Descrizione: Il tempo scorre. Gli attimi si inseguono.
Le simmetrie si formano inevitabilmente.

Aggiungerei una piccola sinossi nella descrizione, magari per dare un'idea della storia, però capisco che in effetti si tratta di un racconto da scoprire in poche righe in cui succedono cose inaspettate.

I personaggi sono interessanti, ovviamente sono stati caratterizzati in base al tempo imposto per la tipologia del racconto, cioè una storia breve. Solo avrei trovato un modo per spiegare quale sia il punto di vista in ogni cambio di capitolo perché essendo tanti personaggi la cosa si fa un po' confusionaria, almeno secondo me. Quanto agli ambienti, dici ciò che è necessario senza appesantire la storia. Ma i punti forti del racconto sono le sequenze dialogiche; punti molto sui dialoghi. I dialoghi sono importanti in ogni tipo di storia, e grazie a quelli si possono capire molte cose di un personaggio, ma, talvolta capita il punto in cui si descrive un gesto durante una conversazione di quel particolare personaggio, magari una smorfia per esempio, per fare capire che al personaggio da fastidio una particolare persona oppure per mostrare un lato del suo carattere. Però, proprio parlando del fastidio che qui prova Micol, hai puntato quasi solo sulle battute, non descrivendo magari una smorfia e, be', sei riuscita a trasmettermi il fastidio di Micol nei confronti della sua ex compagna di scuola solo grazie a qualche battuta, e non è semplice!
Quindi, è sbagliato puntare sulle battute senza descrivere un gesto o un fastidio bensì facendolo capire proprio tramite battuta? A parer mio no, è una delle cose che caratterizza il testo, è il tuo stile. Carina l'idea di mettere un punto in una battuta per far capire la freddezza di un personaggio e carino il tuo modo di giocare con i punti quando qualcuno litiga o e arrabbiato facendo così assumere un tono ritmico alle frasi.
Inoltre, parlando proprio di questa simmetria, in un certo senso anziché una storia d'amore sono delle storie d'amore, e ogni personaggio è collegato tra loro; nonostante sia una storia breve e quindi i personaggi restano sul palco per poco non credo sia stato facile far combaciare ogni soggetto a un altro.

Qui si entra in zona spoiler.

Mi è piaciuto tantissimo il finale. Soprattutto la morte di Giuditta, che detta così sembra pure brutta come frase. XD
Non ti sei concentrata sul secondo prima che ella fosse investita da Enrico, no, quelle parole, quell'evento, al lettore viene sputato in faccia, lo lascia attonito; ciò non vuol dire che sia tirato via, anzi, è bellissimo perché succede tutto in un secondo anche nella storia, quelle parole non vengono rallentate da della suspense, no, il lettore rimane spiazzato in sincrono con il personaggio che sta scrivendo in quel rispettivo capitolo, ovvero l'ultimo. Mi è piaciuto anche l'ultimo paragrafo, il paragrafo in cui si spiega il collegamento che hanno i vari personaggi.

Qua alcuni errori di battitura che ho notato: "Abbiamo poi iniziato a parlare sotto voce come fanno tutti i ragazzi di vent'anni che si vogliono conoscere in uan biblioteca", dal capitolo 1.

"Puntuale come un orologio svizzeri", inizio del capitolo 2.

"Dieci minuti. La luce è vicina. Vedo la fine del tunnel. Non vedo l'ora di poter uscire e di. Poter assaporare una sigaretta fra le labbra", se non erro dal capitolo 4.

"Io stavo chino sul suo corpo e piangevo. Piangeva e piangevo", dal capitolo 7.

Poi all'incontra tra Micol e la vecchia compagna di scuola: "Ti trovo benissimo! E per nulla ingrassata… Sai te lo dico perché so che qualche anno fa hai avuto un bambino", dopo il "Sai" ci starebbe bene una virgola.

In più a "Lisa!!!! Vieni subito qui!!!", personalmente non ce li vedo bene i doppi punti né interrigativi né esclamativo, mentre un punto interrogativo dietro o davanti a quello esclamativo sì ce lo vedrei bene in una domanda ironica, so che non è questo il caso ma è per esprimere un piccolo parere.

Questo è tutto. Spero di esserti stato utile :)