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~66~

Questa notte ho dormito davvero pochissimo, ogni volta che chiudevo gli occhi per cercare di dormire mi arrivavano pensieri e filmini mentali orribili. La gattina invece è stata davvero tranquilla, ha dormito in fondo al mio letto senza mai svegliarsi.

Oggi è il fatidico giorno del mio compleanno e non posso assolutamente permettermi di fare pensieri brutti.

Vado in bagno per farmi una doccia fresca per risvegliarmi un po' e cancellare l'aria da zombie impressa sulla mia faccia.

Finita la doccia metto un asciugamano color pesca attorno al mio corpo e uno color lilla in testa. Esco dal bagno e facendo poco rumore torno in camera mia per vestirmi.

Entrata nel mio armadio esamino ogni mio vestito e alla fine decido d'indossare un vestitino bianco estivo. Torno in bagno per asciugarmi i capelli e una volta asciutti prendo l'arriccia capelli per dargli un po' di volume.

"Amore" dico rivolgendomi alla gattina che sta camminando sul mio letto. "Oggi è un grande giorno" continuo prendendola in braccio per riempirla di baci.

"Un bacio lo dai anche a me ?" Sento una voce alle mie spalle che mi fa spaventare.

"Cavolo bussa, odio quando arrivi alle mie spalle, mi spavento sempre e lo sai!" Brontolo avvicinandomi a lui per poterlo baciare.

Anche lui è appena uscito dalla doccia perché sento un odore molto fresco e gradevole.

"Auguri amore mio" mi bacia ancora.

"Grazie" gli mordo il labbro per poi andare a cercare un bacio più intenso pieno di passione.

Una volta aver preso le distanze scendiamo al piano inferiore, io tengo sempre il gatto in braccio e con la mano libera tengo il braccio di Cameron.
Entriamo in cucina e subito resto sbalordita nel trovarmi la colazione già pronta.

"È mangiabile?" Chiedo divertita mentre guardo la colazione posizionata sul tavolo.

Ricevo una fulminata dai suoi occhi che mi fa scompisciare dalle risate.
Mi siedo al mio solito posto una volta essermi calmata e inizio ha provare tutto l'assortimento di cibo.
Resto sbalordita quando le mie papille gustative entrano in contatto col cibo, si è davvero superato.

"È davvero buona buonissimo, ti sei superato alla grande" dico piena d'approvazione.

"Visto che quando voglio posso fare miracoli" immerge un dito nella panna per poi sporcarmi il naso.

Faccio una smorfia divertita e ricambio il gesto, se vuole la guerra questa avrà.

....

"Sei pronta?" Sento urlare dal piano inferiore.

"Si" urlo a mia volta.

Ora io e Cam andremo in giro per New York, non so dove vuole portarmi, so solo che ha organizzato tutto Nao e sono davvero elettrizzata.

Scendo gli scalini a due a due fino ad arrivare fra le braccia di Cam.

"Andiamo" dico baciandogli il naso.

Saluto la gattina ed usciamo di casa.

Il tragitto in macchina è davvero movimentato, Cam ha messo tutte le canzoni che adoro e io non sono riuscita a non cantare e ballare come una mongola.

"Ci sarà Justin questa sera?" Chiedo speranzosa, spero davvero che il mio migliore amico possa venire ha festeggiare il mio compleanno.

Mi risponde facendo spallucce e devo dire che ci sono rimasta un po' male, cosa vogliono dire le spallucce.

"Questa è la nostra prima fermata" dice parcheggiando davanti al salone della mia estetista.

"Che ci facciamo qua?" Chiedo perplessa.

"Chiedilo alla tua migliore amica, io ho solo il compito di portarti in certi luoghi"

Io lo guardo confusa, ma alla fine scendo dalla macchina ed entro nel locale seguita da Cam.

"Guarda un po' chi c'è " arriva la mia estetista preferita Ally tutta sorridente.

"Guardami qua" faccio un movimento strano prima di scoppiare a ridere.

"Seguimi" dice prendendomi per il polso. "Torno fra tre ore" sento dire da Cam un secondo prima che la porta si chiudi alle mie spalle.

"Sdraiati" mi ordina Ally

"Non mi chiedi che trattamenti voglio?" Chiedo mentre mi stendo sul lettino.

"So già tutto quello che devi farti" dichiara.

"E cosa dovresti fare?" Sono curiosa, qui sembrano tutti sanno che fare mente che io non so niente.

"Ceretta, pulizia del viso e smalti semi permanente su mani e piedi" dice mentre mi fa segno di levarmi i miei indumenti. Obbedisco restando in intimo.

Le tre ore passano in fretta e alla fine si può dire che sono perfettamente libera dai peli.

"Quanti vi devo?" Chiedo alla ragazza che si occupa della cassa.

"È già stato tutto pagato" io annuisco e mi limito a salutare tutti per poi raggiungere Cameron in macchina.

"Ora dove mi porti?" Chiedo senza nemmeno salutarlo.

"Ciao anche a te" borbotta. "Dove mi porti?" Richiedo inesistente.

"Che noiosa, lo vedrai" sbuffo lasciandomi trasportare.

L'auto di Cam si ferma nuovamente davanti al salone di parrucchiera dove vado solitamente.

"fammi indovinare devo andarmi a farmi fare i capelli" lui annuisce sorridente ed io esco dalla macchina.

Anche la parrucchiera  era già stato pagata, ora da quello che ho capito dobbiamo andare ancora in soli due posti, ma questa volta non faccio domande e mi lascio mangiare dalla curiosità.

"Qui entro con te"dice uscendo pure lui dalla macchina.

Ci troviamo difronte ad un negozio di vestiti, molti eleganti ma soprattutto costosi.

"Ora cerchiamo il vestito perfetto" annuncia trascinandomi dentro al negozio.

Cosa sta succedendo.. Cam sta venendo alla ricerca d'un vestito con me? Domani New York sarà inondata.

Cam si mette praticamente a correre fra i corridoi, sembra più eccitato di me. Io osservo gli abiti con attenzione quando in fine me ne saltano all'occhio due così li afferro e mi dirigo verso il camerino.

"Prova anche questi" dice Cam arrivandomi di spalle lasciandomi una caterba di vestiti sulle braccia.

Guardo con orrore certi vestiti, ma per non demoralizzarlo decido di provarli comunque.

Entro in camerino e mi svesto per poi iniziare la prova vestiti. Quelli che ha scelto lui mi stanno davvero male, mentre che i due che ho scelto io mi stanno divinamente, ora mi tocca sceglierne solo uno.

"Allora quale mi stava meglio?" Interpello il moro seduti su una poltrona annoiato.

Alza lo sguardo, ma quando sta per aprire bocca il mio telefono inizia ha squillare.

"Aspetta" gli dico afferrando il telefono.

"Pronto?" Chiedo senza nemmeno guardare chi mi sta chiamando.

"Auguri tesoro" la voce è famigliare, ma non ricordo di chi sia, così allontano il telefono e controllo chi mi sta chiamando.

"Nonna grazie" era da un bel po' che non la sentivo.

"Passerai ha trovarmi quest estate?" Chiede ansiosa.

"Certo che sì" sorrido guardando il muro, è da troppo che non vedo Susan e non vedo l'ora di riabbracciarla.

"Che bella notizia che mi dai" sono sicura che in questo momento sul suo viso si è formato un sorriso gigantesco.

"Ti muovi?" Sento brontolare alle mie spalle. Così mi giro verso Cam e gli faccio un cenno d'aspettare un momento, ma quando torno a concentrarmi sulla chiamata non c'è più nessuno.

Poso il telefono e torno da Cam per fargli scegliere il vestito.

"Questo ti sta a meraviglia" esulta il moro guardandomi affascinato.

"Mi fa piacere che ti piaccia" ridacchio.

Sfoggio io mio vestito e mi guardo sempre più affascinato allo specchio.

"Allora prendo questo" dico tornando in camerino per levarmelo e r'indossare i miei indumenti.

"Ferma, resta vestita così" la porta del camerino si spalanca facendomi spaventare.

"Ma che diamine, perché devo tenermi su il vestito?" Borbotto confusa.

"Perché si, ora scegli uno di questi paio di scarpe" mi porge tre scatole di scarpe col tacco e devo dire che almeno su queste ha gusto.

Le indosso tutte per vedere quale si abbina meglio e alla fine decido di prendere quelle azzurre leggermente brillanti.

"Ora paghiamo" vado verso la cassa.

"È già stato tutto pagato" mi ricorda Cameron.

Sbuffo leggermente prima di salutare la commessa e andare verso l'auto di Cam.

"Bene e ora che si fa?" Chiedo guardandomi allo specchietto della macchina.

"Aspetta e vedrai" fa un sorriso malizioso mentre accende la macchina.

Il tragitto è piuttosto lungo, sono sicura che ci troviamo fuori New York.
In macchina è fresco visto che per fortuna abbiamo l'aria condizionata.

"Siamo arrivati?" Chiedo speranzosa sentendomi le chiappe addolorate

"No abbi pazienza" sbuffa irritato visto che è la terza volta che gli faccio questa domanda.

Anche quand'è arrabbiato lui sa essere bellissimo. Io amo questo ragazzo.

Resto fissa con lo sguardo sui suoi zigomi perfetti, il paesaggio non m'interessa più, quello che sto guardando ora è decisamente meglio di qualsiasi altro paesaggio.

"Ora siamo arrivati" comunica lasciando andare un sospiro di sollievo.

Io torno sul pianeta terre ed esco subito dalla macchina per far ritornare dal mondo dei morti il mio povero sedere.

Ora che mi guardo in giro posso notare che il sole sta calando piano piano. Ma che diavolo di ora è?

"Da questa parte" mi richiama così lo seguo.

