CAPITOLO TRENTANOVE - Save yourself.
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Canzone del capitolo: Unbreakable, Madison Beer.
Buona lettura!
Sky
Sbatto le palpebre in continuazione, confusa, felice e frastornata al tempo stesso. Le mie mani coprono il mio viso ed io scuoto la testa incredula. "Io non ci credo, come puoi essere qui? Tu- tu eri.. N-no, n-non è-è p-possibile.." sussurro mentre delle lacrime calde scorrono lungo le mie guance e bagnano il mio viso. Faccio un passo avanti e sempre più confusa la stringo in un abbraccio. Non posso credere che lei sia qui fra le mie braccia. È così esile e minuta..
La stringo così forte che la sento per un attimo trattenere il respiro e ridacchiare nel mentre lo faccio. "Sky.." mi sussurra quasi senza voce "Così mi strangoli." Ridacchia come una scolaretta ed io chiudo gli occhi, che nel frattempo continuano a lacrimare. Sentire la sua voce e la sua risata è musica per le mie orecchie, non le sentivo da così tanto tempo che tutto questo mi sembra un sogno, non posso credere che sia qui insieme a me.
"È impossibile che tu sia qui, sto di sicuro sognando." continuo lasciandola andare. Mantengo ben salda la presa sulle sue spalle e la guardo dalla testa ai piedi, la accarezzo mentre i miei occhi tornano a sentire il bisogno di svuotarsi da quel liquido caldo e salato che mi offusca la vista.
"Ehm, beh vediamo se effettivamente stai sognando oppure sei sveglia." Un sorriso malizioso si apre sul suo volto e le sue sopracciglia si sollevano di continuo, segno che sta per fare una delle sue solite stupidate. Si avvicina di un passo e con due dita prende un pezzo della mia pelle, la solleva, la gira e la stringe, conficcando le sue unghie nella mia carne. Gemo e sibilo contemporaneamente per il dolore provocatomi da quel gesto e saltello all'indietro di un passo. "No, direi che sei abbastanza sveglia." scoppia a ridere assieme agli altri, di cui - ovviamente - ho dimenticato l'esistenza, e sbatto simultaneamente le palpebre per lo stupore. Natasha era solita fare questi gesti ed utilizzare del sarcasmo ogni qual volta aprisse la bocca, ma mi sembra ancora tutto così assurdo che pure questo gesto, segno di presa in giro, mi ha stupita e mi ha fatta sorridere, ricordandomi quanto sentissi la mancanza di questa piccola nanetta.
"Incredibile ragazzi, abbiamo zittito Sky! Non ci posso credere!" La voce di Peter mi fa voltare di scatto, come se avessi messo piede nel mondo reale solo ora, il che, non è una novità. Mi avvicino a lui assottigliando gli occhi a fessura, lancio un'occhiata alla sua ragazza, che annuisce lievemente mentre un dito si fa strada sotto al suo occhio per asciugarsi la solitaria lacrima che scende lungo la sua guancia, e con uno scatto improvviso la mia mano finisce sulla nuca del ragazzo. I suoi capelli marrone scuro vengono smossi dall'aria che provoca il movimento della mia mano, ed i suoi occhiali scivolano leggermente in avanti.
Il ragazzo fa un'espressione alquanto buffa, poichè arriccia il naso per non far cadere gli occhiali poggiati sopra di esso. "Mi avete solo colta di sorpresa imbecille, non riuscirete mai a zittirmi!" borbotto facendo la finta offesa ed incrociando le braccia al petto.
Nate scuote la testa, mentre il suo sguardo corre da me, a Rebekah ed infine e Natasha. "Sapete, ora che vi osservo meglio e siete una accanto all'altra, si vede che nelle vostre vene scorre lo stesso sangue.." si gratta la nuca e sorride, poi viene verso di me e mi stampa un bacio sulla fronte.
