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~36~

È sempre più vicino a noi, e il suo sguardo serio resta puntato su di me, inizio ad avere paura.

"Yanika" esclama serio fermandosi ha pochi centimetri da noi.

Io resto in silenzio, lo guardo spaventata e confusa alla stesso tempo.

"Vieni con me" guardo tutti i miei amici che guardano la scena confusa.

"Muoviti è importante" ordina.

Non me lo faccio ripetere una terza volta, così mi alzo dalle comode gambe di Matt e mi avvicino a Cameron che afferra il mio braccio e inizia a trascinarmi lontano dal nostro gruppo per andare in un posto a me sconosciuto.

"Che succede? Dove stiamo andando?" Chiedo spiegazioni.

"Lo vedrai ora cammina" dice in modo serio trascinandomi dentro la scuola.

Mi fa paura questo suo comportamento.

Ci fermiamo d'avanti all'aula d'informatica e Cam la spalanca spingendomi dentro e chiudendo la porta alle sue spalle.

Ma che diavolo sta succedendo?

La classe è tutta buia, c'è solo una luce proveniente da un computer.

Mi sembra d'essere dentro un film dell'orrore... Ora mi uccide?

"Siamo qua" dice a qualcuno, ma io non vedo nessuno.

"Che sta succedendo?" Chiedo in stato confusionario.

"Bene allora venite qua" sento una voce femminile nell'ombra.

Che succede? Aiuto

Cam mi passa affianco andando verso il Computer luminoso, ma poi si ferma per guardarmi.

"Che fai non vieni?" Chiede e io lo raggiungo.

Ci avviciniamo allo schermo luminoso e solo ora mi accordo della ragazza coi capelli blu che sta facendo qualcosa col computer.

Osservo la ragazza è subito mi viene in mente la descrizione di Taylor.

"Lei è Amanda" dice Cam.

"E io sono ancora la ragazza confusa che è stata trascinata per tutta la scuola senza aver avuto ancora una spiegazione" incrocio le braccia al petto.

"Oh sì scusa, ora ti spiego tutto" prende due sedie e ci sediamo.

"Hai in mente quando ci siamo intrufolati o meglio quando mi sono intrufolati negli archivi della polizia?" Chiede rendendomi sempre più confusa.

Annuisco soltanto.

"Bene, ho scoperto che tengono un computer con dentro tutte le informazioni che ci sono dentro gli archivi, così ho riflettuto molto a lungo e mi è tornata in mente Amanda.
Lei è una ragazza che non viene considerata da nessuno, suppongo che anche tu non ti sia mai accorta di lei, ma tornando al discorso... Amanda è un genio nella tecnologia e ci può aiutare ad entrare nel computer degli archivi e trovare tutte le informazioni che stiamo cercando" dice sorridendomi.

Elaboro le sue parole e appena capisco tutto il suo discorso mi spunta un sorriso sul viso.

"Oddio non ci posso credere" quasi urlo.

"Prima d'esultare dobbiamo vedere se ci riesco" sussurra la ragazza. Sempre terrorizzata da noi.

"Tu c'è la farai" la incoraggia Cameron.

"Ma adesso ci sono le lezioni non possiamo incontrarci dopo scuola?" Chiede sempre sussurrando la ragazza coi capelli blu.

"No, sono andato a farmi fare tre permessi, quindi finché non invaderai il sistema della polizia e noi non avremo le risposte alle nostre domande non ci muoveremo da qui" dice Cam e la ragazza riesce solo ad annuire.

"Perciò mettiti al lavoro"

Il tempo passa e l'ansia sale, siamo qua da due ore ormai, Cameron continua a camminare avanti e indietro con un espressione seria e se continua con quest'agitazione fra un po' mi viene la nausea.

La ragazza dai capelli blu e l'apparecchio ingombrante non distoglie mai lo sguardo dal computer, qualche volta cerco di dare un occhiata allo schermo ma non capisco niente così torno al mio posto.

Le mie gambe saltellano da sole e le mie mani tremano, spero di poter arrivare ad una conclusione, questa tensione e quest' ansia mi stanno divorando l'organismo.

Ho bisogno d'assumere zuccheri o penso che fra un po' mi sento male davvero.

"Vado a prendermi qualcosa da mangiare, voi volete qualcosa?"

"No" dicono in coro i due.

Esco chiudendo nuovamente la porta, i corridoi sono deserti, tutti saranno in classe per l'ultima ora.

Percorro diversi corridoi finché arrivo finalmente alla macchinetta.

Osservo tutte le 'pietanze' una per una, ma alla fine la barretta al cioccolato con dentro qualcosa di strano attira la mia attenzione. Inserisco i soldi e premo il tasto '35'.

La mitica barretta cade e io allungo il braccio per prenderla.

"Forse è meglio prendere anche qualcosa da bere" penso ad alta voce.

Tanto nessuno può sentirmi, sono tutti in classe.

Prendo anche un coca cola e torno nell'aula.

Stranamente se non facevo un qualche scontro con qualcuno non ero felice...

Mentre giravo l'angolo sono andata ha sbattere contro qualcuno.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo una banda rosso fuoco che mi cade in faccia.

"Questa è mia" dice una voce conosciuta.

Chi mai potrebbe portare una bandana se non Taylor.

"Riprenditela pure io non la voglio" sembro quasi disgustata.

"Ti fa schifo per caso?" Fa lo sguardo da killer.

"No" faccio un passo in dietro.

"Sarà meglio per te" ridacchia. "Ma che state facendo tu e Cameron? Siete spariti" chiede interrogativo.

"Stiamo facendo delle cose davvero importanti, quando avremo finito vi diremo tutto"

"D'accordo, ma sbrigatevi perché sono curioso e poi c'è Carter che sembra impazzito, lui è davvero curioso, vuole assolutamente sapere che state combinando"

Non so perché, ma in questo momento mi sono immaginata carter versione segugio, col muso e le orecchie da cane come in uno degli effetti di Snapchat.

"Faremo il più in fretta possibile, credimi anch'io sono davvero curiosa di sapere il risultato finale, l'ansia mi sta divorando l'organismo"

"Tengo i pugni per qualsiasi cosa voi stiate facendo" dice grattandosi la guancia in modo confuso.

"Grazie, puoi dire a Matt che quando qui abbiamo finito lo chiamo?... Ora vado"

Taylor annuisce e io affretto il mio passo per tornare nell'aula d'informatica per vedere se ci sono novità.

Spalanco la porta della classe buia, trovo Cameron seduto con aria dispersa nei pensieri e Amanda incollata allo schermo luminoso.

Mi avvicino alla ragazza mentre divoro la mia barretta.

"Ci sono novità?" Mi siedo accanto a lei mente mordo l'ultimo pezzo di quella squisita barretta al cioccolato.

"Si, mi manca solo un codice e sono dentro gli  archivi" dice seria.

Questa ragazza mi fa quasi paura, sbuca fuori dal nulla e quando parla mi mette i brividi.

"Perfetto" le sorrido, ma lei nemmeno lo nota perché non distoglie nemmeno per un secondo lo sguardo dal computer.

Mi avvicino a Cameron che sembra non essersi nemmeno accordo che sono sono tornata, mi siedo al suo fianco per poi prendergli la mano e appoggiare la testa sulla sua spalla.

Sento il suo respiro profondo aumentare di ritmo e il suo cuore battere all'impazzata.

Lui mi stringe la mano come se non volesse più lasciarmi andare.

Il suo sguardo resta perso nel vuoto, mentre che il suo corpo è consapevole della mia presenza così mi tiene stretta a lui.

Sono sempre più convinta d'essere io la ragazza impossibile, e credo che resterò tale, io Cam riesco a vederlo solo come un fratello... Io e lui siamo cresciuti insieme come dei veri fratelli e non credo che adesso che si sa più meno la verità su di me le cose possano cambiare.

Smettila di dire cavolate... Le cose cambieranno cara mia! Anche tu lo sai ma non lo vuoi ammettere... Prima o poi lascerai Matthew e correrai fra le braccia di Cameron.

Sparisci dalla mia testa vocina fastidiosa, smettila d'invadere la mia testa con queste cavolate.

"Ragazzi sono entrata" attira la nostra attenzione la ragazza dai capelli blu.

Sia io che Cam schizziamo in piedi e corriamo verso la ragazza.

"Cerchia sotto Yanika Dallas" dice ansioso Cameron

"Qui c'è una cartella col tuo nome" dice cliccando l'icona

"Si possono stampare?" Chiedo.

"No, se ne accorgerebbero..." Dice dispiaciuta la ragazza.

"Facciamo le foto"

Tiro fuori il mio telefono e prima di leggere tutto il contenuto di quelle pagine inizio a fotografare lo schermo.

Non c'è tanta roba, ma quello che c'è è già una pista.

"Yanika Parker" sussurra Cam.

Guardo lo schermo e non so cosa dire.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo, e i miei occhi si riempiono di lacrime.

Non so che mi sta succedendo, il mio corpo sta reagendo in un modo parecchio strano.

"Mi leggete quello che c'è scritto?" Chiedo con voce tremolante.

Mi siedo sulla sedia perché non riesco più a reggermi in piedi.

"Qui parlano di una signora di nome Susan Parker che vive ad Orlando, questa signora a 65 anni" dice Amanda "poi più in giù parlano di due ragazzi, Romeo e Rachele che sono stati uccisi il 17 giugno e il caso è stato archiviato senza mai essere stato risolto" continua la ragazza.

"Sono morti quattro giorni dopo la mia nascita" dico con voce spezzata

Mi gira la testa, vedo tutto sfocato e all'improvviso vedo tutto nero.

"Yanika... Svegliati... Cazzo Yanika" sento delle voci, ma mi sento troppo debole per aprire le palpebre.

"Ti supplico apri quei fottuti e bellissimi occhi" qualcuno mi scuote e alla fine apro gli occhi.

