'Once Upon a Time' di feather-
Titolo: Once Upon a Time
Autore: feather-
Genere: Storie Brevi
Sottogenere: Narrativa Generale
Trama: Il fulcro della storia orbita intorno al legame tra la protagonista e il lupo, mostrando il passare del tempo e il mutare dei legami.
1. Correttezza grammaticale:
- Punteggiatura. Non abbiamo notato grossi problemi nella punteggiatura. La storia per di più utilizza periodi brevi e incisivi.
C'è solo un inciso scorretto nell'ultimo paragrafo:
Niente, nella vita è come appare. —> o poni una virgola dopo "vita" o, ancora meglio, togli quella successiva a "niente".
- Verbi. C'è qualche incertezza con i verbi, anche se forse volevi dare l'effetto che la protagonista stesse raccontando dei fatti passati. Fai attenzione però, perché se la cosa non è chiara da subito tende a creare delle brutte discordanze, e in questo caso non possiamo fare a meno che farti notare queste:
È difficile capire...
Allora vivevo con mio padre. Non mi sono mai piaciute le sue grandi mani callose, che spesso erano chiuse a pugno: era questo che esortava la gente a stargli lontano.
Ad un certo punto mi sentii pervadere da una sensazione mai provata. Credo si trattasse di ansia.
Non ho mai toccato Enka. Non credo di averlo mai fatto. Il nostro legame era forte...
Accadde una di quelle sere, durante le giornate più calde, che mio padre non rientrasse.
Sono parte della natura e, se vengono rispettate, potremmo trarre da loro...
Come vedi, sei passata dal passato al presente molto spesso, utilizzando anche diversi tipi di passato. Siccome la storia è narrata al passato ti consigliamo di convertire tutti i verbi errati. Se volevi inserire il presente per rappresentare dei pensieri scollegati della protagonista avresti dovuto renderli più diretti e distaccati dalla narrazione.
- Altro. Quel luogo a tutti i bambini del villaggio era vietato. —> consigliamo una costruzione della frase più semplice e in linea con il resto —> Quel luogo era vietato a tutti i bambini del villaggio.
Quando li raggiunsi —> ma la protagonista non stava scappando dai lupi?
una borraccia di pelle: era buca e mio padre —> bucata
Mio padre non c'era, ma se ne stava seduto sul retro dell'abitazione. —> questa frase è un po' contraddittoria per come è posta.
Fai attenzione alle d eufoniche:
Ad un certo punto -> A un certo punto
2. Narrazione:
- Terminologia. La terminologia è molto semplice e non presenta termini aulici, cosa che invece avremmo trovato molto in linea con il tipo di racconto, così da farci avvolgere da sensazioni e avvenimenti, come se ci trovassimo in una fiaba. Invece ci troviamo a leggere senza troppi intoppi ma anche senza una grande profondità.
- Descrizioni. Le descrizioni sono minime ed essenziali, e per una one shot del genere pensiamo che sia una scelta saggia.
Abbiamo delle rappresentazioni semplici di alcuni elementi fondamentali, questo ci permette di concentrarci molto di più sugli avvenimenti. Ma da tener conto è il fatto che non abbiamo mai una descrizione dettagliata per il luogo in cui si svolgono i fatti, non abbiamo modo di comprendere in che anno ci troviamo né in che paese. E nonostante abbiamo interpretato tutto questo come una situazione quasi fiabesca, in cui locazione e tempo sono secondari, non abbiamo potuto fare a meno di sentire questa mancanza durante la lettura.
- Dialoghi. I dialoghi sono quasi totalmente assenti, tranne in due occasioni, che comunque abbiamo trovato parzialmente superflue a causa della mancanza generale nel resto del racconto. Troviamo che sarebbe stato più equilibrato rendere quei due dialoghi indiretti come per il resto della storia, piuttosto che diretti, per mantenere il tutto più in linea con se stesso.
- Ritmo della narrazione. Ci sono alcuni passaggi troppo veloci, come quando la protagonista dice di spaventare il lupo per allontanarlo, ma come ha fatto precisamente?
O ancora quando la fa vestire per portarla in una casa e "Mi spinse dentro e venne a riprendermi verso sera." In questi casi la narrazione si distacca troppo dal solito ritmo, che seppur non è mai pacato o molto approfondito, almeno non è così frettoloso. Ricorda di arricchire ogni passaggio nel modo giusto, così da non causare squilibri. O, se proprio non vuoi che la concentrazione del lettore si soffermi su certi avvenimenti superflui, puoi anche considerare di rimuoverli e narrarli attraverso un'introspezione o una riflessione della protagonista.
3. Analisi completa delle tematiche:
Le tematiche che abbiamo in questa storia sono facili da individuare; abbiamo il legame mancante con il padre e quello che invece la protagonista forma con il lupo. Questo crea un contrasto forte e interessante per il lettore, che si trova catturato da questo particolare.
Secondariamente abbiamo l'allontanamento della protagonista dal resto del villaggio, che anche essendo secondario è reso in modo molto distinto.
Sono tematiche che si associano bene l'una all'altra, e completano un aspetto fondamentale della storia, rendendola equilibrata e, tutto sommato, ben gestita.
4. Originalità:
- Impatto iniziale. L'impatto iniziale in quanto a visivo funziona molto bene, ci sono dei piccoli errori nella copertina di cui parleremo dopo, ma nel complesso è pulita, ben equilibrata, e attira l'occhio.
Il titolo probabilmente fa pensare a un altro tipo di storia, ma rimane comunque intrigante e misterioso abbastanza da incuriosire.