"Tu devi essere Nate.." Natasha va verso di lui e stringe la sua mano. Lo fissa dritto negli occhi, come a volerci leggere dentro le emozioni che sta provando in quel preciso istante. Un lungo ed intenso istante in cui si squadrano entrambi. Sono molto simili se paragoniamo il loro carattere, la differenza fra i due è che lui è emotivamente più forte di lei. "E' un vero piacere poterti finalmente guardare negli occhi." Prosegue mia cugina increspando le labbra in un leggero sorrisino.
"E tu come facevi a sapere della sua esistenza?" domando incuriosita.
Natasha inarca il sopracciglio destro, senza togliersi il sorrisino dal viso e la sua testa si gira verso Simon. Compiendo questo movimento i suoi capelli si muovono nell'aria, provocando una leggera folata di vento che fa smuovere di un poco anche i miei e quelli del ragazzo accanto a me. I suoi occhi scrutano all'interno dei miei, ed io gli mostro un sorriso luminoso, come mi sento io in questo momento, luminosa. Credo che il fiore dentro di me abbia miracolosamente ripreso vita e sia rinato.
Osservo la ragazza davanti a me, ed i piccoli movimenti che compie. Come le sue gote si colorano leggermente di rosso quando ride guardando il suo ragazzo, come i suoi occhi brillano e come la sua leggera risata che invade l'aeroporto sia per me come la fonte dell'eterna giovinezza. Stringo forte la mia mano a quella di Nate, e poggio la testa sulla sua spalla, mentre lui circonda il mio collo con un braccio.
"Simon non sapeva tenere la bocca chiusa quando lo chiamavo. Mi raccontava tutto. Pensa Sky che quando è tornato dalle due settimane a Miami assieme a voi mi ha raccontato cosa avete fatto giorno per giorno. Mi ha pure parlato della Savana, il che lo trovo piuttosto strano, dato che si trova dalla parte opposta dell'America. Non dimentichiamo poi che sull'aereo, fra questi tre scemi qui non so chi sia quello che mi abbia fatto la descrizione più accurata di ciò che è successo in questo anno."Scoppia a ridere e mentre lo fa gli occhi di mio fratello e Luca si spostano su di me.
I miei di occhi, li sento tremare quasi mentre la osservano, e non posso fare a meno di sorridere e posare una mano sul mio cuore.
Sento il profumo del mio migliore amico invadermi le narici e quando mi volto lui mi accoglie in una calda e dolce stretta. Mi stringe fra le braccia, forte come poche volte ha fatto, volendomi dimostrare quanto è contento anche lui che mia cugina sia tornata. "Lei è qui Luchi." mormoro mentre le mie braccia avvolgono il suo torace stringendolo ancora più forte. "Lei è di nuovo qui con me. Sta ridendo, Luchi. I-io la sto sentendo ridere.." Le lacrime mi pizzicano gli occhi e un singhiozzo esce dalla mia bocca.
"Io sapevo che prima o poi sarebbe tornata, mi aspettavo un grande ritorno in scena alla Natasha" Lo sento sorridere. Mi stampa un bacio sulla fronte e mi accarezza la schiena con le mani. Posso sentirlo sorridere perchè la mia testa è nell'incavo del suo collo, e le sue labbra mi baciano la testa di continuo.
"Ma ciao Luchisss! Non ti avevo ancora salutato!" Natasha interviene, così mi stacco dal mio migliore amico e corro da mio fratello.
Con lui non servono le parole, mi ha capita con lo sguardo. Gli salto in braccio e lo abbraccio forte, lo faccio perché mi sento felice adesso, lo abbraccio perché mi è mancato, lo abbraccio perchè è mio fratello ed essendo parte di me, è in grado di leggermi dentro come solo mio fratello sa fare.
"Ehi! Anche io voglio un abbraccio!" Rebekah posa una mano sulla mia spalla ed io mi volto verso di lei, accogliendola in un caldo abbraccio. "Siamo di nuovo insieme.." sussurra "io sapevo che saremmo ritornate." mi dice sorridendo con la voce che trema.
"Noi ritorneremo sempre a stare insieme. Perchè noi siamo così, anche se siamo lontane e distanti, siamo sempre e comunque sotto lo stesso cielo, ed il legame che c'è fra di noi è così forte che ci tiene unite anche a chilometri di distanza."
