'La mia fine, il mio inizio 1 ~ Destini Segnati' di ChiccaCom
Prima candidatura per Gemme - Romanzi Rosa
La mia fine, il mio inizio 1 ~ Destini Segnati deve ancora essere malleata per poter diventare una gemma, nel frattempo prende posto tra gli opali nella speranza che in futuro con una buona revisione possa aspirare a far parte delle Gemme brillanti!
Titolo: La mia fine, il mio inizio 1 ~ Destini Segnati
Autore: ChiccaCom
Genere: Romanzi Rosa
Sottogenere: Storie d'Amore
Trama: La storia è a POV alternato, raccontata da Amanda e Jared, nostri protagonisti che si incontrano per una vecchia amicizia dei loro genitori, dando vita a una conoscenza burrascosa che spesso sfocia in brevi litigi. Amanda e Jared fanno di tutto per allontanarsi, finendo per iniziare relazioni che poi si accorgeranno essere sbagliate, ma il destino non fa che riavvicinarli, come se non potessero stare lontani.
1. Correttezza grammaticale:
- Punteggiatura. Ci sono alcuni problemini con le virgole: mancano spesso e se ne sente il bisogno, nonostante le frasi siano brevi e non troppo elaborate. Per esempio:
"Proprio ora che sto avendo i migliori risultati nella mia carriera(virgola) decide di mollare tutto e trasferirsi[...]
"Il mio vestito preferito, quello svasato color panna con stampa floreale (virgola) e la giacca beige con le decolleté argento, sono perfetti per questa giornata." -> altrimenti togli la seconda virgola, quella prima di sono.
Attenzione particolarmente alle virgole con i complementi di vocazione; sono necessarie al fine di dare alla frase il giusto tono:
Tranquilla Amanda → Tranquilla, Amanda.
Bambolina stai calma → Bambolina, stai calma
- A volte mancano dei punti alla fine delle frasi:
«Melissa(virgola) sono io, non c'è nessun terremoto! Avevo bisogno di parlarti e così ti ho svegliato(punto)»
- Spesso mancano i punti alla fine dei dialoghi, come nei seguenti esempi:
"Ora tocca a te rispondere alla tua stessa domanda"
"Capito, me la farai vedere un giorno" → Qui va un punto interrogativo.
- La grammatica non prevede l'uso del doppio punto interrogativo e del doppio punto esclamativo. Nel caso di un'affermazione è sufficiente usare un solo punto esclamativo; nel caso si voglia invece rimarcare una domanda, è possibile usare un punto interrogativo seguito da un punto esclamativo, anche perché in questo modo la scrittura risulta più pulita e la sorpresa viene specificata nella parte narrativa, cosa di gran lunga migliore.
- Attenzione ai puntini di sospensione che sono sempre tre e mai di meno. Dopo di essi va la maiuscola solamente se si inizia un nuovo discorso.
- Attenzione a utilizzare sempre lo stesso segno tipografico per il discorso diretto. A volte utilizzi le parentesi uncinate (« e »), altre invece utilizzi le virgolette alte (" e "); altre volte apri il dialogo con un tipo di parentesi e lo chiudi con un altro. Ecco qui alcuni esempi:
«Oh perfetto, non ti dispiacerà allora se io verrò con Jared. Sai, non ho voglia di fare il terzo incomodo per tutta la serata"
«Tutto bene, Amy?"
Entrambi i segni sono corretti per aprire e chiudere un dialogo, purché tu scelga un solo tipo e lo adotti per tutto il corso della storia.
- Verbi. Abbiamo riscontrato diversi errori nei modi verbali. Spesso l'uso del congiuntivo non è adeguato: a volte lo ritroviamo dove invece andrebbe utilizzato il condizionale, a volte, dove servirebbe, è stato rimpiazzato dall'indicativo. Ecco alcuni esempi:
Che si aspettava? Che lo avessi accolto a braccia aperte dopo essersi limonato la mia migliore amica? → In questo caso il modo corretto per il verbo accogliere è il condizionale: Che si aspettava? Che lo avrei accolto a braccia aperte[...]
«Nonostante lo conosco da qualche ora non lo sopporto già, è più forte di me.» → In questo caso, nella subordinata avversativa, è richiesto l'utilizzo del congiuntivo: Nonostante lo conosca da qualche ora non lo sopporto già [...].
Non avrei mai pensato di definire, qualsiasi cosa c'è tra di noi, amicizia. → In questo caso ci vuole il congiuntivo presente: qualsiasi cosa ci sia tra noi .
