~10~ Sola~
Esamino l'entrata e alla fine mi decido ad entrare. Sembra tutto al suo posto come lo ricordavo.
"Bentornata a casa" dice il moro afferrando la mia valigia.
Bentornata a casa... nonostante mi senta strana sento che comunque lui a ragione, dopo tanto tempo sono di nuovo a casa mia.
"Ti porto in camera ma valigia?" Annuisco a rallentatore e lo seguo. L'odore di questa casa mi è mancato tanto, questo è il nostro odore.
"Grazie" sussurro appena entrò nella mia vecchia stanza. È come l'ho lasciata, le fodere sono le stesse, il casino è lo stesso, tutto esattamente come l'ho lasciato.
"Sai quando te ne sei andata passavo molto tempo in questa stanza a chiedermi il perché delle tue azioni" sospira guardando il vuoto
Vuole farmi sentire una merda per caso? Non c'è bisogno che mi dice queste cose, già mi sento sballata e non capisco più un accidenti di niente.
"Potrei stare un po' sola?" Chiedo senza rispondere a quello che ha detto poco fa.
Lui annuisce e con sguardo triste esce dalla mia camera da letto.
Mi chiudo dentro e senza pensarci due volte mi fiondo sul mio vecchio letto. Non ricordavo fosse così comodo. Mi giro a pancia in su e inizio a fissare il soffitto. Pianto un urlo per sfogarmi per poi iniziare a ridere con una risata isterica.
Sto impazzendo, il manicomio è il posto giusto per me, da quando siamo partiti mi sento strana e la causa di questa mia 'pazzia' è questo luogo.
Rilassati cazzo! Sei qua per una settimana, approfittane per risolvere i tuoi problemi.
Non ti ci mettere anche tu ad annoiarmi.
Mi alzo dal letto, mi faccio una specie di coda in testa e mi avvicino alla mia vecchia cabina armadio, apro la porta ed entro al suo interno. I vestiti che c'erano un tempo non ci sono più, mi sono portata via tutto, ora è solo una cabina vuota dove poter nascondere i sensi di colpa.
Mi sento in colpa per essermene andata via così abbandonando tutti, e soprattutto per aver abbandonato Cam, ma in quel periodo come ho già detto mi sembrava ma fusa più giusta da fare anche se ira non ne sono più tanto convinta.
Ovvio che non sei convinta senò non ti troveresti qua adesso.
Giusto, per questa volta sono d'accordo con te vocina irritante.
Esco dal l'armadio e mi metto vicino alla finestra per riflettere e leggere qualcosa quando in lontananza vedi tutti i miei vecchi amici compreso Justin che si dirigono verso questa casa. Non mi va di farmi vedere subito, voglio restare un po' da sola, sono sempre più confusa.
Sento che bussano alla porta ma decido di non darci peso, per ora resterò qua come un associale a leggere il mio fantastico libro.
Metti giù quel libro è vai dai tuoi amici rimbambita.
No, non andrò da nessuna parte, sto benissimo qua da sola.
Torno alla mia lettura quando qualcuno bussa alla porta di camera mia "Yanika sono Naomi, posso entrare?" Chiede da dietro la porta. La faccio entrare su o no?
Certo che sì
No, starò zitta facendo finta di non averla sentita.
"Yanika ci sei?" Chiede di nuovo e io continuo a tacere.
Smettila di allontanare le persone!
"Dai apri" insiste bussando con foga alla porta della stanza. Seccata mi allontano dalla finestra e vado verso la porta per aprirle. Giro ma chiave nella serratura ed apro la porta.
"Che cazzo ti prende?" Si fionda nella mia stanza come un terremoto.
"Non mi prende niente" sbuffo mentre la guardo inarcando il sopracciglio destro.
"Non ti prende niente? Ma se sei stranissima, l'ho notato subito appena ti ho vista che c'era qualcosa che non andava" mi urla addosso come se avessi fatto chissà cosa.
"Datti una calmata!" Ringhio "secondo te come posso sentirmi dopo essere scappata dal mio passato? Sono scappata e il passato mi ha raggiunta! Non penso proprio di poter stare al cento per cento" tiro su col naso e trattengo le lacrime che spingono per uscire.
"Io ti voglio aiutare, ma se ci respingi ancora è difficile" abbassa il tono della voce così da potermi calmare anch'io.
"Scusa" abbasso lo sguardo. Dio quanto sono stupida.
"Dai fa niente, però ora scendi con me e cerca di divertirti un po', noi ti vogliamo tutti bene e siamo felicissimi d'averti qua dopo tanto tempo"
Mi lascio convincere e alla fine scendo con lei dove ci sono tutti.
"Finalmente ti sei decisa a scendere" sento dire da Justin che si avvicina a me per abbracciarmi. "Juss" lo abbraccio forte, mi è mancato tanto.
"Dai ora che siamo tutti accendiamo la musica" dice Aaron avvicinandosi allo stereo.
Sono tutti felici di trovarsi qua, festeggiano e ballano mentre che io mi siedo in disparte e li osservo.
"Dai vieni a divertirti" Justin afferra la mia mano e mi trascina verso gli altri per ballare. Mi porge un bicchiere con dentro della vodka alla fragola e poi brindiamo alla nostra amicizia.
"Ehi è bello averti qua" qualcuno mi sussurra all'orecchio fusi mi giro dando le spalle a Justin.
Mi trovo davanti il bel facchini di Matt che mi aveva fatto innamorare tempo fa, mi fa piacere che voglia essere ancora mio amico.
"Ehi" sorrido "il nostro ultimo incontro è stato strano, onestamente non avrei mai pensato di rivederti" dice mentre balla con me.
"Onestamente nemmeno io avrei mai pensato di tornare, ma eccomi qua" dico muovendo i fianchi cercando di lasciarmi andare.
"È davvero bello, sono felice che hai cambiato idea e sei tornata da noi"
Onestamente non ho proprio cambiato idea, questa sarà una settimana di prova per decidere come proseguire con la mia vita, ma di certo ora non glielo sto qua a dure.
"E io sono felice di essere qua" mento per metà.
Resto coi ragazzi ancora per un po', Cameron ed io ci siamo lanciati solo qualche occhiata senza mai parlarci, ho avuto conversazioni con tutti tranne che con lui. Ora che mi sembrano tutti distratti ne approfitto per allontanarmi e tornare in stanza. Ho bisogno di stare un po' sola, devi riflettere, questa sera ho avuto molte conversazioni e ora devo riflettere, voglio diventare più sicura delle mie decisioni e non più confusa.
Spazio autrice:
Lo so questo capitolo è corto scusatemi 🙌🏼
Spero che comunque ci sta piaciuto :)
Ieri sono stata agli iDays a Monza e gente ero sono arrivata in terza fila, Justin era così vicinooooo
Scusate gli errori errori non ho avuto tempo di rileggerlo
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