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CAPITOLO SEDICI - Infinity.

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Buona lettura! 🌸

Nate

L'aria della Sardegna è qualcosa di meraviglioso. Il profumo del mare invade le mie narici dal momento in cui ho posato i piedi a terra una volta atterrati in aeroporto.
È molto più intenso di quello che si poteva percepire quando stavamo a Miami, forse perché l'aria è più pura e genuina di quella americana, o forse sono solo io, che amo così tanto questi posti, che ogni emozione che provo si fa più intensa.
Il paesaggio è splendido: il sole delle due di pomeriggio illumina la spiaggia. La sabbia brucia sotto ai piedi ed il rumore delle onde che si spezzano lungo la riva attira la mia attenzione, mentre un ricordo di papà mi passa per la mente.
Aveva promesso che mi avrebbe portato in Italia, che avrebbe portato me, la mamma e Paige e ce l'avrebbe fatta visitare tutta, dopo aver affermato che non c'era modo migliore per spendere i soldi. Diceva sempre che l'Italia è il paese più ricco di storia che ci possa essere. Mio padre aveva un amore profondo verso questa nazione, che poi ha trasmesso anche a me.
Quando guardo la mia ragazza non posso credere al fatto che sia italiana, mi sembra quasi un sogno.
Credevo che fosse una cosa che avrebbe potuto pesarmi, invece se non mi avesse detto 'io sono italiana', non me ne sarei mai accorto.

Comunque, Sky mi aveva avvertito che sarebbe stata fantastica, e non posso che essere d'accordo. I miei occhi guizzano dappertutto e mi ritrovo a fare un piccolo sorriso, quando noto dei gabbiani volare in cielo.

"Tutto bene?" Mi chiede Justin affiancandomi ed osservandomi di sottecchi.

"Si. Stavo ammirando il paesaggio."

Stiamo camminando tutti verso la spiaggia, Sky è intenta a chiacchierare con le ragazze a spalle di Luca, mentre io sono davanti con Justin.

"È davvero bello qui, è così limpido il mare e per una volta nella mia vita sento che sto respirando aria pulita." Ridacchia il ragazzo dagli occhi smeraldo.

"Stai in pace con te stesso qui." Interviene Matt. "Questo posto mi trasmette un tale senso di pace.. È incredibile." prosegue poi. I suoi occhi color nocciola brillano alla luce del sole e le sue iridi si spostano ovunque, per poi chiudersi e fare un grande e profondo respiro rilassato.

"Avete ragione. Insomma l'America con le sue spiagge è meravigliosa, ma l'aria è tutt'altro che pulita." Faccio un cenno d'assenso verso i due ragazzi alla mia destra e sinistra e torno a guardare il sole che batte su di noi e sul mare, creando uno spettacolo magnifico. La lontana linea dell'orizzonte mi da l'impressione che il mare sia infinito.

"Perché credete che qui lo sia?" La voce di Sky giunge alle nostre orecchie da dietro.
"Contate che in Lombardia c'è la più alta percentuale di tumori." Spiega tranquillamente.

"Ha ragione, Brescia e Milano sono le città più inquinate. Tutte le fabbriche che ci sono stanno rovinando l'aria che noi respiriamo. A Milano, più volte hanno chiuso le strade alle macchine per il troppo inquinamento." Risponde Davide accanto a sua sorella.

"Già. A Brescia queste cose invece non le fanno. Moriremo tutti per un cancro, vedrete." ridacchia Luca "Ad esempio noi siamo in possesso dell'inceneritore, credo che quel marchingegno sia in funzione 24 ore su 24, e con tutto quello che brucia... Peggio di Chernobyl cazzo."

"Sei il solito esagerato Luca." Risponde Pit dandogli una spallata.

"Tu invece prendi tutto con troppa filosofia."

"Sentite un po'. Siamo qua per fare il bagno al mare e divertirci, non per calcolare la percentuale di inquinamento atmosferico di ogni città." Irrompe Sarah "per cui, fanculo a tutto, io mi butto."

Si toglie i vestiti in un batter d'occhio e corre in acqua. Sky balza giù dalla schiena di Luca solleva il vestito e lo lancia sulla sabbia, facendo lo stesso gesto di Sarah. Tirando per il braccio anche Luca e Rebekah corre in acqua ridendo. Le braccia allargate tagliano il poco vento che tira ed il suo viso è rilassato e colpito dalla luce solare. È così bella. Vorrei che sul suo viso fosse sempre presente quel meraviglioso sorriso che illumina le mie giornate, ma purtroppo, non è così.

Simon ci osserva in silenzio ed ogni tanto ride alle nostre battute. Matt ci ha preso gusto nel farlo ridere, sono sempre insieme loro due. Lucy invece, è silenziosa e basta. Non parla quasi mai, e non capisco il motivo. Ho però notato che sta legando con Sky, o meglio, Sky si sta aprendo un po di più con lei e la cosa mi fa molto piacere.
Per quanto riguarda il suo ragazzo, ogni volta che parla, dalla sua bocca emette pillole di saggezza e smerda tutti quanti. Pr
Eter tira un po' di frecciatine qui e là e Sky è la solita Sky.

Che io sappia deve ancora parlare con suo fratello dopo l'altra sera, e sono entrambi così orgogliosi da non avvicinarsi l'uno all'altro. Mi volto e tolgo la maglietta rimanendo a torso nudo. Mi fermo sulla riva per qualche istante, ammirando la mia ragazza da lontano, colpita dai raggi solari e imperlata dalle piccole goccioline di acqua salata, mentre ride e scherza schizzando acqua al suo migliore amico. Sto per entrare in mare, quando il mio sguardo cade su Simon che sta trafficando con il suo zaino pieno di non so cosa.

"Che stai facendo?" Chiedo curioso mentre lo osservo estrarre un treppiedi e sistemarlo incastrandolo nella sabbia.

Alza il capo e mi sorride, poi estrae dallo zaino una Canon, uno degli ultimi modelli credo, e la scuote. Sky mi aveva accennato al fatto che ha questa passione per la fotografia, così come lei stessa la possiede.

Simon posa la macchina fotografica sul treppiedi e la aggancia. Il lungo obiettivo è puntato su Sky e Luca. Sento un click e lo osservo mentre i suoi occhi scrutano attentamente la foto appena fatta, per poi smanettare sui tasti ed increspare le labbra in un piccolo sorriso. Posa le mani sull'obbiettivo, lo giro un pò e scatta di nuovo una foto agli stessi soggetti della foto di prima. Alza il capo e mi fa un cenno con il dito, così mi avvicino e quando vedo la foto che ha fatto ne rimango meravigliato. "Sono troppo da fotografare. E poi è raro vedere Sky con quel sorriso." dice serio e pacato mentre la osserva ridere e scherzare con i nostri amici.

Si volta verso di me e sorride in modo contagioso e quando mi volto a guardare i miei amici in acqua e la mia ragazza, un sorriso si forma sulle mie labbra. Luca è sotto tortura da Sky e Paige, Sarah e Rebekah invece torturano Peter e Davide, che hanno appena fatto il loro ingresso in acqua e Matt, quel deficiente di Matt, sta rompendo le scatole a tutti quanti divertendosi a fingersi uno squalo.

Potrebbe essere più stupido?
No, io credo di no. Se lo guardi bene, capisci che non ha un briciolo di cervello, ed ha solo una massa informe di ignoranza.
Sono d'accordo.

Quando il mio migliore amico afferra Sky e la lancia in acqua quest'ultima ritorna in superficie facendo una faccia buffissima e ride in modo spensierato. Sento subito il click della macchina fotografica e guardo Simon, come è concentrato a scattare foto a destra e a sinistra. Il paesaggio, i ragazzi, il mare, il cielo.

Dopo un ammontare di tempo che non so definire, corro anche io in acqua e vado da Sky, abbracciandola da dietro e dandole un bacio sulla guancia.

"Ce ne hai messo di tempo ad entrare!" Urla entusiasta e sorridente.

"Ti stavo osservando dalla riva.."
Si accoccola al mio petto e volta la testa verso il mio viso. Le trecce bagnate sfiorano la mia pelle calda e mi fanno venire i brividi, ma quando sento Sky sfiorarmi il collo con le labbra una scossa elettrica percorre tutta la mia spina dorsale. Abbasso la testa e faccio scontrare le nostre labbra facendola sorridere dolcemente.

"Mi mancavi" sussurra. "Sono diventata troppo dipendente ormai, non puoi più scappare occhi di ghiaccio."

"Non potresti liberarti di me nemmeno se lo volessi. Non me ne andrò mai, te l'ho già detto." Sorrido a mia volta e la giro completamente verso di me. "Noi dormiamo nella stessa stanza vero? Non ho intenzione di condividere il letto con qualcuno che non sia tu."

"Io credo di sì." dice grattandosi la nuca. "Siamo in due appartamenti separati. Adulti e ragazzi."

"Mmmh davvero?"

Annuisce e stringe le braccia attorno a me.

"Hai un buon profumo, non è che per caso mi stai tentando?" inspira a fondo e chiude gli occhi. Pare che si stia rilassando e che il profumo che inala funga come un calmante naturale.

"Chi? Io? Assolutamente!" Alzo le braccia e scoppio a ridere nel vedere la sua espressione a metà fra la maliziosa e sorridente.

La prendo in braccio come una principessa e le do un bacio sulla fronte. "Nuota Rapunzel" le sussurro e poi la lancio in acqua facendola strillare.

Non la vedo ritornare a galla perciò mi guardo intorno sott'acqua per cercarla e vengo tirato sotto all'improvviso da qualcosa. Il viso di Sky è ad un millimetro dal mio e mi salta letteralmente addosso. Torniamo a galla insieme con le fronti attaccate e i nasi che sfiorano. Sorrudo mentre la stringo fra le mie braccia e la faccio volteggiare. Lentamente si avvicina alle mie labbra e mi bacia con amore.

Scioglie l'abbraccio e si allontana da me per poi nuotare in direzione degli altri e ridere divertita. "Jaaaaayyyy prendimi" strilla agitando le braccia.

Si aggrappa alle sue spalle facendo lamentare il ragazzo. Comincia una vera e propria lotta all'insegna di schizzi di acqua e affogamenti vari finché Sky non urla di fare silenzio.

"RAGAZZI CAZZO!" Sbraita scuotendo la testa e strizzando i capelli addosso a Luca.

Si avvicina al ragazzo e sale sulle sue spalle dopo avergli dato un bacio sulla guancia.

"Volevo solo dirvi grazie. Grazie per esserci sempre, grazie di essere venuti qui con me ed avere avuto la pazienza che solo dei malati mentali come voi possono avere stando al mio fianco. Siete tutto quello che ho."

Ci guarda negli occhi uno ad uno, si volta pure verso Simon che, anche se ha la macchina fotografica, è proprio alla riva e sente ogni cosa che diciamo. Infatti sorride e fa il pollice all'insù mentre scatta altre milioni di foto.

"E' il segno di un'estate che, vorrei potesse non finire mai!" urla Luca "Ti voglio bene stupida." Ridacchia lanciandola in acqua e tirandola poi su per abbracciarla.

Sky scioglie l'abbraccio e si volta verso il fratello, che la osserva da lontano senza dire nulla. Il suo sguardo è vuoto, ed è come se, senza la presenza della sorella al suo fianco, una parte di lui mancasse. La ragazza corre da Davide e lo abbraccia forte, sussurrando parole che solo lui è in grado di sentire. Il ragazzo inizialmente rimane sorpreso e sta fermo come uno stoccafisso, ma poi si scioglie e la abbraccia dolcemente.

Paige si avvicina a me e mi stringe le spalle sorridendo. "La famiglia è la cosa più importante, sempre."

Mi volto e le sorrido per poi circondarle il collo con il braccio e baciarle la testa. "Sempre"

La abbraccio e ringrazio mentalmente papà, per avere un fratello ed avermi donato una cugina meravigliosa.
Ringrazio anche il cielo le stelle, mentre osservo l'infinito mare dinanzi a noi, e spero che tutto questa possa non finire.

Siamo come la luce nel buio, la stella più luminosa del cielo che con tutto l'amore che c'è nell'aria, non smetterà mai di brillare.

Sky

Io e Justin camminiamo sulla riva del mare con il vento del tramonto che ci scompiglia i capelli ed una birra stretta tra le mani.

Stiamo passeggiando in silenzio da un po', ma non è un silenzio imbarazzante perché nessuno dei due sa cosa dire, è un silenzio necessario, un silenzio voluto, è silenzio e basta. L'unico rumore che si sente è il mare che arriva ai nostri piedi e si spezza, rompe le onde e bagna la sabbia, portandosi via i segni delle nostre impronte, e con esse, il fatto che siamo passati di qui. Mi accuccio a terra e prendo un bastoncino intenzionata a scrivere i miei segreti sulla sabbia per farli portare via dal mare, in modo che nessuno venga a conoscenza del lato oscuro della mia mente, e poso il mio sguardo sulle onde che bagnano la punta dei miei piedi.

I miei pensieri corrono a Caleb, ed al fatto che vorrei tagliare il filo rosso che mi lega a lui. I miei occhi si puntano sul mare calmo davanti a noi e dopo un sospiro torno a guardare la sabbia bagnata sotto ai miei piedi, impugno il bastonicino per scrivere 'addio' su questi granellini compatti che profumano di salsedine, ma poi alzo di nuovo lo sguardo verso il tramonto e osservo come la linea dell'orizzonte si vede lontana e cambio idea, fermandomi alle prime due lettere di quella parola che ho già detto troppe volte nella mia vita e che ormai, non ho più la forza di dire. Tutti gli addii che ho detto mi hanno prosciugata, mi hanno consumata dall'interno e mi sono ritrovata sempre sola, sempre e comunque io in compagnia della mia coscienza, consapevole che non ho mai fatto più di tanto per evitare di pronunciare quella parola, che fosse sempre stato più facile dire addio piuttosto che pregare una persona di restare al mio fianco, o anche solo pronunciare la parola 'resta'. Ho sempre preferito dire addio, ma ora, dopo averlo detto così tante volte, quella parola ha ormai perso il suo significato e non sarei in grado di gestire un altro addio, stavolta un addio di quelli veri, non di quelli detti così a caso tanto per. Vi è una differenza enorme fra gli addì detti con il cuore a terra e calpestato, trasformato in un oggetto senza valore, e gli addii non sentiti, quelli falsi, quelli che pronunci, ma sei consapevole che non sono detto con il cuore frantumato, perché prima o poi le strade con la persona alla quale è rivolto si incontreranno di nuovo con le tue e potrai rivedere i suoi occhi e, chissà, il suo sorriso. Ed io, purtroppo, ho sempre e solo detto addii veri, che mai nella mia vita potrò dimenticare, ognuno di essi è sempre stato più doloroso del precedente.

Vivendo ti rendi conto che è sempre stato tutto così infinito. Il dolore è infinito, I numeri sono infiniti, lo spazio che ci circonda è infinito, l'universo è infinito, le stelle sono infinte. È tutto infinito, tranne noi. Solo una cosa è destinata a finire: la felicità. La felicità è direttamente proporzionale al tempo: più il tempo passa, più veloce scorre via la felicità, la vedi scivolare via dalle tue mani e non riesci ad afferrarla, come un mucchio di sabbia portata via dal vento.

Così, ci sono certi momenti, come questo che sto vivendo ora con il mio amico dagli occhi dello stesso colore della speranza, in cui ti vedi la vita passare davanti come un lampo ed un tuono potente, che spezza il cielo e strappa il tessuto cardiaco in continuazione mentre ti rendi conto di non sapere nemmeno più pronunciare una parola per paura di sentire il suono che fa mentre esce dalla tua bocca per l'ennesima volta.

"Perché non lo hai scritto?" Chiede il ragazzo in ginocchio accanto a me. Mi osserva attentamente e non perde un mio movimento.

Sospiro ed estraggo una sigaretta dal pacchetto, osservando il paradosso tra essa che si consuma così velocemente, e lo spazio infinito che si staglia davanti a noi."Non ci riesco."

"Si che ci riesci." mi dice in tono serio. Sembra così sicuro delle sue parole, che un sorriso spunta sulle mie labbra in automatico.

Scuoto il capo e sospiro. "No, non ne ho la forza."

"Stronzate." Incrocia le gambe e poggia le braccia sulle ginocchia, mentre anche lui si accende una sigaretta e guarda lo spettacolo davanti ai nostri occhi. "Tu non lo sai, o meglio lo sai ma non sei disposta ad ammetterlo, ma hai una forza incredibile Sky. Sei una forza tu stessa, solo che non te ne rendi conto."

"Ma che dici?" Replico lasciandomi sfuggire un risolino. "Magari lo fossi, Justin."

"È la verità Sky. Rispondimi ad una domanda." Continua osservandomi.

Sbuffo scocciata ma poi torno a guardarlo e annuisco. "Sentiamo."

"Hai mai pensato al suicidio?"

Roteo gli occhi al cielo e poi sbatto le palpebre interdetta. Mi aspettavo di tutto, ma non una simile domanda. "Perché mi fate tutti la stessa domanda?" Esasperata, alzo le braccia e la testa verso il cielo. "Si Jay, ci ho pensato. Ci ho pensato così tante volte a cosa sarebbe successo se io, quando bruciai le carte della mia vera ed unica speranza, mi fossi fatta mangiare da quelle fiamme e avessi compiuto quell'atto che mi avrebbe strappato via da una vita intera fatta di sole sofferenze. Quando tornai a casa, la mia intenzione era proprio quella di mettere fine al mio dolore. Ma poi, incrociai gli occhi di mia madre, e capii che non avrei mai potuto farle una cosa simile. La guardai sorridere, sorridere a me, dopo ciò che avevo fatto e mi dissi che una vita di sofferenze sarebbe andata bene lo stesso, se potevo avere ancora il sorriso dell'unica donna che non mi ha mai abbandonata e che ha lottato accanto a me con le unghie e con i denti, solo per darmi tutto ciò che aveva, anche se magari, non possedeva nulla. E poi, non ne avrei mai il coraggio. Preferisco affrontare tutto questo schifo, piuttosto che uccidermi."

"Ecco vedi?" Mi dice sorridente. "Questo è il vero coraggio Barbie. Tu hai il coraggio di affrontare la tua vita, nonostante sia così ricca di cose negative che ha fatto diventare te stessa una grande macchia nera e pessimista. Questo è coraggio. Andare avanti con la consapevolezza che non c'è mai fine al peggio, e ogni giorno, passo dopo passo, camminare pensando che il giorno che stai vivendo sarà meglio del precedente, anche e non sarà così. Viaggiare controvento è avere coraggio, che tu hai sempre avuto, perché tu stessa cammini nella direzione opposta di qualunque persona. Pensare che ne vale la pena di vivere questa vita, per quanto brutta possa essere. Tu sei forte Sky, lo sei davvero. Non lo dico perché voglio farti un complimento o perché ti voglio bene, ma perché ne sono fermamente convinto."

Lo guardo come quando guardi i primi fiocchi di neve che scendono dal cielo dopo un'estate torrida ed afosa, e penso che non smetterà mai di stupirmi. Sa sempre cosa dire, cosa fare, come muoversi tra i pensieri di tutti, per quanto complicati ed oscuri possano essere.
Prendo il bastoncino tra le mani una seconda volta, e mentre Justin mi osserva, scrivo sulla sabbia le prima parole che mi vengono in mente pensando a lui, a Nate, al mio migliore, a mio fratello e a tutti i miei amici. 'NOI SIAMO INFINITO.'

Mi volto e gli sorrido.

"Perché?" Mi chiede corrugando la fronte.

Poso una mano sulla sua e sorrido di nuovo. "Perché è vero. Perché anche se mi fa una tremenda paura non avere una fine, in questo momento è così mi sento. Mi sento come stessi facendo il mio ultimo respiro, come se stessi percorrendo i miei ultimi passi e come se fossi infinto. Accanto a te, a voi, mi sento infinito."
Allungo la mano verso di lui e gli scompiglio i capelli. "Come dice Logan Lerman nel suo film, che si intitola così. Lo hai mai visto?" Continuo poi.

Scuote la testa e la piega di lato, tornando a guardare il mare. "Ho letto il libro."

"Dobbiamo assolutamente guardarlo." sbotto contrariata dalla sua affermazione ed incrociando le braccia al petto.

"Cosa dice nel film?"

"La frase finale è uno spettacolo, mi ha fatta piangere per interi giorni." Ridacchio ripensando a quando ho visto il film con Luca. Anzi, a tutte le volte che l'ho visto con Luca ed ho pianto come una bambina di tre anni.

"Ora mi incuriosisci."

"L'ho salvata sul telefono, ora te la leggo."

Scuote la testa e scoppia e ridere. "Ossessiva e compulsiva."

Scoppio a ridere di rimando perché so che è vero.
Estraggo il telefono e prendo a cercare la frase e dopo avere preso un lungo sospiro inizio a leggere con il cuore leggero e la mente libera e aperta, pronta ad accogliere queste parole come un nuovo motto.

"Caro amico, non so se avrò tempo di scrivere altre lettere perché forse sarò troppo impegnato a cercare di partecipare, quindi se questa dovesse essere l'ultima lettera voglio che tu sappia che non stavo per niente bene prima di cominciare il liceo e tu mi hai aiutato. Anche se non sapevi di cosa parlavo o non conoscevi nessuno che aveva questi problemi, non mi hai fatto sentire solo. Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com'era averne sedici. So che queste un giorno diventeranno delle storie e che le nostre immagini diventeranno vecchie fotografie e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno... Ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui, e sto guardando lei, ed è bellissima. Ora lo vedo, il momento in cui sai di non essere una storia triste. Sei vivo. E ti alzi in piedi, e vedi le luci sui palazzi e tutto quello che ti fa restare a bocca aperta e senti quella canzone su quella strada con le persone a cui vuoi più bene al mondo e in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito."

Mi sorride dolcemente e scuote la testa. "Grazie Barbie, è splendida."

"Lo so."

Sorrido e volto il capo verso lo spazio infinito davanti ai miei occhi. Penso che alla natura non importi niente di chi sei, cosa hai fatto, perché lo hai fatto, se davvero lo hai fatto, se sei innocente o colpevole, se sei triste o felice, la natura agisce e basta, non la puoi fermare. Così come il tempo, il tempo scorre, ogni secondo che passa ti porta sempre più vicino al momento in cui chiuderai i tuoi occhi per sempre e tirerai le somme di ciò che hai compiuto durante il tuo cammino, e non c'è modo di fermarlo o rallentarlo. Così come non puoi correggere i tuoi errori o cambiare delle scelte sbagliate che hai fatto.

Ciò che è stato, é stato e l'unica cosa che puoi fare è vivere la tua vita sentendoti infinito, sempre. Come se fossi eterno.

Ci alziamo ed insieme diamo le spalle all'infinito mare, che adesso non mi fa più così paura e che forse, non è poi così infinito come vuole far credere.

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🦄🦄🦄

Good Morning People!
Come state?
Volevo dirvi che oggi pomeriggio, forse, riesco a darvi anche il capitolo 17. Dopo di quello, dovrete avere pazienza probabilmente anche fino a lunedì o martedì. Per questo cerco di aggiornare con due capitoli oggi, perché poi dovrete aspettare un pò.
Spero sia di vostro gradimento anche il capitolo 16.
Baci ed alla prossima,
Ila_ 🌙💘

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