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~57~

La sveglia suona, ma io sono già sveglia. Questa notte non sono riuscita a dormire, ho continuato a pensare a quello che abbiamo fatto ieri, ho paura e non poca.

Scendo dal letto sembrando uno zombie e mi dirigo verso il bagno. Questa mattina non ci riesco ha farmi una doccia, così mi sciacquo solo il viso e faccio i miei bisogni.

Tornata in camera guardo la temperatura è devo dire che fa piuttosto caldo per essere le 7.10 del mattino.

Indosso dei pantaloncini bianchi a vita alta e un top molto aderente con un alieno disegnato sul seno destro. Per finire aggiungo il giacchettino e applico un po' di mascara e correttore sul viso.

Scendo le scale con una flemma pazzesca, ho gli occhi pesanti che minacciano di chiudersi. Avrò dormito massimo due ore.

"Buongiorno tesoro" mi saluta Clara appena entro in cucina.

Visto che ho saltato la doccia oggi sono in anticipo.

"Ciao" mi siedo sbattendo i gomiti sul tavolo.

"Hai dormito poco?" Chiede preoccupata mentre mi passa una tazza di latte freddo col cioccolato.

"Già, ho dormito davvero poco" sbuffo sorseggiando il mio latte.

"Come mai?" Si siede al mio fianco mentre mescola lo zucchero nel suo caffè.

"Non ne ho idea" mento.

"Dai fra un po' ti riprendi" afferra la mia mano per poi scolarsi giù in un sorso della sua razione di caffè.

"Salve" saluta qualcuno.

Giro la testa verso la porta e vedo Cameron che mi guarda sorridente.

"Forse è meglio che andiamo" avverte Cam.

"Si, vado a lavarmi i denti e arrivo" mi alzo da tavola e in un qualche modo torno al piano superiore per lavarmi i denti.

"Bene ora si può andare" salto l'ultimo scalino come una bimba di cinque anni.

Salutiamo Clara che si sta preparando per andare al lavoro.

In poco tempo arriviamo a scuola e appena scendiamo intravediamo Nash correre verso di noi come una furia.

Appena si ferma posa le mani sulle gambe e riprende il respiro.

"Amico che succede?" Cam posa la mano sulla spalla del suo migliore amico stremato.

"Ho appena saputo che dopo scuola abbiamo una partita amichevole contro quelli,... Em non ricordo contro chi ma abbiamo una partita"

Gli occhi di Cameron si spalancano e mostrano rabbia.

"Ma che cazzo! Perché lo veniamo ha sapere solo adesso?" Sputa fuori la sua collera.

"Non lo so, credo che il coach si sia dimenticato di dircelo"

"Devo parlare con quell'uomo. Ci vediamo dopo" mi bacia la guancia e si allontana con Nash lasciandomi sola.

Cammino verso l'entrata della scuola, ma mi blocco appena avvisto Justin e Naomi seduti su una panchina a chiacchierare tranquillamente.

Mi avvicino a loro e appena i due mi vedono, Nao si alza in piedi e mi corre in contro e mi stringe forte fra le braccia.

"Avete consegnato tutto?" Chiede appena mi lascia dall'abbraccio soffocante.

"Si, è entrato Cam perché io ero rimasta paralizzata dalla paura così lui è entrato e Aaron mi ha fatto compagnia fuori" spiego

I due annuiscono mentre ci dirigiamo verso il portone d'entrata.

Abbandono i miei mi migliori amici per dirigermi verso il mio armadietto e prendere un paio di cose.
Metto il codice ed apro, prendo fuori un quaderno e lo poso nella borsa.

L'anta del mio armadietto viene chiusa all'improvviso da qualcuno che mi fa prendere uno spavento enorme.

Mi giro per vedere chi è, non appena me la ritrovo davanti agli occhi mi pianta una sberla in pieno viso facendomi fare due passi in dietro.

"Ma sei impazzita?" Urlo massaggiandomi la guancia dolorante.

"No, non sono impazzita sono arrabbiata" mi ringhia contro.

In fondo è una cagna quindi può permettersi di ringhiare.

La bionda si avvicina e mi pianta un altro spintone.

"Toccami ancora e ti stacco il dito che usi per masturbarti mentre pensi al mio ragazzo" dico in cagnesco.

"Non è il tuo ragazzo! Cameruccio è mio" fa uno stridulo.

"Nei tuoi sogni"

"Ah sì? Allora i miei sogni sono così reali, quando facciamo sesso è una cosa fantastica"

A quelle parole non reggo più, la rabbia s'impossessa di tutto il mio corpo e alla fine le salto addosso e le tiri i capelli mentre la schiaffeggio.