"Ho promesso a Jared una torta se vincevano la gara." → Qui nella subordinata ipotetica, è necessario l'utilizzo del congiuntivo trapassato: [...] se avessero vinto la gara.
Eravamo talmente vicini che, se per sbaglio mi muovevo un po' in avanti, le mie labbra si sarebbero scontrate con le sue. -> mi fossi mossa
- A volte abbiamo trovato anche qualche verbo al modo e al tempo sbagliato:
«È molto rischioso utilizzare il telefono, non vorrete che mi succeda qualcosa di male no?» chiedo sapendo già quale sarebbe stata la sua risposta. → In questo caso il tempo corretto è il futuro (sarà) anziché il condizionale passato, perché la narrazione avviene al presente, quindi la risposta non è ancora stata data.
A volte alcuni verbi sono al modo corretto, ma al tempo sbagliato:
I miei genitori si trovano con i signori De Angelis poco dopo di noi e si recheranno insieme sul luogo della festa. → Poiché gli eventi descritti accadranno nel futuro, tutti i verbi delle frasi principali vanno al futuro, quindi: I miei genitori si troveranno con i signori [...].
- Attenzione all'uso dei gerundi, infiniti e participi. poiché a volte rischiano di riferirsi a un soggetto diverso da quello che intendevi:
Detto questo gira i tacchi e se ne va, seguito da Matt dopo avermi dato un bacio passionale. -> detto così sembra che sia Jared a baciarla prima di essere seguito da Matt e non Matt prima di seguire Jared.
Attenzione al "da" preposizione che è diverso dal "dà" verbo (quest'ultimo va scritto con l'accento).
- Altro. Non è necessario (anzi è sconsigliato) utilizzare il maiuscolo per lasciare intendere che una persona sta urlando. Sarebbe molto meglio e corretto specificarlo nella parte narrativa, in modo da arricchirla anche un pochino di più durante i botta e risposta.
- Attenzione alle D eufoniche, in un romanzo è raro che si vedano in giro, quindi fai attenzione a non abusarne, suonano male quando non si sposano alle rispettive vocali (ad con una parola che inizia per "a" e ed con una parola che inizia per "e"). La grammatica editoriale prevede che l'uso della d eufonica sia limitato esclusivamente ai casi in cui si incontrano vocali dello stesso tipo, quindi quando la preposizione a e la congiunzione e sono seguite da parole che cominciano con la stessa vocale (per es. ad andare, ed ecco).
Te ne segnaliamo alcune per fare qualche esempio:
ad evitarlo -> a evitarlo
ad essere -> a essere
e esoterico -> ed esoterico
In tutta la storia non ne abbiamo trovate molte, ma sarebbe opportuno eliminare anche le sopra citate (e inserire quella mancante).
- Abbiamo riscontrato spesso errori di concordanza del genere tra soggetto e verbo, oppure tra soggetto e relativo aggettivo. Ecco alcuni esempi:
"Matt, ti va di farmi da cavaliere questa sera? Ci divertiremo" il mio amico sembra piuttosto titubante, ma lei le fa un sorriso mozzafiato[...] → Il complemento di termine corretto qui è gli non le, perché si riferisce al soggetto della frase precedente, che è Matt (quindi maschile).
"L'ho trovato quattro anni fa. La madre l'ha abbandonata appena nato e l'ho salvato da morte certa. Da allora siamo inseparabili." → Poiché il complemento oggetto a cui fanno riferimento tutti i verbi principali delle prime due frasi è il cavallo di Jared (che è uno stallone, quindi di genere maschile), anche i participi passati vanno concordati con il genere del complemento in questione. Quindi sarà abbandonato e non abbandonata.
- Abbiamo trovato alcuni errori di concordanza del numero, ovvero parole al singolare, quando avrebbero dovuto essere al plurale, e viceversa. Ecco alcuni esempi:
"Ripensare a quei momenti è ancora doloroso, ma grazie ai miei genitori sono riuscita a superarlo..." → superarli, perché si riferisce a momenti.
La sua capacità di tramutarsi in un bambino in un millesimo di secondo, sono sconcertanti -> innanzitutto non va la virgola perché separa soggetto (capacità) da predicato (sono), tuttavia sarebbe corretto "le sue capacità sono", oppure "la sua capacità è" (anche se consigliamo la prima).
Ho trovato spesso l'asciugamani → Si dice l'asciugamano, oppure gli asciugamani per intenderne il plurale, ma anche se asciuga le mani, al singolare resta "asciugamano".
- Abbiamo riscontrato diversi errori lessicali, tra i quali parole utilizzate in contesti inappropriati rispetto al loro significato, preposizioni scorrette e altri errori di questo tipo:
«Mi piacerebbe provare ad avvicinarmi sul tuo cavallo.[...] → La preposizione corretta è "al tuo cavallo", anziché sul.
Sposto la gamba per cercare di fare leva su di essa, ma accidentalmente mi inciampo nella sua. → Il "mi" è di troppo, è corretto dire "ma accidentalmente inciampo nella sua.".
Ci sono inoltre diverse ripetizioni, o all'interno della stessa frase, o in due frasi consecutive, che possono compromettere la fluidità del testo. Ti suggeriamo di utilizzare dei sinonimi, così da eliminare la cacofonia delle ripetizioni e, al contempo, arricchire il lessico della storia. Ecco qui di seguito alcuni esempi:
"[...]e far decollare i negozi. Arrivata al negozio[...]"
"[...] che ascolta ogni suo ordine come un bravo soldatino. Lo zio è molto bravo [...]"
"Amanda prova a richiamare l'attenzione dell'amica, ma è troppo presa dalla conversazione con Britney per prestarle attenzione."
"Provo ad aprila per parlare, ma il dolore è insopportabile e acute fitte di dolore si diramano verso la nuca."
Ti consigliamo quindi di cercare dei sinonimi per eliminare le ripetizioni e di prestare maggiore attenzione al significato di alcune parole che utilizzi!
Altri errori ricorrenti:
si (affermazione) → sì
"sta" è il troncamento di "questa" quindi va con l'apostrofo → 'sta
una espressione -> un'espressione
- Ci sono inoltre diversi errori di battitura. Questi ovviamente non sono errori gravi, ma possono essere facilmente eliminati con un'attenta rilettura del testo.
2. Narrazione:
- Terminologia. Il lessico utilizzato durante tutto il corso della storia è semplice ed elementare, adatto al genere a cui la storia appartiene ma che a volte risulta un po' troppo diretto, forse. Abbiamo apprezzato i termini specifici utilizzati quando si tratta di cavalli, ma, al contrario, parole molto semplici e poco dimostrative sono sovrabusate, come ad esempio "splendido", "bellissimo" e così via. È bello trovare una visione personale della descrizione da parte di una voce narrante, pertanto sarebbe carino in quei casi variare molto con i termini in modo da lasciare spazio all'immaginazione del lettore, e lasciar decidere a lui se qualcosa è bello oppure no.
Anche l'espressione "cosa si aspettava?" detta da Amanda riferita a Jared è parecchio ripetuta. Consigliamo di cambiarne parole/concetto.
Ci sono a volte dei termini usati impropriamente, o parole ripetute all'interno della stessa frase, che compromettono la fluidità della lettura. Ne riportiamo di seguito alcuni esempi, per aiutarti a capire di che tipo di errori si tratta.
"[...] Le ore che hai passato seduto fuori dal suo recinto per recuperarne la fiducia?" → Invece di "recuperarne" andrebbe "conquistarne" o "guadagnarne", perché recuperare implica che prima ce l'avesse e poi avesse fatto qualcosa che gliel'ha fatta perdere, ma dal contesto si capisce che non è così.
«[...] È pure monca.» (riferito al fatto che Amanda si è slogata la caviglia) → L'aggettivo "monco" si riferisce agli arti superiori, quindi non può essere usato per far riferimento a quelli inferiori. La parola adatta in questo caso è "zoppa".
«Ma ti è andato di volta il cervello?! [...]» → Si dice: "Ti ha dato di volta il cervello?!".
«[...] Sono io quella che ha eretto un muro intorno a me.[...] → La forma corretta è "intorno a sé", perché il soggetto a cui si fa riferimento è "quella" e non più "io".
Per quanto riguarda il linguaggio utilizzato nei dialoghi, hai opportunamente utilizzato un registro colloquiale e un lessico semplice e a volte gergale, adeguato alla (più o meno) giovane età dei protagonisti della storia.
- Descrizioni. Abbiamo trovato le descrizioni dei personaggi abbastanza accurate, con dettagli non solo sul loro aspetto fisico, ma anche sull'abbigliamento che di volta in volta indossano. Anche dal punto di vista caratteriale, i diversi protagonisti sono ben delineati, ognuno con i propri pregi e difetti peculiari. Indubbiamente quelli più "completi" risultano essere i due protagonisti, Jared e Amanda, e i loro migliori amici, Melissa e Matt, anche se quest'ultimo ci è parso leggermente manovrato all'inizio, ma poi ci siamo rese conto che è così di natura e siamo state in grado di affezionarci anche a lui man mano che lo conoscevamo.
La descrizione della nuova casa in cui Amanda, Melissa e la sua famiglia si trasferiscono nei primi capitoli della storia è più o meno completa, senza essere ricca di troppi dettagli; ne viene descritto l'aspetto esteriore e viene rilasciato qualche veloce dettaglio sull'interno. La stanza descritta meglio è sicuramente la "sala cinema". La descrizione del resto delle stanze è stata abbastanza tralasciata.
Gli altri ambienti in cui si svolgono le scene, come la stalla della fattoria di Jared, la villa in cui si svolge la cerimonia di benvenuto alla famiglia De Angelis, la casa in cui alloggiano i ragazzi durante la loro trasferta per i campionati nazionali, sono stati descritti in maniera abbastanza superficiale, ancora una volta con più dettagli sul loro aspetto esteriore piuttosto che sulla loro composizione interna.
Non è un male focalizzarsi così tanto sui personaggi, anzi contribuisce alla loro caratterizzazione personale, tuttavia sarebbe più immersivo poter renderci completamente conto dell'ambiente che ci circonda, anche focalizzandoti su cose scontate come la brezza del vento, il calore del sole, odori e colori particolari e così via. Una delle scelte migliori per le descrizioni è non limitarsi a inserire una sequenza narrativa "a blocco", ma inserire descrizioni qua e là che possano far volare la mente del lettore.
- Dialoghi. Come avevamo accennato, è sconsigliabile utilizzare nei dialoghi lo stampatello maiuscolo per lasciare intendere che la persona sta urlando. È molto più appropriato riportare questa informazione nella parte della narrazione e lasciare il testo così com'è. Al più può essere utile inserire un punto esclamativo al termine della frase, per sottolineare il tono con cui l'affermazione è stata fatta.
Per i dialoghi è necessario un punto e una successiva maiuscola se al di fuori di esso non vi è un verba dicendi strettamente legato al dialogo (come "dire", "domandare", "rispondere" ecc).
Ad esempio:
«Perché che è successo? Sei uscita di nuovo durante la notte?» muovo leggermente la testa in segno di assenso. -> [...] la notte?» Muovo leggermente [...]
"Ma non dire fesserie! Stavo guardando la limousine, non di certo te! Mi dispiace dirle che non è sempre al centro della mia attenzione e dei miei pensieri, Messere(punto)" non sempre dice. → Qui ci abbiamo messo un po' a capire che quello era un pensiero di lui.
A parte la punteggiatura, per i dialoghi, come abbiamo già anticipato, possiamo dire che sono stati costruiti seguendo l'età e il modo di ragionare dei personaggi, e che per la maggior parte del tempo gli tengono fede. Tuttavia, a volte abbiamo riscontrato dialoghi un po' troppo lunghi e costruiti per sembrarci naturali, come ad esempio quando, dopo la gara ma prima della cheesecake, Amanda si accinge a parlare con Melissa di ciò che era accaduto alla festa. Come in questa situazione, a volte i personaggi fanno discorsi troppo lunghi, ribadendo più volte il proprio concetto, spesso girandoci intorno con varie frasi.
- Ritmo della narrazione. Il ritmo della narrazione è abbastanza incalzante, se non fosse per gli errori sopra elencati, che possono rallentare la lettura e renderla difficoltosa e poco fluida.
Abbiamo apprezzato molto l'espediente del cliffhanger, da te utilizzato al termine di alcuni capitoli, nonché al termine di questo primo volume della trilogia, che lascia il lettore col fiato sospeso e lo invoglia a proseguire quanto prima la lettura. L'abbiamo trovato particolarmente efficace al termine del capitolo 13, quando Jared e Amanda stanno per scambiarsi il loro probabile primo bacio. La conclusione di quella parte ci ha lasciate davvero col fiato sospeso, e ancor di più quando, proseguendo con la lettura del capitolo 14, abbiamo scoperto che la scena non veniva ripresa immediatamente da dove era stata lasciata.
A dare ritmo alla narrazione contribuisce anche l'espediente di raccontare alcune scene dopo che sono avvenute, tramite i ricordi dei due protagonisti.
