Mi sento schiacciare, il respiro mi manca e il corpo è assente, mi sembra d'avere addosso una massa di più di 40 kg. Mi sento soffocata.

Cerco di dimenarmi, ma ogni mio movimento è invano, quando all'improvviso i miei occhi si sbarrano e vedo qualcuno disteso sopra il mio corpo.

Il primo istinto mi dice di gridare, ma alla fine capisco di chi si tratta. Perché è sopra di me?

"Spostati non riesco a respirare" cerco di tirare fuori il massimo della mia voce, ma per mia sfortuna mi sento così soffocata che non riesco ha parlare forte, così decido di passare alle maniere forti.

Ho un solo braccio libero così lo uso per tirargli i capelli, magari così si sveglierà.

"Ahi ahi ahi" urla mentre rotola giù dal mio corpo. Finalmente riesco a respirare e sentire il mio corpo.

"Ma perché mi hai tirato i capelli" piagnucola trovandosi la testa dolorante.

"Mah, non saprei mi stavi solo soffocando con tutto il tuo peso" dico acida.

"Scusa" la sua faccia è davvero dispiaciuta e confusa. "Comunque al mattino potresti prenderti una bustina di zucchero per almeno sembrare più dolce" sbuffa alzandosi dal letto.

"Io sono dolce, ma non con te" mi alzo pure io e con passo veloce gli rubo il bagno.

"Ehi!" Brontola "prima le signore" ridacchio falsamente.

Lascio cadere l'acqua tiepida sul mio corpo mentre mi preparo psicologicamente per oggi.

Oggi magari incontrerò il killer che ha ucciso i miei genitori, magari invece incontrerò un semplice tizio innocente che ha perso due dei suoi amici.

Mi asciugo per bene per poi indossare del leggins neri, con una maglietta bianca con le maniche nere e un taschino sul seno sinistro. Aggiungo un po' di trucco e mi liscio i capelli. Ora sono pronta.

Lascio il bagno libero per Cam e mentre lo aspetto accendo la televisione e mi ritrovo su un canale chiamato Italia uno dove stanno trasmettendo Heidi.

Questo cartone animato lo guardavo quando ero piccola e mi ricordo a memoria la canzone.

Devo dire che sentire la trasmissione in italiano mi fa davvero strano.

Resto concentrata sulla televisione e dopo un attimo mi torna in mente che il tutto è stato girato in Svizzera, Heidi proviene dal Canton Grigioni.

Sì in geografia sono più meno brava, in fondo io voglio vedere il mondo, ma se non conosco la geografia non posso andare da nessuna parte.

"Che stai guardando? Heidi?" Ridacchia sotto i baffi.

"Si qualche problema?" Inarco le sopracciglia e lui scuote la testa. "Bene, ora si può andare. Facciamo un giro per la città e poi ci dirigiamo verso Losone"

"Noleggiammo una Macchina?" Chiede appena usciamo dal Hotel.

"Vediamo"

Facciamo la lunga discesa a piedi e arriviamo su una stradina che in questo momento è abbastanza trafficata, ci sono molti ragazzi che stanno andando a scuola e ho pure notato che molti ci stanno guardando.

Che cazzo hanno da guardare sto sfigati?

"Andiamo di qua?" Chiedo attirando l'attenzione di Cameron che sta guardando una ragazza mora non molto alta e con gli occhi a rana.

"Si, andiamo di là" inizio a incamminarmi e finiamo in una parte vecchia della città.

La parte pedonale è fatta di ciottoli e davanti a noi c'è una chiesa abbastanza grande.

Bene ora dice si va?

"Scusi, da che parte è il centro?" Chiedo ad una signora anziana con il mio italiano strano.

"Da quella parte" ci indica col braccio la direzione.

"Mille grazie" dico

Era grazie mille stupida!

Ops, la vocina ha ragione.

Percorriamo un altro discesa e ci ritroviamo in una piazza molto grande e anche qua la parte pedonale è fatta in ciottoli.

Qui c'è tutta una via di negozi che sta per aprire.

"Facciamo colazione visto che mi hai portato via dall'Hotel senza avermi fatto riempire il pancino?" Mi supplica Cameron.

Io mi limito ad annuire e con molta calma cerchiamo un posto dove fare colazione.

Arriviamo in una panetteria chiamata 'al Porto' e si trova proprio in riva al lago.

Mi piace questo posto.

"Buongiorno" dice una cameriera col grembiule rosso e i capelli arruffati avvolti in una coda.

"Buongiorno" sorrido a trentadue denti.

"Io vorrei quel tortino alle fragole con una cioccolata mentre che per lui..."

