~26~
Devo dire che che non ho dormito niente questa notte, nonostante io fossi davvero stanca.
Una volta rientrati a casa mia madre cià fatto una specie di interrogatorio su Adam e poi ci ha lasciato ritirarci nelle nostre stanze.
Io ho passato la notte immersa nei pensieri, ho pensato a tutto quello che voglio sapere da parte dei miei genitori, ha quello che mi ha sussurrato Cameron ieri nell'orecchio e a tutte queste somiglianze con sconosciuti.
Voglio avere risposte e le voglio avere oggi... Sono stufa di farmi tutte ste seghe mentali, voglio tornare con la mente libera.
Oggi è il giorno in cui avrò le risposte anche se nessuno vuole darmele!
Non ho idea di che ora sia, ma non riesco più a stare nel letto, tutta l'ansia che c'è nel mio corpo non mi permette di restare giù rilassata. Scendo dal letto con una velocità assurda, non mi sono mai alzata così velocemente.
Per via della velocità per un momento vedo tutto nero e mi gira la testa, ma per fortuna questa sensazione svanisce subito.
Mi avvicino all'armadio in cui ho depositato i miei vestiti per questa settimana, prendi dei leggins neri e una felpa del medesimo colore, apro un cassetto prendo la biancheria intima e come d'abitudine vado in bagno a lavarmi e a sistemarmi.
Esco dal bagno coi capelli ancora un po' umidi, oggi non mi va di asciugarli.
Scendo la scala a chiocciola e vado in cucina per prepararmi la colazione, quando il mio occhio cade sull'orologio. Sono le sei e trenta del mattino...
Io sono pazza, è prestissimo cosa faccio in piedi a quest'ora?
Ormai il sonno non c'è quindi mi preparo della cioccolata e del pane con sopra la Nutella. Oggi ho fame... Forse perché ieri sera ho stuzzicato solo un pochino alla festa.
Mi siedo a tavola, mi sento terribilmente sola, l'unico rumore che si sente è quello stupido orologio e il mio cucchiaino che gira dentro la tazza.
"Buongiorno" dice mia mamma entrando in cucina.
"Ciao..." Rispondo tenendo lo sguardo sulla tazza.
Ma non poteva svegliarsi Matt o Cam?
"Va tutto bene tesoro?" Chiede sedendosi accanto a me con la sua grande e grossa tazza di caffè.
Secondo lei posso stare bene sapendo che la mia famiglia mi sta nascondendo qualcosa?
"Mai stata meglio" ironizzino finendo il contenuto dentro la mia tazza.
Mi alzo da tavola ed esco dalla cucina.
"Tesoro aspetta" dice mia madre.
"Cosa vuoi? Lasciami in pace!" Dico.
Voglio avere risposte, ma voglio averle con tutta la famiglia riunita non solo con qua mia madre.
Torno in camera mia e mi lanciò sul letto per poi prendere il mio libro e leggerne un po', mi mancano due capitoli e passo al prossimo libro.
Sento gli occhi pesanti e alla fine faccio cadere il libro sul mio volto per poi crollare in un sonno pesante.
Quando dormo entro nel mio mondo perfetto, dove i problemi non esistono e i desideri si avverano.
Una specie di paradiso tutto mio.
"Amore" sento qualcuno sussurrare al mio orecchio.
Spalanco gli occhi ritrovandomi difronte Cameron.
"Amore?" Chiedo confusa.
"Ho detto pigrona" si difende subito.
Forse sono io che ho capito male visto che ero nel mio mondo.
"Oh"
"Sai che è la una vero?" Chiede facendomi un sorriso, che io ricambio naturalmente.
Mi tiro su dal letto per potermi sedere accanto a mio fratello.
"Perché mi hai svegliato tu e non Matt?" Chiedo.
"Matt è andato a farsi un giro nei dintorni così ne ho approfittato per svegliarti, almeno senza qua lui puoi iniziare l'interrogatorio verso i nostri genitori" dice.
Io onestamente avrei voluto avere Matt al mio fianco durante quest interrogatorio.
"Ma io volevo averlo con me"
"È una cosa in famiglia, gli racconterai tutto dopo, ma ora è miglio risolvere le cose solo fra noi" dice.
Mi sta mettendo paura è ancora più ansia di quanto non ne avessi già.
Però in fondo ha ragione, è un problema nostro che dobbiamo risolvere in famiglia.
Mi alzo dal letto, in questo momento potrei svenire per tutte l'emozioni che sto potevano.
Mi tremano le gambe e la mani, non mi è mai successo di tremare in questo modo.
Cam e io scendiamo al piano di sotto dove mia madre sta leggendo un libro e mio padre sta mangiando qualcosa dal frigo.
Ingordo.
"Mamma, papà venite qua! Yanika deve farvi delle domande" dice Cameron.
I nostri genitori si girano verso di me, quando vedono la mia espressione sbiancano per poi avvicinarsi a me.
Tutto il discorso, tutte le domande che volevo fargli le ho dimenticate per via di sta tensione.
"Tesoro che cosa vuoi chiederci?" Chiede dolcemente mia madre.
Faccio un respiro profondo mentre decido di sedermi sul divano.
"Voglio sapere che mi state nascondendo tutti voi!" Dico con voce chiara.
Mi sento leggermente meglio dopo essere riuscita a fare la prima domanda.
"Non ti stiamo nascondendo niente" dice mio padre tutto serio.
"Guardate che non sono stupida, lo so benissimo che mi state tenendo nascosto qualcosa, smettetela di comportarvi come due idioti e rispondente, senò mi farò dire tutto da Cameron" dico seria.
L'ansia che era dentro di me sparisce lasciando spazio solo alla rabbia, questa volta non farò finta di niente, io oggi saprò cosa mi stanno tenendo nascosto questi tre.
"Ma perché mai dovremmo tenerti nascosto qualcosa?" Chiede mamma.
Inarco un sopracciglio per poi fulminare i due coi occhi.
Ma mi credono così tanto stupida?
"Ditegli la verità o lo farò io" alza la voce Cam contro i nostri genitori.
Vedo le mani di mia mamma iniziare a tremare e quelle di mio padre si serrano in due pugni, mettendo in evidenza le vene sulle sue braccia.
"Noi... Ecco..." Inizia mia madre tremolante.
Ma la cosa che mi stanno tenendo nascosta è davvero così grave?
"Forza parlare" dico.
I due stanno zitti, mia madre non riesce più a parlare è mio padre non ha intenzione di rivelare niente.
"Datevi una mossa o lo farò io" minaccia Cameron.
Mi sta tornando l'ansia, ho paura.
"Non c'è la facciamo" dice mia madre scoppiando a piangere.
Questa sua reazione mi fa paura, davvero tanta paura.
"Allora glielo dico io" prende un respiro profondo e si gira verso di me, i nostri occhi sono allineati fra loro, il suo sguardo è serio e pieni di preoccupazione.
"Yanika tu non sei mia sorella" dice in una volta sola.
"Q-questo che s-significa?" La mia voce trema, non può essere quello che ha detto Cam.
"Sei stata adottata" dice Cam facendo chiarezza in tutto.
Non è possibile, io non posso essere stata adottata, e perché non me lo hanno detto prima.
Il mio stomaco si stringe e il mio cuore si frantuma, sul mio viso scorrono tante piccole lacrime salata.
"Q-quindi ho vissuto sedici anni della mia vita in una menzogna?" Balbetto.
Non voglio e non posso credere a questa situazione, perché non me lo hanno mai detto?
"Quando pensavate di dirmelo?" Faccio un urlo isterico.
Mi sento morta, come se qualcuno mi avesse portato via l'anima, questa notizia m'ha ferito troppo.
"Non te lo avremmo mai detto" dice l'uomo che finì pochi secondi fa credevo fosse mio padre.
Lo dice con un tono calmo e da menefreghista, come cavolo fa a non essere turbato.
La donna davanti a me si asciuga le lacrime e si avvicina per avvolgermi in un abbraccio, ma io per istinto le tirò uno schiaffo in pieno viso per allontanarla da me.
"Stammi lontana, statemi lontani tutti voi, mi fate schifo, vi odio!" Urlo.
Non posso restare qui con loro così corro al piano di sopra per rinchiudermi nella mia stanza.
Mi metto in un angolino accasciata e faccio uscire tutte le mie emozioni.
Piango fortissimo, mi fanno male gli occhi da tutte le lacrime che stanno uscendo.
"VAFFANCULO VITA DI MERDA" urlo tiranti un pugno al muro.
Mi sento una merda, tutta la mia vita è stata solo una bugia, chi cavolo sono io?
Conosco molta gente che è stata addottata, ma naturalmente i loro genitori glielo hanno detto già quando erano piccoli, sono io l'unica con dei genitori deficenti.
Non so più che pensare, non sono mai stata così male, questa notizia sicuramente porterà dei cambiamenti nella mia vita.
So che ci saranno cambiamento perché io voglio sapere chi sono! E chi è la mia vera famiglia.
Qualcuno bussa alla porta, ma in questo momento davvero voglio starmene sola, voglio stare sola col mio dolore.
"vai via!" Urlo.
Non ho idea di chi ci sia fuori dalla porta, può essere Cam o anche Matt, ma in questo momento proprio la solitudine è l'unica che voglio con me.
"Yanika va tutto bene?" Ora che sento la sua voce capisco che sto mandando via Matt.
"Ti prego lasciami sola" dico singhiozzando.
"Ti prego fammi entrare" chiede dolcemente.
Non posso farlo entrare e farmi vedere ridotta così.
"No, voglio stare sola" urlo.
Credo si sia arreso perché sento dei passi allontanarsi dalla porta.
Cerco d'asciugare le lacrime, ma queste voglio continuare ad uscire dai miei occhi, se continuo di questo passo resterò disidratata.
Cerco d'alzarmi da questo stupido angolino per potermi stendere sul letto, ma non ho le forze, non riesco a muovermi, sono paralizzata a terra.
Metto la mano sul cuore ormai frantumato, i battiti sono davvero lenti, sembra quasi si stia per spegnere, e in questo momento se si spegnesse del tutto non mi dispiacerebbe.
La mia vita è una bugia.
Quando ritroverò le forze tornerò a parlare con quelle due persone che mi hanno mentito per ben sedici fottutissimi anni, per chiedergli se sanno chi sono i miei veri genitori.
Sono sicura che quai due lo sanno.
Fuori sembrano due persone perfette, ma dopo oggi capisco che dentro sono pieni di segreti.
Sono ormai passate delle ore e io sono ancora in sto angolino del cazzo.
Devo assolutamente andare al bagno.
Mi alzo lentamente da terra, là gambe mi tremano e ci metto qualche secondo per recuperare l'equilibrio. Vado verso la porta della mia stanza per poi girare la chiave nella serratura e aprire la porta. Striscio silenziosamente i piedi verso il bagno, non voglio farmi sentire da nessuno, devo cercare di trattenermi dal scoppiare ancora in lacrime.
Entro in bagno chiudendomi subito la porta alle spalle, faccio pipì e una volta finiti mi avvicino al lavandino per lavarmi le mani e guardare in che stato pietoso mi trovo.
Faccio davvero paura, sembri uscita da un film dell'orrore.
Guardo il mio riflesso per qualche minuto e alla fine scoppio nuovamente, in questa situazione non riesco ad essere forte.
Scivolò sul pavimento, metto la testa fra le gemme e continuo col mio pianto isterico. Qualche volta urlo pure degli insulti verso i miei genitori e verso di me.
All'improvviso dentro di me sento una vocina che dice in fondo hai sempre saputo che qualcosa non andava, perché sei così disperata? Ora puoi avere tuo fratello...
Ma che diavolo sta succedendo nel mio cervello? Ora perché sento le voci e soprattutto perché sento parlare di Cameron.
Sto perdendo la testa, sto diventando pazza.
Ora ho bisogno di Matt.
Esco dal bagno e vado verso la stanza di Matt, sono sicura sia qui dentro, apro la porta senza bussare e lo trovo disteso sul suo letto mentre dorme.
Che ora è?
Non voglio disturbare il suo sonno così chiudo la porta e vado al piano di sotto.
Alla fine le lacrime non scendono più, credo d'averlo esaurite tutte.
Non c'è più in girò nessuno così vado in cucina dove c'è un orologio appeso al muro e segna la una di notte.
Non posso crederci, ho passato davvero così tante ore rinchiusa in camera fra la mia disperazione e le mie lacrime.
Mi avvicino ad una mensola e prendo dei cioccolatini, sicuramente sono di Yason, il mio ex papà.
Mangio un paio di cioccolatini ma alla fine li prendo su direttamente la scatola e vado verso il divano. Mi siedo e accendo la televisione. Ha quest'ora non ci sarà niente d'interessate così lascio MTV e guardò quello che c'è anche se non lo trovo particolarmente interessante.
Durante la notte fanno sempre vedere i programmi peggiori.
"Ciao" sento qualcuno sussurrare dietro di me.
Mi giro di scatto ritrovandomi Cam davanti.
"Ciao" abbassò lo sguardo.
Non riesco ha guardarlo in faccia, ora posso capire il motivo del suo comportamento in questo giorno, stava cercando d'elaborare il fatto che non siamo realmente fratello e sorella.
"Posso sedermi?" Chiede dolcemente.
Annuisco.
Vorrei dirgli qualcosa, ma non so cosa.
"Te l'ho detto nel modo sbagliato mi dispiace" sussurra.
In effetti non è stato molto fine, ma almeno lui ha avuto il coraggio di dirmi la verità.
"Non preoccupati, almeno te hai avuto il coraggio di dirmi la verità" dico continuando a tenere lo sguardo basso.
Sono ancora stravolta, mi sento davvero malissimo, in questo momento piangerei, ma non ho più lacrime da consumare.
"I nostri genitori sono dei codardi" vedo che serra le mani.
Questa cosa lo fa infuriare e fa infuriare pure me.
"I tuoi genitori" lo correggo.
Quei due non sono i miei genitori, sono solo due persone che mi hanno cresciuta e che mi hanno mentito per ben sedici lunghi anni.
"Non dire così, ormai sono anche i tuoi genitori, non sarete legati dal sangue ma sono anche i tuoi genitori" dice prendendomi la mano.
"Posso chiederti una cosa?" Alzo lo sguardo.
Ora che so che Cam non è mio fratello posso fargli questa domanda.
"Ieri alla festa mi hai sussurrato nell'orecchio ti amo, perché? Sono io la ragazza impossibile che all'improvviso non è più così impossibile?" Chiedo.
Prima mi sembrava assurdo pensare che Cam potesse provare qualcosa per me, ma ora è diverso.
"Ne parleremo in altra volta" dice teso.
Quest'argomenti gli crea tensione, vorrei proprio sapere se sta famosa ragazza sono io, ma oggi non mi va più d'insistere per avere risposte. Quindi annuisco è sto zitta.
"Voglio sapere chi sono" sussurro.
Mi guarda incuriosito, come se fosse disposto a tutto per d'aiutarmi.
"E come pensi di fare?"
"Non lo so ancora, ma scoprirò chi sono davvero e chi sono i miei genitori"
Forse ho già un indizio, magari quei signori che ho incontrato in Canada avevano ragione, magari sono realmente la figlia di quella morta, visto che ero uguale a lei.
Dovrò indagare assolutamente.
"Io ti starò sempre accanto ricordatelo, io ti aiuterò nella tua missione" dice abbracciandomi.
Le sue braccia sono così accoglienti, anche se non è realmente mio fratello per me lo sarà per sempre.
"Per me sarai mio fratello per sempre" sussurro.
Appena pronunciò quella frase mi lascia dal l'abbraccio e abbassa lo sguardo.
"Va tutto bene?" Chiedo.
Questo suo comportamento mi sta dando conferma che sono io la ragazza impossibile, e per quanto mi riguarda resterò impossibile, io l'ho sempre visto come un fratello e non credo di poterlo vedere come un possibile fidanzato. Mi chiedo anche come abbia fatto ad innamorarsi di me, in fondo fino a sei giorni fa per lui ero ancora sua sorella di sangue.
Vabbè, devo smetterla di farmi ste domande, io non sono Cameron e non posso sapere come funziona il suo cervello o i suoi sentimenti.
Restiamo in silenzio a lungo, ci guardiamo un po' di televisione quando alla fine crolliamo entrambe.
Dopo qualche ora di sonno mi sveglio per via d'un incubo e mi accorgo d'avere il braccio di Cam intorno alla vita, non so perché ma mi sento così bene qua con lui, sembra quasi possa guarire il mio malessere.
Ma in fondo è questo che si fa tra fratelli, ci si aiuta quando si sta male.
Smettila di definirlo tuo fratello, lo sai benissimo che non lo vedi come tale, ammetti a te stessa che provi qualcosa per lui da tanto tempo.
Una vocina nella mia testa inizia a parlare ma io la faccio smettere tirandomi una pacca sulla testa.
Alla fine mi rilasso per quanto sia possibile e mi riaddormento fra le braccia di Cameron.
Autrice:
Ciao :)
Vi piace l'idea della vocina che sbuca ogni tanto?
Come vi sentireste al posto di Yanika? Avreste reagito così anche voi?
Curiosi di sapere come andrà avanti la storia?
Oddio domani vedo i MagCon sono troppo emozionata 😭😍 non riesco ancora a crederci 😍 vi racconterò tutto 💕
-scusate gli errori-
Ci si vede al prossimo capitolo ❤️
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