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Capitolo 18

Jason e Sienna erano ancora al centro di quella improvvisata pista da ballo, intenti a baciarsi con foga e ad ancheggiare uno attaccato all'altra a ritmo di musica, quando all'improvviso le note di 'Purple Lamborghini' cessarono di riempire la stanza.

Tutti i presenti si guardarono intorno confusi, e anche i due giovani baristi separarono, seppur a malincuore, le loro lingue, cercando di capire cosa fosse successo.

<<Dato l'orario>> disse una voce, sovrastando il brusìo della folla, e che la rossa riconobbe appartenere alla padrona di casa, <<devo invitarvi ad uscire, i miei genitori saranno di ritorno tra due ore e devo sistemare tutto il casino che avete lasciato. Grazie di essere venuti>> continuò
sghignazzando e gesticolando animatamente, segno che anche lei non fosse poi tanto sobria.

Jason estrasse il suo Iphone dalla tasca dei jeans e ne sbloccò lo schermo per controllare l'orario. Erano le 4.00 di mattina; forse era proprio ora di andarsene, anche se avrebbe continuato volentieri a ballare, o meglio limonare, con la bella rossa al suo fianco.

La guardò per poi avvicinarsi subito a lei. <<Devo ammetterlo, un po' mi dispiace tornare a casa, mi stavo divertendo>> sussurrò al suo orecchio, mentre le sue mani erano ancora ben salde sui suoi fianchi asciutti, lasciandole poi un fugace bacio umido proprio sul lobo.
Sienna, che teneva ancora il bicchiere vuoto del suo drink in mano, lo guardò con malizia e, leccando la cannuccia rosa fluo, mormorò: << chi ha detto che il divertimento è finito?>>
Il biondo sorrise, inumidendosi il labbro inferiore. <<Sienna, sei ubriaca e fra tre ore inizi il turno al locale. Dovresti riposare, non credi?>>

La rossa sfidò il suo sguardo con quegli occhioni dorati e da gatta che ogni volta facevano venire brividi di lussuria su tutta la schiena del ragazzo.
<<No, non credo proprio. Credo invece che tu ti stia preoccupando troppo McCann.>>
Sussurrò al suo orecchio quest'ultima frase, prima di passargli accanto e superarlo, dirigendosi a passo deciso, ed estremamente sexy, verso la porta d'ingresso di quell'enorme villa di ricconi.
Jason non potè fare a meno di seguirla e di tenere gli occhi incollati a quel fondoschiena da favola, tanto bramato dal suo caro collega Chase.
Rise mentalmente nel pensare a quanto quel buono a nulla avrebbe rosicato se li avesse visti insieme in quel momento.

***
<<Sarebbe stato meglio portarti a casa per prima, ora come torni indietro? Non ti permetterò di metterti al volante>>
Erano da poco arrivati sotto l'abitazione provvisoria del biondo, nonostante le sue continue, e vane, parole nel convincerla a farsi lasciare al suo appartamento. La macchina, l'avrebbe tenuta lui e, più tardi, sarebbe passato a riprendere la rossa per portarla a lavoro.
Almeno, questa era la sua idea.

<<Forse non voglio tornare indietro>> sussurrò lei avanzando verso di lui, <<forse voglio divertirmi ancora un po' con te e mostrarti quanto sono affettuosa quando alzo un po' il gomito>>

Quella, a Jason, parve proprio una di quelle proposte sottintese che mai avrebbe pensato potesse uscire dalla bocca di Sienna.
Prima ancora che riuscisse a proferire parola in modo da farla ragionare, le labbra della rossa erano già sulle sue e le mordevano con tale avidità da togliergli il respiro.
<<Sienna..>>, si lasciò sfuggire un gemito, mentre dal canto suo la ragazza continuava a baciarlo e, questa volta, posò anche una mano sull'estremità dei suoi jeans.
<<Non sono ubriaca Jason, sono solo stanca di aspettare che arrivi il momento giusto per...>> non terminò la frase, ma era ben sicura che lui avesse afferrato il concetto.

D'altronde, più volte lo aveva immaginato steso accanto a lei, nello stesso letto, e molte altre volte la sua mente aveva vagato verso scene di loro due tutt'altro che caste.

Jason rimase interdetto per qualche secondo, ma di certo non gli dispiaque cioè che la rossa gli aveva appena, elegantemente, proposto.

Quindi, con forte decisione ed altrettanta eccitazione che gli scorreva nelle vene, la prese per mano e si diresse insieme a lei verso quella squallida topaia in cui abitava.

Sperava con tutto il cuore che Carl non fosse in casa, e fu un sollievo quando, una volta entrati, scoprì che la sua richiesta era stata esaudita.

La casa era tutta per loro.

Senza perdere tempo, si voltò verso la giovane, la quale si era appoggiata alla porta una volta che l'ebbe richiusa, la prese per i fianchi e la sollevò, facendole aderire la schiena contro la fredda parete in cemento.
La rossa tremò a quel contatto, ma i baci che lui le stava lasciando su tutto il collo la scaldarono immediatamente.
Affondò le manì tra i suoi morbidi capelli dorati, e ne tirò le punte quando, presa alla sprovvista, sentì la mano di Jason entrarle sotto il vestito e successivamente abbassarle gli slip.

