CAPITOLO 4
Noél Pov.:
Andai nella sala privata n.7, all' ultimo piano del palazzo, chiamata "La Sala del Re" perché era interamente arredata con mobili che provenivano da una collezione pregiata appartenuta a Re Luigi XIV, il Re Sole.
Portai un seau à glace*[secchiello del ghiaccio] al cui interno posizionai una bottiglia di Champagne Cristal e misi sul tavolino due flûte.
Poi andai nel bagno e preparai la vasca idromassaggio, con essenze di lavanda e candele profumate, asciugamani di spugna e olii profumati per massaggi.
Regolai la luminosità delle luci della Sala e mi diedi un'ultima occhiata.
Indossavo un corpetto in seta color cipria, coordinato ad un mini tanga, al reggi calze con calze bianche 20den e la vestaglia lunga che lasciai aperta.
I capelli li legai in uno chignon disordinato con qualche ciocca laterale libera e la frangia che sistemai con le dita.
Mi sedetti sul letto, giocherellando con il telefono e scoppiai a ridere davanti ad un video divertente e non mi resi conto che lui era lì, che mi guardava con un sorriso dolcissimo in viso..
..è bellissimo...
Jimin Pov.:
Alle parole di Madame Clotilde, sorrisi vittorioso e mi alzai per andare a firmare l'assegno, ma i ragazzi mi fermarono.
-Hey Chim..ma..sei impazzito?? Centocinquanta mila euro?!?!?! Sono quasi duecentoquindici milioni di won!!!- esclamò Tae in preda al panico.
-Ha ragione Chim...ma tu hai tutti questi soldi??- ribatté Jk confuso.
-Lo so quanti sono! State tranquilli!! Ho questi è molti altri...non sono i soldi il mio problema...ora scusatemi..vado da lei...-.
Andai all'ingresso dove mi aspettava la maîtresse con un sorriso bieco sul viso, che mi infastidii parecchio e assottigliai lo sguardo.
-Oh! Eccovi Signore! Volevo solo dirvi che siamo molto..-
-Si si... immagino..eccole l'assegno.. può incassarlo domani stesso entro le 15:00 ora locale...la mia banca si trova in Corea del Sud..sa..il fuso orario...-.
Le compilai l'assegno e la vidi porgermi la mano. La guardai e dopo averle regalato un sorriso falso, glielo lasciai sul bancone.
-Vado dalla mia dama...buona serata..-.
Venni accompagnato all'ultimo piano del palazzo che ospitava il club, le stanze delle ragazze e alcune sala private e mi fermai davanti alla porta.
Ero nervoso. Non sapevo perché, ma la situazione mi metteva una certa ansia.
Poggiai la mano sulla maniglia, ma prima che potessi aprirla, una risata mi fermò.
Era una risata sincera, di cuore, che mi sorprese, così aprii lentamente la porta, entrai e mi fermai, poggiandomi allo stipite.
Rimasi lì, ad ammirare quella meraviglia sul letto, che rideva di gusto, e per la prima volta davanti a me vidi una ragazza normale, praticamente adolescente che rideva di un video stupido.
Senza trucco, senza ciglia finte, senza tutte quelle movenze... finalmente vedevo lei.. davvero!
La vidi tirare indietro il capo, asciugandosi un occhio; vidi il suo viso sereno e tranquillo e sentii il cuore battere forte.
Incrociò gli occhi con i miei e si sorprese di vedermi lì...
..eppure sapeva che sarei salito...
Tolse immediatamente il telefono, mentre con movimenti frenetici cercava di bloccare il video e sorrisi.
-Mi..mi scusi Signore..spero di non..non averla offeso...-.
Poggiai la giacca sulla chaise longue e con le mani in tasca mi avvicinai.
-Perché dovrei offendermi?! Stavo guardando qualcosa di bellissimo..-.
La vidi arrossire, ma si riprese subito, poiché il video era ancora azionato. Sorridemmo nello stesso momento e misi pausa, per poi sedermi.
-Ti piacciono questi video?!- la vidi imbarazzarsi e guardarmi sorpresa.
-Beh...si..mi fanno ridere...- mormorò incerta.
Vedevo il suo disagio davanti a quella conversazione piuttosto normale e mi chiesi per un attimo a che tipo di "incontri" era abituata..
..magari si aspettava che le saltassi addosso..che bastardi figli...
Si avvicinò sedendosi sul tappeto peloso davanti a me e sempre in imbarazzo mi chiese.
-E..lei..da dove viene?!- sorrisi al quel tono formale e risposi.
