~9~ New York~
È passato un mese, Cameron non l'ho più visto né sentito. Adam ed io abbiamo legato sempre di più e ora ci vogliamo molto bene.
"Yanika sbrigati o arriverai tardi e perderai il volo!" Urla Adam.
E bene si, ho deciso di partire e Adam si è offerto di accompagnarmi all'aereoporto. Afferro la mia valigia enorme e la trascino al piano inferiore.
"Finalmente, dobbiamo muoverci" stressa lui.
Mi avvicino a mia nonna e l'abbraccio forte per salutarla, lei mi fa la solita ramanzina sul comportarmi bene e in fine mi saluta con un bacio sulla guancia.
Adam carica la mia valigia nel baule della macchina e immediatamente partiamo spediti verso l'aereoporto.
Nessuno sta che ho accettato di partire, nemmeno Naomi e Justin, mi presenterò a sorpresa. Spero siamo felici della mia decisione.
Non vedo l'ora di abbracciare di nuovo la mia migliore amica e poi sono elettrizzata di passare una settimana con tutti i miei vecchi amici.
"Siamo arrivati" annuncia mio fratello.
Mamma mia che ansia, è da tempo che non ho un ansia simile.
Adam mi accompagna all'interno e ci dirigiamo verso la parte dell'aereo porto dove dovrei prendere l'aereo.
All'improvviso intravedo Cam e gli altri che si stanno guardando in giro.
Il primo che si accorge del mio arrivo e Cam e dalla sua faccia si può capire benissimo che è sorpreso di vedermi qua.
"Sei venuta davvero?" Dice facendo un respiro di sollievo. Ci sperava davvero.
"Si, sono qua per davvero" sorrido leggermente. Tutti i miei amici mi stanno guardando con aria sorpresa facendomi sentire un po' a disagio.
"Yanika io ora vado" Adam mi richiama per salutarmi è così mi giro verso di lui. "Buon viaggio" mi stringe forte fra le sue braccia muscolose. "Grazie, ci vediamo fra una settimana" dico ricambiando l'abbraccio.
"Buon viaggio gente" dice in fine mentre si allontana da noi per tornarmene a casa.
"Ci sei mancata" dicono in coro tutto i miei amici facendomi arrossire. Resto in silenzio, mi limito a sorridere leggermente.
"Ragazzi dobbiamo andare o perderemo il volo" una voce femminile si fa sentire fra la massa è solo ora noto che qua con noi c'è pure la ragazza di Tayler.
"Si amore ora andiamo" risponde Tay con dolcezza.
Okay, mi fa troppo strano vederlo con una ragazza, c'è questa è la prima volta che ha una vera ragazza e sono davvero sorpresa.
Facciamo i controlli, imbarchiamo le valige e seguendo i cartelli e arriviamo al nostro settore. Le persone si stanno mettendo in fila per farsi controllare il biglietto e il documento per permettergli d'imbarcarsi per il loro volo.
Anche noi ci mettiamo in fila, tutti i miei amici parlano fra loro mentre che io resto in silenzio, mi sento fuori luogo, in questo preciso istante vorrei scappare e tornare a casa, ma ormai sono qua e devo affrontare questo viaggio.
Tocca a me, faccio vedere documento e biglietto per poi passare oltre. Faccio lunghi respiri profondi mentre le gambe iniziamo a tremarmi. Sto davvero tornando a New York, non ci posso credere.
"Andrà tutto bene" la sua voce calma entra nelle mie orecchie facendomi calmare all'istante.
Nonostante il tempo Cameron ha ancora un potere molto forte su di me.
"Ne sei sicuro?" Alzo lo sguardo verso di lui e i nostri occhi s'incrociamo facendomi rabbrividire tutta.
"Ne sono più che certo" sorride dolcemente per poi prendermi la mano per aiutarmi a camminare verso l'aereo.
"Benvenuti" dice sorridendo un hostess molto alta, coi capelli neri e l'intero negozio Kiko sparso in faccia.
Guardo sul mio biglietto il numero del posto e inizio a cercarlo facendomi spazio fra le persone che cercano di sistemarsi.
Mi siedo al mio posto vicino al finestrino e Cameron si siede subito al mio fianco.
"Avevi programmato tutto vero?" Dico riferendomi al posto.
Tutti gli altri sono sparsi da soli nel resto dell'aereo mentre che Cameron ed io siamo gli unici ad essere vicini.
"Ovvio, questi erano gli ultimi posti vicini e quando ho comandato i biglietti mi sono assicurato che tu saresti stata al mio fianco" dice soddisfatto. In questo momento sembra quasi che non me ne fossi mai andata via.
"E se non fossi venuta?"
"Se tu non fossi venuta mi sarei fatto il viaggio solo come gli altri"
L'aereo parte e non appena ci troviamo in quota poso una mano sul finestrino e ammiro il panorama, mi piace davvero tanto viaggiare in aereo, adoro volare e soprattutto viaggiare.
Cameron cerca svariate volte di attaccar bottone, ma io mi fingo troppo concentrata nei miei pensieri e non gli rispondo.
Provo vergogna, sono andata via e ora mi trovo qua? Sono davvero una deficiente e dovrei sotterrarmi.
Non dire stronzate! Tu sei qui perché hai seguito il tuo cuore e perche questa è la cosa giusta da fare.
Vorrei tornare ai tempi dove sta vocina irritante non mi tormentava più.
Ho smesso di tormentarti quando stavi con Cameron, finché non riuscirò a compiere il mio lavoro ti tormenterò
Fanculo! Brontolo dentro di me.
"Va tutto bene?" Sento chiedere da Cameron. "Si" dico irritata. Ecco ora per colpa di quella vocina rispondo anche male alle persone.
Non aggiunge altro e non lo biasimo, gli ho risposto davvero male.
"Scusa" dico in fine dopo almeno dieci minuti di silenzio. "Tranquilla" risponde subito senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
Finalmente si sente una voce uscire dai altoparlanti "siete pregati di allacciarvi le cinture, stiamo per atterrare" obbedisco e allaccio la cintura.
New York siamo qui
Aspetta cosa? Oddio giusto stiamo per atterrare, sono di nuovo qua a New York dopo tanto tempo, non ce la farò mai, appena scendo vado a prendermi un biglietto per tornare ad Orlando, che mi è saltato in testa di fare, era meglio continuare ad ignorare tutti e restare nel mio presente.
"Yanika calmati" la mano di Cam afferra la mia e solo ora mi rendo conto di star tremando dalla paura, senti che sto per avere un attacco di panico.
"Voglio tornare a casa" dico con un filo di voce. Fino a poco tempo fa ero felice che stavamo per atterrare, ora invece vorrei solo fare marcia indietro.
"Non puoi, ora siamo qua. Respira profondamente e cerca di calmarti" dopo queste parole mi agito ancora di più.
Che cosa mi sta succedendo, non mi è mai capitato di sentirmi così.
"C... cam-" tutto d'un tratto smetto di parlare e di respirare, le labbra di Cameron si sono fiondate sulle mie. Al suo tocco i miei occhi si spalancano dallo stupore, ma alla fine decido di ricambiare il bacio e lascio andare il respiro.
Le nostre labbra si muovono con tanta passione, questi baci mi mancavano tantissimo. Dopo qualche secondo ritrae la testa facendomi sentire la mancanza delle sue labbra sulle mie. Ci guardiamo intensamente nei occhi e solo ora mi rendo conto che il panico è sparito e che il mio respiro è tornato alla normalità.
"P... perché l'hai fatto?" Chiedo con la voce che trema e le labbra ancora gonfie.
"Per farti calmare e vedo che sono riusciti nel mio intento" accenna un sorriso.
Resto senza parole, Cameron riesce sempre a farmi sentire bene, lui è la risposta a tutti i miei problemi...
Te ne rendi conto solo ora? Tu sei scappata e non sei stata molto felice, mentre che quando c'è lui stai benissimo e i problemi ti sembrano meno pesanti del solito.
Scendiamo dall'aereo, ora mi sento molto meglio e quindi riesco a camminare tranquillamente senza strani attacchi.
"Finalmente a casa" urla Matt attirando l'attenzione di tutte le persone.
"Cazzo urli coglione" lo riprende scherzosamente Aaron.
Andiamo a riprendere le valige e non appena usciamo intravvediamo Hayes e Naomi fermi ad aspettarci. Nao non sa che sono qua, quindi sono sicura che è qua per Nash.
I tue ci vengono in contro correndo e non appena Naomi mi vede cambia direzione, al posto di correre verso il suo ragazzo corre verso di me.
"Yanika" urla. Faccio cadere la valigia e le corro in contro per poi saltarle addosso in un abbraccio. Ci stringiamo fortissimo, questo è uno di quei abbracci e che ci diamo raramente e sono una cosa che mi sono mancati tantissimo.
"Oddio ma allora sei venuta, perché non mi hai detto nulla?" Mi guarda in faccia mentre le lacrime di felicità le scivolano dolcemente sulle guance.
"Ho fatto una sorpresa a tutti, nessuno sapeva che sarei venuta" dico.
"Siamo di nuovo riuniti come hai vecchi tempi" interviene Nash da dietro di me.
"Non come hai vecchi tempi, manca ancora Justin e Carter poi c'è una persona in più" dico guardando Fable la ragazza di Tay.
"Hai perfettamente ragione. Piacere io sono Naomi la ragazza di Nash" si presenta a Fable la mia migliore amica.
"Fable piacere" sorride gentilmente la ragazza dai capelli neri.
"Comunque Justin ci raggiungerà in serata" ci comunica Nao.
Wow, ci sarà una specie di rimpatria.
"Carter in vece non ci sarà " interviene Hayes "è molto impegnato e non riuscirà ha tornare per queste vacanze autunnali" peccato.
"Bene ragazzi allora andiamo" dice Cam. In effetti siamo qua fermi in mezzo alla strada quindi è meglio incamminarsi.
"Cam ora noi andiamo dai nostri genitori, ci vediamo questa sera a casa vostra?" Chiede Tay.
Era ovvio, i ragazzi sono qua e andranno a trovare i loro parenti.
"Perfetto" risponde il moro.
"Ci vediamo più tardi, mi sei mancata troppo e dobbiamo passare un po' di tempo assieme" mi dice Naomi prima di allontanarsi con Nash e Hayes.
"Io e te prenderemo un Taxi visto che la mia macchina è rimasta a scuola" annuisco poco convinta.
Solo adesso mi rendo conto che staremo nella vecchia casa solo io e lui come hai vecchi tempi, non ci avevo davvero pensato.
Il taxi arriva e carichiamo subito le nostre valige. Una volta esserci accomodati come se fossi sola tiro fuori il telefono e mi metto le cuffie e faccio partire Happier di Ed Sheeran. Appena partiamo invio un messaggio a mio fratello per avvertirlo del fatto che sono arrivata e poi mi metto a guardare fuori dal finestrino per guardare il panorama tanto conosciuto.
I ricordi bombardano il mio cervello, io conosco tutto di questa città è non posso far a meno di ricordare ogni momento passato in ogni singolo posto.
Rimaniamo imbottigliati nel traffico per almeno una mezz'ora, sono stufa di andare avanti così a rilento. Mi tolgo una cuffietta e osservo l'autista.
"Vede quell'uscita? Esca li" ordino.
"Signorina ma che dice, non è la direzione giusta" dice facendo una strana smorfia.
"Si fidi di me, conosco questa città come il palmo della mia mano e gli posso assicurare che se gira a destra arriveremo prima senza perdere altro tempo nel traffico" l'uomo non ribatte e appena arriviamo all'uscita fa la manovra da me ordinata.
Cameron continua ad osservarmi senza aprire bocca ed io decido di starmene zitta anche perché mi piace venir osservata da lui.
Dopo circa un quarto d'ora dopo altre mie indicazioni arrivano alla nostra abitazione. Scendiamo dal taxi, prendiamo le nostre cose e paghiamo l'autista.
"Eccoci qua" dice sospirando.
È davvero tanto tempo che non torno qua. La casa ora è mia e di Cameron, però quando me ne sono andata ho lasciato le mie chiavi qua perché non avrei mai immaginato di tornare anche se avevo lasciato qua parecchie delle mie cose.
"Dai andiamo" mi dice sorridendomi dolcemente.
Respiro profondamente e m'incammino verso la porta di casa, mancano sempre meno passi e i ricordi si bombardano dentro di me.
Cam tira fuori le chiavi dal suo zaino e infila la chiava giusta nella serratura, la gira e poi spalanca la porta. Resto ferma immobile mentre lui entra.
Sto davvero entrando di nuovo in questa casa?
Spazio autrice
Ed eccoli a New York
Vi è piaciuto il capitolo?
Felici che Yanika abbia deciso di partire?
Tanti auguri a me e oggi sono +17 😱
Scusate gli errori e vi auguro una buona giornata ❤️💕
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