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CAPITOLO VENTINOVE - Just give me a reason.

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Canzone del capitolo 'Just Give Me a Reason' di Pink.

Buona lettura! 🌸

Sky

"Hai detto gara di ballo?" Urliamo tutti noi ragazzi osservando la ragazza dai capelli castani davanti a noi. Vedere il suo caloroso sorriso mi è mancato parecchio. Non mi ero resa conto di quanto fosse importante la sua presenza fino a questo momento. Lei è quel tipo di persona silenziosa, che però è in grado di riempire gli spazi vuoti. Lucy è speciale, è dolce ed ingenua, così pura e genuina che mi fa un sacco di tenerezza. Un po' come Paige. Avere accanto persone di questo tipo mi aiuta, mi fa capire che al mondo non c'è solo il male, che non ci sono solo demoni che tentano di trascinarti con loro nelle tenebre. Ci sono anche degli angeli, che ti tendono la mano e tentano di ricostruire le tue ali rotte, distrutte da una vita che ti ha consumata, e che stanno accanto a te mentre impari di nuovo a volare. 

"Eh dai ragazzi, è un'ottima idea! Che c'è di male?" La ragazza dagli occhi ambrati sbatte le palpebre osservando tutti noi, seduta dalla parte opposta rispetto a dove siamo. Le sue lunghe ciglia attirano il mio sguardo, tanto che per un attimo penso che indossi le ciglia finta e mi ritrovo a pensare che le vorrei pure io. 

Ma quali problemi mentali ti affligono?
Ah ma tu esisti ancora, ah.
Si esisto, e tu ti buchi con il cemento. Lucy ti sta parlando e tu pensi alle ciglia finte, tutto normale.
Beh che c'è di male scusa? 
Si certo, perché per ballare hai bisogno delle ciglia finte. Non fa una piega.
Hai visto? Sono una maga.
La situazione sta degenerando. Chiamate il 118 per favore!!!

"In che cosa consiste la gara?" Domando incuriosita a Lucy. Mi avvicino a lei e poso le mani sulle ginocchia mentre tendo le orecchie per ascoltarla.
Stiamo tutti a casa della ragazza in questione, dopo essere tornati in America giusto ieri. Lucy ha voluto organizzare un pranzo a casa sua per 'festeggiare' il nostro ritorno a Seattle. Stasera, inoltre, io, Nate, Justin e la ragazza usciremo insieme a cena ed andremo in qualche locale per fare un'uscita a quattro, proposta da Justin.

"Ancora non lo so bene, però mi è arrivata la locandina al bar ed ho pensato che fosse una buona idea. È un concorso a coppie e come primo premio ci sono una cosa come 5.000 dollari, non so ancora nulla del regolamento. Avanti scansafatiche, in fondo a tutti noi piace ballare, perché non cogliere l'occasione?" Risponde speranzosa. Lucy sbatte le lunghe ciglia e sorride, mentre le sue iridi verdi prendono a brillare entusiaste. Mi ritrovo a sorridere mentre osservo la sua espressione e mi volto verso Luca. 

Ci penso per un attimo mentre osservo i miei amici, i quali persistono a scuotere la testa indignati, come se la nostra amica avesse appena bestemmiato o avesse appena comunicato di avere ucciso una persona e che noi saremmo stati suoi complici nell'occultamento del cadavere del soggetto in questione. Solo Luca sembra pensarci su come me. Quando poi vedo il sorriso smagliante di Lucy mi convinco che, in fondo, non sia poi una così cattiva idea, ho sempre amato la competizione. Mi alzo dal divano e sollevo la mano, spostandomi poi dalla parte di Lucy.  "Io ci sto!" Annuncio sedendomi accanto alla dolce ragazza mentre lei lancia uno strilletto abbracciandomi contenta.

"Grazie grazie grazie!" Grida abbracciandomi e lasciandomi innumerevoli baci sulla guancia, i quali provocano brividi lungo la mia spina dorsale e mi fanno sorridere divertita dalla scena. Sono contenta di essere riuscita a renderla felice, è una sensazione piacevole vederla sorridere per qualcosa che ho detto o fatto. Si tratta di un semplice si ad una sua proposta, ma Lucy è così pura e casta che per renderla felice e vedere il suo smagliante sorriso basta davvero poco. Lei è così silenziosa che non sono mai riuscita a capire cosa effettivamente pensasse di certe situazioni, piuttosto che della sottoscritta. Non ho mai creduto che mi odiasse o cose del genere, ma le conversazioni tra di noi sono state così poche che ancora non sono riuscita a capirle per bene. So solo che, da quello che sembra, è meravigliosa e rende felice il mio amico.

"Io pure!" Annuncia Luca sedendosi accanto a me.

"Anche io!" Fa poi Paige slittando accanto a me. Le sorrido e allungo la mano battendole il cinque contenta, mentre lei mi sussurra quanto potrebbe essere divertente fare una cosa del genere tutti insieme.

