🧛♀️Venezia Penitente
Autore: ElegantStork
Genere: Dark Fantasy, Avventura
Parti lette: 23 su 35
Ora faccio una premessa, anche se non sono solita farne: avrei davvero voluto terminare la lettura di questo romanzo, ma problemi personali m'impediscono di poter dedicare tempo agli svaghi, attualmente. Ho comunque letto abbastanza parti per poter scrivere una recensione dettagliata e volevo farla uscire quanto prima. Quando i tempi saranno migliori (ovvero quando riuscirò finalmente a poter leggere per puro gusto di farlo), spero di poter terminare la lettura in autonomia.
E ora, cominciamo!
Copertina
Dunque dunque... partendo dal solito presupposto che io non sono una grafica e quindi non ci capisco nulla: questa copertina a parer mio ha qualcosa che non va. Mi piace la cattedrale (è una cattedrale? Sono ignorante) e il cielo rosso, così come mi piace la gondola, però le due figure su di essa sono troppo in contrasto: l'uomo in armatura, è lui il colpevole! Sembra come se qualcuno avesse attaccato la testa e il cappello prendendoli da un'altra immagine, perché "spiccano" in modo diverso rispetto a tutto il resto. Forse sono le ombre o i colori, boh... sembrano "piatti". Poi non mi piacciono neanche quelle specie di dita giganti in basso a sinistra e neanche i font che hai scelto di usare (ma questo probabilmente è un problema mio, visto che faccio fatica a leggere ogni font un po' elaborato). Il nome autore, infine, è praticamente invisibile. Non so come, ma per migliorare questa copertina proverei a "sistemare" quella testa e farei spiccare di più il nome autore.
Voto: 1 su 5
Grammatica
È sempre bello quando ho poco da dire in questa sezione! A margine ti ho segnato giusto i refusi che ho trovato; avrei voluto segnalarti anche alcune ripetizioni, ma il fatto che il testo fosse quasi sempre in un unico blocco mi ha fatto desistere. Su wattpad, io consiglio sempre di separare bene i paragrafi sia perché così gli occhi del lettore si affaticano di meno, sia perché così è più facile commentare a margine (e la bellezza di questa piattaforma è proprio lo scambio tra lettore e scrittore). Io stessa avrei voluto fare qualche commentino di reazione in alcuni punti, ma farlo alla fine non avrebbe avuto senso.
Per il resto, ti segnalo che ho trovato alcune d eufoniche e ho notato che utilizzi delle espressioni non corrette, di seguito gli esempi:
La narrazione è al passato, quindi è meglio usare "a quanto pareva".
Sempre per la narrazione al passato, io userei "precedente" e non "scorsa", anche se non sono del tutto sicura che scorsa sia un errore... però mi suona male xD
Ecco altri esempi:
Non "domani", ma "il giorno dopo/successivo"
Non "tra dieci anni", ma "passati/trascorsi dieci anni"
Non "poco fa", ma "poco prima"
Ecco tutto, non ho trovato nient'altro da segnalare!
Voto: 9 su 10
Descrizioni
Non si può dire che non sai fare le descrizioni. Ho trovato davvero belli i combattimenti, scritti con dovizia di particolari, ma non pesanti (insomma, come piace a me xD). Inoltre, le suggestive descrizioni ambientali permettono al lettore di immergersi in questa strana laguna veneta distopica, colorando l'immaginazione in scale di grigi tridimensionali. Una nota di merito alle descrizioni "acquatiche", che mi hanno quasi messo i brividi (non credo scorderò tanto presto la distesa di roba elettronica sul fondo della laguna).
Mi hai chiesto dell'impatto emotivo... beh, di certo sei molto bravo a far provare ciò che vuoi al lettore perfino attraverso le descrizioni (e non è una cosa da poco).
Nonostante tutto, ti consiglierei di tagliarne qualcuna: dici che in pochi hanno terminato la lettura e temo sia anche a causa delle descrizioni. Durante la lettura mi è capitato di pensare cose tipo "tutto molto suggestivo, ma ora cosa succede? Voglio sapere come va avanti la storia!" e questo non è proprio un bene.
