Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO 7

Noèl Pov.:
La mattina successiva mi svegliai nella suite e fissai il soffitto con il sorriso.

Non mi sentivo così da tanto tempo e finalmente potevo essere me stessa!

Mi alzai e dopo una doccia, indossai un abito rosa cipria, con le spalline sottili, lungo fino al ginocchio, con la gonna a campana, un golfino bianco e le ballerine e le borsetta dello stesso colore.

Pettinai i capelli, asciugandoli e feci una treccia laterale,sistemando la frangia, dopodiché mi truccai un po', non esagerando e optai per un velo di bbcream con protezione solare, della cipria minerale, feci una linea piccola e sottile di eyeliner e tanto mascara, mentre sulle labbra stesi il burrocacao alla fragola.

Misi un po' di profumo al gelsomino e un messaggio mi fece battere il cuore.

Era Jimin ed era di sotto che mi attendeva.
Presi i documenti e il cellulare e lasciai la stanza saltellando, entrando in ascensore emozionata per la mia prima gita da ragazza libera.

Arrivai al pian terreno, e quando uscii dall'ascensore tutti gli occhi si puntarono su di me.
Per un attimo mi sentii a disagio, ma quando sentii la sua voce mi rilassai e sorrisi.

-Wow piccola...sei..uno splendore! Sei pronta?!- mi avvicinai quasi correndo e gli saltai al collo sorridendo.

-Ahahah..ok lo prenderò per un si!-.

Sentire la sua risata cristallina mi procurò un forte batticuore e arrossii, pigolando.

-Si Oppa...possiamo andare...-.

Lo vidi annuire e incrociare lo sguardo prima con Jin, il cameriere del parterre, che sorrise sinceramente felice, e poi con Madame che mi fece tremare per un attimo, quando sorrise come per dire "Tanto a fine giornata sarai di nuovo qui..tra le mie mani..".

Mi tenni stretta al braccio di Jimin e feci un passo indietro pietrificata, ma la presa salda di lui, sulla mia mano, mi rassicurò e le sue parole mi diedero coraggio.

-Oh Madame..proprio con lei volevo parlare...ecco a lei l'assegno mensile e questo è per l'altro pagamento...scusi il ritardo ma il fuso orario non gioca molto a nostro favore! Direi che siamo apposto...vero?!-

Calcó l'ultima parola e vidi il suo sguardo assottigliarsi, sfidando quella megera, a dire anche solo una parola, infatti la donna deglutì e forzò un sorriso.

-Ce-certo Signor Park...le..le auguro un buon weekend...- Jimin ghignò trionfo e mi prese la mano, incrociando le sue dita alle mie, guardandomi e accalorando lo sguardo.

-Sarà un weekend meraviglioso perché avrò accanto la donna più bella del mondo...- poi la guardò e continuó.

-...la ringrazio...buon weekend anche lei...signorine...signori...Au revoir!-.

Uscimmo dal Red Passion e sorrisi ancor di più nel vedere una bellissima macchina d'epoca.

-È bellissima! Anche Grace Kelly ne guidava una!!-

-Esatto bambina! Questa è una BMW507 Roadster! L'ho comprata apposta! Prego signorina..- mi aprì lo sportello ed entrai. Non riuscivo a smettere di sorridere. Ero davvero felice, ed era tutto merito di Jimin!

Salì in macchina e subito dopo partimmo.

Il panorama iniziò a cambiare: dai palazzi e i cafè, lasciarono spazio alle campagne e ai vigneti.

L'aria era frizzante e intrisa di profumi e il cielo sembrò ancor più azzurro del solito, in contrasto con il verde circostante.

Dopo circa due ore, nella strada che portava a Cannes, nel sud della Francia, arrivammo nei pressi di un borgo antico, circondato da vigneti.
Era il paesino di La Ravelle, borgo pittoresco nei pressi della città di Paulhaguet.

Era un posto meraviglioso. Magico. Bloccato nel tempo.

Percorremmo una strada tra le campagne dell' Alta-Loira e arrivammo ad una villa, una antica Cascina restaurata.
Il cancello in ferro battuto si aprì e una volta percorso il breve tragitto,ci fermammo davanti all'ingresso dove uscì una coppia di mezz'età sorridenti e gentili.

-Bon jour! Benvenuti a Chateau La Ravelle!-

-Bon jour! Sono Park Jimin...ci siamo sentiti per telefono! Lei è la mia fidanzata Noél..- arrossì a quell'appellativo e salutai.

-Si si Signor Park.. benvenuto! Oh che ragazza deliziosa! Sono sicura si troverà bene qui!- rispose sorridente la donna.
Per la prima volta non venivo guardata con odio o giudicata male per ciò che ero..ed era una bella sensazione!

-Sicuramente Madame! La camera è già pronta?! Vorremmo approfittare di questa bella giornata per fare una passeggiata e magari un pic-nic..- ribatté Jimin e l'uomo annuì.

-Certo Signor Park! La vostra camera è pronta e anche il cesto del pic-nic, che ci siamo permessi di far preparare dal nostro chef!-

-Vi ringrazio! Vieni tesoro...facciamo il check-in..-.

Jimin Pov.;
L'ingresso era come ci si aspetterebbe da una villa d'epoca.
Fu costruita dal cugino del Re di Francia, il Duca d'Angoulême, Luigi Antonio di Borbone, in onore della moglie, Maria Teresa Carlotta di Borbone, per esprimerle il suo grande amore...era il luogo giusto!

Vidi Noèl guardarsi intorno con gli occhi di una bambina che entra per la prima volta in un negozio di caramelle.
Sorrisi alla sua espressione sognante e mi occupai del check-in, avvicinandomi al Concierge per non far sentire nulla a lei.

-Avete preparato ciò che vi ho chiesto?!- l'uomo sorrise e annuì.

-Certamente Signor Park! Abbiamo fatto tutto secondo le sue direttive!-

-Perfetto! Grazie mille!-.

Mi avvicinai a lei, abbracciandola da dietro e le lasciai un bacio sulla guancia.
-Allora?! Ti piace?!- mi guardò con occhi luminosi e un sorriso dolcissimo.

-Oh si Oppa! È... è bellissimo!!- si avvicinò, mettendosi la mano davanti alla bocca e sussurrando.

-Ma sei sicuro..che non costa troppo?! Hai già speso tantissimo per me..non..- sorrisi alle sue parole e al rossore sulle sue guance e la baciai.

-Non devi preoccuparti di nulla! Ci godremo questo posto meraviglioso insieme e tu, amore mio, sarai la mia "Madame Royale"..- sorrise sulle mie labbra per l'accento non proprio francese e mi presi il tempo di osservarla.
Era bellissima. Non avevo mai incontrato una ragazza più bella di lei e tenendola stretta la invitai a seguirmi.

La camera che avevo prenotato era una splendida suite piuttosto appartata dal resto delle camere, con una terrazza privata, con vista sul laghetto delle ninfee e sui giardini di Venere.

Vederla sognante affacciata a quel terrazzo mi diede un senso di grande tenerezza e tristezza allo stesso tempo..."hai conosciuto solo dolore...ma ti prometto che da adesso farò in modo che tu sorrida..".

Mi avvicinai da dietro e la avvolsi tra le mie braccia.

-Che ne dici?! Sono promosso?!- si voltò estasiata e buttò le braccia intorno al mio collo.

-Oppa...non so cosa dire..sembra di vivere una favola..-

-Oh amore mio la favola la vivremo stasera...-

-Cosa intendi?!- mi chiese curiosa ed emozionata.

-Lo vedrai..adesso cambiati..ti aspetto all'ingresso per il nostro pic-nic...-.

La baciai e scesi di sotto, lasciandole la curiosità di cosa la stava aspettando.

Noél Pov.:
Lo guardai andare via sorridendo e quando la porta fu chiusa, mi buttai sul letto e iniziai a saltare su di esso.

Le sensazioni che stavo provando erano milioni, e provarle grazie a Jimin, era ancora più bello.

Mi andai a fare una doccia veloce e mi vestii, indossando dei pantaloni azzurri corti sotto il ginocchio, e una camicetta senza maniche bianca.

Indossai delle ballerine bianche e un cappello di paglia con un nastro azzurro.

Una volta pronta scesi e vidi Jimin parlare con il signore anziano che ci aveva accolti.

-Oh piccola! Eccoti!- salutai con un inchino l'uomo che in risposta sorrise, e poi guardai Jimin che sorreggeva due biciclette.

-Andremo in bici?! Sul serio?!- dissi che più entusiasmo del normale e scoppiò a ridere.

-Si tesoro.. sapevo ti sarebbe piaciuta l'idea!- mi avvicinai e presi una bici.

-La adoro!-.

Salutammo nuovamente l'anziano, e pedalammo per il sentiero che portava ad una zona sulla collina su cui sorgeva una quercia secolare, da cui avremmo potuto godere di un panorama meraviglioso.

Mezz'ora dopo arrivammo sulla collina e dopo aver poggiato le bici alla Quercia, Jimin preparò la coperta a scacchi rosso e bianco, e una volta seduti, tirò fuori i tramezzini, l'insalata di pollo, e una macedonia di frutta di stagione, più una bottiglia di vino bianco frizzante e ancora fresco.

Iniziammo a mangiare, vista l'ora, godendoci il caldo sole di quel pomeriggio di inizio estate, con la Quercia che ci donava riparo da esso e un leggero vento che trasportava i profumi dei vigneti che si stendevano davanti a noi.

Dopo pranzo ci stendemmo e mi poggiai sul petto di Jimin, mentre leggeva "Lettere d'amore dei grandi uomini-vol1".

Sentire la sua voce dolce, che pronunciava quelle parole dettate da amori d'altri tempi, mi fece arrossire, mentre nella mia mente si facevano spazio immagini di noi due, in una casa tutta nostra, con i nostri bambini.
Mi coprii il viso e Jimin smise di leggere.
-Hey piccola..che succede?!- mi tolse le mani dal viso e una lacrima nel frattempo iniziò a scorrere lenta.
Vidi il suo stupore e mi accorsi solo in quel momento della lacrima.

