~21~ Ritorno a scuola ~
Ieri sera sul tardi Cameron mi ha lasciata qua con mia nonna, stellina e i due poliziotti fuori casa. Questa mattina mi tocca la scuola, il dottore dice che sto bene e quindi è ora di tornare in mezzo alla folla.
Bendo la gamba e infilo su dei leggins neri che così non mi stringono troppo e non mi fanno troppo male. Indosso anche una felpa Bordeaux della Vans e prendo il mio zaino per poi andare al piano di sotto e fare una colazione veloce visto che sono in ritardo.
"Buona giornata tesoro, per qualsiasi cosa chiama" mi bacia la guancia Susan ed io esco di casa.
"Buongiorno" saluto i poliziotti che sono di turno.
"Buongiorno" ricambiano il saluto.
Salgo nella macchina di Alex che mi accoglie con un sorriso fantastico.
"Come ti senti?" Chiede subito agitato.
"Bene" fingo
"Non stai bene, io sento che non stai bene" la voce femminile che proviene dai sedili posteriori mi fa sobbalzare per lo spavento.
"Karma" dico girandomi di scatto verso i sedili posteriori.
La ragazza mi fissa per qualche secondo ed io ricambio, dopo di che mi giro e guardo fuori dal finestrino senza proferire parola. La sorella di Alex m'inquieta parecchio.
Mi sento un po' nervosa, vorrei tanto starmene a casa, nella mia vita stanno succedendo un sacco di cose e la scuola sinceramente è una delle mie ultime preoccupazioni, però ci devo andare perché senza scuola non avrò un bel futuro, sempre che ci arrivi ad un futuro.
"Yanika siamo arrivati" sento la voce del mio amico e la sua mano si posa sulla mia coscia e me la muove per farmi ripigliare.
"Oh si andiamo" faccio un sospiro e scendo dalla macchina.
Appena entro nei corridoi tutti iniziano ha fissarmi, sicuramente avranno saputo quello che mi è successo.
Cerco d'ignorare tutti quegli sguardi indiscreti. Lascio Alex e vado verso il mio armadietto per prendere il materiale della lezione alla prima ora.
" ehi ciao, ho sentito quello che ti è successo e mi dispiace molto" chiudo l'armadietto e mi ritrovo difronte a James che mi guarda con occhi pieni di compassione.
"E già, non dispiacerti non è colpa tua" fingo un sorriso e me ne vado.
"Yanika aspetta, non evitarmi, credo che in questo momento tu abbia bisogno d'amici" mi raggiunge velocemente.
"Grazie, ma credo che sia meglio che tu torni a concentrarti su tutte le tue ragazze"
"Dai non fare così, non allontanare le persone, io voglio starti accanto perché sono tuo amico" deglutisco rumorosamente e abbasso lo sguardo.
"Va bene, puoi stare con me" il tono della mia voce è basso, ma lui sembra aver comunque capito quello che ho detto perché mi sorride gentilmente e cammina al mio fianco fino ad arrivare in classe.
Tutti i miei compagni iniziamo ad osservarmi, nessuno mi togli gli occhi di dosso e questo mi fa innervosire.
"Cosa volete un autografo? Una foto? Smettetela di guardarmi" dico con tono secco e rabbioso mentre mi siedo al mio posto, non reggo più questi sguardi.
Tutti girano la testa senza fiatare.
La lezione passa davvero lentamente, nonostante i miei scleri tutti continuano a girarsi ed io non c'è la faccio proprio più.
Suonata la campanella prendo il mio zaino e scappo fuori dalla classe fino ad arrivare nel cortile.
"Yanika dove stai andando?" Sento la voce di James in lontananza.
"Ferma dove stai andando?" Questa è la voce di Alex.
"Lasciatemi in pace, voglio andare a casa" sbraito contro di loro.
"Non puoi" interviene James facendomi innervosire ancora di più.
"Si che posso, non sei il mio capo" continuo a sbraitare, sono davvero stufa, tutti che provano compassione e mi dicono cosa fare.
"Vuoi venire sospesa? Vuoi bocciare e rifare l'anno?" Dice con tono duro Alex.
Rifletto sulle sue parole, io voglio andare all'università, non voglio restare qua.
"D'accordo resto" dico sconfitta. Abbasso lo sguardo e torno nella sede scolastica.
Resto per tutte le lezioni, gli sguardi indiscreti non cessano, ma cerco di non dargli peso e continuo per le mia strada. Durante l'orario del pranzo resto seduta in un angolo da sola a riflettere, riesco solo a riflettere in questo periodo e non c'è la faccio proprio più, ho bisogno di una pausa, di una liberazione da tutti questi pensieri.
Le ore passano, ma io mi sento sempre peggio con me stessa, non riesco a concentrarmi, l'unica cosa che mi frulla nel cervello sono i giorni passati con tutte le mie sventure.
"Yanika va tutto bene? Vuoi un passaggio a casa?" La campanella suona e Alex si avvicina appena vedere che non mi scanto.
"Si, sto bene. Portami a casa per favore" il ragazzo annuisce e senza fare domande andiamo verso la sua auto.
"Grazie per il passaggio, ci vediamo domani" sorrido falsamente e scendo dall'auto.
Appena entro in casa vengo sorpresa da degli uomini in giacca e cravatta che discutono con mia nonna di certe faccende.
"Ciao" intervengo timidamente per capire che succede.
"Tesoro ben tornata, stavamo parlando proprio di te" stavano parlando di me? E di che? Che sta succedendo.
"Perché parlavate di me?" Chiedo confusa.
"Tesoro questi uomini lavorano per la polizia e sono venuti per consigliarmi di portarti da uno psicologo per via di tutti i tuoi traumi"
Vuole che vada da uno psicologo? Ma è impazzita... io mi sento alla grande e non ho bisogno di parlare con uno sconosciuto. Per parlare ho i miei amici e Cameron.
Forse non è una cattiva idea, pensaci, magari può aiutarti con tutto il caos che hai in testa non credi?
Non mi eri mancata per niente, i tuoi consigli sono stupidi io non andrò mai da uno psicologo.
Si che ci andrai, può farti solo bene.
"Si, forse uno psicologo potrà aiutarmi" le mie labbra si muovono senza il consenso del mio controllo, la vocina casinista ha preso il controllo delle mie parole.
"Perfetto, allora domani andrai alla tua prima seduta" sorride soddisfatta Susan.
"Questo è l'indirizzo della Dottoressa Linsi" dice un uomo in giacca e cravatta posando un bigliettino sul bancone della cucina.
"Voi credete realmente che uno psicologo possa aiutarmi?" Riprendo il controllo e chiedo irritata.
"Certo, se collaborerai sicuramente riuscirà ad aiutarti" dice rassicurandomi uno dei due uomini.
"D'accordo" dico insicura "per che ora devo andare da questa psicologa?" Chiedo inarcando il sopracciglio.
"Per le 16:50" risponde ed io annuisco.
"Ora togliamo il disturbo e appena ci saranno novità sul caso i nostri colleghi si metteranno in contatto con voi" in due si alzano dagli sgabelli e vanno verso la porta seguiti da mia nonna.
"Grazie mille davvero, buona serata"
"Buona serata signora, ciao Yanika" salutano
"Ciao" dico semplicemente e vado verso la mia stanza.
Spazio autrice:
-2 capitoli....
Vi ridico che sto preparando una nuova storia e spero che possa piacervi.
Il vostro personaggio preferito?
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