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CAPITOLO QUATTORDICI - You are enough.

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Buona lettura! 🌸

Paige

Il giorno prima della partenza è per tutti noi una tragedia greca, tranne che per Sky, ovviamente. Stiamo tutti impazzendo per chiudere le valige, controllare il peso che hanno, mettere le quantità di liquidi giusti, vestiti, costumi, soldi, documenti... Mentre lei se ne sta stravaccata sul divano come se nulla fosse, mentre succhia un lecca lecca e fa vagare lo sguardo nel salotto, osservando per bene i movimenti di ognuno di noi. Sua madre la insulta per la sua nulla facenza, ma le scrolla spalle e continua a non fare nulla, come se fosse la cosa più normale di questo mondo. Ogni tanto estrae dalla bocca il lecca lecca rotondo e lo osserva con gli occhi luminosi e l'espressione soddisfatta. Sky è la persona più assurda che possa esserci al mondo, ma va bene così, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. I suoi genitori sono persone davvero disponibili e carine, anche lo scorso Natale ci hanno ospitati per un mese e la loro compagnia è davvero piacevole.
Il telefono di Sarah suona improvvisamente e in quell'istante ci voltiamo simultaneamente tutti quanti verso di lei, Sky per prima.

"Ciao mamma.. si, tutto a posto... oh, va bene... no no, è okei ... a che ora? .. Va bene, a presto." E stacca puntando il suo sguardo su Sky. I suoi occhi sono, per la prima volta da quando la conosco, vacillanti e ricchi di preoccupazione. Non ho mai visto Sarah così, è come se nella sua mente esistesse solo il caos, caos e nient'altro. Questa cosa mi sta facendo venire l'ansia, non solo per il fatto che devo andare a cena dalla sua famiglia, ma anche perchè non ho mai visto tanta preoccupazione sul volto di Sarah. 

Prende un respiro e i suoi occhi arrivano su di me. "Sei pronta? Stasera alle 7 dai miei."

Abbasso lo sguardo ed in quel momento Nate prende posto fra di me e Sky, mentre Sarah va a sedersi accanto a quest'ultima.

"Ehi ascoltami tesoro." Dice la ragazza a Sarah prendendo la sua mano tra le sue. "Andrà tutto bene, ok?" 
Sarah annuisce con la testa ma il suo sguardo rimane perso chissà dove. Scrolla le spalle e smuove i suoi meravigliosi capelli, mentre una folata del suo profumo mi raggiunge.

La stanza si svuota in un battibaleno e rimaniamo solo io, Sarah, Nate e Sky.
Mentre continua a mangiucchiare il suo lecca lecca, Sky si fa avanti e si siede, stranamente, come una persona normale, per poi prendere la mia mano e quella di Sarah, stringendole fra le sue. "Ragazze, io non ho ancora avuto modo di parlarvi dopo l'altro giorno.. La prima cosa, la vorrei dire a te Sarah." Si volta a guardarla e le sorride. "Mi dispiace se sono stata cattiva con tua madre, e mi dispiace se ho detto delle cose che in qualche modo hanno tirato fuori discorsi abbastanza.. personali. Se ti ho ferito, non avevo intenzione di farlo, e non avevo nemmeno intenzione di puntualizzare alcune tue debolezze, perciò mi dispiace."

"Non ti preoccupare, hai solo detto le cose che non ho mai avuto il coraggio di dirle. Sei stata dura si, ma hai fatto più che bene. Ti ringrazio con tutto il cuore, per aver preso le mie difese, sei una vera amica, non ti ringrazierò mai abbastanza per ciò che hai fatto ieri." Sarah le sorride dolcemente e lascia che la ragazza disegni piccoli cerchiolini sulla sua mano.

Sky le da un bacio sulla fronte e si volta verso di me, scansando con irruenza Nate, il quale sussulta e poi scuote la testa.

Si volta verso di me e mantiene il suo splendido e luminoso sorriso. Quel sorriso che è capace di infonderti una tale pace, è come se con quell'espressione dicesse 'andrà tutto bene' silenziosamente. "Quanto a te Paige.. sarò breve te lo prometto. So come sei fatta, anche fin troppo bene, in questi mesi ho imparato ad osservarti e valutare i tuoi sguardi ed i tuoi movimenti." Rotea un secondo gli occhi al cielo e torna a guardarmi con lo sguardo ricco di divertimento, facendosi scappare un risolino. Oook, detta così sembro una vera stalker.." si gratta la testa e scoppiamo tutti e quattro a ridere. "Io non sono Nate e probabilmente non ti do la sicurezza che ti da lui solo con uno sguardo, ma fissati bene queste parole, perché in quella casa, sotto gli occhi di quelle tre persone avrai un pensiero che ti mangerà la mente e sarà quello di non sentirsi abbastanza. Ci sono passata e credimi, è frustrante il modo in cui cercando di studiarti. Allora Paige, lascia che ti dica una cosa." Mi accarezza il viso e mi asciuga la lacrima che lenta e solitaria scende lungo il mio viso "Tu sei abbastanza. Non lasciarti prendere dal panico, andrà tutto bene e ne uscirete felici e contente da questa storia. Meritate entrambe la felicità, siete le persone che conosco che più la meritano e che non vi passi per la testa, nemmeno per un istante che non è così. Siete speciali e dall'animo buono, e siete abbastanza. Non dimenticatelo mai. Ed io amo le persone speciali, perchè siete diverse, magnificamente diversamente"
Ci abbraccia tutte e due ci trascina a terra sotto di lei. "Vi voglio bene ragazze, dopo tutto quello che avete fatto per me, questo mi sembra il minimo."

"Ti voglio bene, Sky." Sussurro con voce tremante cercando di non piangere.

"È mai possibile che ti commuovi sempre?" Mi prende in giro Sarah dandomi una spallata.
  
Scoppiamo a ridere e Nate sbuffa platealmente. "La tua ragazza almeno si commuove, la mia mi ruba sempre la scena, non ne posso più di tutta la tua saggezza Sky, levati un pò suvvia, mi metti in cattiva luce! Conosci la strada per andare a fare in culo."

La ragazza inarca le sopracciglia e si fa scappare un dolce risolino mentre abbraccia mio cugino con amore. "Si sì ci vado e poi 'no ti prego Sky, non mi lasciare, io ti amo, che senso avrebbe la mia vita senza di te? ' "

"Guarda che io non l'ho mai detto." sbotta il ragazzo contraddicendola, anche se in tono abbastanza divertito.

"Ed ora mi rinneghi  anche, sei un bifolco ingrato ed io ti odio." Ribatte Sky.

Nate inarca le sopracciglia e fa un malizioso. "Prima non dicevi così."

"Imbecille." Gli lancia un cuscino dritto in faccia e poi si alza dalle sue gambe, ma lui la blocca per il polso e se la tira contro il petto e le scompiglia i capelli facendola ridere. Nel vedere la scena scoppiamo a ridere anche io e Sarah, alzandoci di scatto e buttandoci su di loro divertite. Le nostre risate si propagano in tutta la stanza e mi ritrovo a pensare che non potevo trovare amici migliori di loro. Sanno sempre come farmi ridere e come eliminare ogni tipo di ansia. La mia famiglia, alla fine sono loro, il mio tesoro più grande.  

"Fate casino senza di noi eh?" Grida Matt dal piano di sopra ed appoggiato alla ringhiera. 

"State facendo un orgia?" Si intromette Luca curioso e trasmettendo, dalla voce, una certa ironia. 

"Sei un coglione" ribatte Davide dandogli una forte sberla sulla nuca. 

"Poveri stupidi" interviene Justin facendo un gesto con la mano.

Lucy invece ci guarda e scuote la testa con l'aria tra il divertito ed il confuso. "Ragazzi, solo una domanda. Perché siete così anormali?!"

