Cap 45 la mia stella
Sono passati altri 11 giorni.
Siamo il 3 marzo, e non ho idea di cosa fare durante la giornata.
Sono le due del mattino, e sono nel mio letto a guardare il soffitto, è bianco con delle stelle nere disegnate, e passo il tempo a contarle, oggi Ezra ha degli impegni con sua madre, deve andare a trovare sua nonna per il compleanno , non sa nemmeno che giorno di preciso sia.
Mi sembrava così contento di andare a trovare sua nonna con la madre e la sorellina, che non ho voluto rovinargli l'atmosfera, non mi sembrava giusto.
Continuo a pensare ad un po' di cose, e tra un appisolata e l'altra , mi rendo conto che sono già le nove, quindi non volendo restare in pigiama , mi vesto con dei pantaloncini neri e una maglia blu a mezze maniche , mi faccio una coda e scendo al piano di sotto.
E' sabato mattina, e come al solito Philip, è seduto al tavolo in cucina, con il giornale in mano, mentre sorseggia il suo tè verde con limone.
July sfoglia qualche rivista, e Asher mangia dei pancake guardando la tele visione.
"Oh , buon giorno Fhayt, dormito bene?!" Chiede July alzando lo sguardo verso di me.
"Si abbastanza grazie!" Rispondo sedendomi al tavolo.
"In frigo ci sono altri pancake e lo sciroppo se ti va." Mi avvisa lei.
"O no grazie, sono ancora sazia dopo ieri sera, mangerò solo un frutto!" Dico afferrando una mela , dal recipiente di ceramica in mezzo al tavolo.
"Come fai ad essere sazia? Io ho una fame che fra un po' svengo, e poi mamma è una cuoca provetta!" Dice con la bocca ancora piena.
"Tu hai sempre fame figliolo!" Dice Phil mentre lo guarda e ride, scuotendo la testa.
"E cosa potevo fare, mamma ha preparato sono buonissimi, è un peccato sprecare il cibo. Diglielo anche tu mamma!" E ogni volta che pronuncia quella parola, è sempre una pugnalata che va dritta verso il mio cuore, per trafiggerlo.
E ora ho la conferma che si sono dimenticati di che giorno sia oggi, e non so cosa sentire di preciso.
"July.. io vado a cambiarmi, mi ero messa d'accordo con Adrian per fare un giro tra i negozi, ci servono delle cose per la scuola! " Dico la prima cavolata che mi viene in mente, cercando di essere il più credibile possibile.
"Certo tesoro, torni per pranzo?!" Domanda lei.
"Non lo so, se ad una certa ora vedo che non abbiamo ancora finito, vi mando un messaggio!" Rispondo avvisandola.
"Ok, a dopo allora !"
"A dopo , vado a cambiarmi ed esco!" Dico uscendo dalla cucina e andando di sopra, senza guardare negli occhi nessuno.
Ho solo tanta voglia di piangere in questo momento.
Di solito in questo giorno Asher, si chiudeva in stanza con me, accendevamo il pc, per guardare film e serie tv, e non lo spegnevamo fino a tarda notte, mangiando in camera.
...................................
Cammino per il parco, quando ad un certo punto , mi ricordo che è anche il compleanno di Jaden, quindi decido di mandargli un messaggio, con la speranza che sia lui questa volta a chiedermi di incontrarci.
Premo invio e continuo a camminare.
Prendo a calci qualche sassolino di tanto in tanto.
Quando ad un certo punto , passo davanti a casa di Ezra, e noto che la macchina della madre è parcheggiata fuori.
Se è andato dalla nonna per il week and come mai la macchina fuori?
Decido di avvicinarmi e di suonare al campanello.
Aspetto un po' e provai più volte, ma nulla.
Nessuno viene ad aprire alla porta.
Quindi rassegnata scendo gli scalini per continuare la mia camminata.
Per un momento ho sperato che lui sia rimasto a casa, e che avrei potuto passare il giorno con lui.
E invece no.
Ci sono rimasta un po' male, del fatto che nessuno si fosse ricordato che giorno fosse oggi.
Speravo davvero che qualcuno mi prendesse e mi stringesse a se.