Mi volto in seguito verso Justin, il quale alza gli occhi al cielo quando nota che tutti lo stiamo osservando e attendiamo la sua risposta, poi guarda la sua ragazza e scuote la testa. "D'accordo, d'accordo, e gara di ballo sia." Agita le braccia e si avvicina a Lucy, la quale gli getta le braccia al collo e gli stampa un lungo e tenero bacio sulle labbra. La sua allegria è contagiosa, esprime così tanta gioia e felicità che mi pare quasi di essere in grado di toccarla. Come mi piacerebbe provare questa felicità innata, invece mi ritrovo ad osservare le persone che provano questa emozione da lontano, domandandomi come ci si possa sentire a viverla sulla propria pelle. 

Noi 5 guardiamo Matt, Sarah e Nate attendendo, ora, il verdetto finale. Luca inarca le sopracciglia verso Matt, il quale dopo uno sbuffo si alza in piedi e lascia andare le braccia lungo il corpo. "Fanculo ci sto pure io!"

"Grande Matty!" Sorrido e gli batto il cinque.

"Pisolo?" Mormoro guardando il mio ragazzo e posando le braccia sulle ginocchia.
Lo fisso dritto negli occhi, con sguardo da cucciolo da bella ruffiana quale sono. Il ragazzo assottiglia gli occhi in un modo, però, che mi permette comunque di poter vedere le iridi azzurre luminose, il quale luccichio è dato dall'espressione leggermente divertita che ha assunto.

"Eh va bene!" Annuncia alzando le braccia al cielo e lasciandole cascare lungo i fianchi proprio come aveva fatto il suo migliore amico pochi minuti prima. Mi alzo di scatto e gli salto in braccio tutta contenta, facendomi coccolare dalle sue calde braccia. "Mi devi un favore principessa."
  
"Ne sono consapevole." Sorrido e gli lascio un bacio sulle labbra.

"Siete una manica di stronzi" ci indica Sarah.

"Ma di che ti lamenti sfigata? Sei  bravissima nel ballo tu!" Dice Luca.

"D'accordo va bene. Partecipiamo a questa gara di ballo. Ma ad una condizione." Ci guarda tutti quanti in viso e posa una mano sul fianco. "Se vincerà uno di noi, condivideremo i soldi con il resto del gruppo." Asserisce indicandoci. 

Ci ritroviamo tutti d'accordo e Lucy si dirige verso la cucina a prendere una bottiglia di vino per festeggiare.

"Ragazzi però le coppie di fidanzatini non valgono." Dice Matt bevendo un sorso dal suo bicchiere.

"Come no?" Nate sbarra gli occhi e si volta automaticamente verso di me.

"Assolutamente e categoricamente no. È ovvio che c'e feeling tra I due, sono una coppia."

"Ha ragione lui." Dice Justin "Disfiamo le coppie e stabiliamo quelle che gareggiano."

"Io ballo con il Koala!" Interviene Luca

"Io ballerò con Sarah!" Annuncia Matt

"Ti piace vincere facile eh? Non se ne parla!" Dice Nate "Sarà la sorte a decidere."

"Escludendo me e Luca, ovviamente" dico io. 

Justin si schiarisce la voce, si alza in piedi e annuncia "La sorte ha deciso per le seguenti coppie: io e Sarah, Matt e Lucy, Paige e Nate, Luca e Sky. Per l'ultima coppia, non è stata proprio la sorte a decidere ma.. non fa nulla."

Salto in braccio a Luca e gli dico che ho già deciso la canzone che balleremo, There's nothing holdin me back di Shawn Mendes.

"È perfetta Koala, è proprio il nostro stile."

Sorrido soddisfatta e gli lascio un bacio sulla guancia. "Lo so Luchi"

Il pranzo procede tranquillamente e ridiamo e scherziamo tra di noi finché Lucy non ci caccia di casa perché deve andare a lavorare.

"Alle 7.30 stasera?" Chiede Nate a Justin mentre camminiamo verso casa e mi stringe la mano.

"Si, passo a prendere Lucy e ci vediamo direttamente al grill." Continua il ragazzo.

Ci salutiamo ed io, Luca e Nate andiamo verso casa nostra, separandoci dagli altri.

"Questa me la pagherai coglione, mi hai rubato la ragazza." Nate spintona Luchi che ride spensierato e mi cinge in vita stampandomi un bacio fra i capelli.

"Devi sapere che io e Sky siamo amanti, solo che non te lo abbiamo detto per non ferirti. Quando non sei a casa è un privilegio poter sentire le sue calde labbra sulle mie e le sue unghie graffiare la mia schiena."

"Oh si certo, ovviamente." Scuoto il capo sconsolata a quella battuta e Nate mi guarda perplesso. "E nel tuo cervello c'è un criceto che balla il tango con i tacchi a spillo, imbecille."
 
"Era una battuta vero?" Chiede nel panico.

