~5~ la festa~
La settimana è passata velocemente, ho conosciuto molte persone e sono abbastanza soddisfatta di questo inizio.
James sembra essere diventato la mia ombra, io onestamente avevo capito che fosse uno che ci prova con tutte, ma in questa settimana è restato appiccicato a me, forse però lo sta facendo perché sono nuova e da settimana prossima non mi calcolerà più.
"Bellezza posso accompagnarti a casa?" Mi chiede il rosso sorprendendomi da dietro.
È un ragazzo simpatico, ma anche un po' pesante e invasivo.
"Mi dovrebbe accompagnare Alex" dico cercando d'evitarlo. In realtà stavo per andarmene a casa a piedi, Alex è già andato via perché voleva andare in palestra prima di prepararsi per la festa di questa sera.
"Alex è già andato via, ti porto io" alzo gli occhi al celo e senza rispondere decido di seguire il ragazzo verso la sua auto.
"Posso chiederti una cosa?" Sento del timore nella sua voce.
"Si, certo" rispondo subito.
"Come mai hai deciso di voler cambiare vita?"
Merda! Proprio questa domanda doveva farmi? Io non voglio parlare, il passato è passato, ora siamo nel presente e questo importa.
Il passato lo voglio dimenticare.
Non puoi dimenticare il passato.
Erano giorni che non si faceva sentire la vocina nella mia testa.
Comunque si il passato lo si può dimenticare.
Il passato ti ha reso ciò che sei adesso e non puoi dimenticarlo. Non puoi dimenticare tutte le cose belle che sono succede nella tua vita!
La mia vita è stata solo una menzogna che non merita d'essere ricordata.
Inutile cercare di farti ragionare! Sei troppo stupida.
Senti chi parla!
Odio la voce nella mia testa, come si stava bene quando non esisteva.
"Yanika ci sei ancora?" Mi sento scrollare e solo ora capisco che mi sono persa nei miei pensieri e che ci troviamo già difronte alla mia piccola dimora.
"Oh, non mi va di parlarne scusa" apro la portiera e senza dargli tempo per rispondermi sono già all'entrata di casa.
Sono stata una persona di merda, ma dovevo scappare da questa 'conversazione'.
"Tesoro ben tornata, è andata bene la scuola?" Chiede subito mia nonna appena varco la soglia di casa.
"Si è andato tutto bene, ora devo solo prepararmi per la festa di questa sera" annuncio prendendo della coca-cola dal frigorifero.
"Quindi questa sera ti divertirai?" Chiede sorridendomi dolcemente.
"Si, almeno lo spero" sorrido a mi volta.
"Sono sicura che passerai una bella serata"
Si sono d'accordo, Alex mi fa sempre divertire e sono sicura che questa sera mi divertirò un mondo.
Susan torna in salotto per guardare una delle sue noiosissime telenovele, mentre che io vado al piano superiore per iniziare a prepararmi. Entro nella mia stanza e deposito lo zaino, saluto con un bacio la mia adorata micia e poi mi dirigo verso il bagno per potermi fare una bella doccia calda.
Levo i vestiti e subito salto in doccia. L'acqua calda che scivola sul mio corpo mi fa rilassare tantissimo e stranamente mi libera la mente da tutti i miei pensieri complessi. Una volta uscita avvolgo un asciugamano color crema sui capelli e uno viola attorno al corpo, indosso le ciabatte e torno nella mia bella stanza dove trovo Stellina seduta sul letto che mi guarda come per dirmi che sono ridicola con gli asciugamani.
"Si, so che sono brutta con gli asciugamani" dico con una vocina demente.
Prendo del intimo sexy dal mio armadio e lo indosso così da potermi togliere l'asciugamano dal corpo. Asciugo i capelli e subito dopo mi piastro per averli belli lisci. Applico del trucco sul viso e in fine mi aspetta il compito peggiore, scegliere il vestito adatto per questa sera.
Faccio passare tutti i miei vestiti e alla fine ne scelgo uno bordeaux che mette in risalto il seno. La parte sopra è un po' stretta e fa intravvedere della pelle mentre che la parte della gonna è sbarazzina.
Mi guardo allo specchio e devo dire che mi sento sexy, ora mi mancano solo le scarpe, e naturalmente so già quali indossare.
Guardo l'orario dal mio i-phone e posso notare che fra cinque minuti dovrebbe arrivare il mio amico Gay scemo. Afferro la mia borsetta con dentro il necessario, saluto la mia gatta e vado al pian terreno ad aspettare Alex.
Il campanello non tarda a suonare, così stampo un bacio sulla guancia a mia nonna per poi andare verso la porta. "Non aspettarmi alzata" annuncio e poi chiudo la porta alle mie spalle.
Saluto Alex con un bacio sulla guancia e subito vado verso la sua auto con un sorrisone stampato sulle labbra. Questa sera voglio divertirmi!
"Pronta?" Mi chiede accendendo l'auto.
"Prontissima" schiaccia il piede sul gas e partiamo a tutta velocità verso la festa.
È da tantissimo che non vado ad una festa e non vedo l'ora di ubriacarmi e divertirmi con Alex.
Dopo venti minuti di strada la macchina si ferma in un parcheggio e io sono sempre più entusiasta.
"Andiamo a divertirci" urlo uscendo dalla macchina.
Alex fa una faccia divertita. dopo il mio urlo inizia a seguirmi. Camminiamo a braccetto verso l'entrata del locale dove c'è già in giro gente mezza ubriaca.
La festa si può dire iniziata da poco e c'è già gente che non si regge più in piedi.
Entriamo nel locare e subito c'imbattiamo in una massa di ragazzi che ballano scatenati.
"Che la caccia abbia inizio" mi sussurra nell'orecchio facendomi spuntare un sorrisetto da ebete.
Ci facciamo l'argo fra la gente e iniziamo a ballare per scaldarci un po'. A me si avvicina subito un ragazzo basso e tarchiato, con molti brufoli e gli occhiali più grandi della sua faccia.
"Ehi bambola" mi dice posando le sue mani sudaticce sui miei fianchi.
"Scollati pidocchio" lo fulmino con lo sguardo e senza ribattere si allontana.
"Ehi Yanika" Alex mi richiama per prestargli attenzione. "Dimmi" rispondo guardandolo dei occhi e avvicinandomi per sentirlo meglio visto che la musica è molto alta.
"Guarda quel gruppetto la giù, sembrano dei fighi da paura" dice sognante e io ridacchio.
"Che vuoi fare?" Dico osservando il gruppetto di persone.
"Attacchiamo" mi fa l'occhiolino.
Annuisco ridendo e lo seguo verso il gruppetto di ragazzi. Devo dire che Alex ha buon occhio, anche se sono tutti girati di spalle sembrano dei fighi assurdi. Più ci avvicinano e più posso notare che uno di loro a proprio un bel culo.
"Ciao ragazzi" Alex saluta per cercare di attirare la loro attenzione.
I ragazzi sembrano averlo sentito, così iniziano a girarsi verso di noi...
ALLARME ALLARME
La mia testa inizia ad impazzire, il mio corpo si irrigidisce e il mio cuore sta rallentando di battito.
Non è possibile, io devo scappare da qua, non posso rimanere così davanti a lui.
Il suo sguardo è sconvolto e sorpreso, io sono solo sconvolta e terrorizzata.
Sento che Alex mi guarda confuso, mentre che lui si sta avvicinando a me e io vorrei solo scappare via.
"Y...Yanika" balbetta il mio nome.
La sua voce mi mancava tantissimo, una lacrima scappa dai miei occhi.
"Cameron" sussurro il suo nome con malinconia.
All'improvviso il mio corpo si smolla e d'istinto scappo verso i bagni per allontanarmi da lui.
Ma che fai? L'amore della tua vita è qua e tu scappi?
Si scappo, ultimamente so fare solo questo. Scappare.
Faccio lo slalom fra le persone è tutto d'un colpo vado addosso a qualcuno.
"Scusa non volevo" dico subito in lacrime senza guardare chi è la persona a cui sono andata addosso.
"Yanika perché piangi? Che ti succede?" Alzo lo sguardo e vedo mio fratello Adam.
"Niente" dico con tono secco.
"Che ti succede?" Insiste guardandomi con insistenza.
"Il passato è tornato nel mio presente" dico lasciandolo confuso.
"Che stai dicendo non capisco" dice sempre più confuso, ma all'improvviso spalanca gli occhi stupito mentre guarda dietro di me.
"Yanika non scappare" la sua voce dietro di me mi fa rabbrividire.
"Cameron che ci fai qua?" Chiede Adam sorpreso.
"Vado nella tua stessa università solo che tu ancora non mi avevi visto"
Cazzo è vero, Cameron e tutti gli altri sono qui vicino per l'università.
"Posso parlarti?" Toglie lo sguardo da mio fratello e torna a concentrarsi su di me.
"Ti prego no" dico per poi allontanarmi nuovamente.
Esco dal locale, cerco di asciugarmi le lacrime e mi siedo a terra guardando il vuoto.
Io questa sera dovevo e volevo divertirmi e invece il passato è tornato nel mio presente sconvolgendomi completamente. Vederlo d'avanti a me dopo tutto questo tempo è stato un colpo basso, io volevo dimenticarlo, ma ha quanto pare non posso.
Lui è stato il mio vero amore e lo è ancora, solo che non può più far parte della mia vita.
"Che è successo là dentro?" Alex inrompe nei miei pensieri facendomi sussultare per lo spavento.
"Quello là dentro è Cameron"
Mi guarda sorpreso prima di sedersi al mio fianco e abbracciarmi.
"Quel Cameron?" Annuisco senza più dire una parola, sto davvero malissimo.
"Mi dispiace, vuoi andare a casa?" Mugugno per fargli capire di sì, così ci alziamo e andiamo verso il parcheggio dove è situata la sua auto.
Mi viene da vomitare per l'ansia, non credevo di rivederlo in queste circostanze, onestamente speravo di non rivederlo mai più, vorrei tornare indietro e rifiutare l'invito di Alex per questa festa del cavolo.
Appoggio la testa sul finestrino e con sguardo perso osservo la notte tenebrosa e splendida al tempo stesso.
Fa male quando il passato ti raggiunge, fa male quando credi d'essere quasi arrivata al traguardo e ti accorgi d'essere ancora al punto di partenza.
Il muro che mi ero costruita si è frantumato in pochi secondi, solo con un suo sguardo.
"Yanika va tutto bene?" Sento un sussurro provenire dalle labbra di Alex.
"Sto meglio" mento.
"Allora perché piangi?" Chiede guardandomi dritto nei occhi.
Ero così immersa nei miei pensieri che manco mi sono accorta che sono immersa nelle lacrime, lacrime salate che rigano tutto il mio volto pulendo via il trucco già sciolto dalle lacrime precedenti.
"Pensavo che il mio passato restasse passato, ma mi sbagliavo, il passato è tornato nel mio presente e quando ho visto Cameron sono crollata, lui è stato un fratello e l'amore della mia vita, l'amore vero che non tutti trovano e ora che è qui io non so più che fare, vorrei scappare, ma non posso... sono già scappata una volta e a quanto pare non ha funzionato"
Dico cercando di asciugarmi le lacrime che continuano a scendere.
L'auto si ferma e Alex si avvicina un po' di più e mi abbraccia forte fra le sue braccia. Le lacrime bagnano tutta la sua maglietta, ma non gli dà fastidio.
"La vita fa schifo, ma bisogna affrontarla e so che tu puoi farcela perché sei una ragazza tosta" faccio un piccolo sorriso alle sue parole e poi mi allontano un po'. "Devo accompagnarti dentro?" Chiede.
Volto la faccia e solo ora capisco che siamo difronte a casa mia.
"No, c'è la faccio da sola" lo abbraccio ancora ed esco dalla macchina.
Con passo lesto entro in casa, le luci sono tutte spente e ciò vuol dire che la nonna sta dormendo. Lentamente senza far rumore salgo in camera mia, levo il vestito e ancora in intimo mi lancio nel letto e guardo il soffitto mente le lacrime continuano a scendere.
Che ho fatto di sbagliato per avere una vita così da schifo!
La tua vita non fa schifo, sei tu che te la rendi schifosa
Non è il momento per ascoltare le voci, voglio solo soffocare la mia disperazione.
In lontananza sento il mio telefono suonare, così con la poca forza che mi rimane alzo il mio fondoschiena dal letto e vado alla ricerca del telefono.
Ho due chiamate perse da Adam è un messaggio dove mi chiede che succede e in fine ho un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto: ci vediamo domani
Chi può essere?
Io: chi sei?
Sconosciuto: Cameron
Spazio Autrice:
Come sempre non si può fuggire dal passato ed eccolo qua che piomba nel presente...
Spero vi sia piaciuto il capitolo 😊
Scusate gli errori 😬🙄
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