Capitolo 1
Capitolo 1
24 Dicembre 2024
Era la vigilia di Natale e la famiglia Smith si era riunita per celebrare insieme la magica festa. Non erano in molti: c'erano i genitori di Bambi, i nonni materni e una zia, la sorella del suo babbo.
Il grande albero di Natale nel salotto non era ricoperto di regali, ma vi erano giusto alcuni pacchetti, avvolti in carta colorata e nastri scintillanti. Il vero dono era ritrovarsi insieme tra quelle mura per festeggiare, ridere e scherzare, immersi nelle chiacchiere e nel profumo delle prelibatezze preparate con amore per il cenone. Il tavolo era coperto da una tovaglia rossa con ricami dorati, e al centro campeggiava un grande piatto di biscotti allo zenzero, pronti per essere gustati.
I vecchi dissensi erano stati dimenticati e i canti natalizi risuonavano allegri nella sala da pranzo, illuminata dagli addobbi scintillanti e dal calore delle fiamme danzanti nel camino. Le luci dell'albero si riflettevano nei bicchieri di cristallo, creando giochi di luce che aggiungevano un tocco di magia alla serata.
La casa degli Smith non era villa lussuosa, ma un semplice appartamento in centro, dalle dimensioni giuste e provvisto di ogni comfort. L'ingresso dava su un lungo corridoio: a destra c'era la sala da pranzo, dove il grande tavolo di legno scuro era stato apparecchiato con cura; a sinistra un piccolo salotto con il comodo divano ad angolo, un tavolino coperto di riviste e il televisore acceso su un classico film di Natale.
Proseguendo, si trovava la cucina rustica, ben tenuta nel tempo, con pentole e padelle appese ordinatamente alle pareti e un grande forno che emanava un delizioso profumo di arrosto. La piccola lavanderia con sgabuzzino era nascosta dietro una porta discreta, mentre due bagni, uno con la doccia e l'altro con la vasca, offrivano ogni comodità necessaria. Le tre camere da letto si affacciavano sullo stesso balcone del primo piano di un palazzo bianco, addobbato anch'esso con luci e ghirlande natalizie.
Bambi amava la sua camera. Era semplice ma confortevole. La parete alle spalle del letto era dipinta di rosa confetto, mentre l'ampia scrivania le forniva ogni materiale necessario per dare sfogo alla creatività. Libri, quaderni, penne colorate e schizzi erano sparsi in modo ordinato, riflettendo il suo mondo interiore fatto di sogni e ispirazioni.
L'armadio a sei ante, con due grandi specchi, rifletteva una Bambi che talvolta evitava di guardarsi, oscillando tra il sentirsi bella e a suo agio e il non piacersi troppo per il seno grande e le curve prosperose. A volte, quei riflessi sembravano raccontare storie diverse a seconda del suo umore, facendo emergere insicurezze che nascondeva dietro il sorriso.
L'atmosfera fuori dalla stanza era festosa e allegra. Si percepiva il calore di una famiglia che stava riscoprendo l'amore, trovando gioia nelle piccole cose come una pacca sulla spalla o un buffetto su quelle mani che rubavano cibo per assaporarlo di nascosto. Le risate e i canti natalizi provenienti dal salotto si mescolavano ai profumi invitanti che aleggiavano nell'aria, creando un ambiente che la faceva sentire sicura e amata.
Seduta alla scrivania, sorrise ai rimbrotti di sua madre rivolti al babbo che aveva rubato un biscotto. Si avvolse nel caldo plaid di flanella, intrecciò i piedi sulla sedia e si perse nella luce del portatile mentre scorreva tra le varie email ricevute. Una in particolare catturò la sua attenzione.
L'oggetto in descrizione diceva: "Proposta di Adattamento Cinematografico del Suo Libro: Resta con me".
A prima vista, Bambi credette fosse uno dei soliti spam truffa che riempivano la casella di posta, ma mancava ancora un po' alla cena e si stava annoiando. L'oggetto dell'email non le suscitò particolare interesse, ma decise di dare un'occhiata.
Con un clic, la mail si aprì e iniziò a leggere attentamente, le sopracciglia aggrottate per la concentrazione. Rilesse ogni riga per due volte, con il cuore in fermento mentre il significato delle parole si facevano strada nella sua mente. Gli occhi si riempirono di lacrime copiose che inumidirono le dita avvolte intorno alla bocca spalancata. L'emozione le bloccò il respiro per un istante, lasciandola senza parole di fronte alla rivelazione che l'email conteneva.
"Gentile Bambi Smith,
Mi chiamo James Andrews, sono il fondatore della casa cinematografica *Starlight Pictures, nonché regista e produttore. Ho avuto il piacere di leggere recentemente il Suo libro "Resta con me" e sono rimasto profondamente colpito dalla Sua narrazione coinvolgente e dai personaggi ben sviluppati.
In quanto appassionato di storie potenti e significative, credo fermamente che "Resta con me" abbia il potenziale per diventare un adattamento cinematografico di grande successo. Il Suo lavoro ha catturato la mia immaginazione e sono convinto che possa affascinare altrettanto il pubblico cinematografico.
La nostra casa di produzione ha una solida esperienza nella creazione di film di alta qualità, come dimostrato dai nostri precedenti progetti. Saremmo entusiasti di discutere con Lei la possibilità di acquisire i diritti cinematografici del Suo libro e di lavorare insieme per portare questa meravigliosa storia sul grande schermo.
Le sarei grato se potessimo fissare un incontro o una chiamata per discutere i dettagli e valutare come possiamo collaborare al meglio su questo progetto. Naturalmente, rispettiamo pienamente la Sua visione e desideriamo che il film rifletta fedelmente l'essenza della Sua opera.
