"Je suis prêt à voler, à la recherche de mon destin."

《Genviève! Viens ici!》
《J'arrive maman!》
Scese le scale in fretta e furia, rischiando di inciampare. Entrò in cucina dove c'era sua madre, Danielle, che stava preparando la cena, petto di pollo accompagnato da un piatto d'insalata.
Fu Geneviève a rompere il silenzio creatosi dicendo:《Maman, ho trovato un libro vecchio ed un po' rovinato. Quando devo andare a letto me lo leggi?》
《Va bene ma chérie, ora però finisci di mangiare.》
《Voglio farti un'ultima domanda: ma dove è papà? Mi manca tanto.》
《Papà ci ha lasciati perché doveva andare a lavorare in un altro paese. Lui però ti vuole bene lo stesso, non ti preoccupare.》
《A te vuole bene?》
《Ma certo amour.》disse la donna forzando un sorriso. Probabilmente la odiava per aver rifiutato ad andare in Francia con lui.

[...]

Dopo aver rimboccato le coperte alla bambina, si sedette sul bordo del letto e prese in mano il libro.
Non fece in tempo ad aprirlo che una valanga di ricordi le invasero la mente:era il diario che teneva da piccola, da adolescente e da giovane donna incinta. Adesso aveva smesso di scriverci a causa degli impegni che aveva.
Saltò alcune pagine inutili, voleva raccontare a sua figlia la storia di come s'incontrano lei e Raphaël.
Si schiarí la gola e cominciò a leggere:

" 4 Aprile 2015
Caro Diario,
Oggi è il grande giorno. Sono pronta.
Pronta a spiccare il volo. Ho lasciato la casa dei miei genitori per trovare la mia vita al di fuori della Francia.
Come meta ho scelto Madrid, ho un debole per la Spagna. Ho un po' di paura, ma voglio rischiare e trovare la mia strada.
Adesso mi trovo in un hotel accanto al centro di Madrid, è bellissimo ed anche la città lo è.
Mi sono scontrata all'aeroporto con un ragazzo alto, scuro ed aveva dei capelli castani e ricci. La cosa che mi ha colpito più di lui è stato il suo modo strafottente.
Mi ha urlato contro dicendo: 《Guarda dove metti i piedi ragazzina. Stavi quasi per investire un calciatore famoso del Real Madrid, Raphaël Varane.》
《Perdonami maestà. La prossima volta vedrò di parcheggiare i miei piedi sulla sua faccia, magari con lo scontro si risveglia e scende dalle nuvole.》Me ne sono andata via e ho sentito dire:《 Raphaël questa ragazza ti ha tenuto testa, vedi di non fartela scappare perché non credo che altre persone come lei se ne trovino in giro.》
Questa frase mi ha fatto sorridere, pensavo di essere l'unica ad avere un atteggiamento così orribile con le persone.
Adesso devo andare a mangiare al ristorante.
Ti scrivo domani.
Tua,
Danielle."

《Mamma, sei te questa ragazza?》chiese la bambina ingenuamente.
《Sì piccola mia, adesso dormi che è tardi. Bonne nuit chérie.》
《Bonne nuit maman.》

※

《Papa, où est maman? Elle me manque.》
《Elle pense toujours à toi. Tu ne dois pas te préoccuper, je te le promets, tu la verras.》
《Merci papa. Je t'aime.》
《Moi aussi Karim.》
Raphaël si sentì in colpa e sbagliato in quel momento.
Aveva mentito a suo figlio dicendogli che sua madre era partita lontano perché li odiava.
Aveva mentito a suo figlio dicendogli che era figlio unico.
Aveva mentito a suo figlio dicendogli che odiava sua madre. Lui l'amava, eccome se l'amava. La sua vita ruotava intorno a lei e non faceva altro che sperare in una sua chiamata per dirgli che era pronta a vivere con lui in Francia.
Era così ossessionato che talvolta sentiva la sua voce.
Era una bellissima ossessione, la sua belissima ossessione, dalla quale non avrebbe mai voluto guarire.