"Yanika fermati" vengo sollevata da qualcuno.

"Lasciami non  può passarla liscia" mi dimeno fra le braccia di qualcuno che m'ha portato via dal corpo di Marika.

"Vuoi venire espulsa?" Chiede il ragazzo che ora mi sembra molto famigliare. Matthew Espinosa.

"Qualcuno che mi aiuta ad alzarmi?"

Mi faccio lasciare da Matt e sputo in faccia alla bionda.

"Okay, se vuoi ora possiamo andarcene ho finito" sorrido fiera di me e mi allontano con Matt.

"tu sei fuori" ridacchia

"È colpa sua, la pazienza arriva fino ad un certo punto poi... Poi io attacco"

"Hai fatto bene" sorride dolcemente Matt.

Ricambio il sorriso per poi salutarlo visto che devo entrare in classe.

Alla seconda ora qualcuno bussa alla porta ed entra senza che nessuno dica avanti.

"Che ci fa qua la preside?" Chiede Naomi.

Cazzo... Sarà qua per quello che è successo prima con Marika.

"Sto cercando la signorina Dallas"

Merda. Marda . Marda.

"Eccomi" alzo il braccio.

Ma perché diavolo non mi sono nascosta?

"Venga con me" mi ordina.

Io annuisco e mi alzo dal banco. Tutti i miei compagni mi guardano con un sorrisetto divertito mentre che Hayes e Naomi sono gli unici che mi guardano preoccupati.

Seguo la preside per tutti i corridoi fini ad arrivare nel suo ufficio. Appena la porta si apre vedo Marika la puttana che mi guarda divertita.

La  prossima volta la uccido.

"Si sieda prego" annuisco e mi siedo.

"Mi è stato riferito che c'è stata una rissa fra di voi" lo sguardo è accusatorio e m'intimorisce parecchio.

"Ha cominciato Yanika" dice subito l'oca per pararsi le piume.

"Cosa? Non è affatto vero sei tata tu"

"Sentite ragazze ora voglio parlare individualmente con ogni una di voi e poi vi sedete entrambe qui e ne discutiamo per bene"

La preside mi fa uscire dal suo ufficio e incomincia ha parlare con Marika.

"Dallas tocca ha te" mi richiama.

Mi alzo dalla mia sedia ed entro nell'ufficio pieno di foto con cani e gatti.

"La signorina Gold aspetta fuori quindi ora mi racconti tutto"

Racconto per filo e per segno tutto quello che è successo e alla fine la preside mi guarda abilita restando in totale silenzio.

"Senta, se non mi vuole crede Okay, io sono stata onesta e sono stufa di questa vita di merda, i problemi mi perseguitano quindi si mi aggiunga una punizione alla catasta dei miei problemi e mi lasci andare" dico esaurita.

Non c'è la faccio più, voglio risolvere i miei problemi non averne di più.

"Che altri problemi ha?" Mi chiede dopo un quarto d'ora di silenzio.

"Non sono affari suoi " sputo fuori le parole.

Prima fa la gradasse e ora perché le ho detto che ho una marea di problemi si addolcisce? Ma che vada a morire sotto un ponte.

"M'interessa quindi ora racconta" mi ordina.

"Se lo può anche scordare sono fatti miei" odio la gente impiccione.

Una scodella di cazzi suoi mai?

"Da qui non esci finché non parli"

"Non è giusto" sbuffo rassegnata. "Vuole davvero conoscere i miei problemi? Bene. Sono stata adottata, ho scoperto che i miei veri genitori sono stati uccisi da due persone molto vicine a me e so che fra nemmeno un mese sarò in pericolo di vita pure io"

La preside resta basita, non dice niente.

"Ora che fa? Non parla?" Ringhio.

"Mi sa tutto di una grand cazzata!"

Spalanco gli occhi a questa sua affermazione, c'è ma fa sul serio? Oggi vogliono  venire presi ha calci nel culo tutti?

"Se non mi crede può pure chiedere a tutti i miei amici e può pure chiedere a tutta la scuola se è vero che sono stata adottata" cerco di stare calma.

Oggi la pazienza non vuole essere dalla mia parte.

La donna resta in silenzio, sembra stia riflettendo sulle mie parole. Spero che con un po' di riflessione inizi ha credermi.

"Ti credo" dice in fine.

Si alza dalla sedia girevole rossa e va verso la porta per far entrare quella vipera di Marika.

"Allora?" Chiede con un sorrisetto malizioso.

"Allora tu Marika resterai un pomeriggio qui ha pulire le aule dell'ala ovest e tu Yanika puoi andare" dice la preside.

Resto piuttosto sbalordita e godo davvero tanto per le parole della preside. Marika punita e io no. Uno a zero per la mora.

"La ringrazio, ora me ne torno in classe"

"Cosa? Perché?" Chiede infuriata la bionda.

Io esco dall'ufficio senza ascoltare il resto della conversazione fra l'oca e la preside.

Gironzolo un po' per i corridoi visto che fra neanche cinque minuti ci sarà la pausa.

Vado al mio armadietto mentre controllo i miei social sul telefono. Visto che mi annoio faccio un video hai miei piedi da mettere su snapchat.

Metto via i libri e prendo quelli per le lezioni dopo.

Visto che in giro non c'è nessuno ne approfitta e vado verso la mitica macchinetta dove mi prendo una barretta al cioccolato con una Monster.

Il rumore fastidioso della campanella mi assorda è una mandria di studenti esce fuori dalle aule quasi travolgendomi.

Faccio lo slalom fra le persone e finalmente arrivo all'uscita per arrivare in cortile.

Stranamente grazia alla mia sbadataggine metto un piede male sullo scalino e perdo l'equilibrio  iniziando a 'volare' giù dagli scalini. Mollo tutto quello che c'è nelle mie mani con la speranza d'attirare con le mani così da non picchiare il muso.

Prima di raggiungere il pavimento qualcuno mi afferra evitandomi di spiaccicare il muso sull'erba.

"Sempre sbadata" sento ridacchiare in sottofondo.

Alzo lo sguardo e incontri gli occhi azzurri del migliore amico di Cameron.

"Grazie" mi gratto la nuca dall'imbarazzo.

Raccolgo le mie cose ormai sparse ovunque e mi dirigo con Nash verso il nostro gruppetto d'amici.

"Per fortuna che C'ero io o avresti fatto una figuraccia"

"Grazie mio cavaliere dall'armatura di bronzo" rifaccio

"Di bronzo? Io ho l'armatura d'oro" fa l'altezzoso.

"D'accordo" lo accontento mentre rido di gusto.

Una volta raggiunto il nostro solito gruppetto d'amici mi fiondo sulla schiena di Cam che appena gli arrivò addosso pianta un verso acuto e molto ridicolo.

"Che sono sti versi?" Ridacchio mentre mi siedo al suo fianco.

Lui non risponde, si limita ha girarsi verso di me con un sorriso smagliante da farmi perdere il fiato per poi darmi un piccolo è morbido bacio sulla fronte.

Un semplice tocco mi fa rabbrividire. Sono davvero contenta d'aver lasciato uscire i miei sentimenti per lui, lo amo e so che è quello giusto.

"Dopo vieni alla partita?" Domanda un po' frustrato.

Ha lui piace tantissimo il suo sport, solo che venire ha sapere così dall'ultimo d'avere una partita fa un po' incavolare.

"Certo che sì, io e Nao faremo il tifo per voi"  cerco di motivarlo un po usando un tono ispiratore.

"Non vedo l'ora di vederti negli spalti mentre urli il mio nome" ridacchia maliziosamente.

In questa frase c'è un doppio senso e lui l'ha fatto apposta.

"Sei un pervertito" gli tiri un luglio sul braccio sinistro.

"Non ho detto niente" alza le mani in segno di difesa mentre che sul viso tiene quel sorrisetto malefico.

"Mmh" mugugno.

Per il resto della pausa parliamo della partita che si terrà fra qualche ora anche se ha me ad un certo punto è entrato un testa il pensiero Polizia. Abbiamo consegnato le prove, ma ancora non è cambiato niente, non hanno ancora agito e questo mi preoccupa.

So che tutte le prove gliele abbiamo appena dare, ma mi aspettavo che andassero più veloce, manca sempre meno alla fine della scuola e al mio compleanno e questo mi spaventa parecchio.

Devo cercare di non pensare a queste cose, tutto si sistemerà, le prove sono state date e la polizia agirà.

Meglio che cerco d'auto convincere il mio cervello.

Spazio autrice:

Aggiornamento notturno e anticipato.

Ho potato un capitolo in più perché oggi è il compleanno di un uomo fantastico che fa parte di me. AUGURI CAMERON.
I love you❤️❤️🍀

Scusate gli errori, ho corretto un po' ma visto che sono stanchissima non so quanti stravacchino ho dimenticato.

TANTI AUGURI A TE
TANTI AUGURI A TE
TANTI AUGURI AMORE MIO
TANTI AUGURI A TE ❤️❤️💕

+22 il mio uomo cresce in fretta

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