La sinossi infine funziona molto bene, è breve e concisa, cosa che dovrebbe essere per ogni One Shot, ci permette subito di comprendere cosa andremo a leggere. Il fatto che il lupo le abbia segnato come diventare una donna rimane sempre in dubbio, ma questo punto lo specifichiamo tra poco.
- Originalità della storia nel complesso. Probabilmente il concetto del bambino/bambina cresciuta più da un animale che da un parente non è la cosa più originale che possa esistere. Infatti non può che venirci in mente Il Libro della Giungla o Tarzan.
Ma in questo caso, nonostante la tematica di fondo, abbiamo situazioni totalmente diverse. Abbiamo apprezzato la "cupezza" di certe situazioni, e ci sarebbe piaciuto vederle più approfondite. Perché magari non concentrarsi un po' di più sul momento in cui il lupo morde la protagonista? Perché non farla dubitare per qualche istante del loro legame?
La storia ha degli spunti interessanti che se sfruttati e gestiti un po' meglio potrebbero renderla una gemma.
- Originalità del titolo. Il titolo purtroppo non l'abbiamo trovato molto originale o in linea con la storia, abbiamo sì un senso del "c'era una volta" durante la lettura, ma mai nulla che ci faccia pensare direttamente al titolo scelto.
5. Analisi delle falle:
- Contraddizioni. -
- Pezzi mancanti. Uno dei problemi di questa storia, come detto poco sopra, è la mancanza di un contesto.
Scopriamo solo ben dopo la metà della OS che ci sono altre cinque ragazze nella casa in cui la protagonista vive. Ma non viene mai spiegato questo fatto e anche alla fine della lettura ci è difficile capire a cosa si stesse riferendo.
Un appunto riguardo la morale finale ci ha confuso parecchio. Come può il lupo averle insegnato ad essere giusta e a rispettare le persone? Più che altro ciò che la ragazza faceva per lui era rubare per nutrirlo e sgattaiolare costantemente via dalla propria casa. Non che il pensiero sia totalmente sbagliato, ma sarebbe stato il caso di approfondirlo più attentamente, siccome durante tutta la lettura non ci è mai parso evidente questo "miglioramento" nell'animo della protagonista.
- Altro. La "morale" finale ci sembra un po' forzata, e le reazioni della ragazza un po' insolite. Alla morte naturale del lupo, lei cambia completamente, ma non perché è dispiaciuta per la sua perdita come sarebbe stato normale, mostra invece una maturità che non era mai stata accennata durante il racconto, ma anzi ci è stato mostrato chiaramente come a volte la protagonista rimane sorpresa dalle proprie emozioni, come l'ansia e così via. E in conclusione porta l'avvicinamento improvviso del padre e della figlia, ma non ne capiamo la dinamica o il perché.
6. Caratterizzazione dei personaggi:
Il padre è una figura fantasmatica. Appare, ma non parla. Si muove nella storia, ma davvero non sembra avere un grande peso, nonostante ciò che ne pensi di lui la figlia. Pensiamo che se avessi accentuato di più il suo comportamento, che comunque oltre a essere altamente distaccato non è mai maligno, saremmo riuscite a comprendere di più e simpatizzare con la protagonista, visto che apparentemente è una delle figure fondamentali ad averla resa come è al momento.
Allo stesso modo in ragazzo, che appare quasi come escamotage per mostrare il distacco tra la protagonista e il resto della comunità.
La protagonista è molto semplice da comprendere, forse non solo perché vediamo tutto sotto il suo punto di vista, ma perché i suoi pensieri sono sempre chiari e le sue azioni pulite.
Il lupo è forse quello che ci ha attratto di più, non tanto per l'originalità, ma perché le sue azioni non sono mai stereotipate, ma invece studiate con attenzione. Il modo delicato con cui si relaziona con la protagonista (e viceversa) rende chiaro e sensato il legame che nasce tra i due.
7. Coinvolgimento emotivo:
Il coinvolgimento emotivo lo sentiamo per lo più alla fine, nel resto della storia mancano delle buone introspezioni per farci coinvolgere davvero, molte volte ci siamo trovate a scorrere velocemente la lettura, rimanendo per lo più impassibili anche in situazioni che avrebbero dovuto farci sorridere o sospirare. E siccome pensiamo che il carico emotivo di questa storia (il ritrovamento del lupo e le varie vicissitudini che ne seguono, il comportamento del padre e così via) dovesse essere uno degli elementi più legati alla storia, troviamo che un approfondimento maggiore non solo sarebbe stato gradito, ma anche necessario.
8. Breve recensione della copertina:
- Quanto attira a prima vista. La copertina funziona e attira molto lo sguardo, non tanto per una fotomanipolazione elaborata, ma per la costruzione semplice e quasi editoriale.
La semplicità e i colori ben scelti attirano immediatamente il lettore.
- Sintonia degli elementi. La figura del lupo e della ragazza creano immediatamente il collegamento con la storia, nonostante il mantello rosso ci faccia erroneamente pensare a Cappuccetto Rosso. Ad ogni modo i colori sono ben equilibrati. Manca l'ombra portata della ragazza, che sarebbe dovuta essere definita quanto quella degli alberi, che la fa apparire un po' sospesa per aria.
Il resto degli elementi, titolo, sottotitolo e autore, sono posti con attenzione e nel modo corretto. Solo il fiocco di stoffa rossa lo troviamo un po' fuori posto, oltre a non avere un legame con la storia occupa spazio. Si sarebbe potuto usare come elemento su cui scrivere appunto il titolo.
Recensione a cura di:
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