Il ritmo della narrazione però non resta sempre sullo stesso livello. Ci sono punti della storia in cui si scorre ben bene, mentre altri che non vanno avanti per diversi motivi. Particolarmente lenti ci sono sembrati i capitoli in cui i protagonisti sono in vacanza per via della gara. Da quando partono vi è un rallentamento della storia per via di gare e pensieri ripetuti più e più volte. Abbiamo apprezzato la grande introspezione di Amanda e Jared, e sappiamo che se un concetto è importante si può anche ripetere più volte, tuttavia crediamo che qualche ripetizione di questo genere possa essere evitata per lasciare spazio alla scorrevolezza.
3. Analisi completa delle tematiche:
Le tematiche della storia girano principalmente attorno all'orgoglio. ChiccaCom ci mostra come questo sentimento a volte insensato possa rovinare giornate o addirittura relazioni. Amanda e Jared hanno un rapporto di odio e passione fin dal primo momento, ma proprio per via dell'orgoglio non riescono a mettere da parte le loro avversità rischiando di perdersi l'un l'altra.
Anche il destino è una tematica che si prende in mano fin dal primo momento, direttamente dal titolo, e ripercorre tutta la storia come se i protagonisti fossero segnati a innamorarsi fin dal principio nonostante si odiassero con tutte le proprie forze.
Infine, vediamo anche trattata la tematica del bullismo, raccontata da Amanda mentre parla di quando era piccola. È stata proprio l'amicizia a permetterle di uscire dal bozzolo in cui si era chiusa, che ancora oggi la rende diffidente verso il prossimo. Sebbene questa sia una tematica molto importante per l'intero capitolo della serie, non se ne è parlato molto, preferendo incentrarsi sulle prime due tematiche.
4. Originalità:
- Impatto iniziale. Copertina molto bella (la recensione si riferisce a quella vecchia), nonostante le scritte escano un po' "fuori dai bordi" (ma di questo parleremo nella sezione apposita), avremmo preferito poter leggere una sinossi esternamente, in modo tale da figurarci la trama della storia come faremmo con un normale libro. Dobbiamo ammettere, però, che il prologo ha uno stile particolare e quasi poetico, che ci ha portate a volerne sapere di più.
- Originalità della storia nel complesso. Cosa possiamo dire riguardo l'originalità? Il concetto base è un tantino abusato: i protagonisti si odiano, si punzecchiano a vicenda e alla fine scoprono che tutto ciò non fa altro che aumentare l'attrazione tra loro. Nonostante ciò, potrebbero esserci degli elementi interessanti, se solo venissero ampliati, come la particolare località che non viene descritta quanto meriterebbe.
- Originalità del titolo. Titolo davvero particolare, anche se un po' lungo. Ci ha fatto davvero piacere vederlo rievocato nella storia più volte. Gli è stata data una bella interpretazione, quindi complimenti.
5. Analisi delle falle:
- Contraddizioni. Cosa che forse ci ha sorprese più di tutto il resto, è la presenza improvvisa di Britney al mare! Chi mai se lo sarebbe aspettato che era andata con loro? abbiamo pensato. Quando prendono l'aereo non viene nominata, e anche in seguito non se ne parla. Sembra comparire così dal nulla solamente perché in quel momento serviva, per poi scompare, dal momento che il giorno del suo compleanno Jared le chiede cosa ha fatto "in sua assenza" e ciò vuol dire che lei non è andata con loro.
- Sempre il giorno del compleanno di Jared, afferma all'inizio che avrebbe preparato la torta insieme ad Amanda, ma dopo dice "spero che la torta sia già pronta". Il che non potrebbe succedere visto che gli accordi prevedevano che l'avrebbe preparata anche lui stesso.
- Pezzi mancanti. Non sono proprio dei pezzi mancanti, ma in fondo li definiremmo così. Ci sono certi punti della storia in cui troviamo delle informazioni di punto in bianco che invece ci dovrebbero essere state diluite prima. Ti facciamo qualche esempio di alcune che abbiamo trovato:
- Quando fanno colazione tutti insieme nella villa viene nominata una cameriera e viene detto che quest'ultima è lì dall'inizio della loro vacanza. Solo che fino a quel momento non è mai stata nominata, quindi siamo rimaste sorprese della sua apparizione improvvisa.
- Stessa cosa, anche se in maniera un po' meno fastidiosa, succede quando Amanda racconta della sua paura degli squali. Fino a quel momento, pur essendo lei la narratrice, non avevamo saputo di questa sua grande fobia. Se ne parla per qualche riga e poi il fatto viene dimenticato. Crediamo che se deve essere una cosa a cui non si dà mai peso e in quel momento se ne dà così poco, forse sarebbe meglio eliminarla direttamente.