Inarco un sopracciglio e poso le mani sui fianchi. "No, non lo era." Scatto irritata. "Quando non ci sei mi diverto a tradirti con Luca."
 
"Era una battuta vero?" Si volta poi verso Luca ed assottiglia gli occhi notando, naturalmente, la palese nota di sarcasmo presente nella mia voce.

"Si Nate, era una fottutissima e stupidissima battuta. E tu sei così tonto, che persino prenderti in giro è divertente, credi a tutto." Il mio migliore amico si lascia sfuggire una risata piuttosto divertita e spintona Nate che, posandosi una mano sul petto, fa un sospiro di sollievo. 

"Ma come fai a sopportarlo?" Mi domanda voltandosi verso di me.

"Non me lo chiedere, non saprei come rispondere." Annuncio sospirando.

Arrivati a casa decido che è ora di riposare un pochino, in modo da riuscire a restare sveglia un po' più a lungo questa notte, così faccio partire Pretty Little Liars su Netflix e, stretta fra le braccia del mio ragazzo, mi lascio andare ad un sonno profondo.

Camminavo spensierata canticchiando fra me e me per il cortile scolastico, mentre il resto della mia classe era in palestra e stava facendo educazione fisica, più precisamente si stava tenendo il torneo di pallavolo ma essendo che io mi ero fratturata il polso ero esonerata dalle lezioni di ginnastica per il resto dell'anno. 
Improvvisamente sentii una mano strattonarmi il polso e mi voltai di scatto, mentre il cuore aveva preso a battere all'impazzata. Ero già pronta ad urlare come una pazza isterica e a tirare un pugno in faccia al ragazzo che mi aveva spaventata a morte, ma la mano di Caleb si posò all'istante sulla mia bocca, impedendomi di emettere suoni. Quando vide che il mio viso si era visibilmente rilassato e che non ero intenzionata d urlare scostò la mano dalle mie labbra e mi sorrise, per poi avvicinarsi a baciarmi la fronte ed colmare gli spazi vuoti fra le mie dita con le sue. Le nostre mani combaciavano alla perfezione, e pensai che era un puzzle perfetto, che nessuno sarebbe più stato in grado di riempire il vuoto come lo era lui. Mi ritrovai a pensare di voler scattare una fotografia alle nostre mani intrecciate, al suo sorriso ed alla sua espressione quando i nostri occhi si incrociarono. Era bellissimo, come l'aurora nascente sulla riva del mare. 
Caleb si apprestò a prendere il mio viso fra le mani e far combaciare le nostre labbra, permettendomi di tornare a respirare. Se mi avessero chiesto quali sentimenti provavo quando lui mi baciava, probabilmente non avrei saputo rispondere. Sapevo solo che sentivo il cuore palpitare ad ogni sua carezza e i nervi si scioglievano all'istante. ero disposta a cadere e schiaffeggiare i miei demoni all'infinito e cadere fino a spezzarmi completamente, se fossi stata certa di averlo accanto per il resto della mia vita.

"Tu non dovresti essere nel mezzo di un torneo di pallavolo?" Domandai quando si staccò da me. 

Il ragazzo fece spallucce e sorrise spensierato. "Mi mancavi." Affermò serio. "Ti ho qua fuori tutta sola ed ho pensato che volessi un po' di compagnia. Che stavi facendo?" Proseguì poi il ragazzo scrutandomi attentamente. 

Mi ritrovai a sorridere e ad accarezzargli i viso, trovando il suo gesto estremamente dolce e premuroso. Gli stampai un bacio e poi sollevai le cuffiette agitandole, volta a fargli capire cosa stessi facendo. "Ascoltavo la musica e cantavo."

Prese una cuffietta e se la mise all'orecchio, mentre la musica persisteva ad andare avanti. "Mr Rain eh?"

Annuii sorridente e cominciai a cantare la canzone che mi era entrata nella testa da qualche giorno e che continuavo ad ascoltare senza sosta. Era appena uscita ed io conoscevo già tutto il testo a memoria. "Comunque vada andrò dritto per la mia strada, sarai sempre la colonna sonora della mia vita. Tra tutte le persone sei la sola che colma perfettamente lo spazio che ho tra le dita."

Il ragazzo mi prese per mano e cominciò a camminare al fianco, mentre io appoggiai la testa sulla sua spalla e la canzone ci faceva da sottofondo a questo strano momento. "Quante canzoni serviranno per scordarmi di te. Siamo sette miliardi di persone ma tu hai scelto me. Comunque vada, anche se sarà finita, sarai sempre la colonna sonora della mia vita." Si fermò e mi fece voltare verso di se. Mi accarezzò il viso e mi lasciò l'ennesimo bacio sulla fronte, per poi scostarmi una ciocca di capelli dal viso. "Ci siamo proprio persi io e te." Proseguì facendo riferimento alla canzone. "Anzi, tu ti sei persa." Disse poi allontanandosi di un passo. 

