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XVII

- Cosa vuoi?! -

Quegli stupidi occhi verdi.

- Non essere triste. Mi piaci di più così. -

Persi un battito e voltai di scatto la testa verso di lui. - Così come? -

- Lexie? C'è Will, sei pronta? - La voce di Payton fu come uno spillo che fece scoppiare la bolla che si era creata.

Lo sentii allontanarsi, e non fisicamente. Lui non mi stava neanche sfiorando, ma era come se avessi appena smesso di percepire il suo tocco.

Sorrise debolmente prima di voltarsi ed uscire.

Mi lasciò letteralmente intontita. Ero lì, ferma, a guardare un punto fisso.

- Piccola! - Neanche quando Will mi abbracciò mossi un muscolo.

Cosa aveva quel fotografo? Perché mi stava facendo sentire in quel modo e per quale motivo era così importante per me ciò che pensava?

- Lexie, stai bene? -

Le mani fredde del mio ragazzo attorno al viso mi fecero rinsanire.

Guardandolo in faccia ebbi quasi l'istinto di allontanarlo. Come se mi fossi appena accorta di chi avessi accanto e avessi realizzato che non era ciò che volevo.

Fu strano, ma ciò mi spinse a baciarlo per far sparire quei pensieri.

Sapevo di non amare Will, ma in quel momento non volevo affrontare quella consapevolezza. In fondo era sempre stato così e non me n'era mai importato niente.

- Certo. Andiamo? -

- Andiamo. -

****

Neanche la serata con Will mi aiutò a togliermi dalla testa quel dannato fotografo.

Quasi risi di me stessa per quel pensiero che avevo fatto, perché il sesso con lui non era mai la soluzione, piuttosto era un passatempo, ma passarci del tempo insieme non mi aveva mai fatto distrarre dai miei problemi.

Ore di shopping lo facevano, ma erano le tre e mezzo del mattino. Soprattutto, non avevo niente addosso se non il suo braccio sul mio fianco.

Sbuffai alzando gli occhi al cielo e spostai lentamente la sua mano lasciandola cadere a peso morto sul letto.

Rimanendo seduta con il lenzuolo a coprirmi il petto, mi soffermai a guardare la sua schiena bianca ed il suo viso dai tratti dolci.

Era bello, era tutto ciò che ogni ragazza avrebbe voluto accanto. Ma non ciò che volevo io. Era come se, improvvisamente, non fossi più capace di stare con lui. Come se le motivazioni che mi spingevano a starci insieme non fossero più valide.

Mi alzai e mi vestii indossando dei leggins neri ed una felpa dello stesso colore parecchio larga, poi uscii dalla camera da letto e mi sedetti sul divano del salotto del piano di sopra.

Stavo pensando di fare una cosa di cui mi sarei pentita da morire, ma che avevo una voglia matta di fare.

Cercai di trattenermi, ma fu più forte di me.

Percorsi a piedi nudi la scala a chiocciola in marmo reggendomi al passamano nero in ferro battuto.

Una volta giù lo feci: presi dal frigo la torta alla panna che avevano regalato a Will prima di cena, della quale mancava solo la fetta che aveva mangiato lui.

Iniziai a mangiarla con il cucchiaino, sentendomi in colpa ad ogni deglutizione e cercando di giustificarmi pensando che Amber faceva sempre in quel modo ed il suo lavoro non ne risentiva.

Gustando quel sapore leggero e delicato mi ripetei che non sarebbe successo nulla.

E poi ricordai che il manager di mia sorella fosse Chris, e che ciò rendeva le due situazioni completamente diverse.

No. Non era giusto che mangiassi quella torta. Non era giusto che non riuscissi più ad accontentarmi delle proteine e dei frullati che assumevo.

Lasciai che il cucchiaino sprofondasse nella panna fino ad inclinarsi e cadere completamente.

Quella torta era il male, era ciò che più lontano poteva esserci da me e non dovevo farmi tentare. Ma l'avevo fatto. L'avevo assaggiata e non riuscivo a pensare ad altro che non fosse ingurgitarne ancora.

Al diavolo, odiavo il modo in cui il mio cervello l'avesse associata a quel dannato fotografo.

Mi alzai di scatto come scottata, iniziando a camminare avanti e indietro per il salotto buio.

Ero così nervosa. Sentivo la pelle bruciare ed un'improvvisa rabbia mi invase; fui costretta a poggiare le mani sul bordo della spalliera del divano con la testa rovesciata in avanti.

Prendendo un paio di respiri mi calmai, ma quella sensazione di angoscia non mi abbandonò, come il sapore della panna non accennava a svanire.

Non potevo pensare di tornare in camera mia e dormire con Will. Non potevo pensare che poche ore prima avevamo fatto sesso, che lui mi avesse detto di amarmi.

Improvvisamente sembrava che la mia realtà non mi appartenesse, che fossi solo un'attrice nel film che era la mia vita.

In fondo diventare ciò che ero era stato il mio sogno da sempre, ma pensandoci non avevo chiesto di nascere in quel mondo.

Se fossi cresciuta in una famiglia normale, senza paparazzi, sfilate ed interviste forse sarebbe stato diverso. Magari sarei voluta diventare un medico o un giudice.

Afferrai l'iPhone dalla tasca della felpa e, dopo essere andata su Google, scrissi il mio nome.

Oltre le foto, il primo risultato che mi apparì fu quello di Wikipedia.

Lexie Allen
Alexandra Marie Allen è una modella e stilista statunitense. Wikipedia
Data di nascita: 4 giugno 1997 (età 19), New York, New Jersey, Stati Uniti
Altezza: 1,68 m
Partner: Will Raynolds (2015-)
Fratelli: Amber Allen, Natalie Allen, Izzie Allen, Leah Allen
Genitori: Ava Allen, Eric Allen

Cliccai su Wikipedia senza un motivo ben preciso. Volevo ricordare quanto ci fosse della mia vita su internet.

Alexandra Marie Allen (New York, 4 giugno 1997) è una stilista e modella statunitense.

Biografia
Lexie Allen è nata il 4 giugno 1997 a New York. Figlia della celebre ex modella e adesso stilista Ava Allen e del rinomato neurochirurgo Eric Allen, Lexie ha una sorella maggiore, Amber, anch'essa modella. Ha anche tre sorellastre maggiori che il padre ha avuto da un precedente matrimonio, Natalie, Izzie e Leah.

Carriera
La sua carriera da modella inizia nel 2013 quando, dopo aver sfilato varie volte per la propria casa di moda, firma un contratto con la IMG Models. Lo stesso anno viene scelta come testimonial di Guess? Nel febbraio 2014 fa il suo debutto alla New York fashion week sfilando per Gaultier e Allen, il marchio di famiglia. Nel 2015 prende parte alle collezioni autunno/inverno sfilando per Marc Jacobs, Moschino, Tommy Hilfiger, Michael Kors, Tom Ford, Dolce & Gabbana e Versace. Inoltre, a diciassette anni, appare sulla rivista teenVogue. Nel dicembre 2015 annuncia l'uscita della prima collezione disegnata e ideata interamente da lei, si allontana così momentaneamente dal mondo delle passerelle per dedicarsi alla sua prima esperienza come stilista.

Vita privata
Nel 2015 Lexie, appena diciottenne, ha una relazione con Mason McCure, uno degli impiegati alla IMG Models. Dopo appena due mesi, nell'agosto 2015, la coppia si lascia. Nell'ottobre dello stesso anno intraprende una relazione, che continua tutt'oggi, con Will Raynolds, cestista dei Mets.

Ricordavo benissimo come, all'inizio della mia relazione con Will, avessi ricevuto milioni di insulti. Insulti pesanti.

Tutti dicevano che non era possibile smettere di amare una persona ed innamorarsi di un'altra in due mesi, ma io non mi ero mai innamorata di Will, e neanche di Mason.

Avevo cambiato ragazzo rapidamente, come un sacco di ragazze della mia età. Io, però, venivo giudicata perché ogni mia minima mossa era conosciuta da tutti. Perché la gente non si limitava a voler essere a conoscenza di ogni dettaglio della mia carriera, bisognava anche addentrarsi nella vita privata.

Forse non ero nella posizione di lamentarmi, ma quella notte mi sentivo totalmente in diritto di farlo, mi sembrava di averne tutti i motivi.

Sentivo qualcosa di diverso nell'atmosfera, e sapevo che non avrei preso sonno facilmente.

Saaaalve!

Oggi sono fusa (più del solito) perché le funzioni e le successioni di matematica dovrebbero essere vietate.

Cooomunque, fatemi sapere cosa ne pensate della storia e di ciò che pensate stia succedendo/ succederà.

P.s. Adoro scrivere di Lexie come se fosse una vera modella ahaha

COMMENTATEE💘
Besos,
gaia;

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