cercasi disperatamente
"Cosa cerchiamo di preciso?" Cassandra sbucò dai mille fogli disordinati sparsi per la stanza "qualsiasi cosa,qualsiasi cosa che risalga alla mia nascita." "E credi che ce l'abbiano?" Noah era perplesso ma frugava anch'esso qua e là nella stanza "se mia figlia non sapesse di essere figlia di qualcun altro,credo che terrei tranquillamente le prove." "Eh,ma cosa?" "Non lo so,qualsiasi cosa." Rispose Lei secca alzando la voce "Cassandra sei sicura che siamo soli?" Lei tese le orecchie per poter sfruttare al meglio il suo udito sopraffino,svelta cercò di riordinare e Lui la imitò,lo afferò per il polso e si chiusero nell'armadio;
I corpi tesi e completamente fusi con il fondo dell'armadio,delle voci invasero il corridoio fino ad insinuarsi proprio in quella stanza,nello studio "questa mattina é venuta da me e mi ha fatto un'unica domanda,per me sospetta qualcosa." Cassandra tese l'orecchio e lo appiggiò all'anta avanzando "cosa ti ha chiesto?" "Mi ha chiesto.." il padre prese un respiro "perché non ci sono foto di quando aveva pochi mesi." Cassandra non poteva vedere ma la madre si era portata una mano alla bocca "già." Concluse il padre.
Cassandra si spiaccicò nuovamente contro il fondo dell'armadio desiderando di poter sparire ma essendo grata a Noah di non averla lasciata da sola. Chiuse gli occhi. "Cassandra ma che hai fatto?" Lei aprí gli occhi confusa "io..io..non lo so." Balbettò. L'armadio si era ridotto ed i due ci stavano a mala pena "non so cosa sia successo." Sussurró "cos'é stato?" Chiese la madre "io non ho sentito nulla.." "mh. Ok." Tagliò corto.
"Noah,credo di non sentirmi molto bene..io credo.." Lui la prese sotto braccio giusto in tempo,poi Lei svenne.
Il ragazzo si spruzzò del profumo vanigliato sulla manica della felpa,l'avvicinò al naso della bella svenuta,mezzo secondo dopo afferrò la manica e se l'avvicinó,inspirò "ah,il vecchio,caro trucco del profumo preferito." "Per quanto ho dormito?" "Fino al tuo ventesimo compleanno." "Peccato,avrei voluto fino al mio quarantesimo,sarei invecchiata senza accorgermene e senza segni del tempo." Noah fece una smorfia "bando alle ciance. Abbiamo da fare o te ne sei dimenticata,bella addormentata?" Il ragazzo non le diede nemmeno il tempo per pensare né tanto meno per rispondere,la prese per dai fianchi,la sollevò ed iniziò a camminare,istintivamente Lei gli cinse il busto con le sue gambe ed il collo con le braccia. Faccia a faccia. Respiri su respiri.
Fu Cassandra ad allontanarsi poggiando il mento nell'incavo tra il collo e la spalla trattenendo il respiro per paura che il respiro parlasse per Lei. Noah non ebbe alcun bisogno di entrare nella sua mente ma avrebbe tanto voluto catturare quel momento. Perché chi ti abbraccia in questo modo,in quel modo,non puó che tremare per te. Ma Cassandra tremava per Lui? Tremava davvero per Lui? O meglio,sapeva di tremare per Lui? Forse non sapeva di tremare per Lui ma un cuore solitario esplode quando batte un po' di piú.
"Noah vieni qua." Il ragazzo si avvicinò,Lei si allontanò. Quel poco che basto a fargli capire tutto. "Che strano,un vecchio libro ingiallito senza né titolo,né autore." Osservò reticente,Lei annuí "aprilo." "Sempre piú strano." Osservò nuovamente sfogliando le prime pagine "é tutto vuoto Noah. Perché tenere un libro del genere?" "Magari non é come pensi. Magari doveva essere un diario." "Doveva. Cioé..avrebbe dovuto essere." "Mi scusi prof." "Continuo a non capire. Perché tenerlo?" "Avrai dei genitori accumulatori seriali." "Che paroloni!" Ironizzò Lei "comunque non conosco nessun oggetto,all'infuori di questo,che in questa casa non abbia un ruolo." "Basta scervellarti. Non ha senso." Perse la pazienza Noah lasciandosi cadere sulla comoda poltrona "no. Non lo ha per te. Io invece sento che ha senso. Potrebbe essere la cosa piú sensata degli ultimi tempi."
Piú tardi i due tornarono nello studio "se lo prendi se ne accorgeranno." "Dici?" "Cassandra. É piú grande di un dizionario!" Lei rifletté a lungo fissando l'enorme libro vecchio finché non si sdoppiò,finché non ve ne apparse un secondo. Identico.
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