~20~ ora sei l'ibera ma il terrore restera con te~
Due uomini in uniforme varcano la soglia della stanza e si avvicinano al letto, mi sento un po' nervosa, ma devo dire tutto quello che so, perché potrebbe succedermi di nuovo.
"Salve signorina, avremmo qualche domanda da farle" dice uno dei due poliziotti, è un un uomo molto alto, la pancia è rotonda e porta dei baffetti davvero orribili.
"D'accordo, ma mi proteggerete?" Ho davvero molta paura, ho bisogno di sicurezza.
"Certo che la proteggeremo" interviene l'altro poliziotto.
Annuisco e faccio un respiro di sollievo.
"Bene allora ci racconti tutto quello che si ricorda".
Faccio un altro respiro profondo ed inizio a raccontare tutto quello che ricordo, dall'incidente in auto all'taiser.
Cerco di raccontare tutto nei minimi dettagli, ma mi riesce un po' difficile perché ho dei vuoti di memoria.
"Quindi era solo un uomo? C'è lo può descrivere?" Chiede il poliziotto coi baffetti.
"Era un uomo molto alto, era sempre vestito di nero e in viso postava sempre una maschera per non farsi vedere. La sua voce era sempre molto profonda e minacciosa... poi ricordo che indossava sempre dei guanti verdi in lattice come quelli dei dentisti" faccio una descrizione striminzita visto che non l'ho visto bene.
L'agente più basso prende nota e in fine mi ringraziano per la collaborazione ed escono dalla stanza lasciandomi sola con me stessa.
Aspetto con ansia l'entrata di Cam, ma dopo dieci minuti che la polizia è andata via lui non è ancora entrato e mi chiedo il perché. Con me non ho nemmeno il cellulare per chiamarlo così punto il pulsante per chiamare un infermiera visto che non riesco ad alzarmi dal letto.
"Cara c'è qualcosa che non va?" Chiede gentilmente un infermiere appena apre la porta.
"No, va tutto bene solo che volevo chiedere se c'era ancora il mio ragazzo qua fuori e se poteva entrare" dico coprendomi bene la gamba con le lenzuola. Oltre alle cicatrici sulle ginocchia ora avrò pure la cicatrice di una scritta terrificante.
"Sta parlano un attimo coi due poliziotti, appena si libera lo faranno entrare" mi comunica lei.
"Va bene grazie" ammicco un sorriso e l'infermiera esce dalla stanza.
Rifletto sulla mia vita e ha tutte le mie disgrazie, una volta che credo d'essere felice succede qualcosa di terribile.
"Amore" sento la sua voce rimbombare nella stanza così alzo lo sguardo e lui si avvicina per abbracciarmi.
Anche lui non è messo molto bene, ma vedo che sta meglio di me.
"Cam ho avuto molta paura" lo stringo e non posso far a meno di iniziare a piangere. Ho passato dei giorni davvero tremendi è una delle uniche cose che mi faceva andare avanti era lui, il mio vero amore.
"Ora sono qua, non ti succederà più nulla" mi bacia la fronte e torna a stringermi forte.
Mi faccio un po' in la per l'asciare un piccolo posto per far sedere Cam al mio fianco. La coperta si sposta un po' dalla gamba e rivela una parte della scritta incisa sulla mia pelle.
"Che cosa c'è scritto li?" Chiede non appena intravvede l'inclusione.
Scopro completamente la gamba per fargliela leggere.
"Se trovo quel bastardo lo uccido con le mie mani, è opera dei miei genitori? E poi non dovresti bendare la gamba?" La preoccupazione è evidente, Cam per me si preoccupa sempre, a volte ingiustamente e altre volte le sue preoccupazioni sono fondate come in questo momento.
"Si, credo che sia opera di Yason e Clara, chi altro farebbe queste cose? E poi chi altro c'è l'ha a morte con me se non loro" dico con la voce tremante. "E si, dovrei farmi bendare la gamba" mi guardo la gamba perplessa e inizio ha chiedermi perché non è bendata.
"Cercherò di capire se sono stati loro" ringhia.
"No, tu non farai proprio niente, questa volta lasciamo fare alla polizia... tu stammi vicino" dico decisa.
Preferisco che stia al mio fianco, non voglio che si faccia nuovamente del male.
"D'accordo" sbuffa rassegnato.
Sorrido lievemente perché so che mi darà ascolto e mi resterà vicino.
"Ora riposati un po'" dice baciandomi la fronte dolcemente.
Annuisco e sorrido. Cam si siede su una poltrona e mi stringe la mano mentre che io cerco di addormentarmi.
Sono passati due giorni, oggi mi dimettono finalmente, fuori casa mia ci sarà una scorta di poliziotti almeno per la prima settimana così da farmi sentire più al sicuro.
Ora che torno a casa dovrei ricominciare anche la scuola e per mia fortuna Alex si è offerto di darmi sempre un passaggio per non farmi restare sola.
"Tesoro vieni che firmiamo le carte" dice mia nonna entrando nella stanza.
"Arrivo" Cam prende la borsa con le mie cose portare da mia nonna ed usciamo dalla stanza per andare ha firmare.
Percorriamo il corridoio fino ad arrivare nell'ufficio del dottore che mi ha curata per firmare le carte.
"Yanika per qualsiasi problema passa pure per di qua" mi dice gentilmente io dottore.
"Lo farò" sorrido come per dargli l'approvazione.
"Firmate qui" ci indica il posto dove firmare a mia nonna e a me.
"Arrivederci" ci salutiamo e lasciamo l'ospedale.
"Cam ci porti a casa?" Chiedo gentilmente e lui annuisce sorridendo.
Salgo al posto del passeggiato mentre che Susan si posiziona nei posti dietro.
Il viaggio è silenzioso è l'unica cosa a cui riesco a pensare è che domani devo andare a scuola e che fortuna fa freddo e indosso i pantaloni lunghi così da non far vedere l'oscenità incisa sulla mia pelle.
"Madame siamo arrivati" comunica il moro mentre parcheggia l'auto.
"Finalmente" apro la portiera e con delicatezza scendo dal veicolo visto che ho ancora la gamba che mi fa male.
Appena entriamo in casa Cameron ed io andiamo subito nella mia stanza dove trovo stellina straziata ai piedi del letto.
"Amore mio" dico con una vicina da scema mentre mi avvicino per prenderla in braccio e fargli le coccole.
"Ci guardiamo un film?" Chiedo stendendomi sul letto con il gatto. Voglio fare qualcosa di tranquillo, voglio stare straziata sul letto per il resto del pomeriggio con Cam e stellina e guardare un film.
"Ci sta, mi piace l'idea"
"Perfetto, allora prendi il computer e vieni qua" obbedisce e prende il mio computer per poi stendersi anche lui nel letto.
"Guardiamo su Netflix ?" Domando e lui annuisce dandomi la sua approvazione.
Scegliamo di guardare You get me un film appena uscito e che mi ispira un sacco.
Durante tutta la durata del film riesco a distrarmi e mi accoccolo coi miei due amori, ma appena finisce la mia testa si bombarda di brutti pensieri e torno a pensare alla scritta sulla gamba che resterà lì per sempre, ricordandomi ogni giorno quanto sono odiata e quanto i miei ex genitori mi vogliono morta.
Spazio autrice:
Scusate il ritardo, ho iniziato la scuola e sto anche preparando una nuova storia e mi sono scordata di aggiornare.
Spero che anche questo capitolo vi sia stato di gradimento 😋
Scusate gli errori
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