~6~ Parlare~
La notte l'ho passata guardando il soffitto, non ho più risposto al messaggio, mi rifiuto di vederlo, non posso e non voglio. Mi alzo dal letto e vado subito al bagno per vedere le mie condizioni, sembro una strega, i capelli sono tutti in disordine e i rimasugli del trucco mi fanno sembrare una disperata bisognosa di un manicomio.
M'infilo dentro la doccia per spazzare via tutto sto schifo. Faccio passare bene tutto il corpo e dopo quasi un ora decido d'uscire e asciugarmi. Le occhiaie della notte insonne sono molto evidenti, così mi trucco leggermente per farle notare meno e mi vesto. Indosso una tuta per stare in casa e scendo al piano di sotto per la colazione.
"Nonna sono sveglia" urlo scendendo le scale.
"Tesoro che qua una sorpresa per te" risponde.
Una sorpresa? Che tipo di sorpresa dovrei aspettarmi da mia nonna.
Appena varco la soglia della cucina mi si gela il sangue e il mio corpo si pietrifica.
"Cosa ci fa lui qui?" I suoi occhi marroni mi guardano sprizzando felicità e un sorrisetto amorevole si piazza sul suo volto.
"È arrivato e mi ha detto che aveva bisogno di te" dice innocente Susan.
"Cameron vattene! Non voglio vederti e non voglio parlarti" dico con voce tremolante.
"Io non vado da nessuna parte finché non avremo parlato" sembra che mi stia sfidando.
"Allora me ne vado io" mi giro e corro nella mia stanza per cambiarmi velocemente per poi poter scappare lontano da qua. Appena apro la porta per uscire me lo ritrovo davanti che mi guarda con sguardo furbo.
"Io e te dobbiamo parlare" dice facendo un passo avanti. "Non credo proprio ribatto" lo schivo e corro giù dalle scale.
"Divertitevi" sento dire da mia nonna, che cosa vorrebbe dire, lo sa che non andrò da nessuna parte con Cameron.
Sono quasi fuori dal cancello quando i miei piedi smettono di toccare terra e mi ritrovo come un sacco di patate sulle sue spalle.
"Mettimi giù" urlo "okay" dice mente mi sbatte in macchina e chiude le portiere per non farmi uscire.
"Dove mi vuoi portare? Ti prego fammi uscire io non posso stare con te" ho l'ansia, onestamente stare in macchina con lui mi fa stare benissimo, ma è sbagliato.
"Ora andiamo a parlare, mi hai chiuso fuori dalla tua vita così senza darmi spiegazioni e io sto di merda perché ti amo"
Decido di non ribattere, la mia bocca resta sigillata. Sono arrabbiata e sono anche in ansia. Ora vorrà sapere il perché l'ho abbandonato così e io proprio non voglio dirglielo.
C'è tensione fra di noi, lui guarda la strada con aria seria e io guardo fuori dal finestrino con preoccupazione. L'auto si ferma difronte ad un edificio molto grande e subito capisco che questa è l'università.
"Perché siamo qua?" Chiedo senza timore.
"Adesso vieni con me" risponde secco.
"Io non vengo da nessuna parte" ribatto. Non può dirmi cosa fare, nessuno decide per me solo io posso decidere sulle mie azioni.
"Non mi interessa se non vuoi venire, vieni comunque" dice con tono arrabbiato e così scendo dalla macchina senza più proferire parola.
C'è prima fa tutto il carino e ora fa lo stronzo, i ragazzi sono proprio delle teste di cazzo.
Lo seguo a testa bassa, il campus sembra vuoto, ma non mi guado troppo in giro. Spero di vedere Adam così mi faccio portare via da Cameron.
"Cameron chi è lei?" Sento chiedere da una voce fin troppo famigliare. Alzo un po' lo sguardo e incrocio i suoi occhi e quelli di una ragazza molto carina.
"Yanika?" Chiede stupito. Io resto muta, mi ritrovo davanti un mio vecchio amico e mi sento tremendamente in imbarazzo.
"La conosci?" Chiede perplessa la ragazza.
"Si lei era una mia amica" sentir pronunciare la parola 'era' fa male e la colpa è solo mia.
"Oh okay, io sono Fable la ragazza di Tay" mi porge la mano e io sbianco.
Tay ha trovato la ragazza? Non ci posso credere.
"Piacere" sussurro dandogli la mano.
Mi sento fuori luogo.
"Noi adesso andiamo" Cameron afferra il mio polso e mi trascina via.
Mi viene la pelle d'oca non appena la sua mano si posa sul mio polso. Mi mancava il contatto con lui, ad essere onesta di lui mi manca tutto, ma se voglio avere una vita nuova lui deve starmi alla larga.
Entriamo nei dormitori, Passiamo davanti a molte stanze fino ad arrivare davanti alla sua.
"Ora il mio compagno di stanza non c'è e possiamo parlare tranquillamente" dice con tono calmo mentre apre la porta della stanza.
Entrata nella camera vengo sommersa dal disordine e non mi sorprendo, i vestiti sono ovunque e anche le cose di studio sono sparse tutte sul pavimento. Mentre mi guardo attorno noto una piccola cornice con dentro una foto di me e Cameron che ci baciamo sulla spiaggia.
Solo al pensiero di quel ricordo mi vengono i brividi.
Esamino ancora un po' la stanza e noto un altra fotografia dove viene ritratto un ragazzo molto famigliare così mi avvicino e noto che nella foto c'è Matthew.
"Matthew è il tuo compagno di stanza?" Chiedo stupita. I miei ex più importanti nella stessa stanza.
"Già ora siediti" mi ordina facendomi segno di sedermi su un letto.
Appena mi siedo noto che i suoi occhi sono puntati su di me, così ricambio lo sguardo e restiamo in silenzio a fissarci, più il tempo passa e più questo silenzio diventa imbarazzante.
Io non ho intenzione di iniziare la conversazione, lui mi ha portata qua e adesso è lui che deve parlare se vuole.
"Perché sei andata via così? Stavamo così bene, i miei genitori erano dietro le sbarre e nessuno poteva farti più niente!" Dalla sua voce si può capire chiaramente che ha il cuore in mille pezzi e questo mi distrugge.
"I...io dovevo andarmene" mi limito a rispondere.
So che questa mia risposta non lo soddisfa, ma davvero io non so cosa dire, sono terrorizzata a stare qua con lui, sono stata una persona di merda e al posto d'affrontare la mia vita del cazzo ho preferito scappare per crearmene una nuova con l'illusione che potesse essere migliore.
"E perché hai dovuto? Quel giorno alla festa del tuo compleanno mi hai ucciso, te ne sei andata portandoti via una parte del mio cuore, ho passato un periodo atroce, mi avevi buttato fuori davvero dalla tua vita e ogni volta che provavo a cercarti tu m'ignoravi, mi hai bloccato ovunque e per non sentirmi hai pure cambiato numero di telefono! o provato in mille modi a spiegarmi il motivo per cui te ne sei andata, ma non ho mai trovato una risposta plausibile. Si stava risolvendo tutto e tu hai rovinato tutto di nuovo"
Le lacrime scivolano sul suo viso, le sue parole mi hanno colpito il cuore facendomi molto male, l'ho abbandonato, gli restavo solo io, ha mandato in prigione i suoi genitori per me e io sono scappata come una codarda.
"Me ne sono andata perché nonostante tutto avevo paura, la mia vita è sempre stata una bugia e io volevo una vita vera senza menzogne, credevo che il modo migliore per poter avere la vita che volevo era andarmene lasciandomi alle spalle il mio passato. Pure io sono stata malissimo, mi sentivo di merda e volevo tornare da te, ma mi ero convinta del fatto che stavo facendo la cosa giusta per la mia felicità"
Il cuore mi batte fortissimo, non pensavo che mi sarei aperta di nuovo con lui con tanta facilità.
"Non dovevi fuggire, io e gli altri ti saremmo stati sempre accanto in qualunque cosa!" Fa un respiro profondo " poi ti sei lasciata il passato alle spalle però con Justin ti sentivi ancora e ultimamente hai riallacciato con Naomi" ad ogni parola sento che è sempre più ferito e deluso.
"Mi dispiace tanto" le lacrime iniziano a scendere anche dal mio viso.
"Io sono sempre stato al tuo fianco, sono stato tuo fratello e sono stato anche l'amore della tua vita e tu per me sei l'amore vero, quello che sognano in molti e pochi trovano" si alza dalla sedia e si avvicina a me e mi abbraccia.
Alzo la testa lentamente e incrocio i suoi occhi magnifici, vorrei posare le mie labbra sulle sue, ma sarebbe sbagliato.
Tanto lo fa lui
Zitta non intrometterti
Sbuffo dentro di me e senza accorgermene la testa di Cam si avvicina alla mia e posa delicatamente le sue labbra sulle mie.
Ricambio il bacio, ma subito dopo lo allontano da me spingendolo via.
Ma che fai stupida!
"Devo andarmene" mi alzo in piedi e scappo verso la porta.
"Ti prego non andare via" non ascolto le sue parole, apro la porta e scappo via. Sono una stupida, faccio solo errori. Mentre corro le lacrime salate scorrono sempre più velocemente sul mio viso oscurandomi la vista.
All'improvviso mi scontro addosso ad una persona, così mi asciugo le lacrime e alzo lo sguardo per scusarmi.
"Yanika, che ci fai qua?" mi blocco per qualche secondo, tre incontri del passato nel giro di poche ore.
"M...matthew" balbetto guardandolo dritta bei occhi. "Come stai?" Chiede con voce gentile.
"Scusa devo andare" dico e scappo via.
L'unica cosa che sai fare è scappare...
Appena esco dal campus chiamo Alex e gli chiedo se può venirmi a prendere e come sempre si dimostra disponibile e viene a raccattarmi.
Mi siedo su una panchina e nell'attesa continuo a piangere come una stupida.
Il clacson di una macchina suona e così capisco che si tratta di Alex, così mi alzo e vado verso la macchina.
"Ehi" mi saluta dandomi un bacio sulla guancia. "Grazie di essere qua" dico allacciandomi la cintura. "Che è successo?" Mi chiede appena partiamo.
Gli racconto in sintesi tutto quello che mi è successo.
"Ora che intendi fare? Lui ormai è qui e sicuramente si farà ancora vivo"
"Non so cosa farò, l'unica cosa che so è che ora voglio andare a casa e stendermi sul letto"
Spazio autrice:
Tay con la ragazza 😱 vi sareste mai aspettati che ne trovasse una?
Piaciuto il capitolo?
Cosa ne pensate?
Scusate gli errori non ho avuto tempo di rileggerlo 🙄😬
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro