Capitolo 28
<<Sicuro che sia questa la strada?>> chiese Jason rivolto al ragazzo seduto sul sedile accanto a lui, senza però staccare gli occhi dall'asfalto.
Il sole stava calando e di lì a poco tutta Atlanta sarebbe stata immersa nella più completa oscurità. Non vedeva l'ora di ritrovare Sienna e di saperla al sicuro, rimproverandosi, ogni minuto che passava, di averla messa lui in tutto quel casino. Pensava che lei meritasse molto di più di un galeotto, eppure non poteva fare a meno di pensare a lei e starle accanto.
<<Sì sono sicuro>> rispose Chase dopo aver abbassato lo sguardo verso il dispositivo luminoso che teneva in mano, su cui era tracciato il percorso che avrebbero dovuto seguire. A detta di Jason, Carl era un vero genio nell'hakeraggio, e in pochi minuti era infatti riuscito a trovare il punto in cui il cellulare di Sienna risultava attivo.
Mancavano ancora dieci chilometri e sarebbero giunti a destinazione. Avrebbero di nuovo potuto abbracciarla. Entrambi.
<<Se le ha fatto qualcosa io...>>
La voce di Jason era quasi un ringhio, il che testimoniava quanto fosse incazzato. Tuttavia, non c'era da stupirsi: Sienna era, in un certo senso, la sua ragazza e chiunque avrebbe reagito in quel modo per la persona che amava.
Era talmente intento a pensare a come avrebbe ucciso Samuel e chiunque avesse intralciato il suo tentativo di salvare la ragazza, che non si accorse del semaforo rosso proprio davanti a loro, e dovette, così, sterzare bruscamente per non finire contro un'auto proveniente da destra.
Chase sgranò gli occhi e il cuore gli salì alla gola.
<<Cristo amico, mi hai fatto venire i capelli bianchi!>> esclamò, guardando il ragazzo al suo fianco.
Jason teneva le mani ben strette sul volante, tanto che potè notare le sue nocche farsi sempre più bianche. Lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi vitrei come privi di vita.
Respirava piano, il suo petto si alzava ed abbassava lentamente e il suo viso era apatico.
<<Jason?>>
Il moro tentò di richiamare la sua attenzione, senza alcun successo.
<<Lo so che è difficile ma dobbiamo andare. Non possiamo perdere altro tempo, lo capisci? Dobbiamo andare a salvarla>> continuò, e questa volta, negli occhi del biondo, si accese una scintilla.
Chase aveva ragione, non potevano permettersi di perdere altro tempo.
Jason rimase in silenzio, ma spinse il piede sull'acceleratore e, con una folle sgommata, ripartì. Le mani ancora strette sul volante come se, quello, non fosse parte della macchina ma il collo di Samuel.
***
Avevano da poco attraversato un bosco, immersi nella più totale oscurità, tanto che Jason pensò che avessero, stavolta per davvero, sbagliato strada. Stava proprio iniziando a rimproverare Chase per averlo fatto giungere nel bel mezzo del nulla, quando, non molto lontano dalla loro posizione, vide una luce filtrare dalla persiana di una finestra.
<<Siamo arrivati>> sussurrò prima di spegnere la torcia che aveva in mano e mettersi a correre per quell'infinito campo, completamente alla cieca. Se avessero tenuto la luce accesa, avrebbero potuto essere visti ed era meglio non rischiare.
Come fossero finiti in aperta campagna se lo stava ancora chiedendo, ma ora come ora, c'era una cosa molto più importante a cui pensare: Sienna era là dentro, o almeno era ciò che sperava.
Una volta raggiunto quella specie di casolare isolato, il biondo si appoggiò al muro senza fiato e col respiro affannoso.
<<Ci siamo>> mormorò Chase. <<Che devo fare?>> chiese poi mettendo mano sotto la camicia dove teneva ancora nascosta la pistola che Jason gli aveva consegnato qualche ora prima.