Questo tempo che passerò con lui sarà molto lungo visto che devo fargli pure da traduttore.

"Cosa vuoi?" Chiedo

"Un cornetto al burro e un latte macchiato" dice

Ripeto la sua comanda alla signora che poi ci fa accomodare ad un tavolo in terrazzo visti che oggi è una bella giornata e fa anche piuttosto caldo.

"È bello questo posto, è molto diverso da New York" sorride dolcemente.

Io non rispondo, ho già parlato troppo con lui.

"Dai ti prego parlami... Almeno per questa settimana poi puoi tornare nel tuo silenzio"

"Sei tu che hai deciso di fregare il biglietto a Justin quindi ti attacchi se sto in silenzio" uso il solito tono freddo.

Lui si ammutolisce e io mi concentro sulla musica che proviene da una radio all'interno del locale.

La canzone mi è davvero familiare e quando capisco che è una canzone del mio migliore amico scatto in piedi.

"Questa è una canzone di Justin" urlo facendo girare tutte le persone nella mia direzione.

"Si è vero hai ragione" dice debole

"Devo assolutamente scrivergli che pure in Svizzera lo ascoltano" mi risiedo al tavolo tirando fuori il telefono per scrivere un messaggio al mio migliore amico.

"Tu conosci Justin Bieber?" Si avvicina a me una ragazza che avrà uno o due anni meno di me.

"Si è il mio migliore amico" sorrido dolcemente

"Non ci credo" si mette le mani sul volto.

"Se vuoi ti faccio vedere una foto" dico sempre nel mio italiano strambo

"Oddio si, se non disturbo"

"Niente disturbo tranquilla" sorrido aprendo il rullino foto.

Cerco una delle tante foto con Justin e gliela mostro

"O santo cielo... Ho incontrato la sua migliore amica" dice talmente in fretta che ho capito la metà di quello che ha detto.

"Ecco a voi"
Arriva la cameriera con la nostra comanda.

"Grazie" dice Cameron e lei va via.

Non ci credo Cam sa dire qualcosa in italiano.

"Ma Justin qui è molto famoso?" Chiedo curiosa alla ragazza che mi sembra un po' troppo eccitata.

"Si, sono uscita solo due canzoni ma già moltissime persone lo amano" Wow, il mio amico ha fatto successo davvero in pochissimo tempo, io l'ho sempre detto che avrebbe fatto successo perché è davvero un ragazzo telentuoso .

"So che posso sembrare invadente ma posso fare una foto con te?" Chiede la giovane

"Certo, poi ne faccio una col mio telefono che poi gliela mosto a Justin"

Ha queste mie parole la ragazza sbarra gli occhi e dall'emozione quasi le scendono le lacrime.

"Justin saprà che esisto, comunque mi chiamo Irene Maggioni"

Scattate le foto la ragazza si dilegua e subito invio posto la foto su Instangram taggando Justin e la ragazza.

'Oggi ho incontrato una tua fan, persino qua in Svizzera ti amano... Mi manchi e ricordati che appena ti vedo ti devo strozzata' questa è la 'descrizione' che ho messo alla foto.

In poco tempo raggiungo moltissimi mi piaci e ricevo pure tantissimi commenti, ma in questo momento non mi va di leggerli, ora voglio godermi la mia colazione.

"Era molto energica la ragazza" ridacchia il moro sentito difronte a me.

"Era eccitata" preciso

Lui fa spallucce e beve il suo latte macchiato.

Io assaggio la mia comanda e devo dire che è molto buono.

Finita la colazione torniamo in quella piazza dove ci sono i negozi e io inizio con lo shopping mattutino.

Entro in tutti i negozi dove vendono vestiti e alla fine mi ritrovo con cinque sacchetti piuttosto pieni.

"Primo o poi i soldi finiscono" brontola

"Ma zitto" lo fulmino con lo sguardo e lui torna nel suo silenzio.

Perlustriamo un po' la città quando guardò l'orario e decido che sia meglio andare verso Losone.

"Andiamo a Losone?" Chiedo

"Prendiamo un'Auto?" Chiede speranzoso

"Dove?" Chiedo

"Boh, cerchiamo un posto" annuisco e inizio a seguirlo.

Non so come, ma alla fine abbiamo trovato un posto dove ci hanno noleggiato una macchina.

Poso i miei sacchi nel bagagliaio e mi siedo al posto del passeggero.

"Via Arbigo" dico mettendo la via già nel GPS del telefono.

Partiamo seguendo la vocina irritante che proviene dal mio cellulare.

