CAPITOLO II.
- Cosa ne pensi del nuovo compagno di stanza di Rin-chan?-.
Alzo lo sguardo su Nagisa, che sta leggendo sdraiato sul letto.
- Non saprei, non ci ho fatto molto caso; l'altra sera è stato in gamba però- rispondo.
- Eh già, il lavoro è stato piuttosto semplice!- esclama lui, chiudendo il libro e saltando giù dal letto.
- E inoltre, abbiamo ricevuto un po' di soldi: mi accompagni a fare compere?-.
Alzo un sopracciglio.
- Non dovevi iniziare a studiare finito il capitolo del manga?-.
- Non mi concentro se non ho zuccheri in corpo- afferma, iniziando a mettersi le scarpe.
- E va bene, ti accompagno; ma quando torniamo a casa studiamo, chiaro?-.
- Sei il migliore Rei-chan! Andiamo!-.
Nagisa inizia a saltellare fuori dalla camera.
Sorrido e lo seguo: dopotutto, so bene che farlo studiare non è semplice.
Se lo assecondo per un po', dopo potrei riuscire a farlo stare sui libri.
- Hai trovato il negozio che volevi?- gli chiedo, vedendolo camminare con aria sicura.
- No: ma sono certo che sia qui intorno!-.
Gli metto una mano sulla spalla e lo fermo, facendolo girare verso di me.
Lo fisso con aria seria mentre lui cerca di fare gli occhioni.
Ma stavolta non mi frega.
- Non è che il tuo piano è girare la città per tutti il giorno alla ricerca di un negozio di dolci, in modo da tornare troppo tardi per studiare?- gli chiedo.
- Certo che no, Rei-chan, cosa te lo fa pensare?- risponde lui, con la voce leggermente più alta del solito.
Sospiro.
- Non è bello ingannare gli altri, Nagisa-kun-.
Sposto la mano dalla sua spalla e prendo il mio cellulare.
Faccio una veloce ricerca su internet ed imposto il navigatore.
- Ho trovato il negozio, è a dieci minuti da qui: andiamo- riprendo a camminare.
- E va bene- mormora lui, seguendomi.
Sospiro.
- Facciamo così: per ogni volta che ti impegnerai nello studio, avrai una ricompensa. Va bene?-.
Lui sorride.
- Tanti dolci!- esclama, iniziando a correre.
- Solo se ti impegnerai- gli ricordo, aumentando il passato per starmi dietro.
Ci fermiamo poco dopo di fronte ad un negozio di dolci e Nagisa si fionda dentro.
- Allora, queste caramelle qui, anche un lecca-lecca... Patatine al cioccolato!-.
Non riesco a fare a meno di sorridere: sembra un bambino in un... Be', siamo in un negozio di dolci.
Nagisa ha dentro di sé una fanciullezza che a volte invidio.
So che è un ragazzo della mia età, perfettamente in grado di comprendere i sentimenti altrui ed è anche piuttosto furbo.
Ma temo che a volte creda un po' troppo nella bontà delle persone e nel fatto che alla fine andrà tutto bene.
Anche ora sta usando senza problemi i soldi del nostro lavoro. Abbiamo un contratto, non li abbiamo guadagnati illegalmente; ma è comunque un lavoro pericoloso.
Mi chiedo se si sia mai soffermato a pensare ai rischi che corriamo ogni volta che ci convocano.
All'inizio anch'io ero molto emozionato, quando i senpai ce l'hanno proposto; ma ogni volta che entriamo in azione ho paura.
Temo che succeda qualche imprevisto, e di non riuscire a salvare i miei amici.
Anche se mi fa paura non posso lasciare, devo cercare di proteggere Nagisa fino alla fine; ma se trovassi un motivo per convincerlo a mollare...
Però è vero che anche i soldi ci servono.
Potrei trovarmi facilmente un altro lavoro; ma Nagisa quando ha voluto vivere al dormitorio ha quasi completamente tagliato i ponti con la sua famiglia.
Ha già provato a lavorare come cameriere, ma è un po' pasticcione.
Non so bene cos'altro potrebbe fare.
Che poi, perché ci sto pensando? Nagisa di certo non intende lasciare il lavoro: e anche se accadesse, è in grado di cavarsela da solo.
Anche se ovviamente gli darò una mano, se vorrà.
- Rei-chan, ci sei?-.
Sento la manica tirarmi ed abbasso la testa, trovandomi di fronte il volto preoccupato di Nagisa.
- Pensavo ai compiti- dico la prima bugia che mi viene in mente.
La sua espressione sembra a metà tra delusa e rassegnata.
- Eddai, divertiti un po' Rei-chan! Vuoi caramelle? Cioccolato? Patatine? Ci sono anche degli stuzzichini se vuoi!- esclama, tirandomi per tutta la corsia.
- Sono a posto grazie, mi tengo in forma- rispondo.
Anche se non nuotiamo più vado a correre quasi ogni mattina per non rinunciare al fisico che sono riuscito ad ottenere nel tempo.
Inoltre mi sento meglio quando mi tengo in forma.
- Come preferisci. Allora io sono a posto- afferma, sollevando il cestino.
Spalanco la bocca: è pienissimo di dolci.
- Quanto ti costerà tutto quello, Nagisa-kun?- gli chiedo mentre ci dirigiamo verso la cassa.
È vero che ci pagano bene, ma se comprerà così tanto ogni volta che veniamo qui finirà ben presto sul lastrico.
- Non troppo: ho un bel può di buoni- risponde.
Sorrido: mi sa che mi stavo preoccupando per niente; Nagisa non è così sprovveduto.
Spero.
Paghiamo i dolci e poi torniamo al Liceo.
- Ora però dobbiamo studiare, va bene?- chiedo mentre entriamo in stanza.
- Sistemo i dolci e ci sono-.
Sospiro: suppongo che non potessi aspettarmi di iniziare subito appena tornati in stanza.
Inizio comunque a mettere il necessario sul pavimento; da quando ho iniziato a studiare con Nagisa ci sistemiamo lì, in modo da essere più comodo quando devo aiutarlo.
- Bene, possiamo iniziare- affermo, quando vedo che ha finito di sistemare i dolci.
Lui sospira.
- Dobbiamo proprio?- mormora, sedendosi di fianco a me.
- Meglio iniziare ora che abbiamo poche cose invece di passare le notti in bianco dopo, no? E poi ti ho promesso delle ricompense se ti impegni-.
Il suo volto sembra illuminarsi di nuovo.
- Che genere di ricompense, Rei-chan?- mi chiede, fissandomi negli occhi.
Mi sento improvvisamente a disagio... Ed in realtà non ci ho neanche pensato.
È stata semplicemente la prima proposta che mi è venuta in mente per fargli passare il broncio... Non sopporto quando è triste.
Non gli si addice, è molto più bello quando sorride.
Come tutti d'altronde no? Mica parlo solo di lui.
In generale è meglio quando la gente è felice, quindi è ovvio che io abbia cercato di farlo stare meglio.
Dopotutto è un mio amico, è perfettamente normale che voglia vederlo sorridere.
Non ho altri motivi se non che gli voglio bene, ovviamente.
Nessun altro.
- Rei-chan allora, di che ricompensa si tratta?-.
Nagisa si solleva leggermente avvicinandlsi al mio volto e continuando a fissarmi.
Questo ragazzo mi ucciderà.
- Be', non saprei... Tu cosa vorresti?- gli chiedo quando riesco finalmente a parlare.
- Tante cose! Oltre ai dolci, mi piacerebbe andare alle terme, fare il bagno la notte, andare all'acquario e...-.
Si blocca all'improvviso e vedo un lampo di tristezza attraversare i suoi occhi.
- E...?- lo incoraggio a continuare.
- Niente- mormora, tornando seduto e distogliendo lo sguardo.