Comunque, anche le descrizioni dei personaggi sono sempre state all'altezza del resto.
Le introspezioni... strane. Nell'ultima voce di questa recensione ne parlerò meglio, ma qui anticipo che mi sono sentita un po' traballante mentre leggevo le introspezioni inserite in questa narrazione, quasi fossi io stessa su una piccola imbarcazione nel mare mosso. C'è un narratore onnisciente, sì, ma a volte sembra virare verso il narratore introiettato, per poi tornare a essere più freddo e distaccato. Le parti dove i personaggi prendono il sopravvento sul narratore mi sono piaciute molto, perché è proprio in quei momenti che sono riuscita a entrare maggiormente in sintonia con loro.
Voto: 7,5 su 10
Trama
Credo di non aver mai letto nulla di simile prima e questo la dice lunga sulla tua originalità. Tu lo definisci un dark fantasy, ma io ci vedo molto del distopico. L'idea di una "seconda venuta del Messia" è stravagante e ammetto che mi ha subito incuriosita come concept. Adesso entrerò nel personale, ma con un argomento del genere non posso fare altrimenti: io sono cristiana, anche se bazzico poco la Chiesa, e avevo paura che questo romanzo potesse cadere pesantemente nel blasfemo. Ci ho pensato molto prima di decidere se leggerlo o meno, però posso dire di aver fatto bene.
Ci troviamo davanti a un'opera di fantasia (tu stesso lo definisci fantasy), una Terra dove il grigiume del lato oscuro della religione ha preso il sopravvento, dove pare che la vita non abbia più senso di essere vissuta, perché ciò che conta è quello che accadrà dopo alle anime delle persone.
Tutto ciò è disturbante in un certo senso, ma fa anche riflettere. Cosa accadrebbe se fossero gli estremismi a vincere? Ecco, credo sia proprio questa una delle domande a cui questo romanzo risponde. Ed è proprio per questo che non ci ho letto blasfemia, ma anzi! Una sorta di critica sociale a ogni forma di estremismo (da chi si fa ammazzare pagando per poter espiare alle proprie colpe, per passare a chi ammazza con brutalità persone e animali, si droga e sc*pa tutta la notte).
Un inno alla vita, infine: la vita di un bambino che non comprende lo strano mondo che lo circonda, che vorrebbe solo vivere, appunto, godendo delle piccole cose (una carezza, il cielo notturno, il batacchio di una porta); la vita di un uomo che sa di essere perduto, ma che nonostante tutto sente il desiderio di aiutare gli altri a modo suo e le quali certezze si sgretolano a poco a poco quando le emozioni si insinuano nel suo rigido cuore attraverso gli occhi lucidi di un bambino.
Io tutto ciò lo sento poetico, in un certo senso. In effetti, ciò che questa fantomatica seconda venuta sta portando sulla Terra mi sembra l'esatto opposto di ciò che sento io stessa come cristiana, di ciò che io auspicherei per il nostro pianeta e di ciò che ritengo che il Signore stesso potrebbe mai fare (spero di non essere stata blasfema).
Non a caso spesso ho usato la parola "grigio" in questa recensione, perché è questo ciò che vedono i miei occhi mentre leggo, quasi fossi davanti a un vecchio film in bianco e nero. In questa storia, l'estremismo terrificante ha tirato via i colori dalla vita.
Avrai notato che non ho parlato molto della trama, nonostante la sezione sia questa... beh, questo perché il background che hai creato è straordinario e la trama ci "naviga" in mezzo alla perfezione, facendoci scoprire un pezzo alla volta le "malate" sfaccettature di questo mondo distopico.
Voto: 10 su 10 (e credo sia la prima volta che do un voto pieno)
Personaggi
I personaggi che intersecano la strada coi nostri protagonisti sono parecchi e ho notato che tutti hanno una loro caratterizzazione specifica, intuibile dalle loro parole, dai gesti, dalle azioni.