<<Non lo so>> disse il biondo passandosi una mano tra i capelli sudati. <<Probabilmente mi stanno aspettando. Forse Tom è riuscito ad avvertirli del nostro assalto al suo covo in città, oppure semplicemente sanno che prima o poi farò la mia comparsa>>.
Mentre parlava non faceva altro che mordersi il labbro, era nervoso perchè per la prima volta nella sua vita non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi.
<<Forse dovremmo entrare e basta. Io cercherò Sienna e nel caso ti coprirò le spalle>> suggerrì l'altro.
Poteva davvero fidarsi di Chase? Sapeva quanto tenesse a Sienna e sapeva anche che avrebbe fatto di tutto per lei. Perciò con uno scatto, gli afferrò le spalle con entrambe le mani e lo guardò dritto negli occhi.
<<Appena l'hai trovata portala via, prendi la tua macchina e portala il più lontano possibile da qua, se necessario anche fuori città. Io vi troverò, ma ti prego proteggila>>
Lo stava supplicando, tanto che Chase potè notare gli occhi del ragazzo farsi sempre più lucidi.
<<Te lo prometto Jason. La terrò al sicuro>>
Il biondo consegnò le chiavi dell'auto al legittimo proprietario e, con quelle parole, entrarono nell'edificio da una finestra rotta, cercando di fare meno rumore possibile.
***
In casa non vi era nessuna luce accesa, ma Jason sapeva che Samuel si nascondeva da qualche parte proprio intorno a loro. Era tentato di accendere la torcia, ma, se lo avesse fatto, avrebbe portato sè stesso, Sienna e anche Chase, verso la tomba insieme a lui. E non poteva permetterlo.
Le assi sotto il pavimento scricchiolavano ad ogni loro passo, e le maledisse mentalmente per questo.
<<Sicuro che siano qui?>>
La voce del moro gli giunse alle spalle come trascinata da un vento invisibile, eppure sentì sulla sua pelle una leggera e reale folata d'aria.
All'improvviso, la luce si accese lasciando completa visuale ai due ragazzi. I loro occhi dovettero riabituarsi a quel chiarore, e ciò che videro bloccò loro il respiro.
Samuel era in piedi di fronte a loro con un sorriso sghembo sul volto e teneva una pistola puntata sulla tempia di Sienna, mentre con una mano le serrava la bocca.
Di fianco a lui, due uomini con le braccia incrociate al petto.
Quando gli occhi di Jason incontrarono quelli della rossa, sentì una fitta al cuore. Era tutta colpa sua se ora lei si trovava le mani di quel porco addosso.
Gli occhi di Sienna erano impauriti ma allo stesso tempo preoccupati, quasi come se suggerissero ai due ragazzi di andarsene per non rischiare la pelle. Ma Jason se ne sarebbe andato solo quando lei sarebbe stata tra le sue braccia.
<<Pensavi davvero di cavartela facilmente ragazzo?>> disse Samuel alzando un sopracciglio e passandosi la lingua pungente sul suo incisivo dorato.
<<Lasciala andare. Lei non c'entra un cazzo in tutto questo e lo sai>> replicò Jason stringendo i pugni lungo i fianchi.
Samuel fece un passo in avanti dando, così, una piccola spinta anche a Sienna, la quale mugulò contro quella sporca mano ancora premuta sulle sue labbra.
<<Vedi, è qui che ti sbagli McCann. Lei c'entra eccome. È stata troppo curiosa, sa dov'è il mio covo in città e avrebbe potuto spifferare tutto alla centrale. E sai quanto io e la polizia non andiamo d'accordo, vero?>>
Ci furono attimi di silenzio interminabili. Il biondo continuava a tenere gli occhi puntati in quelli dorati e lucidi di Sienna, la quale dal canto suo se ne stava immobile per paura che il proiettile le perforasse il cranio.
<<Sapete quello che dovete fare>> disse poi l'uomo rivolgendosi ai due emergumeni di fianco a lui.
In men che non si dica, furono addosso a Chase e a Jason, i quali tentarono di tutto per difendersi: calci, pugni, addirittura morsi. Ma erano troppo forti per loro.
Durante l'azzuffata, però, Jason vide Samuel trascinare Sienna in un'altra stanza e il terrore che potesse farle ciò che pensava si impossessò di lui.
Con un gancio destro dritto sulla tempia, riuscì a far barcollare l'uomo che si era avventato su di lui, che cadde all'indietro, stordito.
<<Jason, vai! Segui Sienna, ci penso io qui!>>
A quella frase, pronunciata da un Chase senza più forze, Jason rimase perplesso e confuso. Non ce l'avrebbe mai fatta da solo contro quei due soggetti poco raccomandabili. Erano il doppio di lui e...
<<Jason cazzo, vattene da qui!>> urlò Chase.
Il biondo serrò la mascella e con un cenno del capo si congedò, lasciando il suo compagno in balìa di altri cazzotti.
Quando ebbe raggiunto la stanza nella quale il suo ex capo aveva portato la ragazza, Jason si fermò.
<<Allora, adesso cosa hai intenzione di fare?>> chiese lui con lo sguardo fisso sul più anziano.
<<Semplice: le faccio saltare la testa, così soffrirai per il resto della tua vita, ed è proprio questo che voglio per te McCann>> rispose l'altro premendo ancor di più la canna della pistola contro i capelli ramati della giovane.
<<Dì le tue ultime parole tesoro>> sussurrò al suo orecchio, provocando nella ragazza un brivido di disgusto.
Sienna si voltò verso il suo rapitore e con sdegno sussurrò: <<Brucia all'inferno coglione.>>
Samuel si irrigidì ma poi rise di gusto. <<Però, tosta la tua ragazza!>> mormorò prendendo la giovane per il mento e squadrandola dalla testa ai piedi.
Il modo in cui la guardava, fece ribollire il sangue nelle vene a Jason, il quale fece qualche passo avanti e allargò le braccia.
<<Prendi me!>>
Sentendo quella frase sia l'uomo che la ragazza di fronte a lui gli lanciarono un'occhiata interdetti.
Sienna scosse la testa ripetutamente. Non avrebbe permesso che Jason si fosse messo al suo posto, mai e poi mai.
<<Cosa hai detto ragazzo?>>
<<Ho detto prendi me, al suo posto>> ripetè il biondo. <<È questo che vuoi no? Che io soffra. Allora prendi me. Torturami, massacrami, uccidimi se vuoi, ma lascia stare lei.>>
Samuel sembrò pensarci su. In effetti l'idea di picchiare Jason e torturarlo fino a fargli esalare l'ultimo respiro era un'idea alquanto allettante.
Così, sorridendo, abbassò la pistola.
Fu in quel momento, che con estrama velocità, Jason afferrò la sua, che teneva nascosta sotto la giacca, e la estrasse, puntandola contro l'uomo.
Sparò senza pensarci due volte.
L'uomo lasciò la presa sulla rossa, la quale, sentendosi finalmente libera corse verso il suo salvatore.
<<Jason!>>
Non gli lasciò nemmeno il tempo di rispondere che si fiondò sulle sue labbra, dandogli quel bacio che da troppe ore, lui aveva desiderato ricevere.
<<Stai bene?>> le chiese infine, dopo aver abbandonato a malincuore le sue labbra.
Lei annuì e lo abbracciò, ma proprio quando sembrava che tutto si fosse risolto, un'altro sparo riempì l'aria intorno a loro.
Sienna sobbalzò per lo spavento. Forse era stato Chase, o forse qualcuno al piano di sotto aveva...
No, non poteva essere.
<<Chase>> sussurrò, ma quando fece per staccarsi dal petto di Jason, scoprì la triste verità.
Il biondo cadde ai suoi piedi a peso morto.
<<No.. J-Jason>> sussurrò con voce tremante abbassandosi subito verso di lui.
<<Adesso è davvero finita, ragazzina>>
Quella voce.
Sienna alzò lo sguardo e vide Samuel a terra che le sorrideva arcigno, prima di chiudere gli occhi, forse per sempre.
Ritornò con lo sguardo sul ragazzo vicino a lei e gli sollevò la testa con le mani mentre lacrime calde iniziarono a rigarle il viso.
<<Ti prego Jason, coraggio, ora ti aiuto ad alzarti, okay?>>
E così, provò in tutti i modi a sollevare il corpo pesante del ragazzo, senza alcun risultato.
In quello stesso momento di fianco a lei apparve Chase. Era sporco di sangue su tutto il corpo e si trascinava una gamba a fatica.
<<Cos'è succ...>>
Il moro si bloccò quando i suoi occhi videro la scena.
<<Chase aiutami, ti prego. Dobbiamo portarlo in ospedale>> mormorò la ragazza, la quale però non si mosse di un millimetro. Aveva già capito tutto.
Jason sollevava il petto con grande sforzo, le sue labbra erano dischiuse e una grossa macchia scura gli colorava la camicia chiara all'altezza della pancia.
<<Ehi.. Sienna>> sussurrò McCann, afferrandole la mano che lei teneva ancora sulla sua testa.
Si bagnò le labbra secche e, agonizzante, continuò a parlare.
<<Sei salva, ma ora.. >> fece una pausa e strinse gli occhi per il dolore, <<devi andartene. Chase verrà con te, ha promesso di proteggerti.>>
La rossa si avvicinò a lui e quando fu a pochi millimetri dal suo viso, disse <<senza di te McCann, io non vado da nessuna parte.>>
Nello stesso istante, Chase si abbassò su di lei e le posò una mano sulla spalla.
<<Sienna...>>
<<No! Io non me ne vado, non lo lascerò qui a... >>
In quel momento, Jason iniziò a respirare più piano e lei si accasciò disperata su di lui.
<<Chiama un'ambulanza Chase, fa qualcosa!>> urlò in preda al panico.
<<Sienna..>>. La voce del biondo richiamò la sua attenzione. <<Devi andartene. N-non sei al sicuro qui>> sussurrò. <<Ma prima, devo dirti una cosa, non posso più aspettare, o rischierò di non riuscire a dirtela mai più...>>
La rossa chiuse gli occhi fradici di lacrime e posò le labbra su quelle del ragazzo in un bacio leggero e casto.
<<Ti amo, Sienna. Dal primo giorno che ti ho vista.>>
Quelle parole le trafissero il cuore come miliardi di lame roventi.
<<Dobbiamo andare Sienna>> la incalzò Chase. <<Temo non ci sia più nulla da fare>>
Forse Chase aveva ragione, ma non poteva andarsene senza aver detto a Jason cosa, anche lei, provava per lui.
<<Ti amo anche io, Jason. Non mi è mai importato che tu fossi un criminale, perchè con me ti sei sempre dimostrato il contrario. Hai fatto di tutto per proteggermi e... d-dovrei esserci io al tuo posto>> mormorò asciugandosi le lacrime.
A quelle parole, il biondo sorrise, prima di chiudere gli occhi e voltare la testa di lato, mentre lei, trascinata via dall'amico si lasciò andare ad un pianto disperato.
Chase cercò di calmarla meglio che poteva, ma un grido di dolore atroce uscì dalle sue labbra, quando poi, senza forze, si gettò su di lui.
Lo aveva perso. Lo aveva appena ritrovato e adesso lo aveva perso, ma questa volta era per sempre e lei non riusciva a sopportarlo.
Spazio Autrici
Ehilà! Ciao a tutte, ci tenevamo a dirvi che, come avrete capito, ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia, infatti il prossimo capitolo sarà l'ultimo, l'epilogo.
Speriamo che questo vi sia piaciuto e ci farebbe piacere sapere cosa pensate succederà nel prossimo :)
Buona giornata xx
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