In questo luogo ci stanno molte stalle e baracche abbandonate, e io mi chiedo che cosa cavolo ci facciamo in un posto simile.

"Ma perché andiamo sempre in posti assurdi?" Chiedo guardando dove metto i piedi per non inciampare.

"Perché senò non sarebbe divertente" dice prendendomi la mano per poi darmi un bacio sulla guancia.

Ci troviamo davanti ad un portone di una stalla e la situazione è quasi inquietante. Cameron apre il lucchetto e spinge un anta del portone che finisce per aprirsi. Entriamo lentamente, non si vede un accidente, qui è tutto vuoto...

"Sto posto.." Non faccio ha tempo ha finire la mia frase che le luci si accendono e un mucchio di persone sbucano fuori dal nulla.

"SORPRESA" urlano tutti.

Okay, forse dovevo aspettarmelo.

La musica parte e tutti iniziano con le danze.

"Auguri svampita" mi stringe forte fra le sue braccia la mia migliore amica.

"Grazie" ridacchio.

"Ho fatto un buon lavoro vero?" Chiede soddisfatta da se stessa.

"Tu sei impazzita, mi paghi tutte sete cose e mi organizzi una festa? Poi come cavolo hai fatto ha trovare questo posto" chiede con un po di perplessità e d'emozione.

"Non svelo i miei segreti" ride mentre si allontana per raggiungere Nash.

Anche gli altri miei amici mi raggiungono per farmi gli auguri, ma alla fine resto sola con Cam.

"Balliamo?" Chiede porgendomi la mano come fanno i principi.

"Certo che sì" afferro la sua mano e ci buttiamo fra la mischia.

La musica è davvero molto alta come piace a me, Cameron ed io ci stiamo scatenando come matti, in mi sto davvero divertendo.

"Ehi ehi ehi" sento qualcuno che mi urla nell'orecchio facendomi prendere paura.

Mi giro di scatto ritrovandomi a faccia a faccia con Aaron che mi guarda divertito dalla mia reazione.

"Sai che odio quando arrivano le persone alle mie spalle" urlo per farmi sentire.

"Lo so, è per questo che è divertente" risponde sempre più soddisfatto.

"Fanculo" ridacchio.

Mentre cerco di girarmi verso Cameron sento la mia borsetta che vibra e subiti capisco che si tratta di una chiamata.

"Scusami, arrivo subito" mi allontano dal ragazzo che mi dà il suo consenso con un cenno di testa.

La chiamata dura parecchi minuti, se prima ero al settimo celo ora mi sento distrutta, ho parlato con Adam ed ora sto male, mi ha detto molte cose che mi stanno facendo riflettere.

"Finalmente, pensavo te ne fossi andata" mi raggiunge Cameron dandomi un bacio veloce sulle labbra.

"Eccomi" dico con un finto entusiasmo.

Torniamo a ballare, ma io non riesco più a divertimi come prima, lo stomaco si è chiuso e la mente è piena di pensieri.

Mi sto sentendo male, troppa poca aria e troppi pensieri.

Senza dire niente mi allontano da Cameron per raggiungere l'uscita.

Fuori è piuttosto scuro e io non vedo praticamente niente, l'unica cosa che percepisco è l'aria pesante estiva.

Guardo un punto fisso nel buio e delle lacrime iniziano a scorrere sul mio volto. Devo andare via.

"Yanika va tutto bene?" Alle mie spalle sento la sua voce profonda e preoccupata.

Mi giro lentamente verso di lui.

"Si sto bene" tiro su col naso e mi asciugo le lacrime.

"Ma stai piangendo, che succede" si avvicina sempre più preoccupato.

Mi avvolge fra le sue braccia e io scoppio in lacrime. La sua mano mi accarezza la nuca facendomi sentire quasi nel posto giusto.

"Io devo andarmene" Poggio le pani sul suo petto cercando il suo sguardo.

"D'accordo, ti porto a casa"

"No, tu non hai capito, io devo andarmene via da New York, devo rifarmi una vita" dico con voce tremolante.

"Ma che stai dicendo?" Stringe la presa alle mie spalle.

"Io ho bisogno di vivere una vita vera, lasciando in dietro tutto quello che concerne il mio passato" mi fa make dire queste cose, ma so che è la cosa giusta da fare, io devo andare via.

"Mi stai prendendo per il culo spero" alza la voce, sembra arrabbiato.

"No, non sto scherzando" faccio un respiro profondo. "Io ti amo, ma devo andarmene, devo capire chi sono"

"Ma tu sai chi sei"

"Cameron tu non puoi capire, io me ne devo andare e tu e nessun altro potrà fermarmi" dico facendo un passo indietro.

Lui resta in silenzio, non dice niente, si sente solo il suo respiro pesante.

"Addio Cameron" le lacrime scendono a secchiellate, le mie gambe tremano, ma non torno indietro.

Sei sicura? Stai davvero facendo la scelta giusta?

Si, questa è la cosa giusta da fare

Fine

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