-Noél..amore.. perché piangi?!- mi strinse a sé e ricambiai la stretta.

-Stavo..stavo pensando...-

-A cosa?! Sai che puoi dirmi tutto..- a quelle parole arrossii e lo vidi confuso..

-Io..ecco..stavo..stavo pensando..a..a noi..in un futuro..con..con dei..- lì vidi il suo bellissimo sorriso, quello che mi fece sciogliere la prima volta che incontrammo nella suite, mentre i suoi occysi accalorarono..

-Ai nostri bambini... vorresti dei figli?!- rapita da quello sguardo, annuii..

-Si..vorrei..vorrei una famiglia mia e..dei figli..mi piacerebbe molto..- calò lentamente sulle mie labbra e le baciò con una dolcezza tale da fare fremere il mio cuore..

Ero rapita da lui, da suoi occhi, dai suoi baci, dalle sue mani gentili ma sicure.. da lui...ero totalmente e irrimediabilmente innamorata di lui!

Prima del tramonto tornammo alla cascina e andammo a farci una doccia, ma quando uscii trovai delle scatole decorate finemente sul letto..

-Ma..cosa sono?!- Jimin uscì dal bagno con addosso l'asciugamano e mi abbracciò da dietro..

-La mia sorpresa...- lo guardai confusa, così mi spiegò..

-Ho prenotato proprio in questo posto perché siamo a soli un'ora da Versailles...e poi...ho avuto la fortuna di prenotare due biglietti per la festa da gala che si terrà proprio a Versailles in pieno stile Luigi IV e Marie Antoinette...- rimasi totalmente scioccata e lo guardai.

-Oppa...dici..dici sul serio?! Balleremo..nei saloni di Versailles??-

-Si amore mio..e tu sarai la Regina...- mi strinse a sé..

-..tu sei..la mia Regina..la Regina del mio cuore...e a te che voglio darlo..e spero..che lo accetterai..- lo baciai d'impeto e mi allacciai al suo collo, in punta di piedi..

-Certo che lo accetto Oppa..e..e tu accetterai il mio?! Ho..ho solo questo da darti...ma voglio che sia tuo...io sono tua..mio Re!-

Prese la mia mano e la baciò, dopodiché iniziò a ballare, canticchiando una melodia..e durante un casqué piuttosto improvvisato, cademmo nel letto tra baci e risate.

Alle 20:00p.m. ero pronta.
Indossavo un abito in seta celeste cielo, con ricami sfarzosi in oro, stile Maria Antonietta! Sistemai i capelli, optando per farli semi raccolti proprio come li portava lei.

Misi i lunghi guanti bianchi in seta, le scarpe e presi il ventaglio abbinato.

Quando uscii dal bagno, lui era già pronto, affacciato al balcone della nostra camera.

Mi schiarì la voce e si voltò.
Vidi sul suo volto la sorpresa e arrossii.

-Che c'è Oppa?! Non..non ti piace?! Sto male forse?!- lui si avvicinò e mi baciò la mano.

-Sei una visione...bella..come poco altro in questo mondo..forse solo le stelle e la luna...ma anche loro si nascondono al tuo cospetto...- sorrisi imbarazzata e lo guardai.

-Che ne dice Monsieur di andare?! Non possiamo permettere che la festa inizi senza di noi!- mi porse il braccio e sorrise.

-Madame ha ragione...non c'è festa senza di noi!-.

Scendemmo e dopo aver informato la reception, uscimmo e rimasi senza parole..."una carrozza..una vera carrozza"

-Oppa..ma..-

-Non avrai pensato che saremmo andati in macchina...siamo o no i sovrani di Versailles?!-.

Salimmo sulla carrozza, dopodiché il cocchiere partì.
Era un sogno...non avevo mai vissuto nulla del genere... neanche nei miei sogni da bambina...

Una mezz'ora più tardi, iniziai a intravedere qualcosa..

E poi le vidi...le luci di Versailles!
La reggia era completamente illuminata, splendendo come il sole nel buio della sera...

Davanti all'ingresso del palazzo, scendemmo aiutati da dei lacchè e al braccio di Jimin, feci il mio ingresso al Palazzo Reale di Francia.



ARMYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY

ECCOMIIIII

DOPO TEMPO FINALMENTE SONO RIUSCITA A PUBBLICARE!!!

COME STATE?? SPERO BENE!!

ECCO IL NUOVO CAPITOLO!!

IL NOSTRO JIMINIE HA FATTO LE COSE IN GRANDE!!

COME SAREBBE BELLO TROVARE UN FIDANZATO COSÌ!!
VOI CHE DITE???😍

VI ASPETTO AL PROSSIMO EMOZIONANTE CAPITOLO!!

RICORDATEVI DI LASCIARMI TANTE STELLINE ⭐ E COMMENTI 🥰

I PURPLE YOUUUU💜💜💜💜💜💜💜

-V 🌺

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro