CAPITOLO 2
Noél Pov.:
Devo darmi assolutamente una calmata.
Ma chi è quel tizio?!
Non mi era mai capitato di essere guardata in quel modo!
Certo gli uomini che frequentavano il club non avevano certo pensieri nobili nei miei confronti, né verso le altre ragazze, ma lui mi stava davvero guardando, negli occhi e non come se fossi stata un oggetto, ma come una persona, con tanta genuinità che mi fece traballare.
Ero fuggita come una ladra appena le luci si spensero e a passo spedito raggiunsi il camerino comune.
-Ma che ti prende principessa?! Paura di quegli omaccioni cattivi?! Ahahahah..-
-Stai zitta Colette! Noél..stai bene?!- guardai Lucille e annuii.
-Si sta tranquilla..sto bene! Vai tocca a te..-.
Mi sorrise, lasciandomi un bacio sulla tempia e uscì, mentre io mi voltai verso lo specchio per struccarmi.
Mi guardai e non mi riconoscevo.
Non ero io quella nello specchio.
Ciglia finta, calcate da tanto mascara, labbra piene di rossetto di un rosso accesso e volgare, abiti succinti e intimo praticamente inesistente.
Solo i miei occhi erano veri. Uguali a quelli di mia madre.
Guardai una foto di me e lei, che tenevo appesa allo specchio, e sorrisi ricordando quel momento.
Lei era l'Etoille dell' Òpera di Parigi, ed essendo una mamma single, mi portava sempre con lei alle prove dei vari balletti.
Quel giorno mi regalò un tutú di Chiffon rosa ed io felicissima lo avevo indossato.
Fu da quel giorno che iniziai a studiare danza classica.
Lei divenne la mia insegnante e la mia coreografa.
Era bellissimo passare il tempo con lei, vederla sorridere, vedere l'orgoglio nei suoi occhi ogni qualvolta che assisteva ad una mia esibizione...
..ma poi tutto è finito...
Già.
Come qualsiasi cosa nella vita, anche la mia felicità finì presto e due anni fa' mi portò via mia madre in un battito d'ali.
Fu come cadere.
Giù nel buio di un baratro senza fine e quel baratro mi portò in questo luogo di perdizione.
Avevo sedici anni quando arrivai al Red Passion e nonostante la mia età, a cui non fregò assolutamente nulla a Madame Clotilde, iniziai come nuova ballerina e accompagnatrice.
All'inizio ballavo e riuscii a superare l'imbarazzo di spogliarmi davanti a tutti quegli uomini, ma poi scoprii che non ero solo una ballerina..
..ero una puttana danzante...
Fu orrendo la prima volta.
Era un uomo vecchio, grasso, ma era ricco.. molto ricco e pagò una cifra esorbitante per la mia verginità.
Il club metteva delle suite a disposizione per i clienti "affezionati" per non dire "schifosamente ricchi" e proprio nella suite Rouge, mi venne strappato l'ultimo petalo di innocenza.
Una lacrima scivolò dai miei occhi e mi guardai.
-..mi dispiace mamma..sono finita in un inferno...da cui non riuscirò mai più ad uscire..-
-Oh su! Addirittura l'inferno.. ahahahah..- alzai gli occhi e dallo specchio vidi Madame Clotilde, con uno dei suoi volgarissimi abiti e con eccentriche piume che le decoravano la parrucca.
-Adesso mi spiate?! Avrò il diritto di avere un momento per me o no?!-
-Ma certo colombella! Ma adesso riprendi la tua bella maschera e vai alla suite D'Or...Messieur La Matène ti aspetta!-.
Mi sistemai e in un attimo mi cambiai, indossando la vestaglia in seta dal collo di pelliccia e la guardai.
-Le ricordo che i suoi affari si sono quintuplicati grazie alla mia "maschera"..stia attenta.. perché potrei decidere di distruggerla..-.
Accennai un sorrisino e mi diressi verso le scale private che portavano alle camere, ma lì trovai il giovane che mi aveva sfilato la calza, con la suddetta tra le mani, mentre si guardava intorno.
-Non puoi stare qui! Solo il personale autorizzato può stare..-.
