo spacco sulla gamba, i classici puritani noiosi avevano lasciato i soliti commenti offensivi dei quali non m'importava un accidente.

****

La show room era grande ed allestita davvero bene, ma ero più attenta a cercare di non ridere per i messaggi delle mie sorelle.

Mia madre si fermava a chiacchierare amabilmente con chiunque le capitasse vicino, mentre io fingevo di non vedere ogni persona che conoscevo. Non mi andava di fingere di essere amica di qualcuno, mi era bastato recitare, pochi minuti prima, davanti alle telecamere e alle macchine fotografiche.

Mi avevano chiesto qualcosa sulla mia collezione, su Will... Insomma, il solito.

Fu quando un uomo e una donna si avvicinarono a me che alzai la testa dal cellulare ed ebbi un sussulto.

Katrina Davis, nel suo abito nero con strascico, sorrideva con accanto il mio fotografo.

Associai l'aggettivo ad una questione lavorativa, ma sapevo benissimo che stessi chiaramente dimostrando a me stessa di essere gelosa.

Perché lei era con lui? E perché lui era incantevole nel completo elegante e la camicia bianca?

Mi guardava con un'aria di sfida ed un sorrisetto sulle labbra.

- Ciao Lexie! - Esclamò Katrina, avvicinandosi per lasciarmi due baci sulle guance.

Quel profumo che aveva somigliava terribilmente ad uno dei miei, ma ne avevo così tanti da non poter ricordare quale mi ricordasse.

- Bel vestito. - Sussurrò il fotografo al mio orecchio quando poggiò una mano sul mio fianco e mi salutò, imitando il gesto che lei aveva fatto poco prima.

La sua barba mi pizzicò la pelle contribuendo a farmi rabbrividire, perché era bastata la sua vicinanza a far sì che accadesse.

Stupido, stupido fotografo!

- Che ci fate qui? - Domandai nervosamente, cercando di schiarire la voce.

Katrina Davis aggrottò le sopracciglia folte, ed io scossi lievemente la testa.

Era ovvio che fosse stata invitata, era una modella e lì ne era pieno. A non essermi chiaro era il perché della presenza di lui.

Percepivo i suoi occhi addosso ed il mio cuore battere al pensiero. Mi sentivo oppressa, come se non riuscissi più a stare ferma ed avessi avuto bisogno di evadere da quella situazione.

Quando avvistò una telecamera, gli occhi di lei si illuminarono, e ci lasciò da soli avvicinandosi all'intervistatore, chiamandolo Cooper e abbracciandolo, come se si conoscessero da una vita.

- Lexie? -

- Cosa vuoi? - Mi voltai di scatto verso di lui, in un'azione più nervosa di ciò che avevo immaginato.

Mi guardava negli occhi, ma non ghignava più. Teneva le labbra strette ed i tratti poco rilassati. Stava cercando di dirmi qualcosa.

- Non sono tornato con lei. - Mormorò quando feci per andarmene.

- Okay. - Annuii, cercando di deglutire a vuoto.

I miei occhi erano fissi sul pavimento e mi chiedevo perché fossero lì se non stavano insieme.

- Mi ha chiesto se potevo accompagnarla e le ho risposto di sì perché... - Si interruppe. E mi guardò.

Cercai immediatamente di cancellare dalla mia testa l'idea che fosse lì solo perché sapeva che ci sarei stata io, ma come potevo farlo? Sembrava così.

Qualcosa mi spingeva a credere di interessargli. Interessargli davvero, non come interessavo a tutti gli altri.

Poteva essere? Ci conoscevamo da poco e lui era solo un fotografo, mentre io... Stavo con Will, avevo un'immagine da mantenere.

Il problema era proprio quello. Mi dimenticavo di ogni cosa appena elencata in quei momenti quando ero con lui, nonostante la sua arroganza, nonostante fosse un pallone gonfiato e non facesse altro che darmi contro.

- Perché? - Sussurrai.

Lui schiuse le labbra, poi si voltò di poco verso Katrina Davis che stava davanti alla telecamera con il microfono davanti alla bocca.

Era bella. La mia autostima era perfettamente intatta, era sempre stato così, ma ero arrivata a domandarmi se Daniel non avesse mai dimostrato di essere attratto da me perché preferiva lei.

- Volevo vederti. -

🍫

FINALMENTE È FINITO GENNAIO. SOLO SECONDO ME È DURATO SETTE ANNI?

Comunque, scrivete cosa ve ne pare del rapporto che si sta creando tra Lexie e Daniel. Mi raccomando!😋

Un bacione,
gaia;

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