"La normalità è noiosa Lucy." Le dice Sky alzandosi in piedi ed andando verso di lei. La attira in un caldo abbraccio e ride assieme a lei stringendola fra le braccia e facendola girare per la stanza. Vedere Sky così contenta è bellissimo, capita poche volte e quelle rare volte che accade, è una tale gioia per tutti che imprimiamo quei momenti nella nostra memoria, marchiando a fuoco la sua risata nei nostri ricordi, per paura che un giorno lei potrebbe dissolversi come cenere nel vento.  

"Brindiamo a Sarah e Paige" urla Justin avvicinandosi a noi con una bottiglia di vino ed un bellissimo sorriso. 

Un boato  si diffonde nella stanza "A Sarah e Paige"

"La coppia più  bella del mondo, amiche mie." Matt si avvicina e ci lascia un bacio sulla fronte.

Si avvicina poi Lucy e ci abbraccia sorridendo. "Noi crediamo in voi, ed anche se non saremo presenti fisicamente, ci saremo nei vostri cuori. Vi vogliamo bene ragazze, andrà tutto bene."
Mi commuovo di nuovo, come tutte le volte che una cosa del genere accade e mi lascio trasportare dall'emozione, lasciando che Sarah mi stringa fra le sue braccia e mi sussurri un ti amo che solo io posso sentire.

È l'ora di andare questa cena. Sono giù di sotto già pronta ad aspettare quella ritardataria della mia ragazza. Le gambe le sento gelatina e sono sull'orlo di una crisi isterica impressionante. Non posso lasciarmi mangiare dall'ansia e non posso mollare la presa della corda che io e Sarah stiamo tirando per ottenere la felicità, perché se dovessi farlo, cadremmo entrambe e perderemmo tutte le piccole cose che in questo anno abbiamo conquistato.

Delle lacrime bagnano il mio viso ed una Sky con indosso solo la maglietta di Nate fa il suo ingresso in salotto masticando rumorosamente. Stavolta siamo sole, io e lei ed il silenzio della stanza, riempito solo dal ticchettio dell'orologio che scandisce il passare dei minuti.

"Paige, mia piccola e dolce Paige. Sei così buona che tante volte vorrei prenderti a pugni." Sorride e mi accarezza dolcemente il viso, asciugandomi le lacrime con i polpastrelli delle dita. "Non piangere per loro, non se lo meritano, devi fare il culo a tutti quelli che credono che tu non ce la possa fare. Dimostra loro che sei forte, dimostragli che tu ce la farai, nonostante ti rinfaccino che non sarà così. Manda tutti affanculo e vai per la tua strada."

Sorrido tra le lacrime e la abbraccio forte inspirando il suo dolce profumo alla vaniglia. "Grazie Sky, grazie di tutto."

Mi asciuga ancora le lacrime e si accuccia ai miei piedi dopo che mi sono seduta sul divano ed ho iniziato a passarmi le mani sul viso innumerevoli volte a causa dell'ansia che sta divorando il mio già esile corpo. "Sai, una mia cara amica, tempo fa scrisse un libro. Sarah mi ha sentito parlare di questa storia fino alla nausea perciò con lei non la posso nemmeno citare, ma con te si. Lei mi ha dato la formula per smettere di piangere, attraverso una semplice frase, ed ora io voglio trasmetterla a te, per farti sorridere."

Sorride e mi stampa un bacio sulla fronte, poi prende il mio viso fra le mani e mi guarda dritto negli occhi, recitando la frase con tanta ammirazione ed emozione nello sguardo che ne rimango incantata.

"Non piangere, perché le tue lacrime sono troppo preziose per sprecarle così, salvale per un momento in cui ne avrai veramente bisogno. Non piangere, perché solo Dio sa quanto mi fa male vederti così, non piangere perché tutto andrà bene e conoscerai quella felicità, che adesso ti sembra così lontana."

Mi perdo in quelle parole e chiudo gli occhi facendole entrare in circolo. Prendo un respiro e mi alzo in piedi, asciugando le lacrime e facendomi forza. Ha funzionato, ha funzionato davvero.

'Andrà tutto bene.'

Ripeto questa frase costantemente nella mia mente.
Sarah scende le scale e mi guarda con gli occhi che luccicano, si avvicina e mi da un dolce bacio mentre intreccia le sue dita alle mie, ed insieme ci dirigiamo verso la porta, pronte per il grande passo. 

Sarah

Casa mia è proprio come la ricordavo, solo che il suo profumo non mi sa più di casa. Nessun oggetto è stato spostato, ogni più piccolo dettaglio è rimasto uguale, nessun granello di polvere è presente sui mobili ed il sentore di vaniglia che mi ha sempre ricordato casa, invade le mie narici, mentre io e la mia ragazza ci sediamo con cautela sul divano.

Non l'ho mai vista così agitata, ed in tutta sincerità, non so come comportarmi, proprio perché anche io sono agitata, e forse più di lei. Non vedo mio padre e mio fratello da mesi, e la prima conversazione con mia madre dopo quasi un anno che non ci vediamo non è stata delle migliori. Ma infondo, che potevo aspettarmi da Cristina?
Sono riuscita a partire con Sky solo perché mi sono impuntata e perché, per una volta nella mia vita da 19 anni a questa parte, Riccardo era schierato nel mio versante e si è impuntato assieme a me per farmi partire. Non so se lo ha fatto per il mio bene o per il suo, non mi interessa neanche, gli sono semplicemente grata per essere riuscito a farmi partire.

Prima di venire qui, Davide mi ha fatto uno dei suoi solito discorsi saggi, un po' come quelli che fa Sky, e mi ha detto che, se dovessi avere problemi o qualcosa dovesse andare storto, avrei potuto chiamarlo e lui sarebbe corso qui assieme a sua sorella ed il suo ragazzo.

"Sarah" mi richiama Paige.

Mi volto a guardarla ed i nostri occhi si incontrano. È così innocente e pura, mi piange il cuore sapendo di essere io la responsabile di tutto questo dolore, mi dispiace arrecarle questo male, ma prima o poi dovevano sapere, i miei genitori, che non sono la figlia che credevano di avere e non lo sono mai stata.

"Andrà tutto bene, vero?" Continua poi, senza togliere i suoi occhi dai miei.

"Si tesoro." le prendo la mano e le lascio un bacio sul dorso, strappandole un piccolo sorriso. "Tutto andrà per il verso giusto vedrai. Ricordati le parole di Sky, non dimenticarle per favore. Tu sei abbastanza."

Stringo la sua mano e vedo il suo sguardo farsi leggermente più sicuro.

"Comunque andrà, tu lo sai che ti amo vero? Che non ti lascerò andare, non lo farò mai." sussurra portando una ciocca di capelli dietro il mio orecchio e scrutandomi in viso.

"Lo so, Paige, lo so bene. E ti prometto che farò davvero di tutto per restarti accanto, piccola mia."

Mamma fa il suo ingresso in salotto con papà accanto. Sorridono entrambi da bravi falsi quali sono e prendono posto davanti a noi. Pochi minuti dopo Riccardo arriva e si siede accanto a me.

"Ciao sorellina, come stai?"

Mi volto guardarlo stranita ed alzo un sopracciglio. "Da quando mi chiami sorellina?"
Cala di nuovo il silenzio e dopo aver preso un grosso respiro, torno a voltarmi verso mio fratello e forza di un sorriso rispondo "Tutto bene, grazie. E tu?"

"Bene grazie." Il suo sguardo scorre sulla ragazza accanto a me e si ferma sul suo esile corpo. "Tu devi essere Paige, sei molto carina."

Lei sorride dolcemente e le sue guance si colorano di rosso. "Gr- grazie."

"Paige, da dove viene la tua famiglia?" Le chiede mio padre mentre mia madre si alza e va verso la cucina, presumo  a sistemare le ultime cose, anzi spero per lei che il motivo sia questo.

"Io sono nata e cresciuta a Portland, ma quando ho deciso di fare il collage mi sono trasferita a Seattle. Li ci vive anche mio cugino con sua madre, e mi hanno aiutato a trovare una casa." spiega la mia ragazza facendo un timido sorriso.

"Capisco.. e cosa studi?" Mio padre prosegue con l'interrogatorio senza badare alla mia faccia scocciata ed al fatto che alzo gli occhi al cielo e sbuffo in continuazione.

"Faccio il corso di psicologia assieme a Sky, per questo ho conosciuto Sarah." si volta verso di me ed i suoi occhioni da cerbiatta incontrano i miei. Le sorrido dolcemente e poi abbasso il capo, osservando le mie dita che si intrecciano nervosamente.

"Oh.. ti piace?"

"Si molto. Sono molto contenta dei risultati che sto ottenendo"

"E tu Sarah? Come sono andati I tuoi esami?"

"Oh ma guarda tu, il signor Giovanni Molinari ha deciso di rivolgermi la parola finalmente." sibilo tra i denti mentre lo guardo arrabbiata. Sento un tale nervoso addosso, vorrei sputare loro in faccia tutto ciò che mi hanno fatto passare. Da quando sono partita sto davvero bene, e tornare qui, in questa casa, dove tutto iniziò è come prendere un coltello e riaprire la ferita, facendomi tornare al tempo in cui ero immersa in un'oscurità che in pochi sono riusciti a vedere. Sky ci è riuscita, e come lei ha aiutato me, vorrei darle una mano anche io e portarla fuori da quella macchia nera, ma non posso farlo, se prima non risolvo tutto questo. "Devo dire che sto molto bene grazie, me la sto cavando a Seattle. Sky è molto generosa con me ed i suoi genitori non mi fanno nemmeno pagare una mensilità perché dicono che tanto la loro casa è già stata pagata e non ci sono problemi." proseguo guardandolo in faccia mentre cerco .

"La tua vena ironica non se n'è andata, vedo."

"Certe cose non cambiano mai."

Scuote la testa e si alza raggiungendo mia madre, che fra parentesi, nemmeno mi ha salutata.

Mio fratello comincia a fare conversazione con Paige ed io mi alzo andando verso la cucina, curiosa di sentire che cosa hanno da dirsi quei due.

"È cambiata così tanto.." dice mia madre scuotendo il capo.

"È sempre la nostra bambina" replica mio padre "Non ha nulla di diverso Cristina, è solo innamorata di una ragazza, questi non cambia niente."

Grazie papà, ogni tanto usi il cervello anche tu.

"Io le voglio bene Fabio, vorrei dirle che mi è mancata ma non ci riesco. Vederla con quella ragazza è così strano, lei è così strana. Non sembra più la mia bambina. Me ne sono andata dal salone perché non riesco accettare questa cosa, proprio non riesco, non era così che doveva essere, non era così che doveva andar. Non dovevamo farla partire, guarda cosa è diventata. È colpa di quella Sky, ne sono certa."

Stringo i pugni ed incapace di trattenere la rabbia entro in cucina. "E così tu pensi davvero che se io non fossi partita con Sky adesso starei con un ragazzo e non con una ragazza? Lasciati dire una cosa, MAMMA. Non hai capito proprio un cazzo. Non hai mai capito un cazzo di me, e nemmeno ci hai mai provato. Ti sei sempre limitata a darmi ordini e scandire per bene tutto ciò che dovevo fare, o dire o pensare. Ma ora non funziona più. Stando lontana da casa ho capito che era proprio qui la radice del mio problema. Dentro questa casa del cazzo, dove non ho mai contato un cazzo." Sputo acida.

"Calmati Sarah" dice mio padre avvicinandosi di un passo verso di me.

Ne faccio uno indietro a mia volta e porto le mani avanti, segno che devono rispettare il mio spazio vitale e noni devono toccare. "Calmati Sarah un bel niente! è ora di finirla con questo teatrino. Ma cosa credete? Che basti un 'ciao Paige sei carina sai?' Oppure un 'ciao sorellina' o una chiamata del cazzo, che per giunta ti ha detto la mia amica di fare, per risolvere la situazione?"