Eccola qui, eccola la mia nanetta.
"Vieni qui nana, fatti abbracciare." le dice Rebekah. Non se lo fa ripetere due volte e viene ad abbracciarci, mentre i ragazzi attorno a noi ci osservano con un sorriso sulle labbra.
"Abbraccio di gruppo!" Strilla il mio migliore amico. Ed è così che in pochi secondi mi ritrovo sommersa dalle braccia dei miei amici e del mio ragazzo, mentre una sensazione di calda felicità mi invade e mi ritrovo a ridere con il cuore aperto. Spero di sentirmi sempre così d'ora in poi, anche se ne dubito, ho la sensazione che questa sia la quiete precede la tempesta. Forse mi sbaglio, o forse no, ma ricordo alla mia mente che, per la sottoscritta, la mezzanotte deve ancora scoccare, e sono certa che alla fine non ci sarà nessun principe azzurro a salvarmi.
"Io e te dobbiamo fare un bel discorsetto signorina. Mi sono arrivate le voci di quello che hai combinato! Ti è scoppiata la merda nel cervello?" Io e Natasha stiamo passeggiando una accanto all'altra mentre fumiamo una sigaretta. Abbiamo portato i ragazzi a casa nostra e abbiamo fatto vedere a Natasha l'appartamento. Ora stiamo andando insieme io e lei, con i nostri rispettivi ragazzi perduti qualche passo fa visto che siamo piuttosto indietro rispetto a loro, a prendere del dolce, mentre gli altri sono da noi a preparare la cena. Stasera festeggeremo il compleanno del mio migliore amico, ed io non vedo l'ora di poter brindare a lui insieme a tutti i nostri amici e la nostra famiglia.
Ci raggiungeranno anche Matt, Paige, Sarah, Justin e Lucy - ovviamente - in questo modo presenterò loro mia cugina.
"Ehi nana, non starmi addosso su." Borbotto mentre una nuvola di fumo esce dalle mie labbra. Chiudi gli occhi e mi godo la brezza autunnale sulla pelle. Esattamente domani è un anno che io e Nate stiamo insieme e quasi non mi sembra vero. Non posso credere che sia passato solo un anno dal giorno in cui ho deciso di concedergli la possibilità di entrare a far parte della mia vita. Non credevo fosse possibile innamorarmi di nuovo in questo modo, però è successo ed ora non riesco più a fare a meno di lui. Credevo che il vero amore si provasse una sola volta nella vita, credevo di averlo provato per Caleb e che tutti gli amori a venire sarebbe stati impregnati del suo profumo, ma mi sbagliavo. Ognuno dei seguenti è stato completamente diverso da lui, perchè né Paolo né tanto meno Nate, assomigliano a Caleb. Una volta lessi un articolo che spiegava che secondo una strana teoria, ognuno di noi nella sua vita vivrà tre grani amori tutti e tre di una differente tipologia. Il primo è l'amore che viene definito tossico, il primo grande amore, quello che è stato Caleb per me. Questo tipo di amore è definito tale poiché è capace solo di far soffrire chi lo vive, e le due persone vengono consumate da questo amore. E' un amore così intenso che tante volte distrugge chi lo vive e per tenere in piedi la relazione il forte sentimento non basta, non basterà mai, perchè un amore impossibile. Il secondo è l'amore da favola. Il tipo di amore che tutti sognano. Quello che poi è stato Paolo per me. io credevo che sarebbe stato per sempre, le persone intorno a noi ci guardavano con invidia e ammirazione, ci chiedevano come fosse possibile che dopo cinque anni eravamo ancora così uniti, ed io ero così felice di sentirmelo dire. Era bello passeggiare per le strade mano nella mano con lui e vedere amici e passanti che ci sorridevano, che ci invidiavano, mi piaceva, lo adoravo. Quando poi però ho smesso di pensare al resto del mondo, ed ho pensato a noi due e basta, mi sono resa conto che tutto quello era solo una finzione. Io amavo Paolo, facevo affidamento su di lui come non