CAPITOLO XXIII.
- Nagisa, da questa parte!-.
Raggiungo Natsuya-senpai e finalmente lo vedo.
- Lo squalo!- esclamo.
Lui scoppia a ridere.
- Ti piace proprio questo squalo eh?-.
Annuisco.
- È tutto blu!-.
- Sai che è l'effetto delle luci vero?-.
- Non fare il Rei della situazione- borbotto.
- Andiamo da Nitori?- mi chiede ed annuisco, per poi seguirlo fuori dall'acquario.
Sono in Australia da due settimane, e mi piace veramente tanto.
L'idea iniziale era che io e Natsuya stessimo in appartamento, ma lo zio di Nitori ci ha presi in simpatia.
Così io sono in stanza con il mio amico, mentre Natsuya ne ha una sua.
Mi piace molto il suo lavoro: va in giro per le città, parla con le persone, e poi scrive le sue impressioni e rapporti con Sasabe.
È tipo un giornalista privato.
Per adesso mi sta lasciando girare: vengo spesso all'acquario, oppure vado in piscina da Mikhail, lo zio di Nitori.
Ogni tanto ci allena e ci dà molti consigli.
Ho provato ad aiutare Nitori con le sue mansioni, ovvero aggiornare i programmi di allenamento o cucinare il pranzo per gli atleti, ma se la cava decisamente molto meglio di me.
Faccio ancora fatica a comunicare, l'inglese non è decisamente la mia materia preferita, ma penso di essere già migliorato parecchio.
- Siamo a casa!- annuncia Natsuya, dopo aver aperto la porta principale.
Troviamo Nitori in cucina, intento a preparare vari bento.
- Ciao-.
- Che buon profumo, Ai-chan!- esclamo, andando verso di lui.
- Non toccare niente, è ancora caldo- mi avvisa.
- Vuoi che ti aiuti a chiudere i bento?- gli chiedo, vedendo che mi sembra piuttosto indaffarato.
- Si, ma fai attenzione a non rovesciarli-.
Annuisco e mi metto al lavoro.
- Ragazzi, io vado: devo incontrare alcune persone. Nagisa, raggiungimi nel pomeriggio davanti alla piscina: vorrei che mi aiutassi con una cosa- afferma.
- Agli ordini!- rispondo, e lui esce nuovamente.
- Sentito, Ai-chan? Il mio primo lavoro!- esclamo.
Anche se non sono molto bravo a scrivere, ed il Senpai lo sa, per cui non ho idea di cosa voglia farmi fare.
- Sono felice per te; attento, coperchio sbagliato-.
- Ops, scusa- torno a concentrarmi su quello che sto facendo.
- Ti sta piacendo l'Australia, Ai-chan?- gli chiedo.
- È... Diversa- mormora.
- Dal Giappone? Sicuramente- rispondo.
- Si ma... In realtà, penso di stare facendo la stessa cosa che avrei fatto lì- mormora.
- Quindi, vorresti tornare?-.
Lui scuote la testa.
- Se tornassi ora, sarei ancora troppo vincolato. Questa esperienza mi sta servendo per imparare a capire le mie responsabilità ed acquisire sicurezza- afferma, con voce più sicura.
Sorrido.
- Allora mettiamocela tutta, Ai-chan!- esclamo.
- Certo!- mi passa una borsa ed inizio a metterci dentro i bento.
Una volta che sono piene, usciamo di casa; per fortuna, è praticamente davanti alla piscina.
- Ciao ragazzi! Portate da mangiare ai nuotatori?- ci saluta la receptionist.
- Esatto! Tanto buon cibo!- esclamo.
- Entrate pure; ricordatevi di passare in spogliatoio-.
- Certo, grazie!- le risponde Ai.
Entriamo in spogliatoio per toglierci le scarpe, indossiamo le ciabatte e ci dirigiamo verso le vasche.
- Zio, siamo arrivati- annuncia Ai.
- Oh, eccovi. Ragazzi, è ora di pranzo!- urla Mikhail ai suoi atleti.
Io ed Ai appoggiamo le borse e tiriamo fuori i bento, distribuendoli agli altri.
