I love you, remember that
Stavano mangiando in silenzio, la tensione era palpabile. Il padre aveva dei sensi di colpa che lo stavano divorando dolorosamente, mentre il più piccolo aveva lo sguardo basso sul piatto. Aveva appreso qualcosa dal discorso e non gli piaceva affatto.
Non era stupido, e l'anno passato in Inghilterra l'avevano reso ancora più acuto. Aveva notato lo sguardo afflitto del padre, anche se sapeva che non avrebbe mai voluto fargli del male, era preoccupato. Sapeva della sua rarità e delle persone che gli giravano intorno e del rischio che correva. Era timido e innocente ma non stupido.
"Noel, settimana prossima andrai via con quell'uomo, sarà il tuo Alpha" Il tono era dure ma lo sguardo era basso, non riusciva a guardarlo negli occhi.
Noel alzò lo sguardo sulla figura di suo padre, non credeva a quello che aveva sentito, poi notò il suo tormento. Suo padre voleva il meglio per lui, non l'avrebbe mami mandato da una persona pericolosa, probabilmente pensava che sarebbe stato al sicuro.
Non era molto felice della scelta, ma capiva e non poteva prendersela. Magari avrebbe fatto finta di avercela con lui per qualche giorno così gli avrebbe comprato quelle caramelle che gli piacevano tanto. Poteva bastare anche mezza giornata di broncio per quelle carammelle.
Il ragazzino mise su il broncio più tenero che riuscì a fare, si alzò e andò in camera sua dove si infilò un paio di cuffie. Per quanto volesse sdramatizzare aveva paura e più ci pensava più paura gli veniva. La musica lo aiutava a non pensare.
Il giorno dopo si ritrovò sul tavolo non solo le sue caramelle preferite ma anche una torta e un mazzo di fiori, a quella vista sorrise vittorioso.
Il padre arrivò e si fermò dietro di lui sperando in una reazione positiva dal figlio. Noel si girò di scatto buttando le braccia al collo dell'uomo e schioccandogli un bacio sulla guancia.
"Pensavo fossi ancora arrabbiato con, io-... io, lo sai che..." Buttò fuori esitante le sue preoccupazioni.
"Non potrei mai essere arrabbiato con te per troppo tempo, poi se mi porti tutte queste cose, lo sai che cedo facilmente" Il tono dolce del minore lo rassicurò subito.
"I fiori sono da parte dell'uomo di ieri, Viktor, non me l'aspettavo da lui ma credo che tu gli faccia tenerezza" L'uomo era divertito sia dal comportamento del suo amico che dallo sguardo imbronciato di suo figlio.
"Non è che sia tra i miei obbiettivi di vita fare tenerezza" disse con mentre mangiava una fetta di torta in modo tenero.
Il padre si perse a guardare il ragazzo, i suoi erano gli occhi di un padre che provava un amore smisurato per il figlio con l'aggiunta di un pizzico di orgoglio. Sentendosi osservato il ragazzo si girò beccando il padre a fissarlo e lo guardò in modo interrogativo.
"Noel, Ti amo, Ricordatelo"
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Alla prossima
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