Paige e Riccardo entrano in cucina e prendono posto accanto a me.

"No mamma, non funziona così. Non basta una cena per tornare a vedere la bambina fragile di una volta. Non sono più quella bambina e te ne devi fare una ragione. Non mi manovri più così facilmente. Sei sempre stata una manipolatrice, una maniaca del controllo che vuole avere tutto come dice lei, se no sono guai. Ma ora non più. Ho 19 fottuti anni, sono via da casa da un anno e tu cosa fai? Dici 'no Fabio, quella non è mia figlia, non riesco a vederla con una ragazza', beh I miei complimenti." Faccio un applauso e una faccia che da l'aria di essere superficiale. "Sai che ti dico? Che non mi piacciono gli uomini da tempo, ma non te l'ho mai detto perché tu non ti sei mai seduta accanto a me sul letto con l'orecchio teso verso tua figlia pronta ad ascoltarla. Non ti è mai importato nulla dei miei sentimenti, di quello che provo o sento. Se ero intera e sana fisicamente allora stavo bene. Ma non è così che va il mondo mamma. Non basta vedere un sorriso sul viso di una persona perché questa stia bene, non è detto che se non ti racconto di avere un problema allora non ne ho. È proprio il contrario. Non hai idea di quanto io abbia sofferto in questi anni, non hai idea di quante volte avrei voluto urlarti in faccia che sei una testa di cazzo, ma non l'ho mai fatto per chissà quale stupido motivo. Mi piacerebbe dire al mondo 'mia mamma è la mia eroina perché mi ha salvata dall'abisso in cui mi trovavo', ma non posso perché mia mamma mi ci ha fatto affondare in quell'abisso assieme a mio padre e a mio fratello e chi più ne ha, chi più ne metta! Riccardo, quante volte ti sei chiesto come stavo dopo quello che mi è successo da bambina? Non ti sei mai comportato come un fratello con me, non sai neanche di averla una sorella e ora vieni a recitare davanti a Paige? Ma fammi il favore. E tu papà? Credi di essere un santo in tutto ciò? Sei infido tanto quanto la donna che hai accanto. Questa è vostra figlia, non la ragazza che voi credete un angioletto solo perché non l'avete mai vista commettere errori. Questa è tua sorella, che tu non conoscerai mai perché sei troppo perso nel tuo stupido mondo per accorgerti che anche io esisto e che ogni tanto avrei bisogno di io fratello. Ora io e Paige usciamo da questa casa e per conto mio, questa sarà l'ultima volta che mi vedrete. Vi lascio bollire nel vostro brodo e ricordatevi che avete avuto una figlia che ha provato ad amarvi con tutta se stessa, ma ha mollato dopo 19 anni perché ha capito che non la riterrete mai abbastanza per essere amata da voi."

Prendo Paige per mano e corro a passo svelto verso la porta, esco e la sbatto con furia. Compongo il numero del mio migliore amico e attendo con ansia il suo arrivo e quello degli altri due ragazzi, sperando che nel frattempo il silenzio che si è creato attorno a me mi inghiottisca, per evitare che io ricordi di avere appena lasciato la mia famiglia, che in realtà famiglia non è  mai stata.

"Mi dispiace amore, non è andato tutto bene." Sussurro a Paige, che m guarda con le lacrime agli occhi e scuote la testa, si catapulta fra le mie braccia e piange, piange per me, piange un dolore che non le appartiene.

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🦄🦄🦄

Salve gente!
Questo capitolo è diverso perché ci sono due pov differenti di due personaggi che, forse. erano passati un pò in secondo piano.
Vorrei dedicare questo capitolo ad una mia carissima amica, la mia piccola Saretta.
Questo capitolo è solo per te e spero che queste parole siano di tuo gradimento ahahaha. sasheeke
NON HO MODIFICATO LA TUA PARTE TE LO GIURO! 😁😁
Ti voglio bene peso sociale del mio cuor! Sei speciale 🌙💘

Baci,
Ila_ 🌙💘

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