-Vengo dalla Corea del Sud..-
-Corea del Sud.. lontanissimo..vero?!-
-Si..ci sono circa 23 ore di aereo..-.
La vidi guardarmi come una bambina che vede la neve per la prima volta e le sorrisi.
-Tu invece?! Di dove sei?!- tirò le gambe al petto e abbassò lo sguardo, trovando il tappeto piuttosto interessante.
-Sono di sangue misto..mia madre era francese e mio padre giapponese...ma lui non l'ho mai conosciuto!
Sono cresciuta qui a Parigi con mia madre..lei..lei era una ballerina..l'Étoile dell'Operà di Parigi..ed era fantastica...-
-Quindi avevi il pass per il dietro le quinte eh?!- la vidi sorridere e annuì.
-Si..mi portava sempre con lei... così anch'io iniziai l'accademia..volevo...volevo..- la voce le si ruppe e la vidi incupirsi.
-..cosa volevi?!- mi guardò e disse con voce atona.
-..volevo..essere come lei..-.
Una singola lacrima scese da quegli occhi del colore del mare d'inverno, e vidi nuovamente quella luce di tristezza che percepii quella volta.
Allungai una mano e le asciugai la lacrima.
-Allora.. perché sei qui?!- la vidi irrigidirsi e si alzò.
-Le posso offrire un bicchiere di Champagne?? Mi sono permessa di prendere il Cristal..per lei..il migliore in assoluto..-.
Non mi sorprese di vedere le sue difese nuovamente alte e l'assecondai, sorridendole.
-Si grazie..-.
Mi porse il bicchiere e nel farlo vidi la solita maschera di imperscrutabilità mista a malizia che propinava ai suoi clienti.
-Che ne dice di metterci comodi sul letto?! Potrei..farle un massaggio..- mi persi in quegli occhi per un attimo di troppo e annuii.
-Se ti fa piacere si...-
-Ma certo Signore... farò tutto ciò che vorrà.. qualsiasi desiderio o voglia...-.
A quelle parole, un brivido mi percorse la schiena e deglutii a fatica.
Era bella da togliere il fiato, ma non ero come quei porci..non volevo approfittarmi di lei, ma sapevo che rifiutarla del tutto equivaleva a non rivederla più...
..devo trovare un compromesso..
-Io..vorrei..una cosa..- la vidi guardarmi interessata e si sedette vicino a me...troppo vicino, tanto che riuscivo a sentire il suo profumo molto più intensamente e potei perdermi un quegli splendidi occhi.
-Mi dica..-
-E-ecco..io..io sono timido e non riesco a lasciarmi andare subito..-
-Non si deve preoccupare..se vuole può lasciar fare a me...- si avvicinò scendendo sulle mie labbra, che sfiorò a malapena e sulle quali sussurrò.
-...e si sentirà subito meglio...- arrossii a quelle parole e la vidi inginocchiarsi davanti a me, mentre mi sbottonava i pantaloni.
-A-aspetta...po-possiamo fare con calma?!- la vidi sorridermi e mi avvicinai al suo viso per baciarla, ma si scansò.
-Che..che c'è?!-
-Mi dispiace Monsieur...ma non è permesso ai clienti di baciarmi..-
-Ah..scusami..Madame non mi aveva detto nulla..perdonami..- mi tirai indietro, ma lei mi afferrò il viso e sorrise.
-Non bacio mai nessuno...ma con lei.. farò un' eccezione...-.
Fu come volare.
Fu un bacio sensuale, lento, che poco per volta si trasformò in un incendio.
Fummo travolti dalla miriade di sensazioni che stavamo provando e l'avvolsi tra le mie braccia, stringendola alla vita, e trascinandola sulle mie cosce.
Buttó le braccia al mio collo, stringendomi a sé e un carinissimo sospiro uscì dalle sue labbra, cosa che mi fece sorridere tra un bacio e l'altro.
-Va tutto bene.. è tutto bellissimo..-
Non so perché lo dissi, ma volevo solo farle capire che non avrebbe mai dovuto trattenersi o nascondersi con me, volevo che in qualche modo si sentisse a suo agio.
Infatti si distanziò quel poco per guardarmi negli occhi e la vidi con le guance arrossate e le labbra gonfie e sentii di riflesso la mia intimità inturgidirsi..
..cazzo!
Le accarezzai il viso e le sorrisi, mentre la stringevo a me, gingendole la vita stretta.
-.. è... è la prima volta che mi succede...mi scusi...-
-Non devi scusarti...eri adorabile...e poi..vorrei che mi dassi del tu! Chiamami Jimin..- la vidi avvampare ancor di più e mi avvicinai sfiorandola il naso con il suo e sussurrando.
