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~il video non centra nulla con il capitolo ma non sapevo che foto mettere così ho messo la canzone di Cameron~
Manca una settimana alla fine della scuola, e tre al mio compleanno. Clara e Yason non hanno tirato più fuori la storia su me e Cameron quindi suppongo che si siamo arresi. La polizia non ha ancora fatto niente così oggi dopo scuola io e Cameron andremo ha chiedere il perché sono ancora con le mani in mano.
Nel frattempo cerco di godermi quest'ultima settimana coi miei amici che partiranno per l'università. Mi mancheranno davvero tanto.
Io non so che farò, Cameron vorrebbe non partire per stare con me, ma io l'ho convinto ha partire. La domanda che mi preoccupa di più è... Se Yason è Clara vengono arrestati io che faccio?
"Stellina so che siamo quasi alla fine dell'anno ma cerca di stare attenta" una matita picchietta sul mio banco facendomi tornare alla realtà. Alzo lo sguardo e vedo la prof.
"Oh, mi scusi" venerdì finisce la scuola e noi siamo ancora qua a studiare scienze? Ma siamo impazziti? Fuori ci saranno come minimo trenta gradi, ma noi siamo costretti ha rimanere nelle classi.
"Cosa stavi pensando?" Chiede Nao stuzzicandomi con l'indice.
"Al prossimo hanno" sospiro malinconica.
"Non fare la malinconica, abbiamo ancora l'estate d'avanti per divertirci coi ragazzi"
"Tutti tranne Justin. Lui parte il giorno dopo il mio compleanno" mi mancherà il mio migliore amico, mi sento già fin troppo malinconica.
Finalmente arriva la pausa e io saltello fuori dall'aula con un po' troppo entusiasmo.
"Pausa" urlo per tutto il corridoio.
Abbandono Naomi senza dirle niente e incomincio ha correre per i corridoi come una mongola alla ricerca del mio mongoloide. Appena trovo il mio mongolo accelero e quando mi trovo praticamente d'avanti a lui mi do lo slancio e gli salto in braccio.
Gli do una raffica di baci sulle labbra e quando finisco lo guardo negli occhi e vedo che mi sta guardando incuriosito.
Cam non è l'unico che mi sta guardando, la maggior parte degli studenti ha gli occhi fissati su di noi, o meglio ha dire su di me.
Disagio.
"Siamo felice come mai?" Chiede appena scendo dalle sue braccia muscolose.
"Non posso essere felice?" Inarco un sopracciglio facendo una faccia buffa.
"Si, ma mi sorprende tutta quest'energia da parte di una pigrona come te" ridacchia.
"Non so che mi è preso, appena è suonata la campanella mi è venuta un improvvisa voglia di saltarti addosso e riempirti di baci" dico maliziosamente.
"Allora riempimi di baci, quelli di prima erano troppi pochi e nessuno di essi m'ha permesso d'unire le nostre lingue"
Ridacchia maliziosamente. Io faccio un sorriso da ebete e avvicino le mie labbra alle sue.
"Sempre molto delicato" sussurro su di esse prima di lasciarci in un bacio appassionato.
Lo amo così tanto, nella mia misera vita mi sono presa davvero molte cotte, potrei scrivere giù anche un libro con tutti i nomi dei ragazzi che mi sono piaciuti, ma con nessuno ho mai provato quello che provo per Cameron, lui è diverso nemmeno con Matt ho provato certe cose anche se andava ben oltre una semplice cotta.
Credo che il vero amore esista e che il mio sia Cameron.
Quando mi stacco da lui sento dei fischi e degli applausi, ma che succede? Mi giro per controllare e noto che tutto sto baccano è per noi, tutti ci guardano e fanno versi d'approvazione.
Il mio volto prende fuoco, sono troppo in imbarazzo per questa situazione. Queste scene solitamente succedono nei film e non pensavo che mi succedesse. Okay, magari è anche colpa mia che ho iniziato ha baciarlo davanti ha tutti, ma quante coppiette felici lo fanno.
"Hai fatto colpo piccola, abbiamo la benedizione degli studenti" ridacchia al mio orecchio, mentre che io sto guardando ancora tutta la folla che fischia.
"Non chiamarmi Piccola" borbotto.
"Perché non ti piace?" Chiede sorprese mentre fa un cenno agli studenti prima di trascinarmi via.
Finalmente siamo lontani dagli sguardi dei nostri 'compagni'.
"Si mi piace, solo che in tutte le storie la protagonista viene chiamata piccola e io voglio essere diversa" dico.
In molti libri e in molte coppie la ragazza Viene chiamata 'piccola', io non voglio essere un altro membro del greggio, voglio un soprannome diverso.
"D'accordo Gnoma" ridacchia intrecciando le dita con le mie.
Ecco, onestamente preferisco essere chiamata gnoma al posto di piccola. Quel nomignolo è frutto della sua immaginazione.