Isaia è complicato ed è davvero un protagonista interessantissimo. Già il fatto che sia muto è stimolante, perché ogni sua più piccola azione è come se fosse una parola. Mio caro umano, sei riuscito a rendere davvero eloquente, questo tuo protagonista muto. Purtroppo non sono arrivata alla fine del romanzo, ma già in questi due terzi ho potuto notare un cambiamento in lui, cosa sempre positiva per il personaggio di una storia. L'abbraccio con Timoteo prima del suo svenimento, poi... mi sono quasi commossa.
Molto bella è stata l'evoluzione del rapporto tra lui e il bambino, che inizialmente lo odiava e che ora continua a ricercare il suo sguardo sotto la maschera, il suo tocco attraverso l'armatura.
Ho trovato Timoteo meno interessante di Isaia, ma penso sia perché è ancora piccolo ed è un po' il suo "fardello", diciamo. Ha una sua voce e ha dimostrato il suo carattere, però deve ancora maturare tanto (ed è giusto così).
Poooi... davvero bellissima la complicità tra Isaia e la sorella Rebecca. Quella donna mi è rimasta nel cuore, forse per il suo malcelato desiderio di maternità che, temo, non potrà mai essere soddisfatto. Una parte di me ha sperato che il bambino restasse con lei, ma se così fosse stato non avremmo avuto il romanzo xD
Lei se lo meritava, però, l'amore di un pargoletto T^T
Ok, ok, basta... sono tremendamente poco oggettiva in questa recensione! Sarà che hai toccato delle corde in me che mi impediscono di tacere, obbligandomi a esprimere questi pensieri forse poco utili.
Poi abbiamo il cartografo intellettuale, Jawed, che fin dalla sua comparsa mi è subito stato simpatico. Forse per il suo essere così sopra le righe, la sua parlantina, il suo palese nascondere qualcosa... mi ha ricordato tantissimo il protagonista del mio fantasy e quindi è diventato il mio personaggio preferito xD
Spero che non lo lascino indietro tra i cacciatori, perché voglio proprio vedere dove la sua storia va a parare (spero per il meglio, dato che alla fine abbiamo la mappa del suo maestro!).
Altro personaggio che ho visto poco ma che ho trovato interessantissimo è Oreb, il fratello di Isaia. Diversissimo dal protagonista, ma in qualche modo suo complice. Assurdo pensare che lui sia riuscito a farlo ridere con una battuta squallida! La sua aura di mistero è intrigante, così come lo sono le sue intenzioni. È stato palesemente lui a mettere il sonnifero nel vino, ma a che scopo? Allontanare il fratello dal caos per farlo fuggire? Se fossi andata avanti nella lettura a questo punto lo saprei, però va beh, mi piace pensarlo come un cavaliere misterioso nascosto nella feccia (anche se immagino non sia proprio un santo, dato che per diventare un pezzo grosso dei cacciatori qualcosa di terribile lo deve aver fatto).
Potrei parlare anche di Zaneto, del padre di Timoteo, del sacerdote dei cacciatori... come forse avrai notato, potrei parlare a lungo dei tuoi personaggi, ma non avrebbe senso perché ormai è palese la tua abilità nel costruirne la psiche e modellarne corpo e azioni di conseguenza.
Davvero, non mi sono mai trovata a pensare "questo personaggio ha agito fuori character" o "questo personaggio mi sembra piatto". Tutti hanno un loro senso e si comportano vicendevolmente in modo coerente e realistico.
Voto: 10 su 10 (e siamo a 2, vuoi battere qualche record?)
Parere personale
Beh, penso sia ovvio ormai che questa storia mi stia piacendo parecchio. Mi hai chiesto un parere sul ritmo, se fosse troppo veloce: decisamente no, anzi xD Come ti ho già detto nella parte delle descrizioni, mi sarebbe piaciuto che in alcuni punti fosse ancora più veloce! Forse io sono un caso a parte perché voglio sapere tutto il più presto possibile e non amo troppo i lunghi papiri descrittivi, ma così è.