- Ci sono anche per noi- afferma il ragazzo alla fine, allungandomene uno.
- Grazie mille!- esclamo.
Lo prendo, mi siedo sugli spalti ed inizio a mangiare.
- È buonissimo!- esclamo.
- Volete nuotare anche voi ragazzi?- ci chiede Mikhail.
- Devo finire di aggiornare gli allenamenti per la prossima settimana- rifiuta Ai.
- Io ho appuntamento con Natsuya, altrimenti mi sarei tuffato subito- rispondo.
- Peccato, sarà per un'altra volta. Allora, vi sta piacendo l'Australia?- ci chiede.
- Tantissimo! È un posto fantastico! Però non sanno niente di giapponese...- mormoro.
- Però il tuo inglese mi sembra migliorato, Nagisa- mi fa notare Ai.
- Vero, sto diventando molto bravo!- esclamo.
- Mi piace il tuo entusiasmo ragazzo, capisco perché Natsuya ti ha scelto- ride Mikahil.
In quel momento sento il mio cellulare vibrare.
Lo prendo: è un messaggio da Natsuya.
- Bene, io vado: ci vediamo a casa! Buoni allenamenti!- saluto, poi corro velocemente in spogliatoio per rimettermi le scarpe e vado all'entrata.
Fuori, c'è Natsuya che mi aspetta.
- Oh, eccoti: pronto per il tuo primo compito in solitaria?- mi chiede.
- Prontissimo!- esclamo.
- Allora ecco quello che devi fare- mi lancia un piccolo oggetto nero.
Lo afferro: sembra un registratore.
- Ti affido l'intervista di una giovane promessa del nuoto. Fagli tutte le domande che ti vengono in mente, hai piena libertà, sia sul nuoto che sulla vita privata. Poi ci penserò io a vedere quali parti trascrivere- afferma.
- È un'altra richiesta per Sasabe?-.
- Diciamo che è una piccola missione segreta per testare le tue capacità- mi fa l'occhiolino.
- Wow! Grazie mille, Senpai!- esclamo.
- Fai del tuo meglio. Oh, eccolo!-.
Mi volto e sbarro gli occhi: lo conosco, è uno degli allievi di Mikahil, Albert Wahalander.
- Albert! Ben arrivato. Scusa se abbiamo interrotto i tuoi allenamenti-.
- Nessun problema, guido ogni giorno-.
Penso abbia detto "mi alleno", e non "guido", ma ancora devo migliorare la mia dimestichezza con la lingua.
- Ti lascio nelle mani di Nagisa; ci vediamo dopo!- il Senpai si allontana.
Mi volto verso Albert.
- Io sono Nagisa! Spero che andremo d'accordo- affermo.
- Dove vorresti andare?- mi chiede, confuso.
Vero che non devo tradurre letteralmente...
- Scusami, ancora non so benissimo l'inglese. Ti va di sederci in un bar per stare più comodi?- gli chiedo.
- Certo-.
- Quindi? Andata bene l'intervista?- mi chiede Rei.
- Benissimo! A volte facevamo un po' di fatica a capirci, ma Albert è stato molto gentile e comprensivo- gli racconto - anche Natsuya ha detto che sono stato molto bravo, soprattutto dato che era la mia prima volta-.
- Mi sembra che ti stai trovando molto bene lì-.
- Benissimo! Mi diverto tanto; e Natsuya-chan ha detto che mi affiderà altre interviste. A te come va l'università?-.
- Per adesso, è ancora tranquilla: ma so già che sarà dura. Makoto-senpai e Nao-senpai mi stanno aiutando ad ambientarmi-.
- Sono molto felice per te, Rei-chan; senza di me non ti diverti vero?-.
- Ci provo, ma sei tu il campione in questo campo-.
- Ovvio, nessuno può battermi!- esclamo, e lui ride.
- Hai fatto amicizia con qualcuno?- mi chiede.
- Non usare quel tono vago; stai tranquillo, nessuno mi ruberà mai il cuore... A parte te ovviamente. Ho incontrato tante persone però- rispondo.
Lui sembra sollevato.
- Come va la tua nuova casa?- gli chiedo.
- È quasi pronta, tra poco potrò lasciare la casa di Haru-san e Makoto-san- annuncia.
- Fantastico! Quando verrò a trovarti inaugureremo il tuo appartamento allora- gli faccio l'occhiolino e lui arrossisce.
- Wow, sei così tanto in astinenza dopo solo due settimane?- lo canzono.
- Non ero più abituato!- si difende lui.
Scoppio a ridere.
- Come se la cava Nitori?- mi chiede, per cambiare discorso.
- È in videochiamata con Momo-chan in soggiorno, mentre Natsuya-chan è in video con Nao-chan in camera sua-.
- Praticamente state occupando tutta la connessione dell'Australia...- borbotta lui.
- Però ne vale la pena! Comunque Ai-chan si diverte, sta imparando ad essere sicuro di sé stesso. Tra l'altro ogni tanto Mikhail ci allena, quindi quando torneremo saremo ancora più bravi a nuotare!- esclamo.
- Anche io mi sto allenando, non sarò da meno- afferma.
- Allora nuotiamo insieme quando tornerò, Rei-chan!-.
- Certo: faremo molte cose insieme quando tornerai-.
- Adesso sei tu a farmi arrossire, Rei-chan-.
- Non parlavo di quello!- esclama.
Scoppio a ridere.
- Oh, è Nagisa? Possiamo salutarlo?- sento la voce di Makoto in sottofondo.
- Mako-chan! Haru-chan!- esclamo, mentre i due ragazzi compaiono nello schermo.
- Ciao- mi saluta Haru.
- Com'è l'Australia?- mi chiede Makoto.
- Bellissima: ha squali giganti!- esclamo, facendolo ridere.
- Ti stai comportando bene a casa di Mikhail?- mi chiede poi.
- Si mamma- cinguetto.
- Hai sentito i tuoi genitori?- mi chiede Haru.
- Nanako mi scrive ogni tanto-.
I miei sono passati a trovarmi poco prima che partissi, ma da allora non li ho più sentiti.
- Be', è già un miglioramento- commenta Makoto.
- Per ora mi va benissimo così- affermo, sorridendo.
- Ho sonno. Ci vediamo presto- Haru si allontana.
- Arrivo. Ci sentiamo, Nagisa-.
- Buonanotte a tutti- li saluto.
Be', dopotutto stavano già dormendo, devono essersi svegliati apposta per salutarmi.
- Tra non molto vado anch'io- mi informa Rei.
- D'accordo: allora prima mangio!- esclamo.
Alzo la mia mano, facendogli vedere la caramella.
Era partita come una cosa divertente, ma ora è diventata una tradizione: a inizio chiamata mi metto una delle caramelle come anello, e me la mangio poco prima di chiudere.
Mi sfilo la caramella e la infilo in bocca.
- Sono molto bravo Rei-chan, sto riuscendo a non mangiarne più di una al giorno- annuncio solennemente.
- Stai diventando proprio responsabile, Nagisa-kun- ridacchia.
- Vero? Tra poco sarò maturo come te!- esclamo.
- No ti prego, poi diventeremmo due noiosoni- si lamenta, facendomi ridere.
- Allora continuerò ad essere solare ed allegro per sempre, va bene?-.
- Direi che è perfetto; ti amo così come sei- afferma.
Sorrido e lo vedo fare lo stesso.
- Amo quel tuo sorriso-.
- Lo faccio grazie a te, Rei-chan-.
- No, lo fai grazie alla tua forza: sei magnifico anche senza di me-.
- Però con te mi sento ancora più bello-.
- Hey, mi hai rubato la battuta!-.
Scoppio a ridere.
- Ti lascio dormire; ci sentiamo domani, Rei-chan-.
- A domani-.
Chiudo la videochiamata e mi sdraio sul letto.
Sorrido: non sta cambiando niente.
Rei è ancora Rei, ed io sono ancora io; lontani, ma in fondo siamo sempre uniti.
E quando tornerò... Quando tornerò, sarò ancora più libero e felice.
E allora niente potrà più impedirmi di rimanere con lui per sempre.
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