"Meglio così Puffo" sottolineo la parola puffo.
Questi due nomignoli c'è li siamo dati quando eravamo in Svizzera e poi non li abbiamo praticamente più usati.
"Gnoma e puffo... Mi piace" ridacchia soddisfatto.
Adoro la sua risata, mi da una scossa elettrica che mi fa sentire viva.
"Ho sete" dico dal nulla.
Sono disidratata, ho bisogno di bere voglio una Rivella, ma qui non esiste e io non mi sono portata la scorta dalla Svizzera.
"Se vuoi ti posso donare un po' della mia saliva"
"Non fare lo schifoso, prendiamo una coca-cola"
Mi fermo d'avanti ad una macchinetta, inserisco i soldi e compongo il numero. La mia bevanda cade così mi abbasso per tirarla fuori e poterne bere un sorso.
"Amo il tuo culo" dice tirandomi una pacca sul culo e facendomi piuttosto male. Pianto un verso e lui scoppia a ridere come un cretino.
"Ma sei scemo?" Mi giro verso di lui per potergli tirare una sberla in pieno viso, ma lui mi blocca e unisce le nostre labbra.
"Buona la coca" ridacchia mentre guarda il mio viso.
Mi è spuntato un sorrisetto da ebete sul volto e i miei occhi sprizzano fuori una luce.
Un suono fastidioso mi riporta coi piedi per terra, è la campanella che indica l'inizio delle lezioni.
"Gnoma ti accompagno in classe"
Mette il braccio in torno la mia vita e ci dirigiamo verso la mia aula.
Prima d'entrare gli consegnò un ultimo bacio. "Chi vediamo dopo" sussurra facendomi rabbrividire.
Annuisco ed entro nella mia classe. Tutti i miei compagni mi guardano con dei sorrisetto malizioso facendomi sentire terribilmente a disagio.
Raggiunto il mio posto sempre vicino a Nao tiro fuori il libro è lo apro ad una pagina a caso, ma qualcuno me lo chiude subito.
"Non faremo niente in quest'ora... Comunque ho sentito che durante la pausa quando mi hai abbandonata c'è stato uno spettacolino" si sta beffando di me per caso? Ha un sorrisetto inquietante mentre si sente anche una risatina malefica.
"Sei stata posseduta?" Chiedo spostando la sedia.
"Bene, allora sì che questa mia espressione fa paura" sorride soddisfatta. "Comunque racconta che è successo"
"Voglio sapere anch'io" si gira Hayes dal suo posto.
"Non è successo niente di che, ho baciato il mio ragazzo e quando ci siamo staccati hanno iniziato tutti ha fischiare e ad applaudire"
"Che forte, tipo scena da film... Mi piacerebbe che una cosa così succedesse pure a me con Nash" dice sognante la mia migliore amica.
"Fidati non è una bella sensazione"
Se ripenso a quel momento giuro che vorrei nascondermi, è stato davvero imbarazzante.
Finalmente le l'azioni finiscono e io mi ritrovo in cortile tutta sola ad aspettare Cam sotto il sole che brucia sulla mia testa.
Gli studenti si sono dileguati quasi tutti e Cam non è ancora qua. Solitamente lui appena suona la campanella è il primo ad uscire.
Mentre aspetto decido d'entrare nel mio Twitter e stolckerare qualche star come Channing Tatum, Ian somerhalder, Evan Peters e molti altri.
"Scusa il ritardo solo che ho fatto casino in classe e il prof voleva parlarmi" sbuffa prima di darmi un bacio.
Metto via il telefono e salgo in auto, mi allaccio la cintura e cerco di rilassarmi.
"Allora adesso andiamo in polizia e poi facciamo un giro in centro per in fine andare a cena"
Mette in moto la macchina sfrecciando verso il centro di New York.
"Cena? Prima dimmi dove vuoi andare"
Non ho un abbigliamento adeguato per andare a cena.
"Andiamo al Mec va bene?"
Annuisco.
Dalla sua espressione posso intuire che voleva andare al ristorante, ma conoscendo il mio cervello perplesso si sarà detto che avrei obbiettato perché non sono nelle condizioni giuste per presentarmi in un ristorante.
"Eccoci" dico con timore mentre scendo dalla macchina.
Mi porta sempre ansia andare alla polizia.
Entriamo nell'edificio mano nella mano e andiamo al secondo piano. Appena entriamo vedo subito la bionda che se non erro si chiama Pamela, quella è la poliziotta che cià dato le divise quando siamo venuti per il 'volontariato'. Per fortuna non vedo baffetti da Hitler e faccio un respiro profondo.
Andiamo verso il bancone come un poliziotto piuttosto sexy mi osserva attentamente. Aspettate un attimo questo è il poliziotto che m'ha aiutata con la mia caviglia finta addolorante.
"Salve ragazzi, posso esservi d'aiuto?" Chiede con voce profonda.