Ma non posso biasimarli, ognuno di loro ha la propria vita , ma nonostante ciò mi sento un po' ferita.
Non so nemmeno io di preciso da cosa.
Vorrei solo avere qualcuno con cui poter parlare.
Vengo distratta dai miei pensieri, dallo squillo del mio telefono. Guardo lo schermo, e vedo che è EZRA a chiamare.
<Hey piccola, buon giorno!"" E così confortante sentire la sua voce, anche se per telefono.
<Buon giorno, Ez, come sta andando da tua nonna!?> Domando.
<Tutto bene grazie, ha la sua veneranda età , ma è molto arzilla, ci seppellirà tutti nonna Emy>
<Me lo immagino!> Dico cercando di non fargli capire che sono sul punto di piangere. E' così felice , non voglio rovinare nulla.
<Tutto apposto Fhyt?!> Ecco come non detto.
"Si, sto benissimo> Mento io.
<Ti ho detto che non devi mentirmi mai , su come ti senti, mai!> Mi ricorda lui.
<Non è nulla davvero , sto...!>
<Fhayt, sono due mesi praticamente che stiamo insieme , e ancora non ti fidi di me. Pensavo che fossimo ad un punto più avanti!> Non voglio che pensi questo di me.
< E lo siamo, solo che sono un po' giù oggi...!> Dico io.
<E mi vuoi dire come mai?> Domanda con un tono più calmo.
<Oggi sono 10 anni da quando è successo, e sono quindi sono passati 10 anni dalla morte di mia madre!> Spiego io con tono affranto.
<Fhayt, perché non me lo hai detto? Sarei rimasto lì con te> Non sarebbe stato giusto....
<Proprio per questo, eri così entusiasta di andare a trovare tua nonna, ne parlavi da giorni, non volevo rovinarti il weekand>
<Non rovineresti nulla, cosa stai facendo ora!?>
<Sto facendo una passeggiata mi serviva un po' di aria> Spiego io.
<Da sola?> Chiede preoccupato.
<Si, perché?>
<Non c'è Adrian o Molly con te, o più tosto Asher?!>
<No> Rispondo io.
<E come mai?> Chiede preoccupato.
<Adrian e Molly non sanno nemmeno che giorno è oggi, e Asher credo se lo sia scordato, come anche July e Philip> Spiego con un nodo in gola.
<Si sono dimenticati di una cosa del genere?> E' stupito, lo sono anche io.
<Non importa> Dico .
<Come fai a dire che non importa?>
< Hanno le loro vite a cui pensare>
<Si , è tu ne fai parte>
<Io...>
<Fhayt, tu sei loro figlia, e sua sorella, ti hanno scelto, fai parte della loro famiglia, non devi giustificarli per questo, non puoi non arrabbiarti per questo!>
<Io non riesco più ad arrabbiarmi con nessuno, mi viene solo da piangere, non voglio passare più altro tempo ad arrabbiarmi, non starò mai bene. Oggi credo di non volere saperne niente di arrabbiarmi per nulla>
<Non so come fai ad avere tutta questa pazienza e questa forza>
<Non lo so nemmeno io, so solo che sento che sta iniziando a mancare>
<Che vuoi dire?>
<Che sto iniziando a stancarmi di tutto, di qualsiasi cosa, mi sento a pezzi, uno schifo, sono solo... solo stanca e stufa di tutto>
<Tutto...anche noi?!>
<No, tu sei l'unica cosa che mi sta dando la forza in questo periodo di alzarmi dal letto la mattina, che mi da la voglia di iniziare e vivere ogni giorno, uno dopo l'altro! Mi stai salvando da me stessa Ezra>
<Sto facendo davvero questo?>
<Non hai la minima idea di cosa mi stai facendo>
<Ti amo così tanto cazzo... vorrei stringerti a me , averti qui tra le mie braccia!>
<Ti amo anche io, ti amo davvero tanto, ora però meglio che torni da tua nonna, stiamo parlando da tanto>
<Mai è troppo tempo che parlo con te, però hai ragione, meglio che torni di là, ti amo ci sentiamo sta sera>
<Ti amo anche io, a sta sera> Chiudo la chiamata e continuo a camminare.
Mi siedo su una panchina al parco, da qui posso vedere , i bambini che giocano con le loro mamme.
Una signora sta spingendo la sua bambina, che avrà all'incirca 5 anni sull'altalena, sento da qui le risate sguaiate della piccola, seguita dalla madre.
Mi manca così tanto la mia.
Sono così in crisi in questo momento.
Chiudo gli occhi, e alzo la testa verso l'altro, respirando a pieni polmoni, ma ad un certo punto la mia quiete viene disturbata, dal telefono che squilla.
<Pronto Ash> Dico rispondendo alla sua chiamata.
< Fhayt dove sei, mi ha chiamato Adrian, non gli rispondevi al telefono, so che non sei con lui, perché hai mentito? Dove sei!?>
<Sto prendendo u po' d'aria> Dico sbuffando.
<Dove sei? Vengo lì!> Diiiooo!!! Mi vuole lasciare stare o no? E assillante cazzo.
<No , se volevo qualcuno con me , vi avrei chiamato, voglio stare sola oggi> Spiego io.
<Fhayt ma che hai?> Lo chiede sul serio?
<Non te lo ricordi proprio vero?>
<Ma di che parli? Cosa dovrei ricordare?> Immaginavo.
<Nulla, non devi ricordare nulla, me la vedo da sola> Sto per riattaccare.
<Fhe , non attaccare, dimmi che succede almeno prima di buttare giù!!> Mi chiede.
<Oggi sono 10 anni > Dico solo.
<10 anni da cosa...> Se si potesse strozzare qualcuno telepaticamente , io lo farei con lui in questo momento.
<Ma sei serio? 10 anni da cosa? Sono dieci fottuti anni che mia madre è morta, ero riuscita a calmarmi cazzo, e mi hai fatto di nuovo innervosire, ora stacco, e lasciatemi in pace oggi, non è giornata, non mi butterò sotto una macchina tranquilli, ma lasciatemi sola ora, torno a casa sta sera, ma lasciatemi in pace, lasciatemi sola> Voglio solo stare sola ora.
<Io..cazzo , io...> Inizia a dire.
Attacco senza nemmeno aspettare una sua risposta, e massaggiandomi la tempia con la mano, continuo a camminare, per le vie della città.
Mi sono fermata a prendere un caffè , ma decido di berlo per strada mentre cammino, non voglio rischiare di incontrare nessuno mentre sono seduta lì.
Mi arriva un messaggio da Jaden, che mi ringrazia per gli auguri, e che è triste e un pò in pensiero per me.
Almeno lui si è ricordato che giorno è oggi.
Io gli rispondo di non preoccuparsi, e di festeggiare il suo compleanno con sua moglie e i suoi famigliari, e mentendo gli ho anche scritto che sarei stata bene, e che avrei passato la giornata a casa in famiglia, e che quindi non si doveva preoccupare di come stessi io.
Cammino per le strade, guardando le varie vetrine dei negozi.
Quando il mio sguardo viene catturato e incuriosito da un'insegna colorata e lampeggiante.
E' un negozio di tatuaggi, mi balena in testa un'idea, e senza pensarci un ' altra volta , mi precipito dentro.
Mi avvicino al bancone e guardando la ragazza dietro al bancone, fissa negli occhi le dico "Voglio farmi un tatuaggio, una stella, proprio qui" Spiego indicando il polso sinistro.
...................
Sono seduta sul lettino, mentre la ragazza di prima sta operando al tatuaggio che le ho mostrato sul suo album.
"Ha un significato per te questa stella?"
"Si, simboleggia mia madre, l'ho persa anni fa, e oggi sono 10 anni! E'arrivato il momento di fare qualcosa che voglio per me stessa!"
"Ecco fatto, disinfettalo ogni sera, e tieni la benda sempre, per almeno una settimana"
Ovunque tu sia, da dovunque tu mi stia guardando, so che mi stai dando la forza per guardare avanti, so che da lassù tu mi osservi, e so che sai, che io mi ricordo che tu volevi tornare da me, e che ci stavi riuscendo.
So anche che tu da lassù osservi l'uomo che Jaden è diventato, e spero che tu un giorno da lassù ci veda uniti , se lo saremo sarà solo per merito tuo.
So che ovunque tu sia io ti avrò sempre con me.
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