Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

• Capitolo quarto • "Seguire la parte"

×
Il Nessuno dai folti capelli rossi camminava silenziosamente per i corridoi anonimi di quell'enorme castello. Una missione facile, certo, ma l'avrebbe svolta solo per lui, per farlo restare in un'ottima posizione e tra le grazie del Superiore. Da tempo si stava sacrificando per il suo caro amico lontano.
×

Isa e Lea erano seduti su una panchina ed ammiravano in silenzio le nuvole che si formavano nel cielo. Col gelato in mano, Isa proferì una parola o due mentre l'amico a stento lo riusciva a mangiare e si scioglieva di più lungo il suo chiaro braccio.

«Secondo me», pronunciò fiducioso Lea, fissando col naso all'insu il cielo «quella somiglia ad una papera».

«Una papera?» Ripeté il ragazzino dai capelli blu poco convinto, mordicchiando il gelato.

«Sì! Guarda il becco e le due ali, è identica ad una papera!»

Una folata di vento improvvisa scosse i capelli dei due, lasciando un piccolo brivido di freddo sulle loro braccia scoperte. Ormai l'estate era andata via ma nessuno impediva a Lea di mangiare freschi ghiaccioli e restare con la sua canottiera preferita sul rosso corallo, il collo appena coperto dal suo foulard giallo grano e i pantaloni larghi ripiegati fino al ginocchio. Passò la rosea mano sui ciuffi lunghi portandoli all'indietro, sempre col sorriso sul volto.

«Isa, domani cosa ti va di fare?» Chiese ad un tratto, spezzando il silenzio ma con gli occhi verdi fissi sulle nuvole.

Il piccolo dai capelli blu cobalto si bloccò, guardandolo con un sopracciglio alzato. Di norma non facevano nulla di particolare tutti i giorni che uscivano da scuola, comprese le estati calde o spesso afose. Quella monotonia era molto rassicurante per lui che difficilmente avrebbe proposto di avventurarsi in un qualcosa di diverso. Ci pensò su e rispose atono «nulla» tornando a mangiare il ghiacciolo.

«Ma come ''nulla''?! Andiamo, potremo organizzarci, andare in giro, esplorare nuovi posti! Domani abbiamo un'intera giornata libera e sarà bella come questa. Non hai paura di sprecare il tuo tempo?» Scrollò le spalle il ragazzino rosso, implorando quasi l'altro di cambiare idea.

«Sprecare il mio tempo? No» ribatté senza foga, evitando ancora il contatto visivo con l'amico. Lea sbuffò ma non si arrese, tornando composto e con le mani sulle ginocchia, mentre stringeva lo stecco del gelato tra i denti.

«Beh, secondo me è così. Allora ti propongo questo: domani possiamo esplorare il castello di Giardino Radioso, quello del professore Ansem.»

«Quello che tutti chiamano ''il saggio''?» Domandò Isa sentendo quel soprannome un paio di volte da alcune persone in città. Quella volta Lea era riuscito ad attirare la sua attenzione ed Isa lo guardava confuso.

«Già, lo hai visto anche tu, è un castello enorme! Magari nasconderà qualcosa, è da un po' che ci stavo pensando ed ho proprio voglia di entrarci con te».

«Che stupidaggine» commentò Isa con diffidenza mentre Lea stette per strozzarsi con il legnetto.

Invano Lea tentò più volte di fargli cambiare idea fino al giorno in cui rinunciò del tutto pensando ad altro. Uscirono in gruppo, con alcuni compagni di classe, anche se il piccolo dai capelli blu non sembrava essere al settimo cielo in quei momenti. Al calar del sole, restavano sempre loro due soli e Lea insisteva nel volerlo accompagnare a casa tutti i giorni, anche se non particolarmente entusiasta.
Camminavano con il tepore dei raggi solari che coloravano le loro schiene, mentre Isa poteva scorgere ogni particolare di Lea davanti a lui, dai folti capelli intonati al tramonto e il leggero vento che sollevava le maniche della sua maglietta.

«Hey Isa, tutto ok?» Anche se era davanti l'amico immaginava il suo piccolo broncio.

«Sono solo stanco», sviò l'altro raggiungendo Lea con uno scatto, così proseguirono uno accanto all'altro fino al cancello di casa.

«Domani è domenica, possiamo dormire qualche ora in più, che bello!» Esultò Lea portando le braccia dietro la testa, sbadigliando poco dopo. «Notte, Isa!» Lo salutò con un raggiante sorriso correndo via, mentre l'altro sostò ancora qualche minuto al portone di casa.

🗝️

«Una missione esclusiva per alcuni membri? Che novità!» Esclamò Demyx, seduto sui divanetti della stanza grigia, dove solitamente venivano assegnate le missioni e pubblicati degli avvisi. Accordò per bene il suo Sitar - una chitarra speciale che utilizzava lui stesso per combattere gli heartless - e sbuffò, aggiungendo «adesso che non c'è Zexion, Luxord vorrà giocare a carte con me e non potrò starmene per fatti miei a leggere fumetti o riposare! Ah, povero me!» Piagnucolò esagerando com'era solito fare. Ad ascoltare le sue lagne c'era il N° 2, noto anche come Xigbar, che se la rideva un po' sotto i baffi come la maggior parte del tempo. Non avevano un granché da fare quindi lo dovette subire anche quel giorno; l'eco della sua voce rimbombava tra le pareti e non c'era molto altro rumore che poteva sovrastarlo.

Axel percorreva la zona più vicina all'entrata del castello denominata ''Richiamo del Nulla'', nel quale l'assenza di finestre e la profondità dei corridoi non erano chissà quanto suggestivi. Padroneggiava, come suo solito, il bianco accompagnato da alcune sfumature grigie e nient'altro che piastrelle limpide e fredde che rintonavano i passi di chiunque vi camminasse; un nome più che meritato, d'altronde a nulla sembrava che portasse per quanto spoglia e vasta fosse.
Rallentò alla vista del N°7 che, imperterrito, gli si piazzò davanti sussurrandogli un qualcosa che attirò veramente l'attenzione di Axel per una volta: «i membri mandati al Castello dell'Oblio sono traditori. Lord Xemnas vuole che vengano eliminati», proferì senza un cenno di espressione sul volto.

«Beh, crederò che si tratti veramente di un'ordine del Superiore», rispose Axel frettolosamente, così entrambi proseguirono per la propria strada interrompendo così la ricca discussione. Quella missione l'avrebbe svolta solo per lui, per farlo restare in un'ottima posizione e tra le grazie del Superiore. Nonostante il flebile legame dei due Nessuno, entrambi condividevano preziosi ricordi che li avrebbe distinti costantemente per i caratteri contrastanti e le scelte prese. Kingdom Hearts attualmente era lo scopo comune, la ripresa di un cuore reale per rendere ognuno di loro completo; quella luna artificiale sembrava vegliasse su di loro ogni giorno ma, al contrario, era l'ostacolo maggiore. 

Sebbene Axel e Saïx seguissero gli ordini, in particolar modo il Nessuno dai capelli blu, non si darebbero per vinti nella loro missione - tanto da potersi definire segreta - che aveva portato entrambi a quel destino.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro