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~8~ Scusa~

Ieri sera appena sono tornata a casa mi sono rifugiata nel mio letto tutta arrabbiata e questa mattina ho deciso di fingermi ammalata perché non ciò proprio voglia di andare a scuola.

Susan oggi non c'è, è andata da una sua amica e non tornerà prima di sera quindi non saprà mai che oggi me ne sono restata a casa e non potrà brontolare.

Mi metto sotto le coperte sul divano e faccio partire The Returned una serie di Netflix. Passerò tutta la giornata a guardare serie TV come facevo un tempo.

Din-don

Il campanello di casa suona così metto in pausa la serie è con poca voglia mi alzo dal divano e vado verso la porta. "Chi diavolo sara!" Brontolo, non volevo essere disturbata!

Giro la chiave nella serratura e appena apro la porta la richiudo immediatamente non appena vedo l'individuo che si mostra davanti a me.

"Che ci fai qua? Vattene via" dico da dietro la porta. Non dovrebbe aver lezione?

"Ti prego aprimi, ho bisogno di scusarmi"

Respiro profondamente, poso una mano sulla porta e infine con molta esitazione decido di aprire la porta.

"Entra" la mia voce trema.

Cameron non se lo fa ripetere due volte ed entra in casa. Ci dirigiamo verso il salotto ed entrambi ci accomodiamo sul divano. Spengo la televisione ancora accesa e aspetto che dica qualcosa.

"Scusami per ieri sera, mi dispiace davvero tanto non avrei dovuto comportarmi così" sembra davvero mortificato, dovrei credergli davvero?

"Non avresti dovuto nemmeno avvicinarti" preciso irritata.

"Si hai ragione" guarda in basso.

Ovvio che ho ragione, si è intromesso in cose che non gli riguardano.

"So che ho ragione" arriccio il naso infastidita dal suo nuovo profumo, quello che usava un tempo era decisamente più gradevole.

"Per favore, fammi rientrare nella tua vita" mi supplica. Ha gli occhi lucidi, con me si apre e mi mostra sempre il vero Cameron.

"N..non -" mi blocca "pensaci ti prego, mi manchi e ho bisogno di te, non affrettarti a darmi un no, pensaci e poi fatti sentire se deciderai di riavermi nella tua vita" dice mettendo la sua mano sopra la mia facendomi rabbrividire.

Davvero non so cosa fare, vorrei riaverlo nella mia vita, ma me ne sono andata per un motivo e non posso tornare indietro.

"Ti giuro che ti lascerò in pace, ma per favore pensaci" continua ad impolperemo.

"Va bene, ci penserò" dico in conclusione.

"Grazie" mi abbraccia istintivamente, quanto mi mancavano i suoi abbracci.

"Ora è meglio che tu vada" dico staccandomi dal suo abbraccio.

"Oh si scusa, prima che vada ti volevo dare questo, io e i ragazzi il prossimo mese andremo una settimana a New York e se vuoi unirti sei la benvenuta" mi porge un biglietto aereo e senza darmi il tempo di dire qualcosa esce da casa mia.

È stato tutto così veloce, è entrato ed è uscito subito, nemmeno il tempo di realizzare che stessi seriamente parlando con lui.

Fisso il biglietto aereo incredula, mi tremano le mani e all'improvviso scoppio a piangere, perché sto piangendo?

Mi sento così stupida, cosa devo fare?

Io partirei

Mi asciugo le lacrime, soffio il naso e mi ricompongo. Porto il biglietto aereo in camera da letto e torno sul divano per continuare con la serie TV.

Pentirai vero?

Non posso partire, sarebbe una follia!

Le follie fanno parte della vita, devi rischiare e devi tornare ad essere felice

Sono felice, ho nuovi amici ed è fantastico, Orlando mi piace davvero un sacco e sono felice d'essere venuta qua.

Questa è una falsa felicità, è tutta illusione! Questo posto sara bello quanto vuoi, ma non sarà mai come New York! Qua non sarai mai realmente felice soprattutto se non accetterai il tuo passato.

Non posso accettare il mio passato! Il mio passato è stato solo una grande bugia!

Non è vero! Il tuo passato è vero, l'unica bugia sono le tue origini e i tuoi presunti genitori assassini

Basta!
Istintivamente mi tiro una sberla in testa e resto stupita da sola dalla mia reazione. La vocina dentro la mia testa mi fa compiere azioni assurde.

I pensieri continuano a tormentarmi e all'improvviso mi torna a mente il sogno che facevo a New York, quando mi ritrovavo sopra ad un buco nero e da una parte c'ero io da sola felice e dall'altra c'erano i miei amici. Scuoto la testa come un cane per far uscire i pensieri ma niente, continuano a tormentarmi. Allora decido di alzarmi in piedi e di mettermi la tuta da ginnastica per uscita a correre.

Infilo le cuffie e col volume al massimo inizio a correre.

I muscoli iniziamo a farmi male e il fiato si sta accorciando, sono sempre più stanca, ma pensare alla stanchezza mi permette di allontanare gli altri pensieri.

Mi fermo un momento vicino ad una fontana per rinfrescarmi, sono tutta sudata e affaticata.

"Pensavo stessi male oggi" sento dire da qualcuno alle mie spalle. Così col fiatone mi giro verso il ragazzo attraente, ma purtroppo gay.

" si può dire che stavo male emotivamente e questo è un modo per sfogarmi" dico in mia difesa.

"Mmh capisco, James mi ha raccontato del finale disastroso del vostro appuntamento" non pensavo che i ragazzi si confidassero certe cose.

"Già è stato un totale disastro, e in più mi ha lasciata lì con Cameron" brontolo infastidita.

"Non sapeva cosa fare, è la prima volta che capita in questa situazione" lo giustifica per avermi piantata così.

"Vabbè quel che è successo è successo" dico alzando le spalle.

"Vuoi un passaggio a casa?" Mi chiede cambiando completamente discorso.

"No grazie, tornerò correndo o camminando, dipende dall'energia che ho" ridacchio.

"D'accordo allora ci vediamo" mi saluta con un cenno della testa e va verso la sua auto.

Rimetto le cuffie e parto nuovamente di corsa.

Fuori sta diventando tutto buio e credo che sia meglio rientrare, mi manca davvero il fiato così prendo la decisione di camminare verso casa.

La porta di casa è aperta, deduco che mia nonna sia tornata, Ma mi ricredo subito quando vedo Adam in giro per casa in boxer.

Se non fosse mio fratello credo che gli sarei già saltata addosso.

Pervertita...

"Se puzzi" ridacchia appena si accorge che sono rientrata a casa.

"Che ci fai qua?" Chiedo, è raro che torna per il weekend.

"Ho deciso di passare il weekand in tranquillità con la mia dolce nonnina e te." Annuisco a rallentatore. "Vai a lavarti che puzzi" si lamenta. Cosa pretende? Sono stata a correre e ho sudato mica posso profumate di rose.

"Si capo ora vado" faccio una smorfia e mi dirigo verso il bagno per levarmi questa puzza di dosso.

Finita la doccia indosso una tutta pulita e raccolgo i capelli in una coda per poi scendere al piano di sotto per vedere se Susan è arrivata e per mangiare qualcosa.

"Nonna torna più tardi, ho comandato la pizza" mi comunica mio fratello come se mi avesse letto nel pensiero.

"Oh va bene" mi gratto la nuca incerta.

Raggiungo Adam sul divano e inizio a fissarlo, è ancora in mutande e mette in mostra i suoi addominali ds paura. Devo dire che è proprio sexy, onestamente lo pensato dal primo momento in cui l'ho visto durante le peggior vacanze natalizie di sempre.

"Smettila di guardarmi che mi consumo" mi prende in giro "cretino" rido a mia volta "ma i vestiti non li hai?" Chiedo. È dura guardarlo così in tutto il suo fascino e non poterlo sfiorare visto che siamo legati dal sangue.

Ma che stai dicendo? I tuoi ormoni si sono fottuti per caso? Stai ragionando come una Troia!

Oddio per una volta la vocina nella mia testa ha ragione, sto ragionando come una zoccola.

"Mi sento a mio agio così, poi sono a casa mia e giro come voglio" mi lancia un occhiatina prima di tornarcene con lo sguardo sulla televisione.

Ha ragione, questa è casa sua e gira come vuole, ma questo non fa bene hai miei ormoni disorientati.
Mi stanno per caso venendo le mie cose? Non c'è altra spiegazione, quando mi devono arrivare le mestruazioni sono ancora più pervertita del solito.

"È arrivato il fattorino della pizza" dice Adam alzandosi dal divano.

Io non ho sentito il campanello suonare.

Ci credo se pensi solo ai pettorali di tuo FRATELLO.

Mmh ora la smetto e tu mi lasci in pace okay?

"Vieni a mangiare si o no?" Urla Adam dalla cucina "arrivo" rispondo a tono prima di raggiungerlo.

Questa è la prima volta che mi ritrovo sola a casa con lui, fa strano ma è anche piacevole, in fondo stando soli solitamente si crea un legame migliore.

"Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati" me ne esco per creare conversazione.

"Mi ricordo eccome, mi sei piombata addosso" sorride al pensiero di quel ricordo, se non lo avessi incontrato quel giorno ora non sarei qua.

"O rischiato di morire quel giorno" dico mordendo un pezzo della mia pizza. "Esagerata" sghignazza.

Sta ridendo con me, questa è la prima volta, è fantastico.

"Ci hai provato con me quel giorno" gli ricordo per vedere la sua reazione.

"Oh mi ricordo, devo ammettere che nonostante fossi un disastro totale sugli sci eri davvero molto attraente" dice mentre sorseggia la sua birra.

"Ero attraente? Che vuoi dire che adesso non lo sono più?" Brontolo fingendomi offesa.

"In questo momento non attireresti nemmeno un sasso, poi ora ti vedo con altri occhi e non potresti più attirarmi visto che sei mia sorella"

Dovrei sentirmi offesa?

"Che stronzo" dico facendo una smorfia.

"Dai ora faccio il serio, se non fossi mia sorella saresti già finita nel mio letto, sei una bellissima ragazza e sicuramente c'è la fila che ti viene dietro"

Questa sua confessione mi ha spiazzata, non avrei mai immaginato di sentire questa cosa dalla sua bocca.

"Rimasta senza parole?" Ridacchia prendendosi gioco di me.

"Se non fossi stato mio fratello sarei venuta volentieri nel tuo letto" scherzo.

Scherzi? Ma se fino a poco fa gli saresti saltata addosso

Dettagli...

Ridiamo e scherziamo ancora un po' è una volta finito di mangiare Adam si dilegua in camera sua per studiare un po' visto che lunedì ha un esame.

Io mi rifugio in camera mia, l'occhio mi cade nuovamente sul biglietto aereo per New York e la mia testa inizia a viaggiare fra i pensieri di nuovo.

"Sono a casa" si sente Susan dal piano di sotto che ci comunica il suo rientro. "Ciao" la saluto e torno subito a pensare a quello che sarebbe meglio fare.

Ho bisogno di un consiglio, se faccio tutto da sola non concluderò nulla. Alzo le chiappe dalla sedia girevole e vado verso la stanza di mio fratello. Busso. "Posso entrare?" Chiedo in seguito.

"Si entra pure" apro la porta e lo trovo disteso sul suo grande letto. "Hai bisogno di qualcosa?" Chiede appena chiudo la porta dietro di me.

"Si, ho bisogno di un consiglio perché io davvero non so che fare" non vorrei prendere l'ennesima decisione sbagliata, quindi ho bisogno di consultarmi.

"Vieni e dimmi" mi fa segno di andare avanti a lui sul letto è così faccio.

"Oggi è passato di qua Cameron e mi ha lasciato un biglietto per andare con lui e gli altri miei vecchi amici a New York per una settimana e io non so che fare" dico sconvolta.

"Mmh è una decisione difficile da prendere visto quello che hai fatto per cambiare vita"

"Già, onestamente io da una parte vorrei andare ma dall'altra no, sono voluta scapate dal mio passato è ora è ritornato a piedi pari nella mia vita"

Cala il silenzio, credo stia riflettendo per darmi una buona risposta.

"Secondo me dovresti andare, tu sei scappata dal tuo passato e questo ti ha raggiunto, non potrai scappare per sempre e secondo me questo è un buon modo per risolvere tutti i tuoi casino e per ristabilire un vero equilibrio nella tua vita"

Forse ha ragione, forse dovrei andare per cercare di risolvere i miei problemi.

"Parti, lega di nuovo coi tuoi amici e torna dal ragazzo che ami, si nota che non sei realmente felice di questa vita, il vero problema del tuo passato ora è in prigione quindi smetti di scappare, goditi il presente e tieniti strette le persone che hanno reso speciale il tuo passato"

Oggi è davvero saggio e aver parlato con lui devo dire che mi ha aiutato, ora rifletterò per conto mio, però terrò in considerazione le sue parole.

"Grazie, le tue parole mi stanno già aiutanti" gli bacio la guancia, questa è la prima volta che gli bacio la guancia.

"Prego, poi se torni con Cameron smetterai di scopare con Ethan" ride.

Io sbianco alle sue parole, lui sa che faccio sesso col suo migliore amico?

"Come lo sai?" Chiedo imbarazzata.

"Lo so e basta" ride sempre di più ed io divento sempre più rossa dall'imbarazzo.

Non commento più, perché è davvero imbarazzante che lui sappia di quello che faccio con Ethan.

Restiamo in silenzio distesi nel suo letto.

"Alla fine sei finita comunque nel mio letto" fa una faccia perversa riferendosi al discorso di prima.

"Che idiota" rido per le sue parole.

Spazio autrice:

Yanika e Alex stanno legando 💪🏼

Secondo voi partirà?

Piaciuto il capitolo?

Scusate gli errori

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