II
"Avanti, ti vuoi svegliare?"
Ero già sveglio, ma non avevo voglia di alzarmi. Speravo solo che se ne andasse, ma purtroppo, non fu così. Davvero, non capivo dove stavo trovando le forze per trattenermi dal non mollargli un pugno in pieno viso.
"Hey? Per Salazar, abbiamo lezione di Pozioni!"
Per quanto fossi arrabbiato con lui per avermi svegliato nel sonno, aveva ragione. Così, a malavoglia, mi alzai dal letto.
"Oh, finalmente!"
"Sta' zitto."
Dissi seccato.
Afferrai l'uniforme e la indossai, dopodichè andai in bagno per lavarmi faccia e denti.
Finto, uscii dal bagno, presi i libri necessari, e mi incamminai verso l'aula di Pozioni. La fortuna che avevo, era che l'aula si trovasse vicinissimo al Dormitorio.
Mi girai, e notai che Blaise non mi stava dietro.
'Starà svegliando Goyle.'
Pensai.
Arrivai in aula, ed ero addirittura in anticipo. Mancavano una manciata di minuti all'inizio della lezione.
Non avevo mai visto la classe così vuota, non c'era nessuno, io soltanto.
Mancava davvero poco tempo all'arrivo degli altri alunni, così, presi posto, e cominciai a disporre i miei oggetti scolastici sul banco.
Pochi secondi dopo, sentii dei passi avvicinarsi, e mi alzai di scatto.
"Finalmente, Blai...Oh, sei tu, Mezzosangue."
Lei se ne stava in silenzio, a guardarmi. Ed, involontariamente, mi ritrovavo a fare lo stesso.
Non l'avevo ancora vista, sull'Espresso non c'era. Non potevo fare a meno di notare che fosse cambiata. Era molto più carina, e fisicamente aveva fatto passi da gigante.
'Ahh, al Diavolo, è pur sempre la Mezzosangue!'
Scossi impercettibilmente la testa, e allontanai i miei pensieri.
Lei si era appena mossa, e stava andando a sedersi.
"Mezzosangue, che c'è, non saluti?"
"Perfavore, Malfoy, non sono in vena di litigi..."
Non lo aveva detto in maniera arrabbiata, anzi. Era più una supplica, una resa.
Mi stava guardando, in maniera supplichevole. Non sapevo che fare: Una parte di me, voleva riprendere a stuzzicarla, come avevo fatto sin dal 1° anno. Ma l'altra, mi diceva di non proseguire oltre.
Aprii la bocca per parlare, quando qualcuno mi precedette.
"Hey, Hermione!"
Mi voltai, e notai Potter di fronte all'ingresso.
Andò verso di lei, che lo salutò con un cenno del capo, e le si sedette accanto.
"Ciao anche a te, Sfregiato" - dissi ironicamente - "Allora, dov'è finito Lenticchia? C'è più gusto quando ci siete tutti."
"Sta arrivando, Malfoy, e comunque smettila di chiamarlo così."
" 'Così', come?"
Chiesi ghignando.
"Avanti, Malfoy, lo sai benissimo."
"Oh, intendi forse 'Lenticchia'? Beh, se non ti piace c'è sempre 'Pel Di Carota'."
Salazar, era davvero divertendmte stuzzicarli fino a farli innervosire.
"Malfoy, ora basta, te l-"
"Smettetela voi due!"
Lei aveva interrotto l'amico, alzandosi bruscamente dalla sedia.
"Possibile che siate ancora così immaturi? Tu, Harry; Smettila di controbattere. E tu, Malfoy, devi finirla di prenderci in giro. Pensavo che almeno quest'anno saresti cresciuto un po', che magari avremmo potuto chiacchierare tranquillamente, se non amichevolmente, almeno civilmente. Ma a quanto pare mi sbagliavo."
Continuava a guardarmi.
"Senti, Sanguesporco, se qui dentro c'è qualcuno di immaturo-"
"Per la barba di Merlino, ragazzi, cosa succede qui?"
Il professor Lumacorno, l'insegnante di Pozioni, si era avvicinato a noi, allarmato.
"Oh, non si preoccupi signore. Stavamo...Stavamo solo discutendo di Quidditch. Non è vero ragazzi?"
Il professore rimaneva li, immobile, a scrutarci, probabilmente in attesa di una conferma alla versione di Potter.
"Si. Potter ha ragione. Stavamo...Solo discutendo di Quidditch."
Dopo aver parlato, anche la Granger annuì, ed il professore, allora, parlò.
"Va bene ragazzi, ma la prossima volta cercate di parlare in maniera più 'pacifica'."
Detto questo, si allontanò, e cominciò a camminare verso la cattedra.
Pochi secondi dopo, da fuori, si poteva udire un forte chiacchiericcio. Segno evidente, che la schiera di alunni si stava avvicinando, pronta ad affrontare la prima lezione dell'anno scolastico.
Appena tutti entrarono, vidi Zabini e Goyle venirmi incontro.
"Eccovi finalmente. Andiamo, sediamoci."
Loro annuirono, ed io andai nel posto in cui avevo, in precedenza, riposto i miei oggetti, e poi si sedettero accanto a me.
Io, Zabini e Goyle, eravamo in penultima fila, e Potter e Granger, erano davanti a noi.
Lumacorno, stava spiegando, ma la mia attenzione non era rivolta a lui; Stavo fissando la Mezzosangue, o almeno, la schiena, che era quasi interamente coperta dai capelli, ora ordinati.
Pochi minuti dopo, distolsi lo sguardo, e chiusi gli occhi; Avevo sonno, e quella noiosa lezione, non era affatto d'aiuto.
"Signor Malfoy? Signor Malfoy? Insomma, Signor Malfoy, vuole decidersi ad ascoltarmi?"
La voce di Lumacorno, mi obbligò ad aprire gli occhi.
Io annuii scocciato.
"Allora, vada a sistemarsi in quel posto."
Mi voltai verso il punto in cui stava indicando, e vidi un banco vuoto.
Davanti a me non c'era nessuno, e neanche dietro. Tutti erano disposti in dei banchi, a coppie.
Mi incamminai verso il banco, dando, nel frattempo, un occhiata alle coppie.
Appena arrivai davanti al posto, mi resi conto di chi era accanto a me.
"Professore, deve esserci un errore."
Dissi voltandomi immediatamente verso lui.
"Quale errore, scusi, cos'è che con va?"
"Sono in coppia con lei - dissi indicando la Nata Babbana - ecco 'cos'è che non va'."
"Signor Malfoy, le coppie sono state scelte casualmente. Le abbinazioni erano un Grifondoro ed un Serpeverde. E così è capitato. Quindi, veda di non lamentarsi e cominci a lavorare."
Mi sedetti svogliatamente, e notai tutti quanti impegnati a preparare una pozione.
"Hey, Mezzosangue, cosa stanno facendo tutti?"
"Stanno preparando un Distillato Di Morte Vivente."
Disse senza distogliere lo sguardo dal libro.
"Un che? Va bene, senti, chiamami quando hai finito."
Dissi sistemandomi comodamente sulla sedia.
"Distillato Di Morte Vivente. E poi dobbiamo-"
"No, Mezzosangue, tu devi farlo. Io starò semplicemente qui, seduto comodamente, e allo scadere del tempo, prenderò il mio bel voto."
"Malfoy, è un lavoro di coppia. Per quanto mi riguarda, neanche io sono contenta di essere finita in coppia con te, ma prima finiamo, meglio è; Quindi muoviti e lavora."
"Stammi a sentire, vedi di stare attenta a quel che dici. Non prendo certamente ordini da te."
Gli ringhiai contro.
"Accidenti, ma perchè deve sempre essere così difficile con te? Perché non fai come fanno tutti?"
"Senti, io leggo, e tu prepari. Altrimenti questo calderone può rimanere vuoto."
Alzò gli occhi al cielo, e poi rispose.
"E va bene, ma sappi che sei crudele."
"Ti ringrazio. Il materiale c'è tutto?"
"Si, avanti, leggi."
"Preparazione:
1. Smisurare il Fagiolo Sopoforoso."
Non appena ebbi finito di leggere, vidi la Granger sforzarsi di smisurare il Fagiolo, invana.
"Per Godric, perché è così duro?"
Disse lei, provando a tagliarlo nuovamente.
Dopo vari tentativi, non era ancora riuscita nell'intento.
Sbuffai, ed afferrai il manico del coltello dalle sue mani. Presi anche il Fagiolo, ed in pochi secondi, fu tagliato.
"Ecco, andiamo avanti;
...
6. Con la mano destra tenere la caldaia con una leggera angolazione, e versare dieci gocce di essenza di assenzio.
7. Ora, con la mano sinistra tenere il calderone con un angolo leggermente diverso e versare altre dieci gocce di essenza di assenzio.
8. Tritare tre radici di valeriana in piccoli pezzi quadrati. Dopo il taglio trasferirla in un bicchiere contenente acqua. Lasciar riposare per cinque minuti. La tua pozione dovrebbe essere simile a un liquido color ribes."
Mi fermai, per rivolgermi alla Granger.
"È giusto il colore?"
"Si, è giusto. Cosa devo fare ora?"
"Oh, pensavo lo sapessi già da sola, in fondo, sei la più secchiona della scuola."
"Malfoy, giuro che-."
Si fermò di colpo.
Fece un finto sorrisetto nervoso, e parlò;
"No, Malfoy, non so come proseguire. Potresti, gentilmente, leggere le istruzioni?"
Ghignai. Distolsi lo sguardo, e continuai a leggere;
...
"19. Aggiungere un piccolo pezzo di radice di valeriana. Se la pozione ha un colore che si aggira attorno al rosa pallido, la preparazione è stata eseguita correttamente e la pozione è terminata.
Ecco fatto, Mezzosangue. Allora, com'è venuta?"
"Beh, a di-"
"Molto bene ragazzi, il tempo è terminato, allontanatevi dai vostri calderoni!"
Il professore passò tra i banchi, a verificare la qualità delle varie pozioni. Finalmente, stava venendo verso di noi.
"Allora, cos'abbiamo qui...?"
Si affacciò al calderone, e vi buttò una foglia all'interno. Immediatamente, questa, si dissolse.
"Per la barba di Merlino; È perfetta!"
Sostenne con stupore.
"Ecco i fortunati vincitori!"
Esclamò poi, e tutti, dietro di lui, cominciarono a battere le mani tristemente.
"Sanguesporco, perché ha detto 'fortunati vincitori'?"
"Accidenti, Malfoy, ma dov'eri prima? Era una 'gara'; Chi riusciva ad ottenere il miglior Distillato Di Morte Vivente, al termine delle due ore, avrebbe vinto una dose di Felix Felicis."
"Cosa? 'Felix Felicis'?"
Sbuffò, e parlò nuovamente.
"La Felix Felicis, comunemente nota come 'Fortuna Liquida', è una pozione che rende, chi la beve, incredibilmente fortunato."
"Capito. E quando ci verrà assegnata?"
Il professore ci si parò davanti, con in mano un piccolo contenitore.
"Ecco qui, come promesso, una dose di Felix Felicis."
Allungai la mano per prenderla, e lui la ritrasse.
"Mi raccomando; Usatela bene."
Subito dopo, mi cedette la pozione.
L'ora era appena finita, e tutti, compreso me, si avviavano verso la Sala Grande; Quest'oggi, avevamo solo Lumacorno di professore, dato che gli altri, non avevano ancora fatto ritorno. Di qui, a qualche giorno sarebbero tornati tutti.
"Hey, Malfoy."
Sentii da dietro una voce chiamarmi, e mi voltai.
"Che vuoi?"
"La mia dose di Felix Felicis."
Feci in risposta una finta faccia confusa.
"Non ricordi? Dobbiamo dividerla."
"Non abbiamo mai parlato di dividerla."
"Beh, dato che la dose era una, mi sembrava scontato. Poi spetterebbe più a me che a te, ma mi accontento della metà."
Disse poi allungando la mano.
"Sognatela, Granger, questa è mia."
La feci rimbalzare sulla mia mano, e la ripresi al volo, dopodichè mi allontanai.
Non sentii nessun passo dietro di me, quindi sospirai; Non avevo nessuna voglia di iniziare una discussione con la So-Tutto-Io.
Mi incamminai nuovamente verso la Sala Grande e una volta giunto sul posto, mi sedetti accanto a Blaise, nel tavolo dei Serpeverde.
Continuava a vantarsi di come fosse riuscito a far colpo su una Serpeverde di un anno più grande, ma a me in quel momento non fregava; Ero troppo impegnato. Stavo pensando. Pensando a come mi fossi rifiutato di darle quella dose di pozione.
Quell'anno ero partito con l'intenzione di migliorare, di lasciare stare le offese, le manie del sangue, e tutto il resto, ma alla fine l'abitudine vinceva sempre. Dovevo, però, cambiare comunque, perchè quello non era il vero Draco. Quello è il Draco, che il padre ha 'creato'. Ma ora, volevo essere me stesso.