avevo mai fatto su nessuno, era la mia ancora di salvataggio. Mi aveva tirata su dalle profondità marine quando stavo per affogare e mi ero convinta che lo avrebbe fatto per sempre, che non sarebbe mai finita, perchè era la persona che mi aveva salvata, ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo perchè è bastata la distanza a separarci. Avevo creduto in un finto principe azzurro, proprio come diceva quell'articolo. E poi c'è il terzo amore, quello inaspettato, che arriva e basta. Quello che ti travolge senza nemmeno rendertene conto, ed è quello che mi è successo con Nate. nate è arrivato all'improvviso, non lo stavo aspettando. Non volevo innamorarmi di lui, non pensavo affatto di farlo. Ero piena dio dubbi, di insicurezze, di domande alle quali non trovavo risposta. Mi sentivo rotta, persa, non trovavo la strada di casa ed ero convinta di non trovarla più, ma poi ho incontrato i suoi occhi. Ed in quelle iridi ho rivisto me stessa, felice. Ho accanto le perplessità, le incertezze, le domande insensate ed ho allungato la mano verso di lui. Lui mi ha stretta fra le sue braccia e mi ha mostrato la luce, ha saputo rimanere accanto a me sempre, dall'alba fino al tramonto. Ha saputo cogliere ogni mia sfaccettatura, non si perdeva una mia parola, mi sorrideva e mi sorride sempre. Ed alla fine mi sono innamorata di lui. Lui è stato il mio angelo, mi ha accolta sotto la sua ala protettrice e mi ha protetta da ogni male. E' stato il mio pilastro, le fondamenta di quella casa sul punto di crollare, l'arcobaleno dopo la pioggia, il mio supereroe. Ed è tra le sue braccia che ho pensato di aver trovato la persona giusta, di aver trovato l'amore della mia vita. Avevo vissuto incatenata a un tipo di amore che sapeva solo far soffrire, ma non potevo odiare tutte le rose solo perchè una mi aveva punto, così gli ho sorriso e gli ho aperto il mio cuore. Domani sarà un anno che cammina a fianco a me, ma io sento che sarà per tutta la vita, fino alla fine dei tempi.
"Non starmi addosso? Cosa hai detto scusa?" la voce di mia cugina mi riporta alla realtà ed io mi volto ad osservarla piegando la testa di lato. Natasha si blocca in mezzo alla strada e mi fissa con le braccia puntate sui fianchi. Il vento tira abbastanza forte ed i suoi capelli dello biondo scuri si muovono nella sua stessa direzione. I suoi occhi color ambra mi scrutano attenti, mi studiano, e cercano di imprimere nella sua memoria ogni tratto del mio corpo.
Da questa distanza posso osservarla anche io, e quindi notare che alla fin delle finite, è rimasta sempre la mia Natasha. Non è poi così cambiata, si è alzata ed è dimagrita, o forse il peso è sempre lo stesso, solo che essendo più alta la sua figura risulta ai miei occhi più snella e slanciata di una volta. I suoi capelli sono tinti per essere uniformi - ha questa strana fissa- , ed hanno lo stesso colore che ricordavo dall'ultima volta che l'ho vista, ed i suoi occhi sono verde intenso con delle screziature gialle. Ed inoltre, il suo viso è molto più espressivo e sorridente, direi quasi che è in pace con se stessa, tutto al contrario di me. Quando inarca un sopracciglio, roteo gli occhi al cielo e sbuffo, mentre getto la sigaretta e dopo aver spento la sua brace con il mio solito ruotare della punta del piede, riprendo a camminare mettendo le mani in tasca e lasciando che il vento mi scompigli i capelli che fuoriescono dal cappuccio della felpa. Indosso dei jeans strappati e le mie vans si abbinano alla perfezione, mentre Natasha indossa un paio di jeans attillati chiari ed una semplice maglia bianca, sopra una giacchetta di pelle ed ai piedi degli stivaletti con un leggero tacco. "Cosa ti tormenta Sky?"
La voce ferma, la frase diretta e coincisa. Nessun tremolio o dubbio nelle sue parole, secca e senza peli sulla lingua. Sbarro gli occhi e mi blocco, tornando a voltarmi nella sua direzione e avendola a pochi passi da me. A questa distanza, attenta com'è, può di sicuro notare che la mia mente è tormentata ancora e che io, sono ridotta ad uno straccio. Uno straccio usato e gettato a terra mille volte, fino ad essere ridotto in brandelli. Solo ora, avendola davanti, il mio cuore ha trovato un po' di pace. Cerco di mentire facendo un piccolo sorriso e scuotendo la testa. "Nulla."
Mi raggiunge accanto a me ed io mi volto, proseguendo verso la mia strada mentre scalcio qualche sassolino che trovo sul percorso. La vedo scuotere la testa con la coda dell'occhio. "Ma pensi sul serio di potermi mentire? Ti conosco molto bene, e lo so quando qualcosa non va. Inoltre, hai gli stessi occhi tristi e la stessa espressione sciupata che avevo io un anno fa." Mormora scostandomi una ciocca di capelli che sfugge nel vento.
A quell'affermazione una strana sensazione si fa strada dentro di me e l'immagine di mia cugina con il volto cianotico si fa strada dentro di me. Scuoto la testa e chiudo gli occhi scacciando quell'immagine dalla testa, e nel mentre il volto serio di Caleb si mostra, facendomi venire i brividi lungo tutta la spina dorsale. "No. No, ti sbagli, io sto bene. O almeno, ci sto provando." Scatto poi.
"Ci stai provando, ma quanto? Oh andiamo Sky, tu sai che io so. Vorrei prenderti a sberle per quello che mi è stato detto da tuo fratello. Cosa diamine ti passa per la testa eh?" Risponde alterandosi. "Ti sei tagliata Sky! Ti sei quasi uccisa! La mia Sky, la Sky che conosco io, non lo avrebbe mai fatto. La persona che mi ha cresciuta come se fossi sua sorella, che mi ha dato ogni cosa come se la mia vita valesse più della sua, non potrebbe mai neanche pensare una cosa del genere. Non puoi giustificare questa cosa con il bipolarismo, perchè tu ti sei quasi uccisa, per due volte, bipolare o meno lo hai fatto. Ti sei lasciata andare e la Sky che conosco non si arrende senza combattere. La Sky che conosco io vince, sempre. E deve vincere anche questa volta."
"È colpa mia se tu sei finita in quel posto del cazzo, ed è colpa mia se Caleb ha lasciato questo schifo di mondo. In effetti, ripensandoci, ha fatto anche bene." Sbotto alzando a mia volta la voce.
La sua mano si fa strada sulla mia nuca e la colpisce con forza. "Caleb era una gran testa di cazzo. Mentre per quanto riguarda me, nessuno poteva farci qualcosa, era troppo tardi, dovevo toccare il fondo e ci sono riuscita. Sono quasi morta grazie alla mia stupidità. Tu non c'entri niente, non avresti potuto salvarmi, nessuno avrebbe potuto. L'unica che poteva fare qualcosa ero io, e l'ho capito troppo tardi. Mi sono sempre aggrappata alla speranza che qualcuno mi avrebbe salvare, ma solo dopo ho capito che la rinascita doveva partire da me, che nessuno avrebbe potuto lanciarmi un salvagente se prima io non avessi provato nemmeno a stare a galla. Ho visto la morte in faccia Sky, e ti posso assicurare che non ha un bel viso." Mi prende il polso e lo stringe, solleva la mia mano intrecciandola alla sua e con l'altra mi accarezza il viso, catturando la piccola e sola lacrima che scende lungo la mia guancia. "Salvati Sky. Puoi ancora trovare la strada di casa e riabbracciare te stessa, non lasciarti andare e salvati. Sei forte. Ho sempre avuto te come punto di riferimento e non ho intenzione di perderti. Tira fuori le palle, che so che hai, e salvati. Prendi la mia mano, le nostre mani. Guardati allo specchio e sorridi alla ragazza forse che sei, so che nel profondo di te lo vuoi. Perciò fallo, salvati."
"Io non ci riesco, non posso. Caleb non c'è più, non c'e più per colpa mia e solo mia. Non posso vivere in pace se prima non gli chiedo scusa." Ora i singhiozzi prendono il sopravvento e mi lascio andare ad un pianto liberatorio. "Non posso essere felice senza di lui. Ho dimentico il suo viso, la sua voce, il colore dei suoi occhi... piano piano tutto se ne va di lui. I ricordi, mi tormentano di notte. La sua presenza è una costante nella mia vita di cui non posso fare a meno, è come se sentissi il bisogno di provare il dolore per la sua assenza, non mi sento serena con me stessa quando rido e lui non c'è. E la cosa peggiore è che il mondo va avanti, tutti vanno avanti, mentre io resto indietro, io vado indietro. Non riesco a dirgli addio, non sono pronta, non posso dirgli addio."
"Parlagli Sky." Natasha stringe la mia mano fra le sue e mi sorride mentre asciuga le mie lacrime. "Non devi fare come se lui non fosse mai esistito, sarebbe sbagliato anche per te stessa, devi lasciare andare il dolore e sorridere al ricordo di lui. Parlagli, lui ti ascolterà anche se non ti può rispondere. Una persona non si può dimenticare, soprattutto quando questa persona è stata importante come Caleb lo è stato per te. Tu non lo dimenticherai, il suono della sua voce resterà un ricordo, ma le vostre mani intrecciate, se ci pensi, le potrai sentire ancora. Lascialo andare Sky, ricomincia a vivere, perché una vita ricca di amore e persone che ti amano come la tua e la mia, meritano di essere vissute. Io so che puoi, io credo in te. Fallo per me, per tuo fratello, per Rebekah, per Luca, per Nate. Tu sei indistruttibile, noi siamo industruttibili, non dimenticarlo mai."
"Gli ho promesso che lo avrei amato per tutta la mia vita, non posso lasciarlo andare." Sussurro tra le lacrime. "E quello che mi fa più male è la consapevolezza che se non lo farò non potrò mai farmi travolgere per davvero da questo sentimento tanto forte che sento per Nate. Perchè lui ci sarà sempre." Continuo a piangere fra le sue braccia, i singhiozzi mi travolgono e mi tolgono il respiro. Era davvero da tanto che non mi sfogavo in questo modo, ho finto per così tanto tempo che andava tutto bene, che ora non riesco a smettere di piangere. Mi sento come se lei avesse innescato il timer, ed io stessi per esplodere, anzi probabilmente sono già esplosa. Voglio uscire da questo incubo e tornare a sognare con le persone che amo, ma non ci riesco.
"Tu lo hai già fatto." Sorride di nuovo mia cugina. "Tu lo hai già lasciato andare Sky, devi solo accettarlo e sorridere, perchè non è sbagliato lasciare andare il passato. Tu dovevi lasciarlo andare, altrimenti saresti rimasta bloccata li per sempre." Sospira e mi scompiglia i capelli. "Io ho visto come lo guardi, ho visto l'amore che vi unisce, e un amore così grande merita di essere vissuto all'ultimo respiro. Non merita la rovina tra le macerie di un passato che non puoi cambiare, merita di fiorire e brillare tra le stelle del firmamento, perchè probabilmente sarà la stella più luminosa."
Non dico più nulla, semplicemente la abbraccio, la stringo fra le mie braccia ed inspiro il suo adorabile profumo alla fragola che mi è mancato così tanto. Le lacrime scendono, ed io singhiozzo, ma lei mi abbraccia e sussurra che andrà tutto bene che riuscirò a salvarmi, e per una volta, ci credo, credo davvero che un giorno alla fine della giornata, potrò dire di averla vissuta senza sentire dentro di me il dolore vivo e bruciante che fa parte della mia vita da 6 lunghi anni.
Nate
Io e Simon siamo all'entrata del supermercato da almeno quindici minuti, e delle due ragazze, non c'è ancora traccia. Ho provato a chiamare Sky, così come Simon ha provato a chiamare la sua ragazza, ma ovviamente nessuna delle due ci ha degnato di risposta.
Non me la sento di entrare da solo senza sapere che fine hanno fatto quelle due, e idem il ragazzo qui di fianco a me, e così abbiamo deciso di comune accordo che le avremmo aspettate fuori. Durante il tragitto da casa a qui abbiamo parlato del più e del meno, abbiamo accelerato il passo di proposito, sotto richiesta di Natasha, poiché voleva parlare a sola con sua cugina, così l'abbiamo accontentata.
Ho riscoperto in Simon un ragazzo differente da quel che credevo. Sky mi disse più volte che vedeva Simon come un lupo solitario, e visto così, avendoci parlato seriamente solo tre volte da quando lo conosco, non lo avrei mai definito come tale. Ma dopo la conversazione di poco fa, ho potuto comprendere il vero significato delle parole della mia ragazza. Simon è davvero un lupo solitario, mi ha raccontato qualcosa della sua famiglia e mai avrei pensato che un ragazzo come lui potesse avere una forza simile. Simon è stato adottato e lo ha scoperto solo da un anno e mezzo, quasi due. Deve essere brutto scoprire di punto in bianco che la tua vita, fino a quel momento, è stata solo una finzione. Dopo questo c'è stato il fatto di Natasha e Sky è partita per venire qui, quindi lui è rimasto da solo. Lui è un lupo solitario perché non ha avuto bisogno di un branco per restare in piedi, per tenere ben saldi a terra i piedi, nella nostra realtà. Il suo dolore gli ha dato la forza di andare avanti e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, ed è qui davanti a me, un po' ammaccato ma sorride.
Il suo sorriso quando ha visto Natasha ridere ed abbracciare le sue cugine è stato qualcosa di meraviglioso che non scorderò mai, uno di quegli istanti che pensi siano assolutamente da fotografare nella mente, che rimarranno impressi per sempre nelle tue memorie, perché io, un amore tanto forte come quello che provano fra di loro non lo avevo mai visto. "Non ho mai visto due persone amarsi come tu e Natasha fate. Il sorriso che si apre sul vostro viso quando sentite il nome l'uno dell'altro è spettacolare e meraviglioso." Pronuncio quelle parole mentre fisso un punto inesistente sul marciapiede sul quale siamo seduti ad aspettare le ragazze.
Mi volto verso Simon, il quale ha le labbra increspate in un sorriso luminoso e mi scruta con i suoi occhi neri come la pece. "Io si, ne ho visto uno anche più forte." Mi dice estraendo una sigaretta dal pacchetto nella sua tasca ed allungandone poi un'altra verso di me. Accetto volentieri e mentre il fumo esce dalle nostre labbra, prosegue con le parole. "Io ho visto un amore ancora più forte del nostro."
Corrugo la fronte e nella mia mente continuo a pensare che sia impossibile una cosa simile. "E quale? Romeo e Giulietta?" Ridacchio a quell'affermazione e scuoto la testa. Ho sempre pensato che chi dicesse di volere un amore come quello della Capuleti e del Montecchi affermando che sia splendido, sia un vero stupido, poiché molto probabilmente non è consapevole del fatto che la loro storia d'amore dura solo tre giorni.
Simon ride e scuote la testa, per poi tornare serio ad osservarmi. "Il vostro. Il tuo e quello di Sky."
Scuoto la testa mentre il fumo fuori esce dalle mie labbra. "No. Il nostro è diverso."
"No, Nate. Il vostro è un amore così intenso e forte che nemmeno voi vi rendete conto di cosa siete insieme. Quando ti sta accanto Sky si colora all'improvviso, come se in lei nascessero i colori dell'arcobaleno, e come se il grigio che la circonda da sempre si facesse da parte per il tempo in cui tu la guardi. Ho visto Sky essere consumata dal dolore così tante volte che ho perso il conto, in tante situazioni, una di queste è stata quando tu eri in coma. In quel periodo Sky non si è mossa dalla sua posizione. La sua mano stringeva sempre la tua, non la mollava mai, nemmeno per un istante. Ti accarezzava, ti baciava, ti parlava, ti raccontava mille storie e cantava. Sky prova per te un sentimento così forte, che nemmeno si rende conto di provare, probabilmente perché non ama nemmeno se stessa. O forse sì, ma non lo vede così intenso come lo vediamo tutti noi da fuori. Sembrate due tasselli mancanti di due puzzle diversi, che però si completano alla perfezione. Nate, Sky è la persona più rotta che io conosca, persino più della mia ragazza, e credimi ce ne vuole, è distrutta al punto che fingere che vada tutto bene è diventato parte di quella grande recita alla quale non fa altro che partecipare da quando la conosco, si autoconvince di stare bene, tutto per non ammettere che ha paura di cadere nel buio e non tornare più in superficie. Ma quando è con te sorride, e non sono sorrisi finti, sono i sorrisi più belli e veri che io le abbia mai visto fare. Tu sei la sua colla, il suo cerotto."
A quelle parole sbatto le palpebre per un attimo lo fissò interdetto. Sono a conoscenza che Sky mi ama in un modo in cui nemmeno lei è consapevole, oppure non è semplicemente disposta ad ammetterlo a se stessa, perché questo significherebbe aver riaperto il proprio cuore come una volta ed ha paura di rimanerne scottata. Ha paura inoltre di dimenticare Caleb, ma sono sicuro che nel profondo del suo cuore sa che tornare ad amare come prima non sia dimenticare, perché non siamo in grado di dimenticare una persona, siamo stati creare per amare e non dimenticare mai nessuna persona che passa nella nostra vita, perché se l'abbiamo incontrata ed è entrata a far parte di noi, un motivo ci sarà. Sono dell'idea che qualunque persona passi dalla nostra vita abbia il compito di lasciare un'impronta di se nel nostro cuore, come a voler incidere le parole io sono stata qui. Tornare ad amare come una volta, riaprire nel modo giusto le porte all'amore, significa semplicemente lasciare libero il suo ricordo, e sorridergli quando bussa alla porta della nostra anima.
"Io so che Sky mi ama in un modo che nemmeno lei è disposta ad ammettere, ma il vostro amore è solido, non potrà mai morire." Replico pestando il mozzicone di sigaretta per farlo spegnere, per tornare a scrutare quegli occhi neri.
"Nessun amore potrà mai finire, ogni amore che tu proverai nella tua vita avrà sempre un po' sapore del precedente, nessun amore è destinato a morire, perché quando ami è per sempre. Noi siamo solidi si, ma voi siete intensi, ed un amore tanto intenso è difficile non vederlo. Ricordi quando mi hai parlato di Savannah? Il giorno del concerto di Ed Sheeran a Miami?" Annuisco alla domanda, ricordando la conversazione intensa che abbiamo avuto. "Tu mi dicesti che il modo in cui ami Sky non è lo stesso in cui amavi Savannah. Mi dicesti che paragonato a ciò che sentì per Sky, quello per Savannah non era amore. Allora non l'ho fatto, ma ora ti smentisco. Era amore anche quello, ma era un amore diverso. Un amore non destinato a fiorire e crescere probabilmente, ma era amore. Anche Sky era innamorata di Paolo, lo era anche di Caleb, ma con te è diverso. Con te riprende a vivere. Semplicemente ci sono amori destinati a non essere, ma questo non significa che non siano amori veri."
Sbatto ripetutamente le palpebre, di nuovo, parecchio interdetto ed ammettendo che ha maledettamente ragione. Sto per rispondere in questo modo, ma la figura di una ragazza dai capelli corvini e ricchi di boccoli mossi dal vento si fa strada davanti a me, così mi alzo e le vado incontro.
Me la trovo davanti che mi sorride e senza pensarci due volte, prendo il suo polso, la strattono al mio petto e la bacio con passione, trasmettendole tutto l'amore che provo per lei.
Lei si salverà, lei deve salvarsi. Credo in lei e so che tornerà a sorridere.
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Buonasera stelline!
Ebbene mi duole dirvi che mancano tre capitoli alla fine, compreso l'epilogo.
Penso che entro settimana prossima sarà finito.
Sto già piangendo.
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo!
Baci,
Ila_
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