"In effetti si, sono stato qua non tanto tempo fa ha consegnarvi delle prove su un caso e non avete ancora fatto niente, ci piacerebbe sapere il perché state con le mani in mano" cerca d'usare un tono calmo e d'uro al tempo stesso.
"Mi sa dire il nome del caso?" Chiede educatamente il poliziotto sexy.
"Non so come avete chiamato il caso, so solo che le prove sono sui Dallas" dice scocciato e piuttosto irritato.
"Vado ha controllare aspettatemi qua"
"Dove altro potremmo andare scusa?" Rotea gli occhi al cielo mentre il poliziotto se ne va.
Dopo circa un dieci minuti torna accompagnato da un altro poliziotto mangia ciambelle. Assomiglia molto ad Homer Simpson.
"Ragazzi" ammicca un saluto il sosia di Homer.
"Allora?" Vado dritta al punto.
"Stiamo verificando ancora un paio di cose e poi potremmo agire" spiega Ciambella.
I pugni di Cam sbattono sul bancone.
"Datevi una cazzo di mossa, fra tre settimane è il suo compleanno e potrebbe rischiare la vita solo perché siete una banda d'imbecilli" sbraita.
"Attenti ha quello che dici giovanotto, noi stiamo facendo il possibile quindi non si lamenti e aspetti"
"Siete dei poliziotti da quattro soldi" ringhia mentre afferra il mio polso e mi trascina fuori da questo edificio.
I poliziotti sono proprio una razza schifosa.
"Dovrebbero licenziare sti incapaci, io sarei molto più bravo e sarei capace ha svolgere il mio lavoro" tira un calcio al cerchione della sua macchina.
"Calmati, sono sicura che in pochi giorni faranno quello che devono fare" cerco di convincerlo.
"Lo so che stai cercando di convincere te stessa, tu la pensi come me, lo sai che quelli sono degli imbranati nel loro lavoro e che..." Lo blocco entrando nel suo discorso.
"Si lo so, ma dobbiamo pensare positivo in fondo se hanno quelle divise ci sarà un perché"
Lui annuisce rassegnato e mi prende la mano. Senza dire niente ci allontaniamo dalla stazione di polizia e passiamo difronte ha molto negozi carini. Qualche volta non resisto e trascinò dentro con me Cam e gli chiedo consigli anche se alla fine non gli do ascolto perché ha dei gusti tremendi.
Il sole sta calando e io ho già fame, oggi in mensa ho mangiato un insalata perché tutto il resto faceva piuttosto paura. Il mio stomaco emette strani rumori e credo che lo abbia sentito pure Cam visto che inizia ha ridacchiare.
"Hai fame?" Chiede divertito.
"Da cosa lo hai intuito" sghignazzo toccandomi la pancia come una donna incinta.
"Boh non saprei, forse dai tuoni di temporale che escono dalla tua pancia?"
Tuoni di temporali che escono dalla tua pancia... Questa mi è nuova... Scoppiò ha ridere per questa sua affermazione.
"Che c'è di così divertente?" Inarca il sopracciglio confuso.
"Andiamo ha mangiare" continuo ha ridere mentre ci avviciniamo al Mec.
Oggi stranamente non è molto pieno, abbiamo solo due persone difronte ha noi.
"Buonasera" saluta un dipendente.
Mi guarda con un sorriso smagliante, ma se lo si guarda nei occhi si può capire perfettamente che è stufo, si vene che il suo lavoro non lo soddisfa e non posso biasimarlo.
"Dei un Big Mec menù con Sprite" faccio il mio ordine.
"Per lei?" Si rivolge a Cam.
"Anche per me, ma con una Coca-Cola" l'uomo annuisce e si allontana per prendere le nostra comanda.
Troviamo un posto libero e ci accomodiamo per poi iniziare a mangiare come due maiali da macello.
Abbandono per qualche minuto Cam per poter andare al bagno ha darmi una sistemata e fare la pipì.
"Torniamo a casa?"
Annuisco semplicemente.
Camminiamo tranquillamente fra le strade della bella New York, amo questa città di notte. Raggiunta l'auto di Cameron ci sediamo ognuno hai propri posti per poi partire verso casa.
Alzo il volume della radio quando trasmettono My House di flo rida.
Inizio a muovermi ha ritmo sconcentrando Cameron che sta alla guida. Ad un certo punto deciso di privare ha cantarla, però mi riesce un po difficile in certi pezzi.
"Diventerò sordo" ridacchia guadagnandosi un pugno sulla spalla destra.
Mancano qualche metro alla nostra abitazione quando vedo delle luci lampeggiare nei colori blu e rosso.
"Che sono quelle luci?" Chiedo abbassando la musica.
Spazio autrice
Zan zan zan
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento 😊
Manca sempre meno alla fine di questo "libro", ma tranquilli come ho già detto ci sarà una seconda parte ❤️
L'ultima parte non l'ho corretta perché non avevo tempo
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