-.. è il nostro segreto..quella befana può anche non saperlo..io non glielo dirò...Noèl..- vidi i suoi occhi allargarsi per la sorpresa e guardarsi un attimo in giro, spaventata.
-Io..non so..se posso...- si allontanò un po' da me, ma rimanendo sul letto e lì allora decisi di giocarmi l'unica carta che potevo giocare..i soldi!
-Noèl..sono un uomo molto ricco..pensi che dopo che ho sborsato una cifra di quel tipo quella befana rifatta posso dirmi come, se e quando chiamarti per nom?! O prenderti e portarti a cena fuori?! O portarti con me a dare delle gite fuori porta?! Andiamo... ahahah..- la vidi agitata e indecisa sul da farsi, perciò mi avvicinai e misi una delle ciocche dietro l'orecchio, attirando il suo sguardo e le sorrisi.
-Lei non può darmi ordini e quando sono con te..anche tu sei immune..ok?!-
-Ma tu sei qui adesso..domani..- accalorai lo sguardo quando mi accorsi che mi aveva dato del tu e la zittii lasciandole un dolce bacio su quelle labbra che mi facevano impazzire..
-Da adesso in avanti... sarò sempre al tuo fianco..voglio essere il tuo appoggio per qualsiasi cosa, voglio che tu abbia tutto quello che desideri..e io.. farò tutto quello che è in mio potere per dartelo..-.
Secondi che sembrarono secoli, fatti di un muto silenzio, mentre dai suoi occhi sgorgavano perle di sale fatte di una remota speranza, che io le avevo appena regalato e che avrei mantenuto.
-Perchè?- fu flebile, fu come una supplica, fu come un sussurro portato dal vento, ma ebbe il potere di devastare il mio cuore.
La baciai con tutta la dolcezza, l'attenzione e la passione che lei meritava, e la portai sotto di me.
Incrociai i miei occhi ai suoi, lucidi e luminosi come il mare d'inverno colpito dai primi raggi di pallida primavera.
-Perchè...voglio ridarti la libertà che tu hai venduto..voglio portarti via di qui..e te lo giuro sulla mia vita che ti porterò fuori di qui..via da questo posto e da questa terra che ha conosciuto solo le tue lacrime..- mi prese il viso e con un sorriso meraviglioso sulle labbra sussurrò sulla mie labbra, prima di baciarmi.
-..grazie..Jimin..- sorrisi a mia volta e la baciai.
Non successe nulla quella notte.
Restammo abbracciati l'uno stretto all'altra per tutta la notte, parlando e ridendo.
Poco per volta, riuscii a fare cadere le sue difese e le paure che aveva iniziò a cancellarle.
Era bello sentirla parlare e ridere come una ragazza qualsiasi, raccontandomi di posti che sognava di vedere o di piatti che avrebbe voluto assaggiare..ero letteralmente catturato da quella stupenda creatura e avrei fatto qualsiasi cosa per lei...
..ma non sapevamo che da quella sera avevamo fatto scattare una serie di situazioni, un effetto domino, che avrebbe reso le nostre vite, un inferno.
ARMYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY
ECCOMIIIIIIIIIII 🥰🥰
COME STATE?? NE È PASSATO DI TEMPO EH?!
INFATTI VI CHIEDO SCUSA, 10, 100, 1000 VOLTE SCUSA PER QUESTA LUNGA ASSENZA, MA TRA IL LAVORO E IL BLOCCO DELLO SCRITTORE...NON RIUSCIVO PIÙ A CONTINUARE!
ADESSO ECCOMI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO(OVVIAMENTE È PICCINO PERCHÉ È UN CAPITOLO DI PASSAGGIO..DAL PROSSIMO INIZIEREMO LA SITUAZIONE COME SI EVOLVERÀ 🙈😏)
COME LA VEDETE VOI?! AVETE DELLE TEORIE?!
SAPPIATE CHE SARÀ MOOOOOLTO DURA PER I NOSTRI PICCIONCINI🤭
IN TUTTI I SENSI😂
BENE NON DOVETE FAR ALTRI CHE ASPETTARE 4GG E LEGGERETE VOI STESSI!
RICORDATE DI LASCIARMI TANTE STELLINE ⭐ E COMMENTI 🥰
ALLA PROSSIMA CHE SARÀ LUNEDÌ!!
I PURPLE YOUUUUU💜💜💜💜💜💜💜
-V 🌺
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