Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 22

Capitolo 22

Dicembre arrivò portando con sé il gelido inverno con nuvole che oscuravano il sole e rendevano il cielo cupo. I venti freddi soffiavano incessantemente, facendo danzare le ultime foglie cadute dagli alberi e avvolgendo la città in un abbraccio glaciale. Ma non solo: portò anche l'anteprima del film.

Bambi era elettrizzata all'idea di vedere i personaggi del suo libro prendere vita sul grande schermo, sapendo che tra quelle pagine e quelle scene non vi era solo una storia da raccontare, ma il ricordo di una realtà passata, intessuta di emozioni e speranze.

Le serate passate a scrivere, le discussioni appassionate con Marshall sulle scene e i dialoghi, tutto sembrava culminare in quel magico momento.

Alla prima del film erano invitati tutti coloro che avevano partecipato al progetto, inclusi i familiari. L'evento si svolgeva in un elegante teatro del centro città, le cui luci brillavano come stelle contro il cielo scuro. I genitori di Bambi, avvolti nei loro cappotti pesanti, furono molto orgogliosi del traguardo raggiunto dalla figlia.

La signora Smith aveva le lacrime agli occhi, ricordando le notti in cui Bambi era rimasta sveglia fino a tardi lavorando senza sosta.

Marshall era al loro fianco. Si scambiarono uno sguardo pieno di complicità e soddisfazione: quella serata non rappresentava solo la realizzazione di un sogno professionale, ma anche la celebrazione di un legame profondo e sincero che si era forgiato attraverso le sfide e le gioie di un viaggio in comune.

Gli Smith avevano accettato Marshall nella loro vita come un membro affettivo di quella bella famiglia che ora viveva serenamente.

Nei periodi bui, quando Bambi non ricordava l'incidente, per loro era stato difficile nasconderle la verità. Ogni giorno era un delicato equilibrio tra la speranza che la sua memoria tornasse e il timore di dover rivivere quei tragici momenti. Ma quando mise per iscritto quel sogno che non era mai stato tale, la loro vita aveva preso una piega non così drastica come ci si aspettava. La scrittura era diventata una forma di terapia, un modo per ricostruire i pezzi mancanti della sua memoria senza dover affrontare direttamente il trauma.

Certo, la notizia della loro convivenza li sconvolse, ma accettarono la cosa nonostante fosse avvenuta così rapidamente. Si resero conto che Marshall era diventato una roccia per la loro bambina ormai adulta. L'amore che li univa era autentico, forgiato nelle difficoltà, e alla fine capirono che ciò che contava era la felicità e la stabilità che il ragazzo portava nella vita di Bambi.

La sala del cinema era piena di brusii. Il grande schermo era vuoto, illuminato dalle luci della sala che all'improvviso si spensero.

Bambi afferrò la mano di Marshall, guardandolo emozionata. Poi le immagini, la musica e le loro voci riempirono lo spazio.

Fu un'emozione travolgente, una sensazione strana. Il signor Andrews aveva svolto un eccellente lavoro: ogni dettaglio, ogni sfumatura della storia era stata catturata con una precisione toccante. Rivivere quei momenti risvegliò una profonda angoscia nei ragazzi, ma aveva un sapore diverso dal dolore. Era come tornare indietro nel tempo restando nel presente. Le emozioni erano reali, palpabili, e la scena in cui si riconciliavano e lei confessava di ricordare tutto strappò qualche lacrima.

Il film uscì una settimana prima di Natale e riscosse subito un grande successo. Le sale erano sempre piene e "Resta con me" veniva noleggiato da tutto il mondo.

Tradotto in diverse lingue, rimase a lungo tra le pellicole più guardate. La critica lo acclamò per la sua sincerità emotiva e per la profondità dei personaggi. Il loro viaggio, con tutte le sfide incontrate, aveva trovato una voce potente e universale, toccando il cuore di milioni di persone.

«Cara scrittrice,» Marshall la attrasse a sé, «dobbiamo festeggiare.»

«Quale sarebbe la tua idea?» rispose lei, sorridendo maliziosa.

«Ora te lo dico.»

«Meglio se me lo dimostri.»

«Touché.»

Bambi partecipò volentieri all'idea del suo fidanzato, divenendo sua complice. Le risate riempirono la stanza e i brindisi con lo spumante resero l'atmosfera ancora più magica.

Ma quella sera portò con sé un cambiamento inaspettato: qualche settimana dopo, Bambi scoprì di essere incinta. Non ne avevano ancora parlato, e vacillò per giorni nella paura, spaventata dalla possibile reazione di Marshall e dall'incertezza del futuro.

«Ehi, ho una splendida notizia!» le disse Marshall un pomeriggio.

«Dimmi tutto» rispose lei, cercando di nascondere l'agitazione.

«Ho un nuovo ingaggio.»

«È fantastico, Marshall! Quando cominci?»

«Le riprese iniziano dopo la prima settimana di Febbraio, ma questo progetto mi porterà lontano. Molto lontano. Non ho ancora accettato perché volevo prima sapere cosa ne pensassi tu.»

Bambi si sforzò di mantenere un tono calmo, nonostante il turbinio di emozioni che aveva dentro.

«Quanti mesi?»

«Tre, quattro al massimo.»

«Passeranno in un baleno» disse Bambi, afferrandogli le guance. «Vai, io ti aspetterò.»

Marshall la guardò negli occhi, cercando di capire se c'era qualcosa che non gli stava dicendo. «Non vieni con me?»

«Questa volta no. Ho del lavoro da fare, ma sarò qui quando tornerai.»

«Sei sicura?»

Bambi annuì, anche se il cuore le batteva forte.

«Rincorri i tuoi sogni, Marshall. Non fermarti mai.»

Marshall la abbracciò con forza, grato per il suo supporto.

Bambi lo sostenne durante tutta la sua assenza. Ne sentiva molto la mancanza, ma sapeva che l'uno aspettava l'altra e tenevano duro. Ogni sera, dopo essersi scambiati messaggi affettuosi e parole di incoraggiamento, si addormentava con il cuore un po' più leggero. Non gli disse nulla della gravidanza, preferì che si concentrasse sul suo lavoro.

Nel frattempo, il film e il libro erano sulla bocca di tutti. Le recensioni erano entusiastiche e il pubblico apprezzava la storia toccante che insieme avevano contribuito a portare sullo schermo. Le interviste, gli eventi e le apparizioni pubbliche si moltiplicavano, ma Bambi trovava sempre il modo di bilanciare tutto, anche se non era facile.

Stava lavorando a una nuova storia, ma le nausee e le visite di controllo spesso la distraevano. La scrivania si riempiva di fogli sparsi e tazze di tè non finite, mentre cercava di conciliare il lavoro con le esigenze della sua gravidanza. Ne parlò con i suoi genitori, che le furono accanto con amore e supporto. La madre le preparava pasti nutrienti e la accompagnava alle visite mediche, mentre il padre cercava di alleggerire l'atmosfera con il suo umorismo gentile.

Ma nonostante il loro continuo sostegno, Bambi decise che avrebbe detto tutto a Marshall la sera del suo ritorno.

Marshall tornò quattro mesi dopo, intorno a mezzanotte. Il viaggio era stato lungo e stancante, ma l'eccitazione di rivedere la sua amata lo tenne sveglio e vigile. Quando entrò in casa, la trovò sveglia, con un bubble tea preparato con amore per lui. Indossava abiti larghi, era visibilmente stanca e il suo sguardo traspirava preoccupazione.

«Bambi» disse lui dolcemente, avvicinandosi per abbracciarla. «Sei ancora sveglia?»

Lei sorrise, anche se i suoi occhi mostravano un velo di ansia.

«Non riuscivo a dormire, volevo aspettarti» gli porse il bubble tea, cercando di mascherare l'agitazione con un gesto affettuoso.

«Ti sei presa cura di te, vero?»

«Sì, ma c'è qualcosa di molto importante che devo dirti.»

«Ehi», la baciò, guardandola con dolcezza, «cosa succede?»

«Non ti ho detto tutto.»

«Ora mi fai preoccupare...»

«Non voglio che tu ti senta costretto a stare con me per forza. Sono spaventata anch'io, ma lui non può pagare per i nostri errori.»

«Di cosa stai parlando, Bambi? Mi hai tradito?»

«Ma sei pazzo? No, io... io... È difficile.»

«Stralunata, calmati. Fai un bel respiro e dimmi cosa mi nascondi.»

«È più facile se te lo mostro» disse Bambi, prendendolo per mano.

Lo trascinò in camera da letto, accese la luce e si posizionarono davanti allo specchio dell'armadio. Marshall era confuso, finché non la vide mettersi di profilo e sollevare la maglia per mostrargli la pancia che stava crescendo.

«Ma cosa mi hai nascosto?» disse, radioso. «Per tutto questo tempo.»

«Ho avuto paura» lo strinse lei, le lacrime agli occhi. «Non volevo perderti né che rinunciassi ai tuoi sogni.»

«Sai quali sono i miei sogni almeno?»

«Recitare? In verità non lo so, non ne abbiamo mai parlato. E semmai lo avessimo fatto, non abbiamo approfondito la cosa.»

Marshall sorrise, avvicinandosi al pancione e baciandolo con tenerezza. «Questo è il mio sogno. E non solo. Ho anch'io una sorpresa per te.»

Si allontanò un attimo in cucina, dove aveva lasciato la sua valigia. Frugò dentro qualcosa, poi tornò da Bambi, che si era seduta sul letto.

«Volevo aspettare un po'», le sorrise agitato, «ma è il momento giusto.»

«Non resisto a lungo», disse lei, impaziente, «la curiosità è forte.»

Bambi lo vide alzarsi, fu costretta a tapparsi la bocca con le mani per lo stupore. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro