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2) XANDRIA-THEATER OF DIMENSIONS(2017)

GENERE: SYMPHONIC METAL

DURATA: 74 MINUTI E 25 SECONDI

COPERTINA:

FORMAZIONE:

Dianne van Giersbergen – voce

Marco Heubaum – chitarra, tastiera

Philip Restemeier – chitarra

Steven Wussow – basso

Gerit Lamm – batteria

SINGOLO DI LANCIO: CALL OF DESTINY

RECENSIONE: È sera. Siete con la vostra ragazza a teatro, pronti a godervi una rappresentazione. La sala è gremita di gente, sono tutti in fibrillazione per la prima che si terrà da li a qualche istante. Qualcuno mormora che, probabilmente, non sorprenderà: conosce la compagnia e non ne ha mai nutrito un grande interesse. Altri invitano al silenzio, ad ascoltare attentamente e a giudicare solo una volta fuori dalla sala. Le opinioni sono discordanti. C'è gente che, già prima che lo spettacolo inizi, grida al plagio: La scenografia è troppo simile a quella di "Imaginaerum" dei Nightwish e, poiché gli Xandria si ispirano ormai da un po' a Tuomas Holopainen e ai suoi, qualcosa comincia già a non tornare. All'improvviso le luci si abbassano, parte la musica, il sipario si alza: è tutto pronto per l'esibizione del 2017 targato Xandria, dal titolo "Theater Of Dimensions". La band viene da una storia travagliata: dopo l'abbandono della loro leader Lisa Middelhauve, la nemmeno sperimentata Kerstin Bishof e la meravigliosa voce di Manuela Kraller che aveva incantato e diviso il pubblico per le sue assonanze vocali a Tarja Turunden (rimandiamo sopra per questo discorso), tocca a Dianne Van Giersbergen cimentarsi in un esibizione alquanto impegnativa e ricca di soprese. La band inizia ad esibirsi con "Where The Heart Is Home", dalla consistente lunghezza (quasi sette minuti per il "prologo" non sono certo pochi). La Van Giersbergen ci va dentro pesantemente sfoderando le sue migliori doti canore. Molti punti a favore anche per la base che sembra essere piaciuta. Molti applaudono, contenti. Altri sono già esausti: forse, partire con una traccia così lunga non è stata una buona idea. La successiva è "Death To The Holy", accompagnata dalla ballata lenta "Forsaken Love". Stavolta, ad acclamare il gruppo ci sono meno persone, anche se il numero è ancora abbastanza consistente. Le prime tre tracce sono piaciute. "Call Of Destiny", pur essendo il brano più semplice, viene accolto festosamente. L'esibizione Live convince anche i più restii. Dianne è contenta, sorride. Heubaum e Lamm si scambiano delle occhiate felici: sta andando tutto per il verso giusto, sono riusciti ad entrare nel cuore della gente. Se non fosse che, da "We Are Murderers (We All)" la gente che fino a qualche minuto prima cantava con loro, comincia a fischiarli. Molti, hanno trovato delle strane assonanze con il Symphonic Metal proposto dai cugini Olandesi, gli Epica. Björn Strid, che ha raggiunto la band sul palco, viene quasi paragonato a Mark Jansen. Sarà stata una défaillance, in fin dei conti capita a chiunque di commettere degli errori, no? Se non fosse che la musica sta prendendo una brutta piega, a calare di qualità e, con essa, l'attenzione del pubblico. Alcuni, addirittura, scocciati dall'incredibile lunghezza della rappresentazione, si alzano e se ne vanno "Soldi buttati, lo sapevo" dicono arrabbiati alla propria moglie o alla propria ragazza. Ma gli Xandria continuano imperterriti il loro cammino, pur sapendo che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Stanno realizzando che, probabilmente, hanno osato troppo. Oltre a "We Are Murderers(We All)", che è un esperimento inedito nella loro carriera, oltre alle loro canzoni canoniche, hanno inserito due ballate "Forsaken Love" e "Dark Night of The Soul" e, perfino una strumentale a caso, "Céilì" che poteva essere tranquillamente eliminata dalla Tracklist. Gli unici pezzi che convincono sono "When The Walls Came Down(Heartache Was Born)" (Un titolo più lungo no, eh?), dal Brigde leggermente sconnesso rispetto al resto della traccia e "Queen Of Hearts Reborn", la cui meravigliosa chitarra iniziale trascina i pochi rimasti (intanto, molti se ne sono andati) in un mondo fantastico. L'attacco della canzone è stupendo, le chitarre elettriche tornano a gridare. Sarebbe un pezzo meraviglioso, se solo Dianne non aggiungesse una parte di parlato assolutamente inutile che fa affievolire l'ultima fiamma dell'interesse del pubblico. Alla fine della canzone, tra quelli che si sono addormentati e quelli che sono rimasti per assistere allo spettacolo, sembra che il sipario sia pronto a calare. E invece no. Perché viene proposta, per congedarsi, un'ultima lunghissima suite di ben quattordici minuti che porta il titolo dell'intera rappresentazione. "Ancora?" si chiedono i pochi superstiti. "Ma siamo già ad un'ora di musica! Hanno veramente intenzione di continuare a suonare?" Così pare. Poi, tra sbadigli e borbottii, tutto ha fine. Stavolta per davvero. Applaudiscono in pochi. Quelli che si sono addormentati si svegliano per il forte rumore. Partecipano all'applauso solo per non fare brutta figura.

Uscendo un attimo dalla parte del narratore lestofante, volevo solamente indicarvi che, quest'album sembra avere delle buone capacità, ma al suo interno ha davvero tanto. Anzi, troppo. Credetemi, non ero arrivato nemmeno a metà che, veramente, l'unica cosa che aspettavo era che tutto finisse. Non mi importava più nulla di quello che avrei ascoltato. Conclusione? Il desiderio di riempire per fare colpo con i fan si è rivelato essere un perfetto fiasco.

P.S. È di qualche giorno fa la notizia che anche Dianne ha abbandonato gli Xandria. Riusciranno i nostri a trovarsi una frontwoman stabile?

VOTO: 6

LE MIGLIORI: 1)Where The Heart Is Home 2)Call Of Destiny 3)Queen of Hearts Reborn

LE PEGGIORI: 1)Céilì 2)Burn Me 3)A Theater of Dimensions

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Commento:

Vi ho proposto questa recensione negativa per porvi davanti i miei diversi punti di vista sugli album. Siamo andati da un entusiasmo da 9 ad una demoralizzazione giusto necessaria alla sufficienza. Come al solito, siamo aperti a qualsivoglia dibattito nel caso in cui non vi troviate d'accordo. E ora viene la parte divertente: Alla fine di ogni recensione vi proporrò tre album che vorrei recensire. Tocca a voi scegliere quale. Questo, per rendere la partecipazione da parte vostra più attiva, non vogliamo farvi solo sorbire le nostre parole. è giusto che anche voi  abbiate la vostra parte ;) Gli album di questa settimana sono:

1)Nickelback-Feed The Machine(Post-Grunge/Alternative Metal, 2017)

2)Starset-Transmissions(Electronic Rock/Sci Fi Metal 2014)

3)Lacuna Coil-Delirium(Gothic Metal 2016)

ALLA PROSSIMA!

TRR

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