La prego di farmi sapere quale potrebbe essere un momento conveniente per Lei per un incontro. Nel frattempo, Le invio i miei più cordiali saluti e rimango in attesa di un Suo gentile riscontro.
Cordiali saluti,
James Andrews
Fondatore, Produttore, Regista
Starlight Pictures."
Vi è mai capitato di sentire il bisogno impellente di urlare, di lasciarvi trasportare dalla frenesia, di saltare sul letto senza sosta? Vi è mai capitato di ridere e piangere allo stesso tempo, di essere così emozionati da non riuscire a esprimere chiaramente i vostri pensieri? Vi è mai capitato di sentirvi al di sopra delle stelle, tra le nuvole e poi precipitare nel vuoto, solo per essere sorretti da un paracadute fatto delle vostre emozioni, dei vostri sogni che si avverano?
Quando il babbo accorse in camera, allarmato dalle urla, si trovò di fronte a sua figlia di ventotto anni che saltava sul letto, completamente presa dall'emozione.
«Cosa succede qui?» chiese, visibilmente sgomento.
Il signor Smith era un uomo di mezza età con capelli grigi corti e occhi marroni. Aveva qualche ruga sul viso e un chilo di troppo, eppure il suo profumo dolce lasciava intuire la bontà d'animo celata nel gran cuore. A volte era severo, ma amava profondamente la sua famiglia ed era pronto a sacrificarsi per il loro benessere.
«È un sogno, papà!» esclamò Bambi mentre lo abbracciava. «Il sogno più bello che potessi immaginare!»
«Spiegami tutto.»
«Vogliono fare un film basato sul mio romanzo. Ci puoi credere?»
«Fammi vedere», rispose il signor Smith, curioso e desideroso di condividere la gioia della figlia.
Bambi lo guidò verso il computer, dove la mail era ancora aperta in attesa di risposta.
«C'è una proposta di incontro. Sto pensando di accettare dopo le vacanze. Tu cosa ne dici?» chiese, guardando suo padre con occhi brillanti di speranza.
«Penso che dovresti andarci. Ma calma, non prendere decisioni affrettate. Dobbiamo prima confermare l'appuntamento. Quanto al resto, vedremo dopo», rispose il signor Smith, posandole una mano sulla spalla con affetto.
«Già, forse è meglio non avere troppe aspettative...»
«Bambi, tranquilla, prendiamocela con calma. Ho sentito parlare bene della Starlight, ma facciamo un passo alla volta. Ti accompagno dopo le feste, va bene?»
«Grazie, papà», disse Bambi, stringendolo forte. «Sei il migliore!»
Dopo aver risposto alla mail per confermare l'appuntamento, Bambi abbracciò di nuovo forte suo padre.
«Voi due, cosa state combinando?» chiese la mamma, facendoli sobbalzare. «Stiamo aspettando voi per iniziare.»
«Amore mio, questa sera dobbiamo festeggiare il doppio», la informò il marito.
«Perché? Cosa è successo?»
«Faranno un film sul romanzo della nostra Bambi.»
La mamma rimase per un istante senza parole, gli occhi spalancati dalla sorpresa.
«Scusa, che cosa hai detto?»
La mamma era molto bella. Somigliava tantissimo a sua figlia, tranne per il colore degli occhi, che erano azzurro ghiaccio: Bambi li aveva ereditati dalla defunta nonna paterna. Era di media altezza e snella, dall'aria stanca ma sempre disposta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Bambi le fece leggere l'email ricevuta e a cui aveva risposto. Pochi istanti dopo, le fu confermato il colloquio per Mercoledì 8 Gennaio 2025, con tanto di numero telefonico e indirizzo stradale.
Quella sera la famiglia si riunì intorno al grande tavolo imbandito di prelibatezze per festeggiare, giocando a giochi da tavolo e discutendo a lungo sulla proposta cinematografica ricevuta. L'atmosfera era allegra, spensierata, con Bambi che non vedeva l'ora che arrivasse l'otto Gennaio.
Nella notte di Capodanno, espresse un desiderio sincero: "Che questo sia soltanto l'inizio e che questa opportunità porti qualcosa di nuovo con sé."
***
Finalmente arrivò il grande giorno.
Bambi non aveva chiuso occhio per tutta la notte e, all'alba, decise di alzarsi dal letto per cominciare a prepararsi. Sciolse i boccoli e scelse un jeans felpato scuro abbinato a un maglioncino bianco. Il viso era illuminato dall'emozione, leggermente velato dal trucco sobrio. Un tocco di profumo delicato completò l'insieme, tanto che quando mise piede in cucina, la madre, già sveglia come al solito, notò immediatamente la sua presenza.
«Hai saccheggiato la profumeria dietro l'angolo?» le sorrise.
«Dici che ho esagerato?»
«Come sempre, del resto.»
«Mi sento un po' nervosa... Voglio fare bella figura.»
«Ehi, non tormentarti. Sono fiera di te.»
«Grazie, mamma. Ne avevo proprio bisogno.»
«Va' a svegliare tuo padre. Quel caprone ogni volta finge di non sentire la sveglia.»
Bambi uscì dalla cucina col sorriso stampato sul volto. Mentre percorreva il lungo corridoio, illuminato dalla tenue luce mattutina che filtrava dalle finestre, le mani le tremavano leggermente dall'emozione. Il suono delle sue ciabatte sul pavimento di legno aggiungeva un sottofondo rassicurante allo stato d'animo agitato.
Arrivata alla porta della camera da letto dei suoi genitori, si fermò un attimo a prendere fiato. Il profumo di caffè appena preparato si mescolava nell'aria, ne respirò l'essenza, poi bussò alla porta.
*Starlight è una mia invenzione.
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