1. Uno scomodo segreto
consiglio di leggerlo ascoltando:
⏯Another sad love song - Khalid⏯
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《La mia nuova auto quando arriva?》 Chiedo mettendo il cappotto color beige, raccogliendo lo zaino ed estraendo le chiavi del mio ormai vecchio Suv.
《Questa mattina vado a versare i soldi e a firmare il contratto, quando torni a casa sarà nel vialetto pronta per essere provata.》Mio padre ha sempre voluto regalarmi le cose più lussuose sia per il fatto che vuole essere superiore agli altri, sia perché con tutti i soldi che prende non saprebbe dove spenderli altrimenti, quindi mi accontenta sempre.
《Daii, dimmi che auto mi hai preso!》Lo imploro dolcemente; stranamente questa volta questo regalo non deriva da un mio desiderio ma solamente da una sua idea quindi non mi ha detto che auto nuova avrò.
《Non se ne parla, oggi la vedrai. Ella, prima di andare a scuola fai colazione, altrimenti poi stai male.》Mi porge un piatto con decine di pancake ancora fumanti e ne prendo uno, sono sempre stata una ragazza che fa attenzione a quello che mangia per non ingrassare ed ho sempre detto a Isidora, la nostra domestica, di non fare cibi troppo grassi ma lei ogni volta annuisce e poi fa il contrario e sempre per il solito motivo, ovvero che dovrei mangiare di più, quindi cerca di stimolare il mio appetito con cibi grassi e con dolci.
《Isidora! Mai più!》Le urlo ormai vicina all'entrata guardandola, lei abbassa lo sguardo e si scusa. Dovrebbe imparare ad ascoltare di più quella vecchia, lavora in questa casa da quando sono nata ed ogni volta che chiedo ai miei genitori di trovare un'altra domestica mi zittiscono dicendomi che lei è una persona di fiducia e non possono lasciarla senza lavoro. Apro la porta d'ingresso ed esco sbattendola dirigendomi verso la mia auto, devo ammettere che mi mancherà guidarla, è quella che ho tenuto per più tempo e mi ci ero affezionata, ma mio padre non cambierà idea.
Metto in moto e parto, destinazione: inferno.
La scuola non mi è mai piaciuta, non capisco perché sono obbligata a frequentarla dato che i soldi non mi mancano e il lavoro del mio futuro è già scritto su un contratto, ma i mei genitori insistono col fatto che devo socializzare e prendere bei voti per migliorare ancora di più il mio futuro. Sono al penultimo anno e devo ammettere che il tempo è trascorso molto velocemente da quando ho iniziato il college, ho fatto amicizia con poche persone e assieme rappresentiamo il gruppo dei ''popolari della scuola'' così ci chiamano.
Arrivo al parcheggio al solito orario e ad aspettarmi ci sono Nash, Camila e Harry. Scendo dall'auto sbattendo violentemente la porta e facendo sobbalzare Camila.
《Fai piano! Così la sfondi!》Fa la finta drammatica e io mi avvicino a lei iniziando a sventolare le chiavi.
《Tanto oggi il papi mi va a prendere la macchina nuova.》Alzo le spalle e ghigno leggermente, sono abituati ai miei cambiamenti continui in ambito di cose materiali e ormai non mi dicono più nulla.
《Camila ormai sai com'è la storia! La signorina Elly vuole qualcosa? Il papino gliela prende il giorno dopo.》Nash mi anticipa ripetendo la solita frase che ormai ripeto all'infinito da anni e anni e tutti iniziamo a ridere.
《Perspicace il ragazzo.》Sospiro guardandolo e lui si avvicina a Camila mettendole una mano nella vita. Lui e Camila stanno assieme da più di tre anni e ormai stanno iniziando a pianificare il loro futuro da un po', una grande villa con tanti piccoli mocciosi che urlano e saltano ovunque, io non riesco a immaginarmi neanche cosa mangerò questa sera, figuriamoci la mia vita futura accanto ad un uomo e con attorno dei piccoli esseri.
《Lo so. Ora noi due andiamo, ci vediamo questa sera alla festa di Josh?》Josh invece, è il mio ragazzo da quasi un anno, litighiamo sempre ma comunque ci vogliamo molto bene entrambi e questa sera ha deciso di dare una festa, la solita festa di metà marzo per festeggiare non si sa bene cosa.
《Oh si, ci vediamo lì.》Annuisco e i due piccioncini si allontanano lasciando me e Harry da soli.
《So che avevi detto di non parlarne più e di dimenticare ma io non ce la faccio Ella. L'altra sera, c'è stato qualcosa tra di noi, qualcosa di vero.》Harry mi segue quando inizio a camminare e continua a implorarmi di parlare, dopo quello che è successo qualche sera prima. Eravamo ad una festa e dopo aver litigato con Josh per le solite cose, mi sono sfogata con Harry per poi finire in una situazione scomoda con lui.
《Senti, ci siamo solo baciati, non è stato niente di più, io sono fidanzata.》Lo blocco prima che possa dire altro e mi dirigo verso la mia aula, piena di rabbia in corpo; ho fatto un errore illudendolo ma ormai dovrebbe sapere come sono fatta, mi conosce da anni, avevo solo bisogno di un supporto psicologico.
《Lo dirò a Josh stasera. Per me è significato tanto.》Urla quando ho quasi varcato la porta dell'aula, attirando l'attenzione di alcuni passanti curiosi.
《Senti Harry.- Mi avvicino a lui per cercare di non far sentire a nessuno quello che sto per dirgli. –Non provarci, fidati, ti rovineresti con le tue mani. Non vuoi che il mio papino te la faccia pagare vero? Vedi di tenere la bocca chiusa, sennò farò in modo di rovinarti il tuo bel futuro di merda.》Gli do una spinta e me ne vado, contando sul fatto che la mia minaccia non lo farà parlare.
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