Non darle la pozione, però, non era stato il modo migliore per iniziare a mostrare agli altri il mio cambiamento; Decisi che in giornata sarei andato da lei, a darle la sua metà.
Guardai in direzione del tavolo Grifondoro. Notai Lenticchia, lo Sfregiato, e la Piattola, ma di lei nessuna traccia.
'Sarà in camera sua, forse non ha fame.'
Pensai.
Mangiai un po' e mi alzai dal tavolo, dicendo a Blaise che non ero affamato, e che sarei andato a farmi un giro. Mi diressi, quindi, verso la Torre Grifondoro, e giunto al quadro della Signora Grassa, mi fermai.
Dopo 10 minuti a sparare parole a caso nella speranza che si aprisse, decisi di andarmene, decidendo di rifarmi vivo tra qualche ora, oppure gliel'avrei consegnata il giorno successivo, a lezione.
Raccolsi la boccettina, che avevo appoggiato per terra, e mi girai.
Feci qualche passo, e da dietro sentii il rumore provocato dal quadro che si apriva, così mi girai immediatamente.
La Granger stava uscendo, e con la manica dell'uniforme, si asciugava il viso.
In quel momento mi sembrò così piccola e indifesa.
"Ecco...Che ti è successo, Granger?"
Alzò lo sguardo frettolosamente; Probabilmente non mi aveva ancora notato.
"M-Malfoy, vattene da qui."
"No, se prima non mi dici cosa ti prende."
Mi avvicinai leggermente, facendo qualche passo verso di lei.
"Come mai tutta questa premurezza?"
Chiese ridendo nervosamente, con ancora alcune lacrime al viso.
"Granger, rispondi prima alla mia, di domanda. Te la ripeto; Che ti é successo?"
"Vuoi saperlo? Vuoi sapere che mi è successo? È successo che mi sono stancata dei tuoi modi di fare. Non ce la faccio più a sentire le tue offese, non ce la faccio più a sopportare questo tuo atteggiamento di arroganza e superiorità."
Aveva alzato la voce, e le lacrime, scendevano molto più velocemente rispetto a prima.
Non sapevo cosa dire. Sono 5 anni che andiamo avanti così, eppure non aveva mai reagito in questo modo.
"Adesso...Adesso va'. Va' a dire a tutti
...Che sei riuscito a far piangere la 'Mezzosangue. Avanti...cosa stai aspettando?"
Parlava con le lacrime agli occhi, e talvolta si fermava a prendere delle pause, singhiozzando.
Si nascose il viso tra le mani, e cominciò a camminare via.
Non sapevo cosa fare, ne tanto meno cosa dire. Istintivamente cominciai a camminare verso di lei.
Giunto dietro di lei, le poggiai una mano sulle spalle, per farla voltare, e tolsi le mani dal viso. Dopodiché lei puntò lo sguardo sul pavimento.
"Granger. Granger, guardami. Per Salazar, Hermione, mi vuoi guardare?"
Cercai di non alzare la voce, e per fortuna, ci riuscii.
Lei, alzò lentamente lo sguardo, guardandomi confusa.
"C-Come scusa?"
Cos'avevo fatto?
Non mi sembrava di aver detto nulla di sbagliato.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?"
Chiesi, non capendo la situazione.
"No..Anzi. M-Mi hai chiamata per nome; Mi hai chiamata 'Hermione'."
"No. Avrai capito male."
Lei annuì, e in quell'istante, scorsi un po' di delusione.
"Senti, Granger" dissi poi io "non ho intenzione di dire a nessuno che sono 'Riuscito a far piangere la Mezzosangue', puoi stare tranquilla."
Dissi mimando delle virgolette con indice e medio.
"Comunque, volevo dirti una cosa."
Dissi in seguito.
"Ovvero?"
Sospirai, stavo cercando le forze per dire quella cosa.
"Malfoy, si può sapere cosa stai cercando di dirmi?"
"Senti, Granger, non è così facile, ok?"
Mi guardò, confusa, per la seconda volta, e poi annuì.
Sospirai, nuovamente.
"Io, volevo dirti che..."
"Che?..."
"Mi dispiace."
~
☆VOTATE E COMMENTATE☆
UH UH, MALFOY SI È SCUSATO! CHE FARÀ LA NOSTRA CARA HERMIONE ADESSO?
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