Una volta priva di quell'indumento inutile, slacciò le gambe dal bacino del giovane e si mise nuovamente in piedi, alla sua altezza, per sfilargli la polo nera che indossava e osservare, così, quel petto statuario e muscoloso che tanto l'aveva imbarazzata quella sera a casa sua, ma che ora, al contrario, non vedeva l'ora di toccare e assaporare. 

A quel punto, tornò con lo sguardo fisso nei suoi occhi, quegli occhi che al loro primo e burrascoso incontro, aveva etichettato come malinconici e profondi, e che ora, invece, esprimevano tutta la voglia che lui aveva di lei.
La guardava con estrema malizia su ogni centimetro di pelle scoperta che le restava.

<<Vieni con me>> disse poi interrompendo quell'azione lussuriosa per voltarsi di spalle e iniziare a camminare verso una stanza poco distante.
Sienna lo seguì senza indugiare un solo secondo e quando furono davanti ad un letto dalle lenzuola azzurro chiaro, sentì il suo cuore perdere un battito per poi accelerare a dismisura.

Finalmente, le loro voglie sarebbero state soddisfatte.

***

Sienna osservò per un attimo la stanza in cui si trovavano: era piccola, ma accogliente. Alcuni vestiti erano ripiegati in modo accurato sul comodino accanto al letto, e sulla sedia era invece posta la divisa del Delirium con tanto di logo in bella vista.
<<Allora piccola? Hai già cambiato idea?>>
Jason appoggiò delicatamente, ma all'improvviso, le mani sulle spalle scoperte di Sienna, e lei sobbalzò un poco per la sorpresa. Poi, si girò verso di lui e allacciò le braccia attorno al suo collo.
<<No, affatto>> mormorò sfiorandogli la punta del naso con la sua.

Il biondo, a quel punto, fece scivolare le mani sulla zip del vestito blu che lei indossava, e la abbassò fino a far cadere l'indumento per terra. Senza questo addosso, ora, la rossa era completamente nuda; sì perchè quell'abito non necessitava di un reggiseno, data l'imbottitura proprio in quel punto.

Jason la squadrò da capo a piedi e sentì grandi vampate di calore quando il suo sguardo si soffermò nel punto che più desiderava.
La sua pelle liscia lo stava chiamando, lo implorava di essere sfiorata, ma prima che potesse anche solo muovere un dito, la ragazza aveva già le mani sul bottone dei suoi pantaloni e li stava slacciando con lentezza, senza mai staccare lo sguardo da lui.

Quando l'ebbe privato anche dei boxer, Sienna si avvicinò al letto e ci montò sopra, gattonando fino ai cuscini e sdraiandosi a pancia in giù.
Alla vista di quel ben di Dio, Jason deglutì e sentì il suo pene irrigidirsi appena.

La raggiunse e, senza ripensamenti o indugi, si mise a cavalcioni sopra di lei, le spostò i capelli color rame che le ricadevano sulla schiena e cominciò a baciarla sul collo, poi su tutta la schiena, infine sui glutei e nell'interno coscia.
A quel punto, lei si voltò supina e allargò le gambe senza il minimo pudore, cosa che a Jason piacque fin troppo, dato che si fiondò immediatamente con le labbra sulla sua intimità, leccandola poi con grande frenesia. In fin dei conti era la prima volta dopo cinque anni che gli ricapitava una cosa del genere. Quante volte aveva desiderato fare sesso con una ragazza, anche qualsiasi, mentre era in prigione, lo sapeva solo lui.

La ragazza dai capelli di fuoco, chiuse gli occhi, nel constatare la bravura del biondo nel compiere quel gesto, e sollevò leggermente il bacino per il piacere lasciandosi sfuggire anche qualche gemito.
Gli tirò perfino i capelli quando la sua lingua toccò il punto più fragile, al chè, McCann si staccò, risalendo a toccarle con mano la pancia ed il seno. Lo stringeva come fosse una pallina anti stress, cioè con forza ed energia, e a Sienna quel gesto eccitò ancora di più di quanto non fosse già.
Infatti, con uno scatto, capovolse le posizioni finendo in quel modo a cavalcioni sopra di lui, il quale la strinse sui fianchi e si leccò le labbra troppo, troppo lentamente.
Alla vista di quel movimento incantatore Sienna aprì le labbra, ma subito le richiuse. Non poteva fare la figura della bambina che rimane imbambolata. Doveva agire ed essere sensuale come solo lei sapeva fare.

<<Fammi vedere di cosa sei capace bambolina>> sussurrò il ragazzo sotto di lei.
Non se lo lasciò ripetere due volte, prese in mano il membro di Jason e con movimenti veloci e decisi iniziò ad accarezzarlo su e giù per tutta la lunghezza, senza mai interrompere il contatto visivo coi suoi occhi.
<<Sei...>>, Jason iniziò a parlare, ma si bloccò per gemere, dato che la ragazza aveva aumentato la velocità, <<sei molto brava>> concluse prima di interrompere bruscamente Sienna e tornare sopra di lei, deciso questa volta ad andare fino in fondo.

<<Ti prego Jason, non resisto più>>
Vedere la ragazza così desiderosa di lui non fece altro che eccitarlo maggiormente, e spinto dalla voglia che anche lui aveva di lei, la penetrò con lentezza, ma solo inizialmente perchè, una volta dentro del tutto, cominciò a muovere il bacino avanti e indietro aumentando il ritmo sempre di più.

Tutto era come Sienna aveva sempre immaginato. Jason era bravo, davvero bravo, e tremendamente sexy, con quel ciuffo di capelli ribelle che gli ricadeva sulla fronte imperlata di gocce di sudore.
Lui le sorrideva e nel frattempo ansimava ad ogni spinta che produceva, mentre lei continuava a percepire tutta la voglia repressa che lui aveva in corpo.
Non si sarebbe mai stancata di guardare quel viso...

Quel viso...

Alla ragazza in quel momento tornò alla mente la prima volta che aveva visto quel volto, tanto perfetto quanto tenebroso, nella mensa del carcere, e scene che avrebbe preferito non comparissero proprio ora nella sua mente, invece, comparvero.
Si ricordò della rissa con l'altro detenuto, di lui che le passò accanto leccandosi le labbra e squadrandola da capo a piedi e del suo tentativo di ucciderla per scappare da quella prigione.

È un assassino.

Una voce dentro di lei aveva preso il comando.
Ora vedeva Jason muoversi sopra di lei leggermente sfuocato.

Devi allontanarti da lui.

No, no, non era così. Sì, aveva commesso un grosso, irremediabile errore in passato ma ora era cambiato. Era buono, gentile, dedito al lavoro.

Chi ha rubato i soldi della cassa? Pensi davvero che abbia trovato la via della redenzione?

Quella maledettissima voce continuava a martellarle il cervello.

<<Sienna, tutto okay?>>
La ragazza si sforzò di assumere un'espressione normale e non confusa. <<Sì Jason, sto benissimo>> mentì cercando di non darlo a vedere, tanto che gli prese il viso tra le mani e lo baciò con foga, finendo a cavalcioni su di lui.

Al diavolo la voce interiore.

Con movimenti lenti ma sensuali, iniziò a muovere il bacino sopra al suo pene in erezione, mentre con i polpastrelli disegnava dei cerchi immaginari sul petto tatuato del biondo.

Dopo pochi minuti sentì il piacere aumentare ancora e ancora, fino a raggiungere, insieme al ragazzo un orgasmo con i fiocchi.
Rise appena nel sentire i loro liquidi caldi bagnarle l'intimità.

<<Per fortuna che prendo la pillola eh McCann? Se no mi avresti appena messo incinta>> sussurrò sorridendo e stendendosi accanto a lui.
Lui si voltò verso di lei e accennò un sorriso, <<ops>> mormorò ridendo subito dopo e stringendola a sè con un braccio. <<Sai, dovremmo trascorrere più spesso serate così>> propose lasciandole un bacio sulla spalla. 
<<Se non fosse stato per la mia insistenza a chiederti di uscire, adesso saresti qui a dormire tutto solo>> rispose lei mordendogli il labbro inferiore, prima di accoccolarsi al suo petto, chiudere gli occhi e addormentarsi al suo fianco.

***
Mancava un'ora all'inizio del suo turno, quando Sienna si svegliò. In realtà non aveva nemmeno dormito granchè, perchè quella voce comparsa improvvisamente durante la loro 'epica scopata' - così l'avrebbe definita - era venuta a trovarla anche in sogno.

Aveva guardato Jason per tutta la notte cercando di capire se davvero fosse cambiato o se invece la stava solo ingannando.
E poi, ora che avevano fatto sesso cosa sarebbe successo tra loro?
Non stavano nemmeno insieme. Che diavolo le era saltato in testa? E se l'indomani fosse tornato tutto come prima? Per lei non era così, avrebbe voluto continuare ad uscire con Jason, non solo da amica ma...

Lui sarebbe stato disposto? Era un ragazzo imprevedibile, a volte avventato, collerico, flirtava con le clienti e in più aveva un passato di cui non ci si poteva dimenticare.

Era un vizio che doveva abbandonare quello di andare a letto coi suoi amici. Sì, doveva smetterla.
Per quanto quella notte fosse stata magica e piena di Eros, lei era confusa.

Si alzò quindi dal letto lentamente cercando di non svegliare il biondo e raccolse i suoi vestiti sparsi per tutta la casa, li indossò, prese in mano le scarpe col tacco e la borsetta e, guardando un'ultima volta quel viso di diavolo travestito da angelo, uscì da quell'appartamento con un enorme peso sullo stomaco.

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