Poi mi hai chiesto un parere sullo stile: come già anticipato prima, l'ho trovato un po' freddo. Ecco, probabilmente questo è l'unico "punto debole" della storia e credo che la colpa sia del narratore onnisciente: proprio non mi piace, forse perché trovo che allontani il lettore da ciò che sta accadendo, vedendo il tutto col suo occhio esterno. Questo è un mio parere personale, sia chiaro, ma tu, gustoso umano, hai espressamente chiesto la mia opinione.
Collegato a questo, ho notato un'altra cosa: il narratore è onnisciente, ma a volte pare introiettato in uno strano miscuglio, come in questo esempio dal capitolo 13.
Quel "sembrò colpito" mi fa supporre che il narratore non sappia con esattezza cosa prova Jawed (quindi non siamo davanti a un narratore onnisciente, ma al punto di vista di un altro personaggio) però subito dopo c'è quel "socchiuse la bocca per la sorpresa" e il "non aveva mai visto" che sono espressioni di certezza, quindi torniamo al narratore onnisciente (o al punto di vista di Jawed, che però prima era diverso).
Questa cosa a mio avviso provoca confusione: chi ci narra sa tutto e ci sta raccontando, o è nel mezzo dell'azione? Ti consiglierei di scegliere una delle due opzioni e mantenere quella.
Ormai non è un segreto che io preferisca la terza persona introiettata (e infatti è così che scrivo) e credo che questo romanzo potrebbe giovare molto da questa scelta.
Uno dei punti di forza è che il protagonista è muto e tu sei stato abilissimo a rendere evidenti le sue intenzioni tramite le sue azioni, la postura, i sospiri... quindi perché non accentuare la cosa, introiettando il narratore non sempre su di lui, ma specialmente su chi gli sta intorno? Immagina i capitoli sempre in terza persona, ma tutti dal punto di vista di Timoteo, di Rebecca o di Jawed... per me sarebbero molto più "caldi", abbracciando l'azione e coinvolgendo il lettore, permettendogli di entrare maggiormente in sintonia coi personaggi. Ovvio, ci sarebbe il problema che se Isaia è solo il punto di vista dovrebbe tornare introiettato su di lui, creando capitoli "a singhiozzo" tra i punti di vista, ma con una buona gestione dei capitoli, a mio avviso, potresti giocare molto bene con i vari pov e passare da un freddo narratore onnisciente a un romanzo corale, con ogni capitolo con un punto di vista differente.
Andando avanti con i capitoli ho notato sempre più spesso questo voler entrare nel punto di vista dei personaggi, ma il problema è stato appunto il singhiozzo dall'uno all'altro. È sempre meglio stabilire su quale personaggio si concentrerà un capitolo e mantenere la focalizzazione su di lui (o al massimo fare un cambio ben evidente nel capitolo, com'è successo quando Isaia è svenuto: prima la focalizzazione era su di lui e basta, poi è passata a Timoteo).
Ripeto, questo è solo un mio consiglio e metterlo in pratica significherebbe dover riscrivere tutto: sta a te decidere se è qualcosa che vuoi/puoi fare oppure no. Puoi anche revisionare il tutto cancellando le espressioni ambigue e lasciando il narratore onnisciente sempre, dipende da come ti trovi meglio (ci sono pro e contro per entrambe le scelte).
Riflettici su, poi dimmi che ne pensi.
Credo di essere stata sufficientemente prolissa anche a questo giro. Ultimo appunto: ho adorato la mappa della laguna! Da amante dei fantasy, poter seguire le vicende passo passo attraverso la mappa è stato bellissimo. Come hai fatto a farla così bella? Svelami il tuo segreto, scaltro umano!
Voto: 4,5 su 5
La somma dei punteggi è di 42 e questo porta Venezia Penitente sulle vette del monte Elisio! Complimenti!
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