VIII
- Eddyyy. - Mi lamentai di nuovo, facendogli alzare al cielo gli occhi azzurri.
- Lexie, mi dispiace. Te l'ho detto che non posso. Se tua madre ha deciso che io non farò le foto non posso farci nulla. -
Si alzò per uscire dal mio studio e una volta arrivato alla porta si voltò notando il mio labbro inferiore piegato in avanti.
- Vado in caffetteria. Cosa ti porto? -
- Niente. - Sbuffai.
In realtà la mia dieta era parecchio ferrea se non per qualche sgarro ogni tanto, specialmente con Amber.
Lei sarebbe stata via per un paio di giorni, perché era stata scelta come testimonial di una collezione di Tom Ford, e si trovava a Miami.
Io avevo pubblicamente detto che preferivo non avere proposte del genere dai vari stilisti o dai marchi al momento. Dovevo concentrarmi sulla mia collezione con tutte le forze.
Ogni cosa doveva essere perfetta. E non lo sarebbe stata senza un fotografo professionale.
Mi alzai dalla mia sedia e non potei evitare di lanciare uno sguardo alla figura riflessa allo specchio verticale.
L'outfit di quel giorno mi piaceva particolarmente.
****
- Amber ha detto che ha conosciuto Tom di persona. - Mia madre era di sicuro più emozionata di quanto non lo fosse mia sorella.
Anche lei aveva lavorato per Ford e l'aveva conosciuto ad una conferenza insieme ad altri stilisti.
Una volta finito di mangiare l'insalata ed il petto di pollo fui tentata di alzarmi.
Papà continuava a lanciarmi occhiate, ed iniziavo a pensare che fosse stata una pessima idea quella di accettare l'invito a pranzare con loro.
Io e mia madre avevamo appuntamento alla casa di moda alla stessa ora, per parlare con il fotografo. Ovvero quel Daniel. Non ne aveva voluto sapere di cambiare idea, e non voleva dirmi il perché.
- Avevi pochi pazienti oggi? - Domandai a mio padre con un finto tono interessato.
Lui mi guardò prima di lasciar sbattere la forchetta sul bordo del piatto. Sembrava arrabbiato.
- Già. Torno in ospedale dopo pranzo. -
Insomma, era passata una settimana dal compleanno di Izzie. Sarebbe dovuto essere felice per la sua gravidanza, non tenermi il muso solo perché aveva trovato me ed il mio ragazzo a fare sesso.
- Succede qualcosa? - Alla buonora, mia madre passò lo sguardo da lui a me, notando che ci stessimo fissando quasi in cagnesco.
- Sai cosa succede? Succede che durante la festa di Izzie, tua figlia era impegnata in altro. -
Letteralmente inopportuno.
- Lexie? -
Sbuffai puntando gli occhi su mia madre. - E allora? Non ho quindici anni. -
- Non è questo il punto. Era il compleanno di tua sorella. Vive a LA, non la vedi mai e quando viene cosa fai? Ti apparti con il tuo ragazzo? Ti sei anche persa l'annuncio che ha fatto Izzie, Alexandra. -
Era così melodrammatico.
- Lo sapevo già della gravidanza. A noi l'ha detto prima. -
- Lexie, perché? Non potevate aspettare? - La mamma sembrava più calma, ma voleva ugualmente spiegazioni.
Neanche se mi avesse sorpresa a sotterrare un cadavere.
- Non ti ci mettere anche tu, per favore. Papà, stai definitivamente esagerando. -
- Non sto esagerando, Alexandra. Non ti ho cresciuta così. -
- Ma ti prego. Tu non mi hai cresciuta. - Quelle parole taglienti uscirono dalla mia bocca senza che riuscissi a pensarci su due volte, e fecero piombare quella stanza nel silenzio più totale.
Lui non ribatteva perché gli avevo semplicemente sputato in faccia la verità. Non sapeva come fossi cresciuta, perché lui non c'era. Non c'era mai.
- Faremo tardi alla casa di moda. - Mormorai notando che mancassero appena venti minuti all'appuntamento.
Afferrai la borsa Louis Vuitton che avevo quel giorno, infilandoci la mano per cercare il rossetto che dovevo ritoccare.
Ne trovai una decina, cerotti, fazzoletti, tamponi, il portafogli, la custodia degli occhiali da sole, il libretto per gli assegni, il deodorante, vari trucchi.
Insomma, fui costretta a svuotarla per trovare DIVA di MAC.
Passai lo stick color Borgogna sulle labbra, meravigliandomi come sempre dalla bellezza di quella tonalità.
Il resto del makeup era intatto, quindi tornai al piano di sotto sperando che mio padre fosse salito in camera sua e che mia madre fosse pronta per uscire.
Non avevo voglia di vederlo. Probabilmente mi sarei dovuta scusare, ma non ne capivo la motivazione. Non mi sentivo in colpa, avevo ragione.
- Andiamo? - Domandai incamminandomi verso la porta di casa.
- Arrivo. - Dal suo tono di voce si percepiva quanto fosse triste per l'accaduto, e come cercasse di nasconderlo.
Anche lei sapeva che avevo ragione, ma non poteva ammetterlo.
Sfrecciai per le strade di Manhattan con la mia Rolls Royce bianca.
(mi sono innamorata. 😍😍Comunque ho messo la foto perché cercando su internet si trovano principalmente immagini del modello vecchio, mentre questa è quella che ha Lexie.)
Io e mia madre non parlammo quasi per niente. Sapeva che in quelle situazioni diventavo parecchio irritabile, quindi scelse saggiamente di non aprire bocca.
Non volevo essere nei panni di chiunque avrebbe avuto a che fare con me nelle successive quarantott'ore.
- Salve. - Clary alzò lo sguardo dalla sua scrivania per una manciata di secondi quando le passammo accanto.
- Ciao cara. - Rispose mia madre, mentre io rigai dritta con la borsa in spalla.
Quando arrivammo in sala riunioni, Daniel era già lì.
- Ciao Daniel! -
- Salve signora Allen. -
Contrariamente alla donna sempre sorridente accanto a me, mi sedetti a capotavola nella lunga scrivania della sala riunioni.
Mia madre ed il fotografo si sedettero accanto a me, uno da un lato e una dall'altro.
- Gli abiti sono quindici, le modelle undici con Amber. Gli abiti rimasti li indosseremo io, Izzie, Leah e Natalie per sfilare. Per quanto riguarda le foto, le modelle saranno solo quattro, io ed Amber comprese. -
Ero seria e sembravo estremamente professionale, ma in realtà ero solo arrabbiata con mio padre e con mia madre. Non avevo ancora accettato quella sottospecie di fotografo al posto di Eddy.
- Lexie, chi hai scelto per le foto? - Mi domandò mia madre afferrando qualcuno dei documenti che avevo sotto il naso. Più che altro parlavano di marketing, quindi non erano nelle mie competenze.
Poi ne avrebbero discusso gli altri membri della casa di moda insieme agli agenti delle modelle e ai manager in una riunione a parte.
- Io, Amber, Cassandra Wilson e Katrina Davis. -
- Cassandra Wilson é stata impegnata per una campagna pubblicitaria di Maybelline. - Mormorò mia madre.
Ovviamente doveva contraddirmi. Come se non avessi già visto mille delle pubblicità che aveva fatto per quel marchio, come se non sapessi che ne era testimonial.
- È la migliore amica di Amber e ha sfilato per noi un milione di volte. Hanno già parlato con il suo agente, deve solo firmare. -
- Okay... Anche sua sorella sfila? -
- Sì. -
Cassandra e Jessica Wilson avevano rispettivamente ventuno e diciannove anni, come me e Amber.
Entrambe due modelle bellissime e davvero simpatiche.
Ed è difficile trovare qualcuno di anche lontanamente sopportabile nel mondo della moda.
- E su Katrina Davis? È molto giovane. -
- Ha diciotto anni, mamma. Quasi diciannove. -
- Intendevo che sfila da poco. Ha firmato un contratto con la IMG Models più o meno sei mesi fa. - Stava di sicuro leggendo la sua scheda tra quelle che aveva in mano e che si trovavano tra le scartoffie.
Non sembrava convinta. E non ne capivo il motivo.
Era una bellissima ragazza che aveva già lavorato per nomi importanti come Gucci, ed aveva sfilato per Victoria's Secret.
Oltretutto anche io ed Amber avevamo dei contratti con quell'agenzia di moda, ed erano stati proprio gli agenti a propormi le varie modelle.
Il mio doveva essere rinnovato visto che negli ultimi mesi mi ero dedicata totalmente alla mia collezione e praticamente per niente alla carriera da modella.
- Io sono d'accordo con tua madre. Insomma... È nuova in questo mondo e... -
L'occhiata fulminante con gli occhi sbarrati che gli lanciai, bastò a zittirlo.
Sembrava stessero per uscirmi i laser dalle orbite.
- C'è qualcosa che vuoi dirci, signor Grey? - Domandai stampandomi un sorriso fintissimo sulle labbra.
Cosa c'è peggio di Lexie? Lexie arrabbiata!
Come abbiamo visto ha un brutto battibecco con il padre, e se la prende con tutti quelli che le parlano, Daniel compreso.
Cosa risponderà lui?🤔
Spero tanto di non annoiarvi ahaha
Domani aggiorno HALF
Buonanotte a tutte!
gaia;
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