Appena vedo il viso di Cam lo avvolgo in un abbraccio e scoppio in lacrime, non so dove sono, l'importante è che c'è qui lui con me.

Le sue braccia mi stringono forte rassicurandomi e facendomi sentire al sicuro.

"Che è successo?" Sussurro al suo orecchio.

"Dopo aver scoperto delle cose su di te ti sei sentita poco bene e sei svenuta per circa cinque minuti"

Pensavo di più.

Ora so più meno chi sono, sono sicura che se troverò questa Susan potrò avere più risposte.

"Voglio trovare questa Susan" dico mentre mi asciugo le lacrime e mi allontano dalle sue braccia.

"Amanda posso chiederti un altro favore?" Chiedo gentilmente. O almeno credo d'essere stata gentile.

"Certo, dimmi pure" sorride lievemente.

"Potresti trovarmi delle informazioni su Susan Parker? Vorrei incontrarla"

Suppongo che quella signora sia mia nonna.

"Certo, ma posso farlo più tardi da casa mia?" Chiede esausta.

Mi sembra gusti darle una pausa.

"Certo, puoi prenderti anche un po' di tempo basta che non mi fai aspettare troppo" la ragazza annuisce e se ne va lasciando soli me e Cameron.

"Quindi appena saprai qualcosa in più su quella persona partiremo per l'avventura?" Chiede.

"Partiremo?" Chiedo confusa.

"Certo, non ti lascio mica andare da sola, io ti seguirò ovunque" sorride dolcemente.

"Grazie" sussurro.

Usciamo dalla scuola che per fortuna era ancora aperta per via di certi corsi parascolastici.

Nei parcheggi ci sono pochissime auto e fra quelle c'è quella di Cameron.

Apre la macchina ed entriamo.

Durante il tragitto verso casa stiamo in silenzio, io resto immersa nei miei pensieri, sto elaborando quello che è successo oggi.

I due signori che avevo incontrato in Canada avevano ragione, io sono figlia di due morti e la cosa più buffa, c'è per modo di dire buffa è che non si sa nemmeno come e chi sono stati ad uccidere quei due poveri ragazzi.

Voglio scoprirlo . Io Scoprirò chi a ucciso i miei veri genitori, ma prima voglio incontrare la mia vera nonna.

Una volta arrivati a casa io mi rinchiudo direttamente nella mia stanza senza salutare nessuno, ho bisogno un po' di tempo per elaborare.

Sarò rimasta con lo sguardo fisso verso il soffitto per almeno due ore e adesso credo sia meglio attivarmi visto che mi è pura arrivata la fame.

Prendo il mio cellulare e vedo tre chiamate perse da Matt così prima d'andare a sgranocchiare qualcosa decidi di chiamarlo.

Metto il codice ed entrò nella rubrica telefonica e schiaccio il suo nome.

Dopo tre bip qualcuno risponde dall'altra parte della cornetta .

"Yanika ma che fine hai fatto, mi sono preoccupato tantissimo" mi rimprovera in modo preoccupato.

"Scusa, è che ho passato tutto il tempo con Cameron..." M'interrompe.

"Con Cameron? A fare cosa?" Non mi dite che ora è pure geloso di Cam.

"Eravamo in aula informatica con quella ragazza Amanda che ci ha aiutato ad entrare negli archivi di polizia per trovare informazioni su di me" dico.

Credo che anche lui si sia accordo di quello che prova Cameron per me, credo che sia per questo che è anche più geloso di lui.

"Che hai scoperto?" Chiede in modo ansioso.

Gli racconto tutto quello che ho scoperto su di me e sui miei genitori e devo dire che da parte sua mi aspettavo una reazione diversa, sembrava quasi indifferente come se non gliene fregasse niente.

"Mi dispiace tantissimo, e ora che farai?" Chiede

"Incontrerò questa Susan è scoprirò chi ha ucciso i miei veri genitori" dico.

"Io ti starò sempre accanto ricordatelo"

"Grazie"  mi spunta un sorriso sul viso.

La chiamata termina così metto il telefono in carica e vado al piano di sotto per mangiarmi qualcosa.

"Giusto in tempo per la cena" sorride mia mamma e io ricambio con un sorriso falso.

Mi siedo al mio posto vicino a Cameron che mi guarda dispiaciuto.

Lui sembra più comprensivo è preoccupato per me che Matt.

Perché lui ti ama davvero idiota

Non do peso alla vocina e inizio a mangiare la bistecca depositata nel mio piatto.

"Che avete fatto di bello dopo la scuola?" Chiede nostro padre.

"Io mi sono allenato un po' col basket e Yanika è rimasta a guardarmi" dice.

Hai nostri genitori non diremo niente sulle nostre ricerche.

Narratrice:

Che succederà in seguito?

Troverà questa Susan?

Se avete domande da farmi scrivetemi in privato e nei commenti, sarò felice di rispondervi 💕

Scusate come sempre per eventuali errori 😁 e che dire ci si sente al prossimo capitolo ❤️

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