Ritorno a Hogwarts
Decisamente c'era qualcosa di strano nell'aria, tutti e tre ricordavamo la professoressa McGranitt e le sue altissime potenzialità. Lei non aveva avuto alcun tipo di problema nel difendere Hogwarts, quindi non riuscivamo proprio a immaginare in che situazione versasse il castello.
« È decisamente strano ritrovarci insieme e ritornare a Hogwarts. »
Fiatò Harry mentre Hermione scosse le spalle. Mi soffermai dinanzi al ponte di mattoni, Hogwarts era identica a come la ricordavo. Non dava nemmeno un piccolo accenno di essere stato lo scenario della guerra che ci aveva visti protagonisti. Ci guardammo un po' intimoriti prima di attraversare il ponte, eravamo spaesati, o almeno supponevo che anche i mie compagni lo fossero.
Hogwarts era la nostra seconda casa, avevamo trascorso molto tempo all'interno di quelle mura ed ora tornarci da adulti...ci incuteva un misto di ansia e timore. Lentamente entrammo nel grande atrio completamente deserto della scuola, un signore anziano dai lunghi capelli ricci ci venne incontro. « Per la barba di Merlino ! Harry, Hermione!» Esclamò la voce familiare abbracciando i miei compagni per poi guardare me. « È da tempo che non ci vediamo Hagrid! Non sei cambiato molto. » Esclamai mentre lui sgranò gli occhi facendo sorridere i due.
« Hagrid, sai dov'è la professoressa McGranitt? » Chiese dunque il giovane Potter mentre lui ci fece cenno di seguirlo. « Hagrid ma...gli studenti? Da quando siamo arrivati non ne ho visto uno in giro, ed è molto strano. » Domandai mentre il guardiacaccia mi guardò grattandosi la testa nervosamente. « Ve ne parlerà la preside, ma ultimamente cose strane stanno accadendo ad Hogwarts e gli studenti lasciano i dormitori solo con gli insegnanti. » Esclamò mentre mi feci pensieroso ma fu Hermione a dar voce ai miei pensieri. « La situazione è grave, neanche quando fu aperta la camera dei segreti furono adottate simili contromisure. » Esclamò Hermione mentre Hagrid ci lasciò soli davanti all'ufficio della preside sbrigandosi a scendere prima che le scale decidessero di cambiare posizione. Bussai alla porta in attesa che la dirigente ci desse il consenso di entrare, cosa che fece immediatamente.
« Cari ragazzi non avrei immaginato di rivedervi in questa situazione. Malfoy caro vedo che sei ritornato in Britannia, sono felice che sia venuto anche tu. » Esclamò la preside McGranitt mentre allargò le braccia in segnò di saluto che noi ricambiammo.
« Come avrete compreso la situazione è tragica, da quando l'Hogwarts Express ha lasciato il binario 9¾ alcuni studenti hanno iniziato a scomparire. Alcuni sono scomparsi fra le mura del castello come Ivy Warrington » Esclamò la donna mentre Hermione si fece pensierosa.
« Se non sbaglio il Cavillo la accusò di aver fatto sparire sua sorella Winnifred.» Esclamò Harry mentre io fui sorpreso di sentire una simile storia. « Ho una domanda. »
Avevo un pessimo presentimento.
Raramente il mio istinto sbagliava e se avevo ragione avrei dovuto chiedere che venissero inviati rinforzi.
« Gli studenti scomparsi sono tutti appartenenti al primo anno?»
Harry mi guardò confuso non riuscendo a comprendere l'importanza di quella domanda.
« Tutti embrioni di stregoni...tutti»
«Embrioni di obscuriali...» Finì per me Hermione comprendendo a cosa stessi pensando mentre gli altri spalancarono la bocca.
« Malfoy, questa storia credi sia collegata con quanto accaduto ad Aurora? » Chiese allora il giovane mago più famoso del mondo moderno. « Non lo escludo. C'era la possibilità che facesse parte di un'organizzazione e che con i loro esperimenti siano riusciti a comprendere come indurre questo processo. Il fatto che siano studenti alle prime armi e non sappiano usare la bacchetta...» Lasciai in sospeso la frase certo che avrebbero compreso il senso del mio discorso, tuttavia non capivo perché voler dar vita a tutti quegli obscuriali. « Io spero che non sia quello il loro obbiettivo. » Esclamai ricordandomi una delle lezioni tenute al corso di Arti oscure in America, inoltre ero certo che ne avessi sentito parlare anche ad Hogwarts. « Di che parli? »
«Preside McGranitt le dispiacerebbe fornirci le parole d'ordine delle sale comuni? » La donna annui fornendoci le tre parole d'ordine, questo perché per accedere a corvonero bisognava semplicemente rispondere ad un indovinello. « Ascoltate gli Obscurus sono formati da magia pura, se quei maghi posso assorbirla e controllarla potrebbero rapire gli studenti per portarli all'obscurializzazione. »
Spiegai mentre provai a rammentare alcune notizie che lessi in merito, durante il mio soggiorno a Ilvelmorny ci fecero esercitare con dei mollicci che presero la forma di quelle creature. Ammetto che mi ricordo bene il terrore di quella lezione, i Dissennatori in confronto sono molto più innocui.
« Dove stiamo andando Malfoy? »
Chiese stranito l'Auror grattandosi il naso ed io lo guardai con la coda nell'occhio. « Eppure dato che ci sei già stato, credevo ti ricordassi l'ubicazione della mia sala comune.»
Esclamai fermandomi davanti alla porta e pronunciai la parola d'ordine mentre il muro scivolo di fianco permettendoci di entrare.
« E voi chi...»
Chiese uno studente dai capelli castani ed il viso un po' scuro, assieme a lui si avvicinò un altro studente che a giudicare dall'aspetto, dovevano essere gemelli. « Non preoccuparti, abbiamo il permesso. Potter, Granger dovrebbe esserci in giro un libro intessuto di pelle nera con le pagine gialle dobbiamo trovarlo.» Spiegai avvicinandomi alla libreria mentre gli altri restarono a guardare imbambolati la scena. Fu un ragazzo leggermente più alto dei due ragazzi prima, con i rossi capelli a caschetto che scendevano fino al suo collo con dei bellissimi riccioli, a richiamare la mia attenzione. Il volto pallido era contornato da piccole e sparse lentiggini mentre i suoi occhi indugiavano intimoriti sulla mia figura. « Per caso state cercando questo libro? » Chiese il giovane porgendo giusto l'oggetto dei nostri dialoghi. Dopo che uscimmo dalla sala comune consegnai il libro ad Hermione, sicuramente lei lo avrebbe esaminato molto meglio di me appuntandosi ogni singolo dettaglio.
Così mi allontanai da lì andando verso la piccionaia per prendere un piccione che avrei fatto materializzare da Theo e Blaise dall'ufficio della preside. Dovevo assolutamente fare presto, tuttavia l'ingente accumulo di magia ad Hogwarts fa impazzire ogni mezzo tecnologico babbano. Effettivamente una domanda sola non aveva trovato risposta. Perché rapire gli studenti ad Hogwarts quando poteva farlo indisturbatamente dalle loro case?
Sospirai mente pronunciai l'incantesimo osservando il gufo bianco svanire sotto i miei occhi.
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