- Altro. Sempre il giorno dell'aneddoto dello squalo, a metà giornata esce fuori che Jared ha la mano fasciata, ma Amanda fino a quel momento non si è accorta né di ciò, né delle difficoltà che lui avrebbe dovuto avere nel fare il bagno con una fascia. Anche questa è una cosa un po' improbabile dal momento che gli è stata sempre vicina.
6. Caratterizzazione dei personaggi:
I personaggi in generale sono simpatici e fanno affezionare il lettore alla storia. Tutti i protagonisti e anche le persone che gli stanno attorno sono ben caratterizzati, anche se forse può far eccezione Brit, la quale avremmo voluto vedere più spesso.
Jared è presentato come il classico cowboy protagonista dei film romantici: fisico scolpito, sguardo magnetico e atteggiamento da dongiovanni; ed è così che resta per gran parte della storia, fino a quando non emerge il sentimento che prova per Amanda. A quel punto incomincia a venir fuori il suo lato più fragile, che si lascia prendere dalla gelosia nei confronti di Matt e che lo porta a cedere al piano infantile ideato da Melissa, per separare la coppia e ottenere entrambi l'oggetto del loro desiderio.
Amanda, dal canto suo, sin dall'inizio non esibisce molta più maturità di Jared; si dimostra scontrosa e prevenuta sin dal loro primo incontro, lasciando che i pregiudizi s'impadroniscano di lei fino a farle negare profondamente l'attrazione che prova verso Jared. Finisce così tra le braccia di un ragazzo che non vuole davvero, rifugiandosi in lui ogni qual volta si sente attratta da Jared.
Melissa è senza dubbio il personaggio migliore della storia. Scaltra, simpatica, osservatrice e leader, non si fa mai sfuggire qualcosa da sotto il naso. Come si può non amarla? È più che altro grazie a lei se le coppie dei quattro protagonisti e co-protagonisti riescono a stabilirsi alla fine.
Matt, come abbiamo già detto, è un personaggio un po' difficile da inquadrare all'inizio, ma che poi riesce a risaltare con il suo particolare carattere da stupidone più avanti.
Ciò che forse qui manca, tuttavia, è una caratterizzazione accurata dei personaggi secondari e le comparse, come i genitori di entrambi, la cameriera, i proprietari dell'enoteca e così via. Tutte le comparse sono rese esattamente come qualcuno se le aspetta, e non sempre questo è un bene poiché non si riesce a sorprendere il lettore. Talvolta alcuni personaggi di questo genere risultano un po' stereotipati e dicono esattamente quello che direbbero in qualsiasi altro libro/film/storia in cui non sono importanti. Ricorda sempre di non accontentarti e di rompere le righe, e questo garantirà un'originalità impeccabile!
7. Coinvolgimento emotivo:
La storia ci mette un po' all'inizio a ingranare e coinvolgere completamente il lettore. Amanda e Jared hanno l'occasione di conoscersi e punzecchiarsi a vicenda, poi c'è il primo appuntamento con Matt. Tutto ciò rallenta quello che vuole davvero il lettore: vedere la storia di Amanda con Jared evolversi in qualche modo. Ma non si può avere sempre tutto subito, quindi si prosegue fino alla serata di gala, dove finalmente vediamo il coinvolgimento salire sempre di più fino all'interruzione del loro bacio. Da lì in poi inizia una corsa per sapere come andrà a finire, tuttavia abbiamo un nuovo rallentamento durante la vacanza, come già detto, finché non abbiamo il boom finale che non spoilereremo.
Possiamo dire, in sostanza, che il coinvolgimento ha i suoi alti e bassi, che si distanziano drasticamente per capitoli o punti della storia.
8. Breve recensione della copertina: (recensione della vecchia copertina)
- Quanto attira a prima vista. Come già detto è molto carina e lascia intendere il genere romantico ma leggero della storia. È perfetta per un romanzo rosa.
- Sintonia degli elementi. I colori e le luci sono ben bilanciati, rendendo la copertina tranquilla e comoda da guardare. L'unico problema sostanzialmente per noi è il titolo. Il font non si adatta completamente al resto, e rasenta i bordi, uscendo per qualche piccolo pezzo al di fuori di essi. Anche la scritta piccola, così in corsivo non si legge bene, per frasi così lunghe sarebbe più adatto uno stampatello. L'unico ritocco che consigliamo di fare, quindi, è su titolo e frase.
Recensione a cura di:
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