Corrugai la fronte ed aprii leggermente le labbra, non capendo quello che intendeva dire. "Che intendi dire?"

"Ti domandi mai cosa sarebbe successo se non ci fossimo mai incontrati? O cosa sarebbe successo se tu non mi avessi lasciato? Magari a quest'ora non mi vedresti solo nei tuoi sogni." Mi spiegò Caleb. 

Persi colore all'istante, ed improvvisamente mi fu chiaro che i miei demoni avevano deciso di uccidermi attraverso un sogno per l'ennesima volta. Mi presi la testa fra le mani, mentre sentivo il mio cuore perdere un battito e la mia vita perdere di significato, di nuovo. Mi allontanai di un passo dal ragazzo che stava ancora dinanzi ai miei occhi e chiusi gli occhi, pensando che si trattava solo dell'ennesimo sogno. 
Fu così che quando riaprii gli occhi mi accorsi che l'oscurità mi stava divorando per l'ennesima volta.
Che senso aveva chiudere gli occhi e provare a dormire se nemmeno nei miei sogni riuscivo ad essere libera?

Io e Nate stiamo aspettando Lucy e Justin davanti al Metropolitan Grill, mentre fumo una sigaretta ed osservo il mio ragazzo calciare un sassolino e lanciarmi qualche occhiata ogni tanto.
Ha qualcosa di strano da quando ti sei svegliata, chiediglielo invece di continuare a guardarlo babbea.
Non serviva me lo dicessi tu, ho anche io un paio di occhi, vedo che qualcosa non va.
E allora perché non glielo chiedi?
Forse ho paura della risposta.
Mica ti vuole lasciare, dai stupida, chiedigli che ha.

"Nate, stai.. stai bene?" Si volta verso di me ed il suo sguardo cupo si fissa nel mio: non sapere cosa pensa non mi mai è piaciuto, a volte vorrei davvero essere come Edward Cullen e saper leggere nel pensiero, ancora non sono riuscita a capire gli sguardi del mio ragazzo.
Ma che sei scema? Dimmi che stai scherzando.
Si, sto scherzando... No, non è vero, sono seria. Vuoi fare un po' di silenzio? Sto cercando di capire e di ammirare lo spettacolo.
Il mio ragazzo, davanti al tramonto, mi infonde un calore impressionante. Ogni minuto che passa diventa più bello, se possibile, ed il mio amore nei suoi confronti cresce. In fondo, mi è rimasto accanto nonostante tutto.

"Perché me lo chiedi?" Domanda scrutandomi da capo a piedi. Mi sento come se stesse cercando di leggere ogni mia singola emozione. Come se sugli strati della mia pelle fosse marchiata a fuoco un'emozione diversa e lui le stesse sfogliando, fino ad arrivare alla pagina che racconta del mio dolore e strapparla, bruciarla del tutto.
 
"I- io non lo so, ti vedo stranissimo."

Balbetto? Perché balbetto? Riprenditi Sky.

"Sono solo un po' pensieroso." Scrolla le spalle e continua a fissarmi mentre piego la testa di lato e faccio roteare il piede sul mozzicone di sigaretta che ho lanciato sul marciapiede.

"Ho fatto qualcosa di male?"

Scuote la testa. "Perché dovresti?"

Alzo le spalle ed abbasso lo sguardo sulle punte dei miei piedi. Per un attimo torno ad una mia conversazione con Caleb, al momento in cui gli ho detto la verità. Un silenzio imbarazzante regnava tra noi due, proprio perché non sapevo come iniziare il discorso. Nascondevo un doloroso segreto e sapevo che non sarebbe mai stato in grado di perdonarmi.
  
"Nate dimmi cosa c'è che non va ti prego, la mia mente sta viaggiando in un modo impressionante e sono terrorizzata all'idea che tu-"

Non mi lascia finire la frase che si fionda sulle mie labbra cogliendomi di sorpresa. Non ci metto metto molto a lasciarmi andare al bacio ed ad avvolgere le mie esili braccia attorno al suo collo per averlo più vicino. Il mio cuore accelera e rischio di saltargli addosso all'istante, se non fosse che sento due voci che si schiariscono e mi stacco dal mio ragazzo portando lo sguardo sui ragazzi davanti a noi.

"Siete bellissimi, dico davvero, ma ho così fame che potrei mangiare uno di voi due diventando cannibale. Vi prego entriamo." Annuncia Justin lasciando la mano della sua ragazza per poter andare incontro a Nate e lasciargli una pacca sulla spalla, e poi venire verso di me e posarmi le labbra sulla guancia sorridendo.

"Io aspettavo solo te Giustino, sai lo spinello di prima mi ha fatto salire una fame.." Lecco le labbra e chiudo gli occhi immaginando il sapore della carne sul mio palato.

"Barbie quando la smetterai di fumare?"

"Quando ho chiesto il tuo parere Jay?"

"Perché hai fumato?" La voce di Lucy mi porta ad osservare I suoi grandi occhioni marroni. La ragazza mi sta osservando dalla testa ai piedi e la sua domanda mi ha lasciata di stucco.

"Come?" Replico portando i miei occhi sul portone del ristorante, mentre Nate mi fa un sorriso amaro e me la tiene aperta.

"Ti ho chiesto perché hai fumato Sky."

"Non c'è un motivo.." Scrollo le spalle e torno a guardarla aspettando una sua risposta.
  
"Sai, se c'è  una cosa che ho imparato passando del tempo assieme a te ed osservandoti, è proprio che quando fumi, c'è sempre un motivo. Che sia stupido o serio questo non lo so, ma sono sicura del fatto che tu hai un motivo per ogni cosa che fai. Pure se ti siedi a gambe incrociate sulla sedia hai un motivo per farlo, per cui, non me la dai a bere, che succede?"

La sua affermazione mi lascia senza parole e per un attimo non so cosa rispondere. Ci sediamo al tavolo io e Lucy vicine con i nostri ragazzi di fronte. Noto che stanno discutendo di qualcosa per cui torno a voltarmi verso Lucy e cerco un modo per rispondere alla sua domanda. "È una stupidata Lucy, credimi, non ti preoccupare."

"Niente di ciò che fai è stupido, ti fidi di me?"

"Certo"

"Allora perché non mi racconti cosa ti ha portata a fumare?"

Il cameriere arriva per prendere le ordinazioni e così ognuno di noi interrompe il discorso per dire al ragazzo ciò che vogliamo, per poi tornare a parlottare. "È solo che a volte ne sento il bisogno per sfuggire un pochino."

Mi osserva per bene poi porta una mano sulla mia spalla. "Sfuggire da cosa?"

"Dai miei incubi Lucy, ho sognato Caleb, di nuovo." In quel momento anche i due ragazzi si zittiscono e posso giurare di aver sentito un ringhio provenire dalla bocca di Nate.

"Ancora Barbie?" Sospira Justin bevendo un sorso dal bicchiere di birra chiara che gli hanno portato. "Credevo stessi meglio."

"Non starò mai meglio Justin." Replico facendo un sorriso amaro e allungando una mano verso la mia lattina di coca cola.

Lucy mi fissa, sento i suoi occhi addosso, mentre Nate si volta verso il palcoscenico alla sua destra, senza dire una sola parola. Mi ritrovo a sospirare e a pensare a quanto sia diventato strano in pochi istanti. Lo osservo intensamente, mentre Justin fa lo stesso tentando di capire cosa gli passi per la testa. Sembra perso in un mondo tutto suo, un mondo in cui nessun mostro tenta di affogare la ragazza che ama e portargliela via. Un mondo ricco di speranza e gioia. Una volta lessi in un libro che non bisogna mai perdere la speranza, perché proprio quest'ultima il raggio di sole in grado di tenerti in vita, ma io non vedo la luce da troppo tempo per sperare ancora e non mi resta altro che arrendermi a questa alta marea che mi travolge sempre di più, giorno dopo giorno.
Faccio spallucce tentando di scrollarmi di dosso questi oscuri pensieri e scuoto la testa abbassando lo sguardo sulla carne posata nel mio piatto fumante, ornata da una salsina al prezzemolo ed olio di oliva.

Il discorso cambia velocemente ed io mi illumino quando sento qualcuno con un microfono in mano mentre annuncia che questa è la serata Karaoke. Scatto in piedi all'istante e porto gli occhi su Lucy. "Sai cantare?" Le domando sorridendo.
 
"Non proprio" Fa roteare i pollici e mi osserva dal basso con le guance leggermente arrossate, è imbarazzata.

"Chi se ne frega, ora tu canterai con me."

"Tu sei pazza, non fa per me, è fuori discussione."

"Oh andiamo Lucy, canta con me."

Sembri una bambina capricciosa.
Gne,gne,gne.

Non le do nemmeno il tempo per replicare, perché la prendo per il polso e la trascino dal ragazzo che ha parlato al microfono. "Ehi, come ti chiami?" Domando con un sorriso il più carino possibile.

"Ehi, io sono Caleb, e voi?"

Rimango di stucco al sentire quel nome e mi riscuoto solo per una gomitata di Lucy. Mi osserva e fa un debole sorriso mentre risponde al ragazzo dagli occhi ambrati ed I capelli marroni di fronte a noi. "Io mi chiamo Lucy e lei è la mia amica Sky, vorremmo cantare una canzone."

"Che canzone?" Domanda. 

"Hai Avril Lavigne nel tuo repertorio?" Gli chiedo piegando la testa di lato.

"E me lo chiedi anche?"

Sorrido e lo ringrazio. "Queste sono tutte quelle che ho, scegliete quella che vi garba di più."

Lucy si porta accanto a me, mentre faccio scorrere il mouse sulla playlist di Avril. I miei occhi si illuminano quando leggo Smile e mi volto verso la ragazza. "La conosci?"

Annuisce e chiamo il ragazzo. "Ehi Ca.. leb."

Come fa strano pronunciare di nuovo questo nome.
Su questo ti do ragione.

I suoi occhi si portano su di me e cammina verso di noi sorridendo.  "Vogliamo questa."
  
"Subito, questi sono i microfoni. È una gara, se vincerete, il proprietario offrirà da bere a voi ed ai vostri accompagnatori. Si arriverà fino alla finale. Siete in una decina. Che vinca il migliore. Divertitevi." Annuncia il ragazzo.

La musica comincia a riempire il locale e io prendo con forza il microfono iniziando a cantare.
"You know that I'm a crazy bitch, I do what I want, when I feel like it. All I wanna do si lose control."
Lucy mi segue alla perfezione e fa uno scatto verso di me tenendo stretto il suo microfono, la sua espressione mi fa sorridere.
Cantiamo insieme il ritornello e ci facciamo trasportare dalla pazzia di Avril senza farci troppi problemi.
"And that's Why I smile,it's been a while, since everyday and everything has falt this right...
And now, you turn ti all around, and suddenly you're all I need.
The reason why, I,I,I smile."
Siamo davanti ai nostri ragazzi, ed io sono ad un millimetro dalle labbra di Nate, mentre continuo a cantare sorridente.
"You know that I'm a crazy bitch, I do what I want, when I feel like it. All I Wanda do si lose control..
And that's Why I smile,it's been a while, since everyday and everything has falt this right...
And now, you turn ti all around, And suddenly you're all I need.
The reason why, I,I,I smile."
Stampo un bacio a Nate e corro sul 'palco', prendo Lucy per mano ed insieme ci inchiniamo, lasciando spazio agli altri concorrenti.

"Quindi, sei una stronza pazza?" Domanda Jay osservando la sua ragazza.

"Ma se pare un cioccolatino dolce e succulento!" Riabtto ridacchiando.

Nate mi contorna il collo con il braccio e mi bacia la fronte. Per un momento sento di avere accanto lo stesso Nate di sempre. "Avete già deciso la prossima canzone? Sicuramente passerete al turno successivo, siete state bravissime."
  
"Io avrei una mezza idea..." dice Lucy facendo un sorriso dolcissimo. "Sempre se per te va bene."

"Spara!" Annunciamo tutti e tre.

"Tu sai suonare il piano giusto? E qui, essendo che fanno gare di canto, un piano ci deve per forza. Per cui, perché non cantiamo Just give me a reason di Pink?"
  
"Lucy, sei appena diventata la mia migliore amica. Io giuro che ti amo, come puoi tirare fuori canzoni dal mio repertorio mentale in questo modo? Basta, sposiamoci all'istante."

Mi alzo e le salto in braccio facendola gemere per il dolore e ridere al contempo, mentre Justin e Nate scoppiano a ridere.
Una mezz'ora dopo, il ragazzo di prima, Caleb, annuncia che siamo passate al turno successivo insieme ad un'altra coppia di ragazzo e ragazza e due ragazze che cantano da soliste. A quanto pare sono solo tre turni e quindi, si tratta di una semifinale. Il ragazzo e la ragazza sono molto bravi, cantano Bad Things di Machine Gun Kelly e Camilla Cabello, canzone che io e Nate amiamo e continuiamo a cantare.
"I want you forever even when we're not together, scars on my body so I can take you wherever like, I want you forever even where we're not together, scars on my body I can look at you whenever."

Ci guardiamo sorridendoci a vicenda e gli lascio tanti piccoli e dolci baci a stampo. "Mi stai provocando, devo tenere a bada la mia libido, poi vedi tu a casa.."

Ridacchio divertita e torno a guardare la ragazza che sta intonando Ariana Grande.
É il nostro turno, così, mi alzo lasciando andare lentamente la mano di Nate e mandandogli un bacio volante.

Nate

Mi sta facendo uscire di testa, prima mentre cantava e si strusciava su di me, ci è mancato davvero poco perché potessi prenderla di peso e trascinarla nei bagni del ristorante. La guardo ancheggiare camminando verso il palco, sedersi al piano con accanto Lucy e, prima di iniziare a suonare, accarezzare dolcemente I tasti, chiudere gli occhi, prendere un profondo respiro e premere le sue ditina affusolate sul piano.
Mi volto verso Justin, e osservo il suo sguardo è puntato sulla sua ragazza, che ha la testa appoggiata alla spalla di Sky e sta cantando assieme alla mia mora. Si volta verso di me e sospira fissandomi. "Allora, hai intenzione di dirmi cosa ti prende?"