Si voltò a guardarmi e potei vederlo meglio.
Era bello da togliere il fiato.
Occhi a mandorla dal taglio felino, labbra carnose piegate in un sorriso, fisico prestante, fasciato in un completo nero e camicia bianca da cui si intravedeva il petto niveo, capelli corvini dal ciuffo ribelle che gli ricadeva sulla fronte, andando a coprire leggermente l'occhio destro.
Si avvicinò e mi porse la calza.
-Non volevo trasgredire alle regole, ma volevo solo ridarti questa..- la presi e mi sfiorò la mano, che afferrò e se la portò alle labbra, baciandola.
Non mi resi conto di essere rimasta impalata durante quel gesto elegante e pieno di rispetto che mi aveva donato e mi ripresi quando sentii la vecchia dietro di me tossicchiare.
-Si grazie...adesso ti pregherei di tornare di là..-
-Certo..scusate ancora per il disturbo..-.
Lo vidi allontanarsi con passo leggero, mentre la pelle che aveva sfiorato con le sue labbra bruciava e le guance si imporporarono.
-Lascia perdere cherì..non fai per lui! Tu sei..una prostituta..e lui sarà figlio di qualche famiglia ricca di un altro paese...i ragazzi come lui, non sposano quelle come te...-.
Fu come riceve uno schiaffo dritto in faccia e mi sentii uno schifo...
..è la dura realtà..ma ha ragione...lascia perdere...
La mia coscienza si palesò nella mia mente e ripresi il controllo di me.
Mi voltai e la guardai come si guarda qualcuno di insignificante e con la mia solita maschera, percorsi le piccole scale che mi avrebbero portata alla Suite D'or, dove, appena entrai, trovai Messieur La Matène, seduto sul letto che beveva Champagne.
-Oh ma chère[mia cara]..sono così felice di vederti...- mi avvicinai a lui e gli porsi la mano, ma due occhi felini si palesarono e la cambiai prima che lui potesse toccarla.
-Il piacere è mio Messieur...è da tempo che non venivate a trovarmi..-.
Prese a baciarmi la mano, per poi salire lascivo, sul braccio e poi sulla spalla, dopo aver abbassato la vestaglia, bofonchiando scuse e imprevisti.
-..sai che sono sposato..purtroppo non mi è possibile venire tutte le sere, ma quando posso sei il mio primo pensiero.. e a questo proposito...- si avvicinò nuovamente al letto e tirò fuori una custodia quadrata in velluto blu e me la porse.
-Questa è per te..- presi la custodia e l'aprii.
Era un collier di diamanti purissimi che brillavano come tante stelle.
-Siete sicuro?! Insomma..è un oggetto molto prezioso..e in questo posto potrebbero rubarmelo..-
-Certo che sono sicuro! L'ho fatta fare apposta per te! E non preoccuparti ma chère..ho fatto un assicurazione a tuo nome in caso di furto..-
-A..mio nome?! Ma voi avete speso i soldi...- poggiò un dito sulle mie labbra, zittendomi, per poi accarezzare il viso.
-Io sono già ricco bambina...cosa vuoi che sia un milione per me!? Ii penso a te, alla vita che fai e voglio che tu stia bene...-.
Sarebbero state le parole più belle che avessero potuto dirmi se non fosse che nei suoi occhi leggevo solo opportunismo e lussuria.
Sorrisi e lo baciai. Posai sul mobile la custodia e feci scorrere la vestaglia fino ai piedi.
-Allora lasciate che vi ringrazi per tutto quello che fate continuamente per me...-.
Lo portai sul letto e consumai l'ennesima notte all'inferno.
ARMYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY 💜 💜 💜 💜 💜 💜 💜
ECCOMIIIII!!! COME STATE?? SPERO BENE!!!
ECCO IL NUOVO CAPITOLO!!!
POVERA LA NOSTRA NOÈL...CHE COSA STA PASSANDO!!🥺
COME FINIRÀ???
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO!!!
RICORDATE DI LASCIARMI TANTE STELLINE ⭐️ E UN COMMENTO 🥰
I PURPLE YOUUUU💜💜💜💜💜💜💜
- V🌺
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