Le strade stanno tornando traffichiate suppongo perché i lavoratori e gli studenti si stanno dirigendo da qualche parte per la pausa pranzo.

Qui funziona tutto in modo strano, qui è tutto molto diverso dalla mia città però mi piace e parecchio.

"Non so te ma io ho fame" rompe il silenzio Cam

"In via Arbigo siamo arrivati, possiamo parcheggiare in questo ristorante, mangiamo e poi andiamo da questo Enea" continua

"Va bene"

Mangiamo entrambi la pizza e devo dire che è davvero buonissima, è cento volte meglio che quella in amarica, qui c'è proprio la pizza fatta all'italiana.

So che in Ticino nelle maggior parte delle pizzerie ci lavorano degli italiani.

Soddisfatti paghiamo e usciamo dal locale. Decidiamo di lasciare la macchina al ristorante e di proseguire a piedi visto che in un paio di metri siamo arrivati.

Dobbiamo fare una salita piuttosto faticosa, ma alla fine arriviamo davanti ad una casa che sembra davvero bella. Da dietro il cancello s'intravvede già una parte del grande giardino.

"Pronta?" Chiede Cam

"Non proprio" tremo con la voce.

Sono a dir poco spaventata, però so che devo suonare quel maledetto campanello se voglio sapere qualcosa in più sui miei genitori.

"Se vuoi possiamo aspettare ancora un momento" mette la mano sulla mia spalla per darmi conforto.

Il suo tocco mi provoca dei brividi salire su per tutta la colonna vertebrale.

Faccio più respiri profondi e alla fine parto con poca convinzione e schiaccio il pulsantino chiamato campanello.

Il terrore sale e senza rendermene conto prendo la mano di Cameron e la stringo con molta forra.

Ho paura e non poca, chissà come sarà quest'uomo e soprattutto chissà se è stato lui ad uccidere mia madre e mio padre, forse non è stato lui ma sa qualcosa.

Fra poco scoprirò tutto almeno spero.

"Andrà tutto bene" sussurra dolcemente Cameron.

Io annuisco a rallentatore e cerco di rilassarmi un po'.

Vedo una sagoma dietro alla porta che inizia ad aprirsi con tanta lentezza da farmi ribaltare lo stomaco.

Quando la porta arriva alla massima apertura riusciamo a vedere un uomo molto bello e alto. I suoi capelli sono neri e gli occhi blu mare, porta un po' di barba sul volto ed è vestito abbastanza elegantemente.

Sarà appena tornato dal lavoro perché sul suo profilo Facebook ho visto che oggi pomeriggio non dovrebbe lavorare.

Si sono una stalker.

"Salve, avete bisogno?" Rompe il silenzio che si era creato

"Tu... C'è lei è Enea?" Chiedo in un misto di lingue.

"Si sono io" mi risponde in inglese per facilitarmi la situazione.

"Voi siete?" Chiede interrogativo

"Yanika e Cameron Dallas" a questa presentazione il suo volto sbianca e se potesse scapperebbe sulla luna.

"Che ci fate voi due qua?" Sembra confuso e posso capirlo.

"Dobbiamo parlare con te" interviene Cam

"I vostri genitori sanno che siete qua?" Usa un tono severo.

"No e tu non glielo dirai" lo guardo minacciosa

"Ci fai entrare?" Sbuffa Cam

"S-si entrare" balbetta preoccupato.

La casa è gigantesca e le mattonelle sul pavimento sono tutte rosse, credo sia fatti di terra cotta o qualcosa del genere.

"Sedetevi pure sul divano" noi ubbidiamo e ci sediamo comodi sul suo bel divano rosso.

"Avete sere?" Sembra più tranquillo

"Si" rispondono in Coro

"D'accordo, acqua?"

Io annuisco e pure Cam lo fa.

Enea si allontana per andare verso la cucina lasciandoci soli.

"Avremo risposte ne sono sicuro" sorride dolcemente con il suo fantastico sorriso.

Ha fatto bene ha pretendere il biglietto di Justin, ti stai ammorbidendo leggermente e grazie a questi giorni che passerete insieme magari libererai definitivamente i tuoi sentimenti.

Questo non è il momento per pensare hai sentimenti!

L'uomo torna e ci porge due bicchiere pieno d'acqua.

"Allora, di cosa volete parlarmi?" Chiede con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Ti dicono niente i nomi Rachele e Romeo?"

Autrice:

Zan zan zan 😘😌

Vi lascio con l'ansia di sapere che succede hahah

Sono crudele lo so 😂

Vi chiedo perdono e ci vediamo al prossimo capitolo ❤️