Sbatto le palpebre e scuoto la testa. "Non mi prende niente."
In realtà sto pensando al volto dolorante che aveva Sky questo pomeriggio mentre dormiva fra le mie braccia. Le ho fatto credere di aver dormito a mia volta, ma in realtà sono stato sveglio accanto a lei per due ore consecutive, ad osservare come le espressioni sul suo viso mutavano improvvisamente, fino a ricoprirsi di un incessante dolore che l'ha portata a sudare freddo. quando ha detto di aver sognato Caleb non mi ha per nulla sorpreso, me lo ero immaginato, ma sentirselo dire fa male, fa male da morire. Una fitta al petto mi porta ad inspirare di scatto e voltarmi verso la ragazza che amo. Scuoto la testa e sospiro, pensando che ho fatto davvero di tutto per tirarla fuori da questo grande buco nero in cui si trova, ma nulla sembra servire ormai. Ogni cosa è inutile e lei sta scomparendo sempre di più sotto ai miei occhi, facendomi sentire impotente. Una parte di me potrebbe morire con lei, ed io sono così stanco di vederla così.

"Just give me a reason, just a little bit's enough, Just a second we're not broken just bent, And we can learn to love again. It's in the stars, it's been written in the scars on our hearts. We're not broken Just bent, and se can learn tuo love again."

Senza nemmeno rendermene conto mi alzo in piedi e vado verso le due ragazze, mi siedo accanto a Sky al piano, le bacio la fronte e canto assieme a loro la canzone. Non so né il come, ne il perché ma ho avuto questo istinto e quando vedo la mia ragazza suonare ad occhi chiusi e poi voltarsi verso di me sorridendo senza indugiare un secondo sulle note, il mio cuore fa una capriola e comincia a battere all'impazzata.
Vedo Justin fare lo stesso e cantare assieme a noi, poggiando la testa sulla spalla di Lucy.
Quando la canzone finisce un boato esplode nel locale e urla di gente entusiasta delle ragazze si fanno sentire.

"Beh, direi che è chiaro chi sono le vincitrici di questa sera ragazzi." Si avvicina a Lucy e Sky e stringe ad entrambe la mano, dopo di che consegna loro una specie di medaglia e solleva le loro mani. "Quando volete tornare, saremo lieti di ascoltare le vostre voci di nuovo. Siete fantastiche, I nostri più sentiti complimenti, davvero."

"Grazie, grazie, grazie." Continuano a dire in coro le ragazze.

"Nate perché non chiedi una chitarra? Canto l'ultima canzone, daii"

Mi prega con la faccia da cucciolo, sa che non posso dirle di no. "Cosa vuoi cantare?"

"Wish You were here, di Avril."

Ecco, a proposito di Caleb..

Sospiro e scuoto la testa, tenendomi questo pensiero per me. dovrebbe andare ionvce che dedicargli canzoni in continuazione. Un senso di fastidio inizia a scorrere nelle mie vene, ma decido di lasciare perdere ed annuisco facendo un mezzo sorriso. "D'accordo, datemi questa chitarra."

Prendiamo due sgabelli e strimpello le note della canzone, sperando di non dimenticarne e sbagliarne nessuna.

"And I remember, all those crazy things you said
You left them running through my head
You're always there, you're everywhere
But right now I wish you were here
All those crazy things we did
Didn't think about it, just went with it
You're always there, you're everywhere
But right now I wish you were here
Damn, damn, damn,
What I'd do to have you
Here, here, here

I wish you were here
Damn, damn, damn

What I'd do to have you
Near, near, near
I wish you were here."

"Devo dire che ti amo lo stesso, anche se hai dedicato questa canzone ad una persona morta, che per giunta, continui a sognare." Le dico stringendole la mano mentre usciamo tutti insieme dal locale. Non riesco più a trattenere i miei pensieri: è come se il filo che la collega la bocca al cervello fosse stato tagliato improvvisamente ed io avessi perso il controllo della mia mente.

Sky si blocca istantaneamente e mi fissa imbarazzata, abbassa gli occhi e ruota la punta del piede a terra, in modo nervoso. Si gratta la nuca e torna a immergere i suoi occhi nei miei. "Mi- mi dispiace." Lo dice quasi in un sussurro, tanto che fatico anche ad udirlo. Si avvicina e si alza in punta di piedi, poggiando la sua fronte sulla mia. "Non era mia intenzione ferirti, io non.. non lo faccio apposta, si insomma, non sono io che piloto i miei sogni."

Ha lo sguardo basso, e mentre è appoggiata al mio petto e mi abbraccia posso sentire il suo battito accelerato. Mentre la stringo fra le braccia posso comprendere quanto sia fragile in realtà. Non è forte come tutti credono che sia, è fragile, molto più fragile di ciò che lei stessa crede. Vuole essere il pilastro di tutti ma non si rende conto che si sta sgretolando, Non si rende conto anche la più forte delle colonne, se regge troppo peso, alla fine crolla. "Lo so, so che non lo fai apposta. Però a me non fa piacere in ogni caso, insomma sogni il tuo ex ragazzo morto, che hai detto più volte di non amare più. Non è che ami molto tutta questa situazione. Sapevo anche prima che lo avessi sognato, dormo accanto a te, e mi sono svegliato perché ti sei agitata nel sonno e sussurravi il suo nome. Non ti ho chiesto niente per non essere invadente, però... ecco, ci sto male riguardo a questo." I suoi occhi sono di nuovo nei miei e posso vedere nel suo sguardo il profondo senso di colpa che prova mentre le dico queste parole. "Sky, io non voglio farti la paternale, non deve essere facile per nulla ciò che hai passato, ma devi davvero trovare un modo per andare avanti e lasciarti Caleb alle spalle, perché io così non ce la faccio. Come posso salvarti se tu non vuoi andare avanti? Perché a questo punto, il nocciolo del problema è proprio questo. Tu non vuoi andare avanti, hai paura. Hai paura perché dalla sua lettera trapelava il rancore nei tuoi confronti per ciò che è successo ed hai paura che lui ti odi, ma lui è morto Sky, lui non c'è più. Che lui ce l'abbia con te o meno, che lui sia felice per te o meno, che lui stia bene o stia piangendo disperato, non avrai mai più modo di scoprirlo, non lo potrai mai sapere. E sai perché? Perché non possiamo parlare con i morti! Non abbiamo questa capacità Sky. Vai avanti e lasciati Caleb alle spalle una volta per tutte, io non ce la faccio più."

"Mi vuoi lasciare?" La sua voce trema e dai suoi occhi scendono lacrime in continuazione. Comincia a tremare e si allontana da me. Justin e Lucy sono seduti su una panchina poco distanti da noi, ma non appena sentono Sky balbettare vengono verso di noi all'istante. "Tu- tu non mi puoi lasciare Nate, non lo puoi fare. Io non sono niente senza di te."

Mi volto verso i due ragazzi che mi fissano con gli occhi stretti a fessura. "Mi spieghi quando ho detto le parole 'Sky voglio lasciarti'? No perché a me non sembra affatto di averle pronunciate. Ti ho chiesto di trovare una soluzione per far sì che io possa aiutarti davvero, intendevo dire che non ce la faccio ad aiutarti, se tu non ti fai aiutare, e non ce la metti tutta."
  
"Dammi solo.. una ragione, per cui tu non mi dovresti lasciare. Insomma, dopo tutte queste parole.. mi- mi sento uno schifo adesso." 

"Perché ti amo, quante volte te lo devo dire ancora?"

"Bene, ora rispondimi ad una domanda. Una sola. Alla fine di tutto questo dolore, cosa mi rimarrà di Caleb? Nulla. Il dolore è l'unica cosa che mi tiene attaccata a lui, ed io non voglio perdere quel filo di ricordi che ci lega. Ho bisogno di provare questo dolore, nessuno me lo può togliere, perché se ne venissi privata, mi sentirei vuota, e non mi rimarrebbe più niente. La tua ragazza non è morta per colpa tua, tu non vivi costantemente con il senso di colpa o con la speranza che le stelle possano darti una risposta, non puoi capire cosa significa per me. Questo dolore fa parte della mia vita, che a te piaccia o meno io lo proverò sempre. Non esiste la felicità per me, non posso essere felice a discapito suo, lui sarebbe dovuto esserlo, ma per colpa mia non lo sarà mai. È morto provando questo dolore, ed ora è giusto che lo senta io. È giusto che io senta tutto questo dolore, così potrò vivere ogni giorno consapevole che lui provava questo e che io non sono riuscita a salvarlo. Così come non sono riuscita a salvare Natasha. Io non posso essere felice Nate, non posso smettere di provare dolore perché è l'unica cosa che mi rimane. Senza di esso sarei completamente vuota."

"Domani andiamo dalla psicologa, non me ne importa nulla se tu non ci vuoi andare, ti ci trascino se necessario, chiaro?"

"Bene, andrò dalla psicologa. Resta il fatto che non hai risposto alla mia domanda. Alla fine di questo dolore, su cosa potrò contare?"

Vorrei che mi mostrasse il suo lato spaventato, in modo da rassicurarla e salvarla, in modo da dirle che io resterò con lei fino alla fine dei tempi, l'unica cosa che vedo è la sua fragilità e la sua apatia. Vorrei poterle accarezzare il viso e dirle che può ancora tornare a volare, a brillare luminosa nel cielo, perchè la sua luce potrebbe essere così intensa da ammaliare chiunque si ritrovi ad osservarla, ma non me lo permettere. Ogni volta che mia avvicino e le tendo la mano lei si allontana di un passo, proprio come ora. quando tutto questo avrà fine? Finirà mai davvero? 

Non mi lascia il tempo nemmeno di aprire la bocca per rispondere, perché si volta e corre via, lasciandomi solo dopo aver combinato l'ennesimo casino.

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Holaaaa
Aggiornamento notturno anche stasera!
Non odiatemi per quello che è successo, io vi voglio bene.

A presto con il capitolo 30.
Tanti baci, 
Ila_ 

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