2 chiamate perse di Mamma. Mi resi conto immediatamente che questo significava l'inizio della fine.
Ero in lacrime: "Cosa dovremmo fare adesso?" Chiesi a Blake che mostrava i classici segni di depressione per la mancanza di sostanza .
"Io non lo so... Non lo so. Potremmo scappare ma ci prenderebbero subito." Rispose lui.
"Ma non possiamo nemmeno rimanere qui... E non credo che fra poco sarai in grado di guidare..." Dissi con un tono deluso.
Lui annuì.

Era possibile che dovevo sempre e solo io trovare una soluzione ai problemi di entrambi? E non dimentichiamo che in quel momento non ero per niente lucida, anzi, ero in preda alla disperazione e la droga non aiutava.
Aspettavo che lui si sforzasse un minimo nel pensare ad una lontana soluzione, ma continuava a restare sdraiato, sofferente per la astinenza.

Per fortuna mi venne un'idea, più o meno. Almeno avevo avuto UNA idea: Rispondere al telefono.
Mi ero promessa che alla prossima chiamata, avrei risposto.
Non avevo mai risposto ad una sola delle loro chiamate i giorni in cui "evadevo".  Chiamarli sarebbe stato troppo difficile.
"Gli devo dire la verità, Blake?"
" Digli dove SEI" rispose marcando bene la parola "Sei".
" E te cosa pensi di fare? " domandai io.
"Niente, resterò qui un po'. Poi penso che andrò a casa... Non preoccuparti per me. Vai a casa, io sposto la macchina." Si alzò e si diresse verso la macchina, un po' stordito e un po' confuso.

La mia visita iniziava a schiarirsi, erano gia passate due orette dall'ultima dose.
Corsi velocemente da Blake,che si era appoggiato alla macchina guardandosi attorno per recuperare un po' la sensibilità, lo abbracciai.
"Scusa per tutto Blake, non dovevo farmi portare fin qui. Scrivimi quando parti e quando arrivi a casa... Ad essere sincera, non so cosa mi aspetterà quando verranno a prendermi... Quindi semmai sappi che ti amo."
Feci questo discorso tutto d'un fiato, piangendo ancora.
"Ok, ora basta piangere! Altrimenti mi fai sentire un mostro! Non ti devi preoccupare per me, so cosa devo fare." Mi rispose sereno lui.
Ma poi continuò: "... Ma per quanto riguarda... La droga? Dev'esserne rimasta poca, e io ora dovrei... Si. Quando vuoi che passi per ..."
Lo interruppi dicendo: " Basta con quella roba, Blake! Non ti rendi conto di cosa siamo diventati? " .
Ero delusa, il suo pensiero era rivolto per l'ennesima volta alla droga, ma non potevo biasimarlo... I primi segni di mancanza iniziavano a rabbrividire tutto il mio corpo, e lui aveva resistito molto più di me, quindi il suo cervello sicuramente stava facendo un casino tremendo.
"Ormai fa parte di noi... Tutto sommato. La riabilitazione è un percorso a cui non ci tengo. Ma se vuoi smettere, sai bene cosa ti aspetta. Ma anche cosa non ti aspetterà più."

Il telefono iniziò a vibrare, Mamma stava chiamando. Alzai la cornetta.