quinto giorno- pomeriggio
Spesso e volentieri Malfoy faticava a capire a pieno i comportamenti e le reazioni della Granger. Una volta superati i loro consoni litigi, non era mai certo di cosa sarebbe potuto accadere. E, se con le tante persone che lo accerchiavano era solito ad immaginarsi ciò che quest'ultimo, di fronte una determinata provocazione, avrebbe risposto, con Hermione era sempre insicuro. Il più delle volte si diceva che, quale radicale Grifondoro e pidocchiosa sapientona, arebbe sfoderato la propria cocciutaggine o determinazione. Mai la immaginava sarcastica o divertita. O comunque, se gli capitava di pensarla in quei termini, lo faceva di rado. E certamente non in situazioni come quella in cui si trovavano in quell'istante.
Era stato sicuro che l'avrebbe vista imprecare contro lui, Harry e Ronald. Invece, se ne era uscita con un sarcasmo assolutamente esilarante. Una battutina che, normalmente, avrebbe fatto ridere Draco. Soprattutto se, ad essa, si aggiungeva l'espressione pietrificata del giovane Weasley e quella decisamente sconvolta di Potter.
"Ma che spirito di osservazione, Ronald!"
I capelli di lei erano completamente scompigliati, ed il suo sguardo rimaneva fermamente puntato sulla figura del rosso in imbarazzo. Quasi provava pena per lui Malfoy, che, incontrollabilmente, sorrise sghembo. Gli piaceva vedere la Granger in quel modo, così piccata e seducente, combattiva persino nei confronti degli amici. Poi si ricordò di essere nudo, ed il suo sorriso si spense. Deglutì a vuoto, portandosi con fare estremamente goffo le mani di fronte al bacino. Harry era voltato contro la parete, e Ron non riusciva a smettere di fissare il Serpeverde.
"C-Che avete fatto?" domandò infine il rosso, serrando bruscamente le palpebre e stringendole sino a sentire dolore. La sua carnagione, solitamente pallida -come ogni pel di carota che si rispetti- si era fatta esattamente identica al colore dei capelli, e persino le orecchie sembravano ricevere d'improvviso un enorme afflusso di sangue. Hermione prese un profondo respiro. Non era certa se la domanda del ragazzo fosse o meno retorica ma, per non rischiare, decise di rispondervi comunque.
"Direi che è abbastanza ovvio che noi..." cominciò, mordendosi il labbro inferiore e deglutendo a vuoto. Lanciò una veloce occhiata verso Malfoy, incontrandolo ancora fermo in piedi, perfetto della sua oscena nudità. Imprecò; non poteva davvero distrarsi in quel momento.
"Abbiamo fatto sesso." intervenne improvvisamente il biondo, lanciando un'occhiata spazientita al soffitto. Hermione iniziò a tossire, sul punto di affogarsi con la sua stessa saliva, mentre Harry sussultava, gli occhi chiari sgranati oltre le ampie lenti degli occhiali.
"Non è possibile!" cercò di dire Ron, palesemente in torto, la voce più alta di un'ottava rispetto al solito ed il viso che si voltava velocemente alla ricerca di una prova che potesse dimostrare che ciò che stava dicendo il furetto erano stupidaggini. Purtroppo, ciò che vide evidenziò semplicemente il contrario; prima non aveva prestato particolare attenzione alla stanza ma, ora che lo stava facendo, poteva notare alcuni piccoli bottoni chiari abbandonati sul pavimento e, poco distante dal letto, la camicia, la gonna e le calze della ragazza. Più avanti vi erano i boxer di Malfoy, i pantaloni ed il resto della divisa. Si portò una mano contro la fronte, trovandola immensamente calda. Sospirò. Magari stava sognando, o qualcosa del genere, si disse Ron. Hermione non sarebbe mai stata con... Vero?
"E' evident-" "Draco!" lo interruppe la riccia, chiamandolo con il nome di battesimo, sorprendendo ogni presente -persino il biondo stesso-. Era ancora seduta sul letto, con le lenzuola leggere che la ricoprivano sino al ventre. La camicia da notte, incredibilmente leggera, permetteva a tutti di intravedere i seni seminudi oltre il tessuto chiaro. Un desiderio incredibilmente strano attraversò il cervello del Serpeverde. Voleva coprirla. Non voleva che il Pezzente e lo Sfregiato la vedessero. E, si disse, era la prima volta che desiderava coprire il corpo di una ragazza.
Scacciò quei pensieri, rendendosi conto che, dal letto, lei ancora lo stava fissando. Aveva gli occhi sbarrati e le labbra semichiuse. Lo guardava con incredulità e con una briciola di astio.
"Beh, mezzosangue, è ovvio!" esclamò il biondo, giustificando così la propria incredibile sfacciataggine "Insomma, sono nudo." prese una pausa nella quale scrutò qualche istante il busto di lei "Ed anche tu, comunque, non sei esattamente vestita."
Udendo quelle parole, Hermione abbassò lo sguardo. Oltre il tessuto incredibilmente chiaro della camicia da notte intravide la forma del proprio seno, i capezzoli e... Arrossì, afferrando bruscamente i lembi delle lenzuola e tirandosele sino al mento. Draco avvertì chiaramente le risa montargli dalla gola ma, per qualche folle ragione, decise di trattenersi.
"Ora potete anche andarvene, idioti." riprese infine a parlare Malfoy, rivolgendosi a Harry e Ron. I due sgranarono lo sguardo, evidentemente sorpresi, mentre il biondo indicava con fare invitante la porta.
Potter si fece avanti "E lasciare qui Hermione?"
Un Hermione che, comunque, era completamente affondata nelle coperte avvolta da un caldo e denso imbarazzo. Insomma, Harry le aveva visto il seno! Anche Ronald! Che poi, Ronald le aveva già visto il seno, ma in quella situazione era... Diverso, ecco cos'era!
Draco scrollò le spalle "Non vedo il problema." rispose dunque, incamminandosi verso il letto. Vi si accomodò con tranquillità, facendo sentire alla ragazza il materasso inclinarsi leggermente per il peso del giovane.
"Io invece sì. Insomma, tu sei-" "Malfoy, il figlio di mangiamorte, mangiamorte anche lui, senza alcuna via di salvezza, redenzione e bla, bla, bla?" domandò il biondo, interrompendo bruscamente e con fare incredibilmente annoiato Harry Potter. Il moro si limitò ad annuire, mentre il Serpeverde sorrideva.
"Ma lei è venuta a letto con me, e non penso che vorrà farsi vedere nuda da voi due." Draco prese una pausa "Insomma, intendo dire che deve rivestirsi, e voi non potete assolutamente vederla nuda." continuava a sorridere, il ragazzo, tenendo le mani intrecciate dietro la testa, rilassato contro il materasso soffice della caposcuola. Hermione, da sotto le lenzuola, poteva sentire chiaramente le parole del ragazzo e, si ritrovò a pensare, le sembrava persino geloso di fronte la possibilità che Harry e Ron potessero vederla priva di vestiti. La cosa le fece abbozzare un sorriso.
"Io l'ho già vista nuda!" intervenne prontamente il rosso, deglutendo a vuoto un istante dopo, resosi conto di ciò che aveva appena detto "Insomma, intendo dire che-" "Sì, l'hai vista. Però, prima, non ti sei reso conto che, invece che la febbre, aveva appena fatto sesso. Per quanto ne so potresti non ricordare nemmeno come è fatto il suo seno. Non sembri avere grande memoria, Weasley."
Dolorosamente colto sul fatto, Ron abbassò il capo. Malfoy, invece, ghignò vittorioso, sistemandosi meglio tra le lenzuola.
"D'accordo, smettetela." disse improvvisamente Potter, mettendosi in mezzo, sperando con tutto se stesso che un Draco completamente nudo non li affatturasse. Sarebbe stato imbarazzante e disgustoso. Lanciò un'occhiata prima al rosso, poi al Serpeverde.
"Per quanto mi costi ammetterlo, penso che Malfoy abbia ragione." Ron sussultò, completamente sconvolto dalle parole del moro "Insomma, Hermione è nostra amica, ed io sto con Ginny, per la miseria!"
"Beh, io no!" esclamò però il giovane Weasley, temerario e cocciuto nelle sue idee "Non lascerò la nostra Herm qui da sola con..." prese una pausa, indicando con disgusto il ragazzo che, sorridente, rimaneva sdraiato vicino al corpo nascosto della riccia "Quello!"
"E se decidesse la mezzosangue?"
Sotto le lenzuola soffici e rossastre, la strega sussultò. Lanciò, mentalmente, circa una ventina di maledizioni a Malfoy ed alla sua dannatissima linguaccia. Quel biondino da quattro soldi, platinato quanto un maledetto albino, sapeva perfettamente ciò che la ragazza avrebbe risposto. Il Serpeverde sapeva che Hermione avrebbe scelto di fare restare Draco. E, nonostante lo avrebbe detto non per amore, quanto per colpa dell'incantesimo che li legava, era certa che il giovane avrebbe visto quella piccola cosa come un'enorme rivincita sui poveri Harry e Ron. Sospirò pesantemente, facendo capire ai tre ragazzi che lei, da sotto le lenzuola, aveva perfettamente capito ciò che doveva fare. Non si scostò minimamente le coperte, rimanendo nascosta e, sfoderando solo che un filo di voce, pregò infinitamente i propri migliori amici di congedarsi. Inutile dire che Ronald per poco non svenne e che fu Harry ad afferrarlo per il colletto della camicia e trascinarlo via.
Solo quando sentì la porta della stanza richiudersi, la ragazza lasciò il proprio stupido nascondiglio, ritrovandosi sopra quel letto che l'aveva ospitata con Malfoy. Deglutì a vuoto, voltandosi verso il ragazzo, ed avvertì una fortissima irritazione pungerle la pelle nel vedere le sue labbra arricciate in un sorriso estasiato. Udì una vocetta, dentro la sua mente, suggerirle di sputargli in un occhio.
"Posso sapere con esattezza quale parte del tuo cervello non funziona, furetto?" gli domandò infine, sospirando pesantemente, facendo risuonare la propria voce più atona di quanto avrebbe effettivamente voluto "Sei davvero tanto stupido o ti impegni per esserlo?"
Il ragazzo, con un veloce colpo di reni, le si sistemò sopra, bloccandola sotto il suo peso, facendo sussultare la ragazza di sorpresa. Un attimo prima immaginava già di ramanzinarlo -ora si inventava pure dei termini!-, e quello dopo era stesa sotto il suo sexissimo corpo nudo. Si impose la calma. Lui sorrideva civettuolo sopra di lei, tenendole bloccati i polsi ai lati del viso.
"Tu invece? Hai forse dimenticato che tanto domani i tuoi amichetti non ricorderanno più niente?" nel domandarle questo, il bacino di lui andò a sfiorarle l'intimità scoperta. La gonna della camicia da notte le si era alzata, arrivandole al ventre. Hermione ansimò leggermente.
"Non l'ho dimenticato affatto, ma è stato comunque imbarazzante." rispose, socchiudendo gli occhi per l'eccitazione che già sentiva montarle dentro "Terribilmente imbarazzante."
Draco si chinò contro il collo di lei e, una volta udita la risposta, non potè fare a meno di riderle contro la pelle, provocandole piccoli brividi. Posò poi le proprie labbra sottili contro la sua trachea, come un vampiro sul punto di morderla, e prese a darle delicati baci ovunque, su tutta la pelle che incontrava sul suo cammino. La ragazza schiuse le labbra, mentre le sue mani, ancora bloccate nella stretta del giovane, si aprivano e chiudevano febbrilmente.
"Uh, e come vorresti punirmi, prefetto?" le domandò, arrestando per qualche istante i propri baci, facendola sussultare frustrata. Hermione si morse il labbro inferiore sino a farlo quasi sanguinare prima di rispondere.
"Astinenza."
"Sarebbe crudele." commentò Draco, sorridendo sghembo e posizionando le proprie labbra a pochi centimetri da quelle di lei. La ragazza si fece avanti, lambendogliele con la lingua e, una volta stanco di farla attendere, Malfoy si buttò contro di lei, violandole la bocca con lascivio trasporto, sentendo la giovane ricambiare ogni suo movimento, avvertendo i suoi polsi spingere contro la sua presa ferrea con lo scopo di liberarsi e toccarlo. La Granger era incredibilmente impaziente. Ma si interruppe.
"Che fai?" le domandò Draco, posando la fronte nell'incavo della sua spalla dopo che lei si era sottratta al loro bacio estremamente sensuale "Non hai voglia?" incalzò, per poi muovere il bacino contro quello di lei, mettendo in contatto le loro intimità, facendola inarcare di piacere. Malfoy ghignò.
"Direi che non sarebbe vero."
Hermione serrò la mascella frustrata "Perchè lo stiamo facendo?" chiese poi, la voce ridotta ad un mormorio estremamente sensuale che, pur non volendo, fece eccitare maggiormente il ragazzo.
"Perchè è piacevole, e ne ho voglia. Tanta. E anche tu, Gr-" "A me non piaci, Malfoy." lo interruppe bruscamente la riccia, incatenando il proprio sguardo bruno in quello di lui, facendolo quasi gridare. Sì, gridare, perchè si era sentito come perforato, come trafitto più e più volte in modo decisamente violento. Gli occhi di lei non esprimevano disgusto, anzi. Erano estremamente eccitati ma qualcosa, oltre essi, gli faceva capire che, se in quel momento lo avessero fatto, non sarebbe stato che per piacere fisico. Solamente per quella ragione. E a lui,forse, andò bene.
"Non voglio una fidanzata, sanguesporco." disse quindi Draco, lasciandole liberi i polsi, allungando una mano sul suo ventre piatto, facendola inarcare "Mi piace il tuo corpo... Il fatto che nessuno conosca come me questa parte di te." e, mormorandole questo, la penetrò con un primo dito, facendola gemere "Ed anche tu ami il mio corpo." le ricordò infine con un sorriso, stendendosi pienamente contro quello di lei, facendole avvertire chiaramente ogni angolo perfettamente scolpito della propria muscolatura. Sorrise nel sentirla sempre più eccitata, priva di controllo.
"So che ti piace, perchè solo questo ti fa bagnare così tanto..." le sussurrò ad un orecchio mentre, sfilando veloce il dito dalla sua femminilità, si impegnava a penetrarla con il proprio membro. La ragazza gridò, un po' per la sorpresa ed un po' per il piacere. Quando Draco le entrava dentro, si sentiva completa, come non lo era mai stata neppure con Ronald. Per questa ragione urlò, aggrappandosi con le unghie lunghe ed eleganti alla schiena nuda e sudata di lui, facendolo sanguinare e grugnire per il piacere e per il dolore. Gli si inarcò contro con lussuria, premendo il proprio seno pieno contro il petto del ragazzo. Lo venerò in modo folle ed animale. E lui, preso come non mai dalla giovane, fece altrettanto, come sempre coinvolto da lei oltre quanto effettivamente gli fosse concesso. Soprattutto dopo ciò che lei gli aveva appena detto.
A me non piaci, Malfoy.
Entrò in lei con furia, affondando come una nave in balia delle conde.
A me non piaci, Malfoy.
Aumentò l'intensità e la forza delle spinte, facendola incarcare in preda agli spasmi.
Vennero in gemiti di puro piacere, insieme. Si sentivano pieni, stanchi e felici come non mai. Eppure, di questa gioia, non avrebbero mai potuto parlare apertamente. Si trattava di qualcosa di troppo strano, troppo incredibilmente insano, folle e sbagliato. Per lei perchè era Hermione Granger, eroina del Mondo Magico, qualcuna con un futuro a cui guardare e tenere. Per lui perchè aveva altri piani per il proprio, di futuro, qualcosa come un matrimonio combinato da almeno dieci anni con una ragazza che, messa a confronto con la Granger, gli sarebbe dovuta sembrare più bella, sexy ed affascinante. Astoria era tutto questo, ed anche molto di più.
E allora perchè gli veniva da gridare a squarciagola ogni volta che gli tornavano in mente le parole della mezzosangue? Quelle in cui, in malomodo, gli diceva che lui non le piaceva? Quelle in cui gli rivelava che, tutto quell'ottimo sesso, non era altro che corpi intrecciati? Corpi stremati, ricoperti di sudore e passione?
Forse perchè a lui, infondo, la Granger piaceva sul serio.
Perchè la Granger non era un'ochetta brava solo a starnazzare, o a gridargli impudiche oscenità ad ogni dannatissima scopata. Lei aveva un cervello straordinariamente brillante, ed era in grado di intrattenere una conversazione fuori dalla camera da letto. Lei era...
Deglutì a vuoto, imponendosi di non impazzire completamente, di non vedere in quella ragazzina qualcosa che, in realtà, non c'era davvero. Forse, per il momento, avrebbero potuto fare sesso, ma poi? Una volta sbrogliato l'incantesimo che impediva loro di andare avanti, tutto sarebbe tornato alla normalità, e lei avrebbe smesso di cercarlo per insultarlo o rivelargli nuovi assurdi piani. Malfoy sarebbe tornato ad uscire con Blaise, Pancy ed Astoria, e lei invece avrebbe nuovamente preso a fare parte del trio dei miracoli. Si sarebbero d'improvviso separati. Non che stessero insieme in quel momento, comunque. Ma, si disse Draco, sarebbe stato strano. Fastidioso. E forse era meglio approfittare di tutto quell'ottimo sesso finchè ce n'era tempo, fino a che non si fosse sistemato tutto e la Greengrass non lo avesse sposato.
Alla fine della scuola, aveva detto suo padre.
E mancava davvero poco.
"Granger, che ne pensi di farlo più spesso?"
"Di cosa stai parlando, furetto?"
"Sesso." rispose il biondo "Il nostro sesso." che è il migliore che abbia mai provato, avrebbe voluto aggiungere. La ragazza sorrise leggermente scrollando le spalle.
"Perchè no?" fece Hermione, sorprendendo non poco Draco che, con la testa sistemata sul suo ventre, la ascoltava interessato "Il mondo, recentemente, sembra andare al contrario. E se la stessa giornata può ripetersi all'infinito, non vedo perchè Draco e Hermione non possano fare un po' di sesso occasionale."
Malfoy abbozzò un mezzo sorriso, disegnandole piccoli cerchi concentrici sull'ombelico, con la punta dell'indice "Cos'è questa volgarità, Granger? Non dirmi che ti sto infettando."
Sapessi quanto..., avrebbe voluto dire la ragazza in quel momento.
Eppure stette in silenzio.
TBC.
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