Il suo sorriso è diventato tenue, e sembra avere lo sguardo perso nel vuoto.
- Nagisa-kun...-.
Che gli è preso? Fino ad un attimo fa sembrava stare bene.
Ho già visto questo sguardo, ma non ricordo bene quando.
Non sono mai stato molto bravo a consolare le persone, Nagisa se la cava decisamente meglio di me; per questo quando è lui a stare male mi blocco e non so mai cosa dirgli.
- C'è un acquario qui vicino; potremmo andarci nel weekend no? E per le terme abbiamo le vacanze estive; se troviamo una sorgente aperta anche la notte realizzeremo due desideri in un colpo solo- propongo.
Almeno per adesso, questo è il massimo che posso darti.
Lui torna a guardarmi.
- Ci andiamo davvero?-.
- Certo, per me non c'è problema. All'acquario si possono reperire diverse informazioni sul mondo marino, e le terme sono ottime per la salute del corpo-.
- Grazie Rei-chan!- esclama, gettandomi le braccia al collo.
Rimango talmente sorpreso che per poco non cado all'indietro, ma riesco a mantenermi in equilibrio.
- Che hai Rei-chan? Sei tutto rosso- mi chiede, staccandosi.
- Non mi aspettavo il tuo abbraccio- ammetto.
- Oh scusami, mi sono lasciato prendere la mano- mi fa la linguaccia, poi si mette a guardare il libro.
Lo osservo: è buffo quando cerca di assumere un'espressione concentrata, ma è anche tenero.
- Non vuoi altro? Insomma, cose più semplici da ottenere... Giornalmente, diciamo?-.
Non so neanch'io di cosa sto parlando.
Però c'è qualcosa che non mi sta dicendo e voglio capire cosa.
- Non penso, ho già i miei dolci-.
- Niente di niente?-.
Lui si volta verso di me.
- Che ti prende Rei-chan? Hai qualcosa in mente?-.
Mi sento arrossire e distolgo lo sguardo.
- Volevo solo esserne sicuro- mormoro.
- Dai dimmelo, o non riuscirò a studiare!- esclama, iniziando a fissarmi.
Cerco di non guardarlo.
- Mi chiedevo se non ci fosse altro che ti interessasse. Come un hobby o... Una persona...-.
- Una persona?-.
- Siamo amici da molto tempo, però non mi hai mai parlato dei tuoi sentimenti-.
Ma che sto dicendo? Così sembra peggio di quello che intendo.
Vorrei solo capire se ha qualcuno di speciale a cui pensa; so che vuole molto bene ai suoi amici, ma mi chiedo se ci sia qualcuno per cui prova qualcosa di più.
- Be', ho i miei amici no?-.
- Si ma... Nient'altro?- gli chiedo, voltandomi verso di lui.
- Insomma, so che faresti si tutto per i tuoi amici ma... Alla nostra età capita che ci diano persone più speciali di altre...-.
- Be', ho sempre pensato che Haru-chan e Mako-chan siano su un livello di amicizia diverso, ma io sono felice così con i miei amici-.
Sospiro.
- Non sto parlando di amicizia, Nagisa-kun- sbuffo.
Lui non risponde.
- Mi chiedevo se ci fosse qualcuno per cui...-.
- E se andassimo a studiare fuori? C'è un tempo bellissimo!-.
Si alza di scatto, afferra il libro ed esce velocemente dalla stanza.
- Ma... Nagisa-kun! Aspetta!-.
Mi alzo anch'io, prendo il libro e lo seguo.
- Aspettami Nagisa-kun!-.
Lui sembra non sentirmi e continua camminare velocemente verso il giardino.
- Guarda, c'è Rin-chan!- esclama, mettendosi a correre.
Sospiro: suppongo di dover aspettare per ottenere una risposta.
Però vorrei davvero sapere cosa ne pensa.
Dopotutto, siamo sempre stati amici.
Ma a volte, temo che questo non mi basti più.
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